In Spagna tra Almeria, Alicante e Valencia
Domenica mattina… sveglia presto, ottima colazione in Hotel, e ci facciamo accompagnare dal Taxi in aeroporto. Dopo una ventina di minuti per sbrigare le commissioni di pratiche da leggere, (agenzia di noleggio auto Record go www.recordrentacar.com) firmare ecc…saliamo a bordo della nostra Panda 4×4 con direzione.. .Almeria! (210 Km)
La prima impressione che abbiamo avuto percorrendo le sue strade è di trovarci in qualche villaggio sperduto dell’Africa… con le strade deserte, a tratti dissestate, circondate da rocce color ocra… ma poi, guardando verso destra, si apre su di noi uno scenario bellissimo: panorami mozzafiato e un mare di un azzurro indescrivibile… breve sguardo d’intesa e basta poco! Freccia a destra, sosta sul bordo della strada, e via a immortalare lo scenario con foto e l’Avenida del Mediterraneo offre dei panorami che sei obbligata a scattarne ogni chilometro che la percorri! Come i bambini quando vogliono la caramella, che dicono: “Ancora una e poi basta!” Noi siamo così, e nel giro di qualche ora la mia Reflex Nikon fuma già da quanti scatti e zoommate ha dovuto accontentarmi… nel pomeriggio facciamo sosta a Cabo de Gata, poiché la Nikon chiede pietà e noi cominciamo a essere un po’ stanche di guidare. Nonostante l’unica attrattiva dal punto di vista turistico sia il faro, abbiamo trovato un affollamento di persone che ci ha lasciato sbalordite, ma poi, una volta scese abbiamo capito perché: l’acqua è cristallina e dalla spiaggia si vedono le Arrecife de Las Sirenas (scogliere delle Sirene, di origine vulcanica). L’albergo in cui abbiamo soggiornato in Almeria si chiama Gran Hotel Almeria (www.granhotel-almeria.com). L’hotel a quattro stelle, è a dir poco stupendo, la vista dal balcone della nostra camera dà direttamente sulla piscina dell’Hotel e sul porto. Il centro invece è a pochi passi. Una volta arrivate in albergo ci viene offerta una coppa di Champagne dove, a bordo piscina viene accompagnata da musica grazie ad un bravissimo pianista. Vista l’ora tarda (qui in Almeria cenano un po’ prima rispetto al resto della Spagna), e poiché avevamo abbastanza fame, ci siamo fermati a mangiare nel primo ristorante trovato: Ristorante Pizzeria La Tagliatella: abbiamo giocato in casa! A un ottimo prezzo abbiamo mangiato una buonissima pizza e gnocchi gorgonzola e noci, promettendoci che per il resto dei prossimi giorni avremo evitato la cucina italiana. Il resto della serata l’abbiamo passato passeggiando in centro, nonostante sia agosto non c’è tanto afflusso turistico, anche perché dal punto di vista dei divertimenti notturni forse Almeria non è molto fornita, ma a noi va benissimo così.
Il mattino seguente, dopo un’ottima colazione, siamo partite alla volta di una giornata fatta solo di spiagge, bagni e riposo. La mattina l’abbiamo trascorsa a Las Negras, un litorale di spiaggia scura, sembra nera appunto, e Agua Amarga dove la sabbia è assai più fine e dorata. Nel pomeriggio invece, siamo andate a fare un tuffo nell’acqua cristallina di Carboneras. Dopo, un’ottima cena in Hotel (il ristorante è aperto anche per chi non vi soggiorna). Con 25 euro in due abbiamo mangiato: due medaglioni di vitello, due contorni, e due coppe di dolce… tutto veramente squisito!) Ci siamo spostate in auto per vedere cosa offriva dal punto di vista “movida notturna” la costa dell’Almeria ma, apparte qualche festino sulla spiaggia (a cui abbiamo partecipato calorosamente), grigliate di pescatori, e mercatini ambulanti non abbiamo trovato altro.
