In Spagna con i bambini
A mio parere nel rapporto qualità prezzo la migliore catena di hotel che offre condizioni particolari per famiglie è la ACCOR: www.Accorhotels.Com/it/home/index.Shtml.
In questa catena per ottenere tariffe decisamente convenienti occorre prenotare per tempo (almeno 15 giorni prima). Con pernottamenti di almeno due giorni si può utilizzare l’offerta City Breaks nella quale ad un prezzo vantaggioso ti riservano una Camera Superior, letto doppio Queen con divano letto. Con questa tariffa i ragazzi fino a 16 anni non pagano e la colazione luculliana è compresa. Unico handicap, una volta effettuata la prenotazione, la somma non è rimborsabile in caso di annullamento o modifica delle date di soggiorno.
Abbiamo utilizzato anche hotel della catena InterContinental Hotels Group: sito internet . Nel rapporto qualità prezzo per famiglie continuiamo a preferire la prima catena.
COME ARRIVARE Il punto di partenza del nostro viaggio si colloca nella provincia di Macerata. Da qui la Spagna è decisamente lontana per cui occorreva scegliere, in relazione al tour preventivato, l’aeroporto di partenza. Possibili punti di arrivo: Siviglia, Madrid o Valencia. Fatti due conti, sia in termini di tempo che economici, il volo migliore era il Ryanair Forlì-Valencia. Costo a famiglia 214 euro (4 persone) comprese due valigie da imbarcare (si pagano a parte) e un ingresso prioritario (per occupare i posti e posizionare con comodità i bagagli a mano).
All’arrivo abbiamo noleggiato un pulmino 9 posti Mercedes Benz Vito con la compagnia AURIGA CROWN RENT A CAR (sul sito www.DoYouSpain.Com), decisamente la più economica trovata in rete: 419 euro per il pulmino per 7 giorni, poi diventati con annessi e connessi (assicurazione atti vandalici, ecc.) euro 544,60 con il pieno di gasolio (ovviamente quando si restituisce si cerca di portarlo più vuoto possibile e nel nostro caso se avessimo dovuto fare un altro km avremmo dovuto spingere!).
Ovviamente è stata necessaria anche un’autovettura che per 9 giorni è costata 203,70 euro e con annessi e connessi compreso il pieno di gasolio (vedi sopra) altri 85 euro.
Le strade: • ottime le autostrade spagnole: tutte gratuite nel nostro itinerario (ad eccezione di un pezzo di tangenziale da Madrid a Valencia) con traffico, in special modo di mezzi pesanti, praticamente inesistente; • gradevolissimo il traffico all’interno delle città (in special modo Valencia e Madrid) con enormi arterie a 3 o 4 corsie; • un po’ più problematico all’interno dei centri storici, ma lì è preferibile andare a piedi.
Eccellente la rete della metro a Madrid (può essere che solo da noi la situazione sia così catastrofica?) e i mezzi pubblici nelle altre città. Unica avvertenza: attenzione all’aria condizionata nei mezzi pubblici di Siviglia, la sensazione all’ingresso dei mezzi passando dai 40 gradi esterni era quella di entrare in una ghiacciaia.
Per i mezzi pubblici è decisamente conveniente il biglietto da dieci viaggi, lo puoi utilizzare anche in più persone su una sola tratta.
ITINERARIO Valencia Atterriamo a Valencia in tarda serata e subito a nanna per partire l’indomani di buon mattino alla volta di Granata.
Pernottiamo all’hotel VALENCIA SAN LUIS AVENIDA AUSIAS MARCH 99 VALENCIA, hotel discreto anche se non eccezionale. All’arrivo non si trovava la nostra prenotazione in internet, ma dopo aver mostrato le ricevute stampate l’addetta alla reception si è immediatamente prodigata per sistemare le camere. Purtroppo, persa oltre un’ora di sonno.
Prezzo convenientissimo a 170,13 euro per tre famiglie colazione compresa. Non particolarmente agevole il parcheggio in zona.
Lungo l’itinerario ci siamo fermati per il pranzo in autostrada alla MESON RURAL RESTAURANTE HERMANOS VERGARA. Il ristorante si trova sull’autovia A-92 in prossimità della Salida nr. 312. Si può mangiare sul bancone, dove i commensali non eccellono in pulizia gettando praticamente tutto in terra, o all’attiguo ristorante (situazione decisamente preferibile). Segnalo questo ristorante per un commovente rapporto qualità prezzo.
Granada La Alhambra: sicuramente tra i monumenti più visitati e belli del mondo, da sola merita il viaggio in Spagna. L’architettura “arabeggiante” è unica nel suo genere e la maestosità del sito vi porterà via perlomeno mezza giornata. Ovviamente la bellezza del sito è conosciuta in tutto il mondo per cui, in special modo nei periodi di maggiore afflusso (io consiglierei di farlo sempre), è opportuno prenotare in anticipo i biglietti di ingresso. Per acquistare in anticipo i biglietti fornisco il link: !1007654114!-2023176214?codRecinte=09OZ&codEvent=AL006&codTipusEvent=0&idioma=CAS&CODIUSU=P055AL07&SERVICE=VENDA La visita generale costa 13 euro per gli adulti, 10 per gli studenti ed è gratuita per i minori di 10 anni. All’atto della prenotazione con carta di credito (utilizzo sempre quelle prepagate tipo postepay) vi viene comunicato l’orario di accesso al Palacios Nazaríes. Conseguentemente se siete prenotati alle 10 di mattina, potrete entrare anche prima nell’Alhambra, mentre al Palacios Nazaries vi dovete mettere in fila per entrare nell’orario indicato. Considerate anche che il Palacios è un po’ distante dall’ingresso (una decina di minuti a piedi nel parco).
