In the middle of nowhere

Esiste il nulla? E se esiste come si fa a raggiungerlo? Io l'ho scoperto...e l'ho raggiunto. Tracciate una linea retta e percorretela a cavallo di un coach. Lasciate che il tempo passi senza che nulla intorno a voi cambi...la direzione, il panorama, il posto in cui sei seduto. Alice Springs si trova proprio al centro dell'Australia e tra Alice ed...
Scritto da: Fausto Franco
in the middle of nowhere
Partenza il: 10/11/2001
Ritorno il: 01/01/2002
Viaggiatori: da solo
Spesa: 3500 €
Esiste il nulla? E se esiste come si fa a raggiungerlo? Io l’ho scoperto…E l’ho raggiunto. Tracciate una linea retta e percorretela a cavallo di un coach. Lasciate che il tempo passi senza che nulla intorno a voi cambi…La direzione, il panorama, il posto in cui sei seduto. Alice Springs si trova proprio al centro dell’Australia e tra Alice ed ogni altro agglomerato urbano decente c’e` l’infinito. In questa dimensione gli unici ad avere senso sono gli aborigeni, gli unici in grado di non perdersi, di sopravvivere, di amare. Lenti, stanchi, neri e secchi come le cortecce degli alberi che li circondano, irraggiungibili come le distanze in cui vivono, misteriosi come il pozzo dei loro occhi, maleodoranti come gli animali che cacciano. Per la maggior parte di loro adattarsi significa morire ed allora muoiono ubriachi alle strade d`asfalto. A Katherine ho finalmente avuto la fortuna di parlare degli aborigeni con un aborigeno…Glenn che possiede un internet caffe` e mille idee, gli piace definirsi un business man, “Caspita anche qui!”, ho pensato io. Ha voluto che gli insegnassi a fare il caffe` espresso ed il cappuccino: lui faceva, io bevevo ed intanto si chiaccherava. “La cultura aborigena”, diceva lui, “e` la prima in Australia”. “Si”, dicevo io, “ma e` un po` poca cosa”, pensavo. Adesso non sto a spiegarvi ma la filosofia aborigena per quanto interessante e` semplice e primitiva. Molto belli ed originali sono comunque i disegni (che tra l`altro costano una casino) adesso dipinti su tela un tempo dipinti su roccia, sabbia o corteccia. Su alcune cose Glenn aveva pero` ragione, un aborigeno puo` essere un genio ma rimane sempre un aborigeno…Un italiano puo` essere uno stupido, ma essere italiano e` comunque un buon biglietto da visita ovunque. Cio` su cui si arrabbiava moltissimo era il fatto che la cultura aborigena fosse in mano ai bianchi ed in effetti quello di Glenn era l`unico shop d`arte da me incontrato dopo 35 giorni di viaggio non gestito da un bianco. Si va ad Alice fondalmentalmente per vedere l`Ayers Rock. Quando sono arrivato pioveva…Sara` stato forse per questo che non mi ha particolarmente colpito. Certo ha il suo fascino, come lo puo` avere un panettone su di un tavolo di biliardo. E` uno dei piu` grossi monoliti al mondo, assume diverse colorazioni durante il giorno ma per me l`Ayers Rock rimane solo una Big Red Rock…Sara` che sono abituato fin da bambino all`Etna che non solo cambia colore ma anche forma e per di piu` fuma. Invasa da migliaia di turisti che salgono su o ci girano intorno io sinceramente la lascerei ai legittimi proprietari, ossia gli aborigeni, che la considerano sacra in quanto piena di segni lasciati dagli Antenati. Del resto non molto distante dall`Ayers ci sono altri, per me piu` belli, monumenti naturali come le Olgas e Kings Canyon. Se pero`, come e` successo a me, il vento spazza via le nubi e la notte rimane solo la luce delle stelle a farti compagnia allora in mezzo a questo nulla hai la possibilita` di ammirare il cielo cosi` come forse non l`hai mai visto in vita tua: ci sono stelle che conosci, magari capovolte (come Orione) e molte che non hai mai visto e magari tra tutte quelle stelle puoi trovare quella buona che ti accompagna.


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