Il martedì è stato la volta della visita del Desierto de Tabernas e di Sorbas. Il primo, è stato utilizzato come set di famosissimi film (Lawrence d’Arabia, Per un pugno di dollari…), e percorrendo le strade per un attimo, ti senti protagonista e ti lasci travolgere dall’aria Western che gira attorno. Abbiamo visitato il Cinema Studios Fort Bravo (www.fort-bravo.com – il biglietto costa euro 16,50 ma vi assicuro che ne vale la pena!). Qui, oltre alla visita della città Western con tanto di Saloon, negozietti tende indiane, è possibile fare passeggiate a cavallo, scattare foto in abiti Western, assistere a divertenti spettacoli, e mangiare al ristorante (non so dirvi com’è perché noi siamo andate via dopo la visita, ma forse era meglio se mangiavamo lì visto che ci siamo fermate nel primo”ristorante” che abbiamo trovato per strada, e più che un ristorante era una bettola Non avevano nemmeno l’acqua per bere e la signora ci ha detto che erano due giorni che aspettava il camion). Lo spettacolo nel Saloon è stato molto divertente, gli attori ti rendono partecipi ed è così che ti ritrovi con una pistola in mano a sparare a qualche malvivente! Vi consiglio di fare rifornimento di acqua, cappellino e crema solare perché il sole picchia e parecchio forte. Sorbas sorge in un luogo emozionante: lungo il margine di una gola di roccia calcarea, l’attrattiva principale è la visita alle Cuevas de Sorbas (purtroppo non posso pubblicarvi altre informazioni perché la claustrofobia mi ha impedito l’accesso). Al ritorno abbiamo fatto sosta a Rodalquilar (piccolo paese nel mezzo di una valle con una miniera d’oro abbandonata) prima di rientrare in albergo. La cena consigliatissima e buonissima della serata è stata consumata al Restaurante Casa Sevilla (Calle Rueda Lopez – www.casa-sevilla.com) una graziosa taverna tipicamente andalusa L’ultima cosa da fare prima di lasciare definitivamente Almeria per proseguire il viaggio verso Alicante è stata la visita de La Alcazaba (costruzione araba del X secolo, l‘ingresso è gratuito), dove la panoramica che si apre davanti alla vecchia Medina è incantevole. Ultimi scatti e saluti con la promessa di rivedersi presto alla stupenda città di Almeria e si riparte con destinazione Cartagena. Come città non offre molto dal punto di vista turistico, ma a noi è piaciuta moltissimo! Vicino al porto è presente il primo sommergibile della storia. Ed è proprio nei pressi del porto che abbiamo mangiato, precisamente al ristorante Mare Nostrum (www.marenostrum.es) Il pomeriggio, visto che era di strada invece, ci siamo fermate a Murcia. Il centro della città è molto carino, e ospita la bellissima Cattedrale. L’Hotel dove abbiamo soggiornato si chiama NH Cristal L’Hotel è a tre stelle, si trova in pieno centro, ed ha una convenzione con un parcheggio a pochi passi con costo di 8 euro il giorno. La nostra camera era un po’ claustrofobica anche se pulita, però il personale è stato molto gentile, non si sentivano rumori nonostante la nostra camera si affacciava sulla via affollata di locali, e la colazione la mattina successiva era abbastanza fornita. Dopo una mega doccia rigenerante siamo uscite abbiamo fatto un giretto per l’Explanada de Espana e ci siamo fermate a mangiare al ristorante Miami. Nonostante sia nella zona più affollata e turistica di Alicante, abbiamo mangiato molto bene. Il ristorante è sempre affollato di gente, offre tavolini all’aperto e una grande sala interna, la cucina è tipica spagnola e il menù è presente in diverse lingue (a noi è piaciuto così tanto che siamo tornate anche il giorno prima di lasciare Alicante). Il servizio al tavolo è molto buono nonostante il grande afflusso. Noi con 55 euro (in 2) abbiamo mangiato: insalata di mare, paella, solomillo de ternera, contorno, frutta e due bottiglie d’acqua da un litro. I piatti sono abbondanti e la cena è servita fino alle ore più tarde della notte. Visto e considerato che il giorno avevamo percorso molti chilometri ed eravamo stanche, la sera ci siamo limitate a fare un po’ di shopping per il mercatino artigianale lungo l’Explanada.
Il giovedì poiché ci dovevamo ancora riprendere per i tanti chilometri percorsi la sera precedente, abbiamo pensato di concederci una giornata a tutto riposo coccolate da spiagge e da tuffi nel mare. Poiché ad Alicante saremo state anche il giorno successivo, abbiamo preso l’auto e siamo andate a Benidorm, dove come promesso, ci siamo concesse delle ore di sole, mare, abbronzatura e riposo. Per l’ora di pranzo i ristoranti erano tutti affollatissimi, siamo finite per caso in questo ristorante greco (premetto che io adoro la cucina greca). Il ristorante si trova sulla Playa de poniente, ed è molto caratteristico, con all’interno una perfetta rappresentazione delle tipiche taverne greche. Offre sia menù turistico sia alla carta e la cucina è veramente ottima e per niente cara. Noi con 15 euro a persona abbiamo preso ciascuno: un’insalata greca, un piatto di souvlaki misto (abbondante), una coppa di gelato e una bottiglia d’acqua. Consigliatissimo per chi ama la cucina greca e perché no… per chi la vuole sperimentare per la prima volta! Il pomeriggio invece abbiamo fatto tappa nella spiaggia di Villajoiosa. Il resto della serata l’abbiamo passata a mangiare nel ristorante sempre nell’Esplanada de Espana vicino al Miami (ma non ricordo il nome… forse perché rispetto a quello della sera precedente, non ci è piaciuto!) il casinò e qualche salto nelle discoteche nei pressi del Casinò.