Per ritirare i biglietti prenotati in internet, dopo aver parcheggiato l’auto nei parcheggi davanti all’ingresso (un po’ cari in verità), ci si reca in fondo sulla destra dove con apposite macchinette, inserendo la vostra carta di credito, si ritira il ticket. Di solito è presente un addetto che agevola il turista in questa operazione. Di fronte c’è un bar vivamente sconsigliato per i prezzi e la qualità.
Tutta l’Alhambra è magnifica, ma la fila e l’orario contingentato di ingresso al Palacios Nazaries, fa capire quale sia l’attrattiva principale. Meravigliosi anche i Giardini ed il Palacios di Generalife.
Necessarie scarpe comode perché la strada da fare al suo interno è davvero notevole.
Pur trattandosi di un monumento storico il sito è piaciuto anche ai bambini che ovviamente hanno apprezzato maggiormente gli splendidi Giardini. Davvero caratteristico il quartiere arabo dell’Albaicin: costituito da una serie di vie strette, piccole piazze cortili con alberi e fiori, terrazze e negozietti ricchi di colori e profumi (sembra di stare all’interno di un suk arabo) Dalla parte superiore del quartiere ottimo panorama sull’Alhambra. Raggiungibile a piedi dall’ Albaicin o con minibus il quartiere del Sacromonte noto come il quartiere dei Gitani. Sulla sommità del quartiere alcune grotte visitabili e all’interno diversi locali per turisti per vedere spettacoli di flamenco. Le strade strettissime e le auto tutte scassate costituiscono degli elementi che invitano alla prudenza nel transitare al suo interno sia a piedi che con un proprio mezzo (decisamente da sconsigliare).
Dopo una lunga passeggiata cosa meglio di una bella “birrozza” fresca (coca per i bambini) accompagna dalle tapas che gratuitamente vengono offerte. Nel bar che ho inserito nella foto nel quartiere Sacromonte ho avuto modo di sperimentare con piacere l’enorme differenza di costi tra il boccale da 0,4 in Italia con quello in Spagna (praticamente metà prezzo).
In città da vedere anche la Cattedrale con annessa la Cappella Reale, nella cui cripta sono i sepolcri dei Re cattolici Ferdinando e Isabella.
Non è estremamente facile girare in auto a Granada, quindi poter avere il proprio hotel in centro rappresenta decisamente una bella comodità. Ci sono numerosi parcheggi sotterranei, ma solo in un caso l’altezza era sufficiente per il nostro pulmino. Comunque Granada si gira tranquillamente a piedi, ad eccezione dell’Alhambra raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici.
Granada è vicinissima alla Sierra Nevada, molto conosciuta per gli sport invernali.
Abbiamo cenato in un locale senza infamia e senza lode che ovviamente non segnalo.
Per dormire, della catena Accorhotels abbiamo utilizzato, l’IBIS Granada. Non ha camere da quattro per cui ci siamo dovuti arrangiare in più stanze al prezzo totale per tre famiglie di 240 euro, colazione compresa. Albergo buono anche se non straordinario un po ‘ difficile da raggiungere senza un navigatore in quanto non molto segnalato. E’ sul lato opposto del centro commerciale Carrefour, per raggiungerlo occorre proseguire diritto fino alla prima possibilità di fare inversione ad U. Parcheggio gratuito in prossimità dell’Hotel. Per uno spuntino ottimi i prezzi all’interno del Carrefour.
Siviglia Successiva tappa del viaggio SIVIGLIA una delle città più belle e purtroppo più calde di tutta la Spagna. Siamo arrivati nel pomeriggio con una comoda autostrada gratuita da Granada. Il paesaggio lungo l’autostrada è irreale: distese sconfinate a perdita d’occhio di ulivi vi accompagneranno per decine e decine di km. Pochissimi centri abitati ed un traffico quasi inesistente (almeno per come siamo abituati noi).
La temperatura alle 5 i pomeriggio era di oltre 40 gradi ed un provvidenziale mega acquazzone ha reso l’aria decisamente più respirabile. La città è magnifica, il centro storico si riesce a visitare a piedi, ma per le altre zone è necessaria l’auto. Il Complesso della Cattedrale è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più affascinanti e interessanti della Spagna e non a caso è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Altri tre monumenti da visitare (le due stelle touring non falliscono quasi mai) sono la Giralda, singolare torre della cattedrale da cui si può godere di un panorama su tutta la città, l’Alcazar nelle adiacenze della cattedrale (antica residenza reale con splendidi giardini) e la Casa di Pilato (anch’essa di architettura araba). In realtà se avete visto l’Alhambra e l’Alcazar la visita alla casa di Pilato la potete anche saltare anche perché abbastanza cara ed un po’ fuori mano (con il caldo asfissiante non è proprio comodissimo girare con i bambini per le strade assolate).
