In Sudafrica tra parchi e città
Il Parco Kruger è grande come la Lombardia ed è pieno di animali. Gli habitat sono molto diversi e si potrebbe grossolanamente dividerlo in tre parti. Il sud con colline, rocce e foreste. Il centro con meno foreste e il nord con vegetazione più’ rada. Il mese migliore per vedere il parco è agosto: non piove, non ci sono zanzare, la vegetazione è secca e probabilmente è più’ facile vedere gli animali.
Durante il nostro viaggio la vegetazione era rigogliosa, verde. Abbiamo incontrato qualche acquazzone, che pero’ non ci ha limitati sostanzialmente in nulla. Il cielo era sereno con tantissime nubi sparse bianche dalle forme più’ bizzarre che erano spettacolari. Un aspetto positivo è che c’erano veramente pochi turisti. Non abbiamo incontrato zanzare (soltanto una nella stanza da letto che ho provveduto ad uccidere). Abbiamo comunque usato i repellenti nelle escursioni mattutine e notturne. La profilassi che non compre al 100% è gravata da effetti collaterali. Bisogna tenere in conto che una febbre durante il viaggio o nelle 4 settimane successive deve immediatamente indurre a sospettare la malaria: diagnosi da effettuare con uno striscio di sangue in ospedale. La scelta di praticare o meno la profilassi deve essere presa dopo consulto con il proprio medico curante.
Il mito del safari è vedere i BIG FIVE della savana: leone, bufali, leopardo, rinoceronte, elefanti. Per poterli vedere c’è un solo segreto fondamentale: “Avere fortuna”… Abbiamo visto in effetti tutti i big five tranne il leopardo. Abbiamo incontrato per ben due volte una coppia di leoni a un metro dalla nostra macchina che abbiamo osservato per più’ di un’ora… Oltre ai big five si possono incontrare comunque tantissimi animali: giraffe, iene, wild dog (rarissimi), facoceri (simpaticissimi), gnu, antilopi, impala (ne abbiamo viste una quantità incredibile), tartarughe, aquile, avvoltoio, ippopotamo, coccodrillo, febbre… Ogni incontro nasconde un’emozione diversa… In alcuni casi si vedono i cuccioli… in altri l’interazione tra gli animali… lotte… oppure la riproduzione…
Siamo arrivati a Johannesburg al mattino. E’ utile comunque affittare un suv “alto” per vedere meglio gli animali e per divertirsi nelle tante strade sterrate con tanto di guado di pozzangheroni… Tenendo conto che la vacanza si è svolta per la maggior parte in auto è fondamentale considerare una macchina spaziosa. Non bisogna dimenticarsi di fare l’assicurazione che protegge dalle spese della franchigia che può’ essere molto gravosa. Nel viaggiare nel Kruger park gli animali che possono innervosirsi sono elefanti e bufali. In internet ci sono diversi filmati che mostrano questi animali danneggiare delle auto. Ci è capitato di trovarci in mezzo ad una mandria di bufali e anche di elefanti senza aver subito danni.
Abbiamo alloggiato nei Lodge interni al parco. Sono dei I Lodge vanno prenotati su internet con largo anticipo. Il sito dove registrarsi, scegliere e prenotare è www.sanparks.org. Questo ci ha permesso di partire presto al mattino a caccia di animali. Da ogni Lodge partono tre tipi di escursioni da prenotare in sede: escursioni a piedi (dai 12 anni in su), escursione mattutina e escursione notturna. In queste escursioni aumenta la probabilità di vedere animali felini all’opera, ma comunque non esiste nessuna garanzia. I ranger sono molto preparati sugli animali, alcuni sono più’ simpatici e altri meno. Vale comunque la pena di fare tali escursioni almeno una volta. E’ divertente girare con i fari puntati verso la savana alla ricerca del luccichio degli occhi degli animali…
Siamo entrati nel parco a sud dall’entrata di Malelane. Abbiamo dormito la prima notte nel Lodge di Berg en dal. Ha la piscina per cui i bimbi han fatto il bagno. Si vede una pozza dove abbiamo visto per la prima volta gli ippopotami. Abbiamo quindi dormito due notti nel Lodge di Lower sabie che si affaccia su un grande fiume. Il ristorante si affaccia sul fiume. Essendo vicini al fiume ci sono molti insetti. I repellenti possono essere comprati nei supermarket dei vari camp. Infine siamo stati in un piccolo camp senza ristorante ne supermarket che si chiama Talamati. E’ un posto isolato, bellissimo, vicino a due pozze d’acqua dove si possono vedere gli animali. Di notte la via lattea era meravigliosa… Essendo più’ isolato l’atmosfera era veramente speciale.