Venerdì mattina finalmente, ci siamo dedicate alla visita, dal punto di vista turistico, di Alicante. Il Castillo de Santa Barbara domina il panorama di Alicante, ed è stato un simbolo della città fin dalla sua costruzione. Questo sito, che ha ospitato una successione ininterrotta di insediamenti nel corso della storia, offre resti archeologici dell’età del bronzo,dell’età iberica e romana. Nel 1961 è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco, data in cui è stato aperto al pubblico. A 166 metri sopra la città, si può ammirare le vedute fantastiche di Alicante e il suo mare tranquillo, che evoca un rinfrescante senso di libertà. Ultime foto sul molo, ultimo pranzo al ristorante Miami, e poi si riparte per l’ultima tappa del viaggio! Destinazione: Valencia. Siamo arrivate nel tardo pomeriggio abbastanza esauste, per cui le poche cose che ci siamo concesse sono state: Albergo, Cena , Albergo. L’albergo in cui abbiamo soggiornato è l’Hotel Barcelo Valencia (http://www.barcelo.com/BarceloHotels/it_IT/alberghi/Spagna/Valencia/hotel-barcelo-valencia/descrizione-generale.aspx?ext=IT_SEM_GOB_D100&gclid=CIHmhN-f6bACFcNN3wod0TWQ2g). E’situato a pochi passi dalla città delle arti e delle scienze, a 10 minuti dal centro (con il bus numero 19, la fermata è davanti all’Hotel). Le camere, di design e spaziosissime, offrono una vista panoramica favolosa sulla città, la colazione a buffet è veramente abbondante e buonissima, come il ristorante del resto! Nell’Hotel è presente anche un centro benessere con area fitness, spa, ecc… La sera abbiamo cenato presso il ristorante Tapelia, (situato sull’avenida de Francia vicino all’Hotel. Il ristorante si trova in Avenida de Francia, a pochi passi dal centro della città delle arti e della scienza. Oltre a qualche tavolino all’interno è presente una sala interna con un ambiente molto caldo e più informale. La cucina è veramente buona e il costo mi è sembrato abbastanza ragionevole per essere in un punto di maggior afflusso turistico.
Domenica mattina dopo un’abbondante colazione in Hotel, abbiamo preso il Valencia Bus Turistic (noi, al costo di 26 euro abbiamo fatto il ticket Bus Turistic + Bioparc… altrimenti solo il Bioparco costa 22,00 per gli adulti e 17,00 euro per bambini). E’ un ottimo mezzo per chi come noi aveva solo una giornata a disposizione per visitare la città. Ti porta nei principali punti turistici e, tramite cuffie, ti viene fatto un quadro della storia della città e di tutte le informazioni possibili. Sinceramente Valencia non è una città che mi è piaciuta molto, carino il centro storico ma niente di più… Abbiamo fatto la nostra sosta pranzo al Ristorante Pepe Pica (www.pepepica.com) in Plaza Reina. E’ possibile sia tapeare, sia mangiare alla carta o con menù: il menù a pranzo costa euro 11,90 (bibita inclusa), menù notte costa euro 16,90 (bibita esclusa) e menù week end e festivi costa euro 15,90 (bibita esclusa). Dopo qualche altro giretto per il centro storico, visto che avevamo l’ingresso gratuito, siamo andati a visitare il Bioparco (www.bioparcvalencia.es). Anche di questo non siamo rimaste molto soddisfatte: carina l’idea che si tratta di uno zoo innovativo perché è senza barriere visuali e quindi ti dovresti sentire come immersa nella natura, ma niente di più… E’ presente un anfiteatro dove abbiamo assistito ad un’esibizione con animali volanti. La sera abbiamo cenato al ristorante dell’Hotel (la cena era a buffet ed era ricchissima di piatti gustosissimi e molto variegati), e poi siamo tornate in centro per vedere se almeno di notte Valencia era un po’ più entusiasmante.
Ferragosto
Ultimo giorno di vacanza… prima di partire ci manca un’ultima cosa da fare in questa città: la visita della città delle arti e della scienza (www.cac.es). Si tratta di un complesso ludico/culturale convertito in luogo di referenza nazionale per la sua architettura, e per la capacità di divertimento, insegnamento, e emozione grazie ai contenuti mostrati nel palazzo delle arti Reina Sofia, l’Emisfero, il Museo della Scienza, l’Oceanografico… Il prezzo cambia a seconda di quali attrazioni uno vuole visitare, noi abbiamo visitato il museo della scienza e l’oceanografico (costo totale di euro 26,65). Il museo della scienza è uno spazio interattivo dove la scienza si avvicina al pubblico in uno spazio aperto e partecipativo. Infatti qui è possibile manovrare,e determinare il percorso in un ambiente ludico in un ambiente giocoso riflesso nelle varie mostre, laboratori e attività (consigliata la visita). L’oceanografico invece raccoglie diversi sistemi marini come ad esempio l’area tropicale, artica, antartica, dove si incontrano una grande varietà di specie di animali. Siamo rientrate in hotel per il ritiro dei bagagli e abbiamo salutato per un’ultima volta la città di Valencia mentre passavamo con il taxi per le strade della città che sinceramente, non ci ha entusiasmato più di tanto!