Davvero incantevole comunque il BARRIO SANTA CRUZ, il quartiere antico di Siviglia che raccoglie i monumenti più famosi della città. L’atmosfera che si respira all’interno delle strette viuzze del quartiere è davvero unica e quando il sole tramonta il quartiere si anima fino a tarda notte con i numerosi bar e ristoranti e con la gente che ha voglia di divertirsi.
L’Expo Universale del 1992 ci ha lasciato un esempio emblematico di come, a volte, si progettino delle opere senza considerare bene il contesto ed il tessuto sociale in cui si vanno ad inserire. Una sorta di parco degli sprechi e dell’assurdità, in quanto tutto contrasta con l’ambiente circostante e tutto è lasciato nel completo abbandono. Per i ristoranti abbiamo utilizzato: MODESTO Cano y Cueto, 5 Puerta de la Carne – Sevilla. Molto comodo, proprio davanti al parcheggio aperto 24 ore di Puerta de la Carne. Il ristorante ci è stato consigliato da un amico indigeno. In realtà si tratta di un buon indirizzo, non proprio economicissimo, con una paella discreta ed abbondante; LA CIGALA DE ORO. José Laguilo, 23 – Sevilla . Su questo ristorante mi gioco il bonus. Non è adatto a chi cerca il locale di lusso, ma chi vuole allontanarsi dai locali turistici per sperimentare la cucina tipica Andalusa ha trovato il posto giusto. Porzioni megagalattiche per appetiti fuori dal comune. Lo stesso cameriere con una correttezza non usuale ha segnalato che sarebbe stato opportuno ridurre le raciones richieste: davvero un esempio eccellente di come si dovrebbe trattare il cliente. Pietanze di carne e pesce molto buone ed abbondanti ad un prezzo commovente. Noi abbiamo preso qualche piatto di pesce e la specialità del locale, un superbo maiale al whisky (Solomillo al Whisky) ad un prezzo di 12 euro a cranio. Il ristorante ha tavoli all’interno (la cucina a vista può far impregnare i vestiti degli odori del ristorante) ed altri all’esterno. Il ristorante è quasi sempre pieno di spagnoli (non a caso) ed il servizio è davvero il punto di forza del locale: cortesia, velocità e buoni consigli. Rapidità ed efficienza, di più non si può proprio chiedere. Provare per credere.
Per l’albergo, sempre della catena Accorhotels, abbiamo soggiornato al NOVOTEL SEVILLA MARQUÉS DEL NERVION Avenida Eduardo Dato 71 41005 SEVILLA Tel (+34)95/4558200 .
Un Hotel davvero buono, sicuramente il migliore di tutto il viaggio.
L’hotel a 4 stelle è situato di fianco allo stadio del Siviglia e non distante dal centro storico. In teoria il centro storico si può raggiungere anche a piedi, ma in pratica, la micidiale temperatura Andalusa del mese di luglio, ci ha fatto preferire l’utilizzo dei mezzi pubblici che fermano proprio davanti all’hotel (autobus 23). Per i trasporti pubblici (e questa è una costante anche per le altre città spagnole) convengono i carnet da dieci corse utilizzabili anche da persone diverse piuttosto che il biglietto singolo o il giornaliero.
Sul tetto una magnifica piscina per un refrigerio nelle ore più calde. Ottima colazione ed eccellente sala giochi per i bambini con playstation, nintendo ds ed altre attrazioni.
L’elemento che lo fa preferire è sicuramente il prezzo se si viaggia con i bambini utilizzando la tariffa internet che non ti consente alcuna modifica e che va prenotata in anticipo. Noi abbiamo pagato 172 euro a famiglia per due giorni colazione compresa. Rapporto qualità prezzo davvero eccezionale.
Per chi viaggia senza pargoli al seguito si potrebbero segnalare sistemazioni migliori, più centrali e più caratteristiche, ma per chi viaggia con bambini ritengo sia il top.
Cordova La Moschea-Cattedrale: è sicuramente l’attrattiva più famosa ed interessante della città di Cordova. E’ anche uno dei monumenti più belli in assoluto di tutta la Spagna, decisamente da non perdere. L’edificio, inizialmente concepito come grande Moschea al tempo degli Islamici, è stato poi in parte trasformato al suo interno con l’avvento dei cristiani. La Cattedrale colpisce per la maestosità, il numero delle colonne e la bellezza della veduta d’assieme.
Attenzione alle zingare presenti all’esterno della cattedrale che cercano di abbindolarvi con un rametto di rosmarino, tirate avanti senza fermarvi per evitare brutte sorprese.
Bello tutto il centro storico ed in particolare il quartiere ebreo. Un caldo soffocante ci ha portati a sederci in un locale per consumare il pranzo.
Abbiamo scelto un locale turistico alle spalle della cattedrale: Hostal El Triunfo, Corregidor Luis de la Cerda, 79 14003 Córdoba, Tlf. 957-49 84 84, Fax 957-48 68 50. Il menu turistico, spesse volte di qualità modesta, si è rilevata una buona scelta per complessivi 105 euro in 12.