Le giornate le abbiamo passate a vagabondare perdendosi nelle varie strade asfaltate o sterrate. Tutte le strade sono comunque in buone condizioni.
Per orientarsi è consigliabile scaricare su google maps le carte in Italia e quindi usare il cellulare come navigatore. In tal modo non è possibile perdersi, utile è il carica batteria del cellulare da attaccare all’accendi sigari.
Bisogna informarsi a che ora chiudono i campi interni (di solito alle 18 in inverno) per non rischiare di restare fuori (o meglio di fare brutte figure…).
Al mattino è faticoso ma conviene alzarsi presto. Di giorno si fanno varie tappe per mangiare nei Lodge e punti di ristoro. E’ comune vedere scimmiette più’ o meno aggressive pronte a scippare cibo ai turisti… Ogni campo offre dei servizi che variano da campo a campo: in alcuni ci sono i distributori di benzina (meglio evitare di viaggiare a serbatoio mezzo vuoto).
L’ultimo giorno di safari ci siamo spinti fino al campo di olifants in cima a una altura da cui si vede il fiume omonimo che è enorme in una specie di canyon… da vedere.
Siamo quindi usciti dal Parco Kruger dal cancello di Phalaborwa.
Dopo l’uscita abbiamo programmato come meta sul navigatore la panorama route che costeggia il Blyde River Canyon (R534 passando dalla R532). E’ il terzo canyon più’ profondo del mondo. Lungo il tragitto ci sono molti zone di sosta. Tra le più’ note ci sono: God’s window e pinnacle. In ognuno di essi ti chiedono qualche rand per visitarli. Dopo le 17 i dipendenti vanno a casa, per noi cui abbiamo visitato gratis quelle postazioni. Il panorama al tramonto è ancora più’ emozionante. La strada da Phalabrowa alla R534 è meravigliosa. Ci sono frutteti, piantagioni di pini, punti panoramici, formazioni rocciose dall’aspetto drammatico o bizzarro. Vale veramente la pena di godersela e fare foto se appassionati. C’è pure una montagna con una pietra ovaloide in cima che sembra che possa cadere da un momento all’altro… Abbiamo quindi dormito a Sabie nel bed and breakfast Dublin… che è molto economico e bellissimo. Ha una piscina dove i bimbi sono stati a mollo una mattinata intera. Indispensabile è la crema solare.
L’ultima notte abbiamo dormito a Johannesburg. Non siamo rimasti molto in città. Abbiamo dormito nel B and B Albatross (carino). Pare che la città sia pericolosa soprattutto per la micro criminalità data dalle diseguaglianze sociali.
I biglietti aerei sono costati 322 euro per persona. La compagnia aerea Saudi Arab ha come scalo Jeddah che è attualmente un aeroporto fatiscente.
Il viaggio è stato un successo. Penso che il Parco Kruger possa offrire visioni e emozioni differenti in ogni periodo dell’anno. Abbiamo percorso moltissimi chilometri e i bambini (di 6 e 8 anni) si sono entusiasmati. La Natura vista in questo modo è vibrante e trasmette un’energia primordiale straordinaria.