In Svizzera tra laghi e città d’arte

Tour in bicicletta con partenza e arrivo da Costanza, attraverso la Svizzera del nord (Sciaffusa, Zurigo, San Gallo), con qualche sconfinamento in Austria, Germania e Liechtenstein
Scritto da: paolof
in svizzera tra laghi e città d'arte
Partenza il: 19/08/2012
Ritorno il: 27/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Anche questa estate, come già in passato, abbiamo optato per una vacanza in bicicletta organizzata tramite uno degli operatori specializzati in questo tipo di viaggi. Abbiamo scelto come sempre un tour individuale, con nostre biciclette: in pratica l’organizzazione si fa carico di fornire l’itinerario dettagliato, le prenotazioni alberghiere, ed il trasporto bagagli da un posto all’altro in modo da permetterci di pedalare in tutta tranquillità, portando dietro solo lo stretto necessario. In passato abbiamo già fatto questo tipo di vacanza con molta soddisfazione, constatando che molti percorsi sono proponibili per tutti, anche se un minimo di preparazione è comunque consigliata. Stavolta la nostra meta è il nord della Svizzera, con qualche sconfinamento.

Prima tappa a Costanza, dove arriviamo in auto e torneremo dopo 8 giorni. Siamo in Germania, anche se solo per pochi metri dal confine elvetico, ed è una base ideale per i cicloturisti, essendo il perimetro dell’omonimo lago (in tedesco Bodensee) completamente attrezzato con pista ciclabile, e con la possibilità di saltare da una riva all’altra anche mediante comodi traghetti. Il lago di Costanza è il paradiso dei ciclisti, ma con il nostro tour lo toccheremo solo marginalmente. Arrivati nel tardo pomeriggio, dedichiamo la prima sera ad una sommaria visita della cittadina, con il suo piccolo centro storico e soprattutto il porto e il vero simbolo della città, la statua ruotante di Imperia, prostituta che porta sulle mani il Papa e l’Imperatore con riferimento al Concilio tenutosi tra il 1414 e il 1418.

Il mattino seguente, dopo un’abbondante colazione siamo in sella, passiamo subito il confine entrando in Svizzera e costeggiamo il Reno in direzione di Sciaffusa. Il tempo è incerto e temiamo la pioggia, ma il percorso è comunque piacevole su comode stradine ciclabili o a basso traffico. Facciamo tappa a Stein am Rhein, stupenda cittadina medioevale caratterizzata da moltissime case affrescate e ben restaurate , quindi proseguiamo nel pomeriggio per la nostra meta che raggiungiamo a metà pomeriggio dopo circa 60 chilometri. Il tempo di dare un’occhiata all’interessante centro storico con i suoi caratteristici vicoli e la fortificazione che dall’alto domina la città, e inizia a piovere. Ci riposiamo dunque in albergo e dopo cena ritorniamo a fare un giro, sempre sotto un pioggerellina insistente.

Anche la mattina successiva il tempo non promette niente di buono e cominciamo a prendere in considerazione l’ipotesi di fare la tappa in treno. Appena fuori Sciaffusa comunque dobbiamo vedere le cascate del Reno, le più grandi d’Europa, e ci facciamo anche il giro col battello, che ci sbarca su uno scoglio in mezzo al frastuono delle onde per poi tornare a prenderci poco dopo. Torniamo in sella in direzione Zurigo, inizialmente ancora lungo il Reno e poi su una ciclabile che scorre lungo il Glatt e poi in mezzo ad una bella campagna. Il paesaggio è decisamente affascinante e piacevole, ma temiamo la pioggia e proseguiamo senza sosta, anche perché è la tappa più lunga. In alcuni tratti la strada mostra tracce di pioggia recente e il cielo è sempre più minaccioso, ma per fortuna una forte grandinata si scatena solo appena dopo aver messo piede nel nostro albergo di Zurigo, alla fine dei 72 km percorsi nella giornata. Ancora una serata piovigginosa trascorsa nel centro della città, ma saranno le ultime gocce di pioggia di tutta la vacanza, e comunque non ci siamo mai bagnati pedalando.