Toledo Siamo arrivati a Toledo in netto ritardo rispetto alla tabella di marcia. Era già sera e tutti i monumenti erano già chiusi. Abbiamo potuto fare un giro per la città antica che comunque si è rilevato davvero interessante. Già da lontano le mura imponenti della città danno un’idea di cosa potremo trovare, poi quando si attraversa Puerta del Sol (il principale accesso alla città) si ha modo di gustare un impianto urbano ben conservato e dove riuscirete a scattare molte foto. Sicuramente la città merita una visita più approfondita e per questo sarà necessario tornarci al più presto …
La città è famosa per i coltelli e per le spade, ma in piena estate non abbiamo trovato un negozio aperto alle 20.30 di sera (e nemmeno dopo). Il ristorante scelto su consiglio di altri italiani presenti sul posto e il PLAZA MAYO che però si è rilevato il peggiore di tutto il viaggio.
Madrid La mitica capitale spagnola. Città magnifica con ampi viali ordinati e puliti: Madrid è vivibilissima a tutte le ore del giorno della notte, mi è sembrata abbastanza tranquilla e con un traffico sopportabilissimo (però occorre precisare che ci siamo andati in un week-end di luglio). Arrivati a Madrid già sapevamo che ci toccava il parco di divertimenti. E’ un patto che abbiamo fatto con i nostri pargoli: loro camminano senza fare molte storie per visitare le attrazioni che piacciono agli adulti e noi gli garantiamo molte soste in luoghi di loro piacimento tra cui non può mancare un parco di divertimenti.
Nel nostro itinerario avevamo poco alternative: ISLA MAGICA a Siviglia, il WARNER o il PARQUE DE ATRACCIONES a Madrid.
Abbiamo scelto quest’ultimo in quanto l’ingresso era compreso nella MADRID CARD da tre giorni. In realtà la carta non è proprio economica e per avere il parco divertimenti incluso occorre prendere quella da adulti anche per i bambini. Tradotto 68 euro a persona per tre giorni.
Apparentemente il costo è davvero significativo ed in generale non la riterrei consigliabile, ma viaggiando con i bambini e dovendo conciliare i diversi interessi per noi è stata davvero una manna.
La carta Madrid Card permette ai suoi titolari di beneficiarsi di: Ingresso gratuito ed in molti casi senza coda in oltre 40 musei (Museo Nazionale del Prado, Museo Nazionale Centro de Arte Reina Sofía, Museo Thyssen-Bornemisza, Palazzo Reale di Madrid, Monastero Reale di San Lorenzo de Escorial, Palazzo Reale di Aranjuez, ecc.); Viaggi illimitati nelle due linee della Madrid Vision; •Parco divertimenti (ATRACCIONES), Zoo aquarium di Madrid, Teleferica, Faunia, Imax…
stadio Santiago Bernabéu.
IMAX c/Menenses, s/n. 28045. MADRID Tel.: 91 467 48 00. Trasporti pubblici Autobus: 8, 102, 148, Metropolitana: Méndez Álvaro, linea 6. Orario Da lunedì a venerdì:dalle ore 12.00 alle ore 22.35 Sabatodomenica:dalle ore 11.00 alle ore 23.00 Tariffe da 8 a 11 euro Lo spettacolo non è particolarmente entusiasmante e visto che si trova un po’ fuori mano non lo consiglierei. Di strutture della specie ne abbiamo visitate di migliori.
TELEFERICA Pº del Pintor Rosales s/n 28011 Madrid – MADRID Autobus: 21, 74 Metropolitana: Argüelles, linea 3, 4 e 6 Luglio 2006, sabato e domenica: dalle ore 12.00 alle ore 22.00 Andata e ritorno 4,80 euro.
Un modo per vedere la città dall’alto. All’arrivo c’è un parco giochi dove far divertire i vostri bambini (almeno fino a che non è arrivato uno sciame di vespe!) MADRID VISION Sono i famosi autobus panoramici che ti portano in giro per la città con l’audioguida in 8 lingue diverse. Gli autobus sono ovviamente a due piani con il piano superiore a cielo aperto. Nel nostro periodo offrivano due diversi itinerari (Historico e Moderno). Decisamente comodi quando la stanchezza prende il sopravvento. Per i bimbi necessario il cappellino (lo vendono anche sul mezzo) per evitare l’insolazione.
Costo 16 euro al giorno, per due giorni 18,50. Per tre non lo so.
PALAZZO REALE Calle Bailén s/n 28071. MADRID Tel.: 91 454 88 00. Autobus: 3, 25, 39 e 148 Metropolitana: Ópera, linee 5 e 2. Palazzo Reale (orario estivo): lunedì-sabato: dalle ore 09.00 alle ore 18.00; domenica/festivi: dalle ore 09.00 alle ore 15.00 Tariffa (Saloni Ufficiali, Farmacia e Armeria Reale): 9 euro, visita guidata. 8 euro, visita libera. Con la Madrid Card c’è un accesso riservato sulla destra che vi consente di evitare la fila (quando siamo andati noi c’era una discreta fila sotto il sole). Il Palacio Real di Madrid è la residenza dei reali di Spagna. In realtà i reali abitano da un’altra parte (Palazzo della Zarzuela) ed il palazzo reale viene utilizzato solo per le cerimonie ufficiali. L’aspetto esteriore non è particolarmente interessante, ma l’interno rivela un fascino del tutto particolare. La ricchezza degli arredi e delle opere d’arte si evidenzia immediatamente dopo essere saliti al primo piano utilizzando il monumentale scalone. Subito nel Salon de Alabarderos troviamo un soffitto affrescato dal Tiepolo, poi nel Salon de Columnas, incontriamo degli arazzi tessuti a Bruxelles su disegno di Raffaello. Proseguendo la visita arriviamo alla sala del Trono con affreschi del Tiepolo, mobili napoletani e lampadari veneziani. A seguire troviamo gli appartamenti di Carlo III dove segnalo la sala del Comedor de Gala (dove si banchettava) e la Sala de Relojos, con molti orologi, di cui alcuni molto preziosi. Da vedere anche la Real Armeria all’esterno del palazzo.
MUSEO PRADO Paseo del Prado s/n. 28014 Madrid Autobus: 9, 14, 19, 27, 34, 37, 45 Metropolitana: Banco de España, linea 2 Aperto da martedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00.
ingresso 6 euro gratuito da martedì a sabato dalle 18 alle 20 e domenica dalle 17 alle 20; Il Museo del Prado è una tappa impedibile nella visita di Madrid. All’interno di questo immenso museo abbiamo oltre 100 sale zeppe di capolavori spagnoli, italiani e fiamminghi.
La collezione spagnola è ovviamente la più ricca con predilezione per le opere dei tre protagonisti indiscussi della pittura iberica: Goya, Velazquez e El Greco. Buona anche la sezione dedicata all’Italia ed ai maestri Fiamminghi.
Una visita frettolosa non può tralasciare le seguenti opere: la “Annunciazione” del Beato Angelico, il “Ritratto di Cardinale” di Raffaello, “Le tre Grazie” di Rubens, “Las Meninas” di Velazquez e “Maya desnuda” e “Maya vestida” di Francisco Goya.
MUSEO REINA SOFIA Calle Santa Isabel, 52. Autobus: 6, 10, 14, 18,19, 26, 27, 32, 34, 36, 37, 41, 45, 46, 55, 57, 59, 68, 86, 119, Circolare. Metropolitana: Atocha, linea 1 e RENFE Tariffa standard: 6 euro ingresso gratuito sabato dalle 14.30 alle 21.00 e domenica dalle 10.00 alle 14.30.
Nella zona dei musei. E’ famoso per la presenza dell’opera più conosciuta di Picasso el Guernica. La stuttura del museo è molto futurista con le due torri e gli ascensori che corrono veloci all’interno di esse.
Il museo non è interessante solo per la GUERNICA, dato che si possono ammirare interessanti opere di Salvador Dalì e Joan Mirò. MUSEO THYSSEN BORNEMISZA Paseo del Prado, 8. 28014 Madrid Autobus: 9, 14, 19, 27, 37, 45 Metropolitana: Stazione di Atocha, linea 1. Tariffa standard: 6,00 euro Si tratta di un’importante pinacoteca che raccoglie la collezione privata del barone tedesco magnate dell’acciaio Thyssen Bornemisza. La collezione inizialmente collocata in Svizzera a Lugano fu poi trasferita a Madrid in occasione del matrimonio del Barone con una donna spagnola. A me è piaciuto molto e considerato che si trova a pochi passi dal Museo del Prado e dal Reina Sofia è opportuno abbinare le visite.
PARQUE DE ATRACCIONES Casa de Campo s/n. 28011 Madrid Numero di telefono: 91 463 29 00. Trasporti pubblici Autobus: 33 e 65 Metropolitana: Batan, linea 10 E’ il dazio che dobbiamo pagare ai bambini per ogni viaggio anche se poi anche qualche adulto si riscopre fanciullo. Leggendo le recensioni avevamo optato per il Warner Bros, ma poi considerato che quello de Atracciones era incluso nella Madrid Card, per pura convenienza economica abbiamo scelto il secondo.
Il parco non è molto distante dal centro di Madrid e si raggiunge comodamente con la metro (linea 10, stazione Batan). Noi siamo andati con i nostri mezzi in quanto abbiamo abbinato la visita del parco di divertimenti con quella dello zoo acquario (che si trova nelle vicinanze).
Memorizzate il parcheggio perché il parco possiede due ingressi (quello principale e quello adiacente alla zona “infantil” e può capitare di perdere l’orientamento.
Il parco manca di tematizzazioni al suo interno ed è adatto a chi predilige le emozioni forti, adrenaliniche ed in grado di sconquassare tutti gli stomaci. Il parco è suddiviso in 5 aree. o La Gran Avenida o Zona Tranquilidad o Zona del Maquinismo o Zona de la Naturaleza o Zona Infantil Non avendo molto tempo a disposizione (mezza giornata) abbiamo approfondito la visita della Zona del Maquinismo, di quella Tranquillidad e di quella Infantil per accontentare i pargoli delle diverse età. Alla Tranquillidad ci sono le attrazioni acquatiche, non particolarmente adrenaliniche (comunque un po’ di tourbillon di stomaco lo provocano anche loro), dove ci si inzuppa in maniera micidiale. Se non amate girare zuppi fino al midollo utilizzate K WAY o comunque portatevi un cambio. Comunque l’elevata temperatura spagnola aiuta ad asciugarsi in fretta. Necessarie custodie per attrezzature fotografiche e cellulari.
La zona del Maquinismo è quella dove sono concentrate tutte le attrazioni più adrenaliniche: La Tarantula, Abisso, Tornado, ecc..
La zona infantil è ovviamente quella dedicata ai più piccoli: dal trenino sospeso, al percorso tra gli alberi sui cavallini, dalle mongolfiere alle classiche giostre tipo autoscontro.