Il giorno dopo è domenica, la tappa è breve e possiamo dedicare la mattina alla visita di Zurigo, capitale economica della Svizzera e forse dell’Europa. La città si snoda sulle due rive del fiume, nonché sull’omonimo lago. Visitiamo i vicoletti del centro, vediamo la casa dove abitò Lenin, la Cattedrale e le altre chiese principali tra cui Fraumunster con le belle vetrate di Chagall, e verso mezzogiorno riprendiamo le biciclette e percorriamo i 40 km previsti lungo la riva destra del lago, con una sosta nell’interessante cittadina medioevale di Rapperswil, per giungere in serata a Lachen, piccola cittadina all’estremità opposta del lago. Qui scopriamo che una coppia di signori austriaci fa il nostro stesso percorso, ma non riusciremo mai ad incontrarli in quanto sono molto più mattinieri di noi e probabilmente si ritirano anche prima la sera: uniche tracce, i bagagli con gli appositi contrassegni forniti dall’organizzazione che vediamo la mattina già depositati in hotel, e le biciclette che troviamo sempre già parcheggiate la sera quando arriviamo al parcheggio dell’albergo successivo.

La quarta tappa, la più corta, ci porta verso il secondo lago, il Walensee incastonato tra alte montagne in un paesaggio incontaminato. In 30 km raggiungiamo Weesen, e qui attendiamo il traghetto che in un’ora e mezza ci porta all’estremità opposta del lago. La traversata è piacevole, il battello fa diverse fermate tra cui il paesino di Quinten, raggiungibile solo a piedi o in barca, e paradiso del trekking. Si sbarca a Walenstadt, e l’albergo è proprio di fronte al molo, con una visione incantevole dello specchio lacustre. È ancora presto, quindi lasciamo le biciclette per una rilassante passeggiata sul lungofiume dove, dopo cena, assisteremo al tramonto.

La tappa successiva prevede due sconfinamenti. Raggiungiamo rapidamente ancora il fiume Reno (qui nella sua parte più a monte), e in breve ci troviamo nel Liechtenstein. La capitale Vaduz è una piccola cittadina sovrastata dal castello reale. Troviamo negozi, banche, ma niente di particolare, anche se il contesto naturale del territorio è comunque affascinante, tra alte montagne, il fiume e una campagna ordinata e coltivata. Ripartiamo nel primo pomeriggio e, di nuovo in Svizzera, raggiungiamo Werdenberg, affascinante paesino che sembra rimasto intatto da secoli: vecchie case in legno si specchiano in un laghetto con una bella immagine da cartolina. Gli ultimi chilometri del percorso (saranno 65 in totale) ci portano in Austria, nella cittadina medioevale di Feldkirch dove pernottiamo dopo aver girellato nell’interessante anche se piccolo centro storico.

Siamo giunti al sesto giorno, il primo tratto è ancora su belle stradine di campagna, tra mucche e cavalli, ma anche aironi e qualche cicogna: di nuovo rientriamo in Svizzera fino a Altstatten, dove carichiamo le biciclette su un trenino a cremagliera per superare il forte dislivello fino a Gais. Adesso il paesaggio è montano, sembra di stare in una storia di Heidi, e riprendiamo a pedalare verso Appenzello, caratteristico paesino con case in legno decorate, e poi di nuovo fino a San Gallo dove, superate un paio di salite, arriviamo dopo circa 60 km. Una rinfrescata in albergo, e poi esploriamo la città, con il suo centro medioevale ricco di case con artistici bovindi, e soprattutto il complesso abbaziale, patrimonio dell’umanità, di cui visitiamo la cattedrale e soprattutto l’affascinante e inestimabile biblioteca.

Il giorno dopo, ultima tappa con una discesa di nuovo fino al Bodensee, ed una successiva pedalata lungolago per arrivare dopo 50 chilometri complessivi a Costanza, in tempo per visitare l’acquario e poi Mainau, l’isola dei fiori, immenso parco verde con una varietà impressionante di piante, colori e composizioni floreali. Il computo totale è di circa 360 km percorsi, ed una settimana decisamente piacevole, una vacanza attiva e ricca di fascino sia per quanto riguarda gli scenari naturali che per le bellezze artistiche.

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Zurigo

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Rapperswil

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cascate del Reno

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San Gallo

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Werdenberg

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Walensee

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Walensee



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