Unica attrazione che sconsiglio assolutamente è il cinema 4 D. Forse sarà conseguenza del fatto che l’anno passato siamo stati a FUTUROSCOPE, ma questa attrazione ci è sembrata a tutti un gran “sola”.
ZOO AQUARIUM DE MADRID Casa de Camp s/n 28011 MADRID Tel.: 91 512 37 70. Trasporti pubblici Autobus: 33, Metropolitana: Casa de Campo, linea 10. Tariffe 17, 90 per i maggiori di 7 anni Orario: Luglio-settembre (dal 01/07 al 03/09) tutti i giorni: dalle ore 10.30 alle ore 21.00 Un’altra tappa scelta per far piacere ai piccoli. Lo zoo è stato abbinato alla visita del Parco de Atracciones dal quale dista poche centinaia di metri. In effetti il possesso della Madrid Card ha influito in maniera determinante per la scelta di questa attrazione in considerazione del prezzo non proprio economico.
Si tratta comunque di una scelta da consigliare per gli appassionati del genere. 500 specie con circa 6.000 animali e il delfinario integrato al suo interno con una vasca di 36 metri x 10 di larghezza e 5 di profondità. Dalle enormi tribune si gode la vista di un discreto spettacolo anche se non paragonabile a quello poi visto a Valencia.
TOUR DEL SANTIAGO BERNABEU Stadio Santiago Bernabeu (Madrid) Indirizzo: Concha Espina, 1. 28036 Madrid Trasporti pubblici Autobus: , 27,40, 43, 120, 147 e 150, Metropolitana: Santiago Bernabeu, linea 10. (c’è anche una fermata di Madrid Vision – Moderno) Tariffe 15 euro adulti, minori di 14 anni 10 euro.
Orario: tutti i giorni: dalle ore 10.30 alle ore 18.30 con delle limitazioni nei giorni delle partite. Chiuso il 25/12 e il 1/1.
La visita inizia dall’alto con una panoramica dello stadio, poi ci si reca al palco d’onore e successivamente allo spogliatoio che è curato nei minimi particolari. Per chi è abituato agli spogliatoi dei campetti di periferia la visione è celestiale in relazione alla pulizia, alla qualità delle finiture e alle strutture presenti (per tutte basti ricordare la vasca Jacuzzi nella quale i “galattici” si ritemprano dopo ogni partita. Si visita poi il campo di gioco e ci si può sedere sulle comode poltroncine della panchina (tutte imbottite). Si imbocca il tunnel che percorrono i calciatori e poi ci si dirige nella sala trofei della società calcistica più blasonata al mondo. Nella sala trofei si trovano anche effetti personali dei grandi campioni del passato e del presente che hanno indossato la maglia del Real. Alla fine si entra nel punto vendita dove si trova di tutto a prezzi non proprio economici (4 euro a lettera per inserire il vostro nome sulla maglia del Real che già costa circa 70 euro).
Per gli amanti del calcio una visita piacevole anche perché ben organizzata ed interessante. Il giorno precedente la nostra visita c’era stato un concerto e l’impianto doveva ancora essere pulito. La visione dall’alto dello stadio da 80.000 persone ne risultava decisamente penalizzata. Nel Santiago Bernabeu si possono arrivare a concentrare più di 80.000 tifosi. Visto il prezzo ritenevo che la visita potesse essere effettuata solo dai possessori della Madrid Card, ma mi sbagliavo di grosso dato che alle 10 c’erano già un centinaio di persone in attesa di entrare.
I biglietti si acquistano alla porta n. 7 – Paseo de la Castellana (dove si ritirano i tagliandi anche per chi possiede la Madrid Card) mentre l’accesso al tour è alla porta 20 Avda Concha Espina. REAL JARDIN BOTANICO Proprio in prossimità del museo del Prado, per gli amanti della natura, c’è l’orto botanico “REAL JARDÍN BOTÁNICO DE MADRID” il cui ingresso (2 euro) è comunque compreso nella Madrid Card. Per informazioni dettagliate: . Nella calura estiva e dopo aver camminato per ore per essere sinceri abbiamo apprezzato più le panchine all’ombra che la magnifica flora presente.
MADRID CARD (CONVIENE O NO?) Fatti due conticini la Madrid Card oltre a farci evitare le file, ci ha consentito di “risparmiare” circa 54 euro. Non abbiamo avuto il tempo di visitare il FAUNIA che costando altri 20 euro avrebbe potuto rendere ancora più conveniente la carta.
Però la convenienza non è un dato oggettivo. Se avessi viaggiato solo con mia moglie certamente non sarei andato al parco de Atracciones, allo ZOO, sulla teleferica o all’IMAX. Probabilmente avrei anche cercato di entrare nei musei nei giorni di gratuità ed allora la convenienza … Potrebbe non esistere più. Per il resto la visita di Madrid si fa rigorosamente a piedi. Il punto di partenza, centro di Madrid e della Spagna, è Puerta del Sol. La piazza del Sol si raggiunge comodamente in metro (metro SOL, linee 1,2,3) e vi troverete in pieno centro cittadino e di tutta la Spagna. Nella piazza, infatti, proprio di fronte al Municipio c’è la mattonella chiamata il Km zero da cui parte il calcolo dell’intera rete stradale spagnola. La piazza è il centro delle celebrazioni del capodanno madrileno ed è conosciuta per due simboli l’Oso y madroño (Orso) e l’enorme insegna di “ZIO PEPPE” in spagnolo TIO PEPE una nota marca di vino liquoroso di Jerez.
Da Plaza del Sol, ci si muove in diverse direzioni per poi tornare nuovamente qui. Inizialmente si può percorrere Calle Mayor ed in poco tempo si arriva a Plaza Mayor una delle piazze più note d’Europa. Ritornando su calle Mayor con una passeggiata non particolarmente impegnativa si arriva al Palazzo Reale ed alla Cattedrale dell’Almudena.
Si percorre poi Calle de Balilein per arrivare a Plaza de España dalla quale si imbocca la Gran Via (ancor’oggi centro della movida anche se non più come qualche anno fa). Il giro può proseguire verso Calle de Alcalà per arrivare al Parque del Retiro per il meritato riposo. Poi con calma si può tornare a Sol. Sono parecchi km e occorrono dei grandi camminatori, ma l’emozione che si vive percorrendo la città a piedi non si può riviverla con altri mezzi. I più comodosi possono percorrere l’intero itinerario a bordo dei bus della Madrid Vision, ma la visita con il bus secondo me non esclude ed anzi completa quella a piedi.
Unica avvertenza, del resto propria di tutte le grandi città, attenzione ai borseggiatori presenti in corrispondenza degli incroci semaforici o alle fermate dei mezzi. Nel nostro caso una è stata bloccata da un ceffone nei pressi della stazione Atocha.
Per i ristoranti abbiamo utilizzato: GINO’S uno dei diversi della catena presenti nella capitale. Senza infamia e senza lode. Molto buono l’ambiente, discreto ma niente di speciale il cibo. 122 euro per alcune insalate, alcune pizze e primi piatti (in totale 12 pietanze). Un po’ freddo il servizio; EL RINCON DE SANABRIA C/ Zorrilla 11, 28014 Madrid, Spain +34 914 296 028. Il ristorante si trova proprio al centro di Madrid, vicino al Congresos de Deputatos ed a due passi dalla zona dei musei. Il ristorante ha un ottimo rapporto qualità prezzo con l’unico inconveniente determinato dalla specialità del locale: Lomo de buey a la piedra volcánica. Il fumo sprigionato dalla cottura della carne sulla pietra lavica sul tavolo ha presto invaso tutta la stanza risultando decisamente fastidioso per gli altri commensali. L’assenza di un adeguato sistema di aspirazione ha provocato l’affumicamento dei nostri indumenti. Ottima comunque la paella in moltissime varianti ed onestissimo il prezzo 152 euro in 12 persone (sempre sei adulti e sei minori); MUSEO DEL JAMON – diversi indirizzi in città per quella che ormai è un’istituzione del turismo madrileno. Ovviamente non si tratta di un museo, ma di un ristorante dove non si mangia solo prosciutto. Ambiente molto informale e pietanze discrete. Prezzi onesti per l’offerta del giorno a 102 euro in 12. I locali della specie sono sempre molto affollati, ma basta andare agli orari “italiani” (loro mangiano alle 14 ed alle 21) per non trovare assolutamente fila. Noi abbiamo utilizzato il locale nei pressi di SOL.
Per l’albergo, sempre della catena Accorhotels, abbiamo soggiornato al Novotel Madrid Campo de Las Naciones C/Amsterdam, n°3 Campo de las Naciones 28042 MADRID. L’albego è decisamente fuori mano, sulla linea metro per l’aeroporto, ma considerato che lo abbiamo usato solo per dormire la distanza non ha creato nessun problema anche in relazione all’efficienza delle linee della metropolitana. In realtà inizialmente avevamo scelto, sempre della stessa catena, il NOVOTEL Madrid Puente de La Paz, ma al momento della prenotazione non abbiamo più trovato la conveniente tariffa rilevata all’atto della simulazione (15 giorni prima).
L’albergo è un po’anonimo, anche se di buonissimo livello, e viene utilizzato soprattutto dagli equipaggi degli aerei del vicino aeroporto. Ottimamente insonorizzato non risente per nulla dei rumori del decollo e dell’atterraggio. Prezzo 760, 68 euro per le tre famiglie per tre notti compresa la colazione.
Valencia E’ la tappa conclusiva del nostro impegnativo tour. Inizialmente era stata scelta perché punto di arrivo e di partenza e per il complesso di Calatrava, ma si è rilevata una bellissima sorpresa anche per altre attrattive.
La città è molto grande però si percorre comodamente in auto o con i mezzi pubblici attraverso ampi viali nella parte moderna ed a piedi nella parte storica.
Noi l’abbiamo percorsa in lungo ed in largo a piedi, scoprendo i magnifici ponti, la città barocca e quella gotica, unitamente alla parte moderna dominata dal complesso di Calatrava.
Nella parte storica il quartiere del Mercat costituisce il cuore della città. Si possono visitare il Mercato e l’imperdibile Lonja de la Seda (la Borsa della seta), edificio gotico destinato alle contrattazioni mercantili. A mio parere è l’edificio più bello della città e non a caso è stato dichiarato patrimonio mondiale da parte dell’UNESCO.
Con un breve tratto a piedi si arriva a Plaza de la Virgen dove si trova il Palau de la Generalitat, uno degli edifici più belli di Valencia. Sempre nella piazza si trovano la Torre del Miguelete (simbolo di Valencia) e la Cattedrale de la Virgen de los Desamparados, più importante chiesa della città. Nella zona sono numerosi i locali dove mangiare la famosa paella valenciana la più rinomata della Spagna.
Proprio nelle vicinanze della stazione si trova la Plaza de Toros. Non fatevi ingannare dal nome in quanto non si tratta di una piazza, ma di una vera e propria arena, sul modello di un anfiteatro romano, dove si tengono le corride.
Nella serata della nostra visita era prevista una corrida, ma per profonda convinzione non siamo entrati nell’arena. E’ uno “spettacolo” indegno e la curiosità del turista mi sembra la stessa di chi si ferma nell’altra corsia dell’autostrada per osservare un incidente.
Un po’ di spazio in più merita la città dell’arte e della scienza di Valencia, il capolavoro di Calatrava spettacoloso sia di giorno che di notte.
La città dell’arte e della scienza è composta da diversi edifici che ospitano: L’Emisferico, il Museo delle Scienze e l’Oceanografico .
Il costo del biglietto cumulativo 30,60 euro per gli adulti e 23,30 euro per i ragazzi da 4 a 12 anni può essere particolarmente impegnativo, comunque esistono una serie di altre combinazioni (http://www.Cac.Es/cac/informacion/tarifas) dalle quali non dovete assolutamente togliere l’Oceanografico.
I biglietti possono essere fatti anche presso i principali hotel, ma poi è necessario andare in biglietteria per ritirare i tagliandi. Nessuna particolare fila presso il museo della scienza e presso l’Emisferico, mentre una discreta calca (non a caso) presso l’Oceanografico.
Comunque la visita cumulativa può essere svolta in più giorni (anche tre) solo che non è possibile ritornare in un’attrazione già visitata.
L’Oceanografico è davvero magnifico, imperdibile sia per gli adulti che per i bambini. Si tratta di un enorme acquario con cupole e tunnel di cristallo che permettono di godere di emozioni uniche. All’interno vivono circa 45.000 esemplari e 500 specie differenti dei diversi ambienti marini del nostro pianeta.
C’è la parte riservata ai pesci del Mar Mediterraneo (ovviamente una parte rilevante è dedicata alla fauna marina della penisola Iberica) poi la parte più affascinante dedicata ai Mari Tropicali . All’interno di questa zona ho trascorso un bel po’ di tempo passeggiando nel lunghissimo tunnel sottomarino di cristallo di circa 70 metri dove potrete osservare una miriade di pesci variopinti che tranquillamente passano sopra la tua testa.
All’esterno si visita la zona umida dedicata agli uccelli con il lago centrale riservato ai volatili acquatici.
Un’altra interessante zona (un po’ puzzolente in realtà) è dedicata all’Artico (con le foche) ed all’Antartico (con i pinguini).
La parte più affascinante è comunque quella dedicata all’Oceano dove in due enorme torri ed in un tunnel sottomarino vedrete passare a pochi cm squali, razze ed altri enormi pesci. In questa zona mi sono fermato almeno un’ora.
Alla fine, ad orari prestabiliti, si visita il Delfinario più grande d’Europa composto da una serie di piscine dove potrete assistere ad uno spettacolo davvero affascinante, sicuramente il migliore del genere mai visto.
Per info guardate il sito: www.Cac.Es.
Davvero interessante, soprattutto per chi viaggia con i bambini, il Museo della Scienza dove è possibile fare esperimenti e scatenare i marmocchi nelle costruzioni edili, in giochi con l’acqua, e nell’angolo del grido (dove sono rimasti almeno 30 minuti).
Un po’ meno interessante l’Emisferico sempre se rapportato a quanto visto a FUTUROSCOPE in Francia.
Per mangiare esistono una serie di locali per turisti (prezzi decisamente alti), ma consiglio di evitarli, attraversare la strada e servirsi dei ristoranti dell’adiacente (basta attraversare l’autopista del Saler) CARREFOUR (vedi sotto) Per altre informazioni turistiche consiglio vivamente il sito www.Turisvalencia.Es.
Per i ristoranti abbiamo utilizzato: CERVETERIA TREMENS. Non lontano dall’Hotel. Una buona birreria con pizzeria. Molto buona la birra e discreta la pizza. Prezzo complessivo 107,20 euro.
NECO RESTAURANTE C/O CARREFOUR. Scelta eccellente per chi visita l’Oceanografico. Si spende molto meno dei ristoranti all’interno della città della scienza e si mangia abbastanza bene ed a volontà (la scelta è a buffet e si può rifornirsi a sazietà). Si trova al piano superiore del supermercato. Prezzo complessivo pagato 136,55.
RESTAURANTE LA RIUA. Si trova in Carter del Mar, una traversa di Plaza de la Reina in pieno centro storico. Su internet veniva consigliato per la migliore paella di Valencia. Il locale è anche bello a vedersi e, pur non avendo termini di paragone in città, abbiamo mangiato la paella divinamente. Considerando che si trattava dell’ultima sera abbiamo ecceduto rispetto al nostro standard consumando un ottimo filetto insieme all’abbondante paella. Ovviamente un po’ di ripercussione sul prezzo (197 euro complessivi), ma la qualità è davvero indiscutibile. Cortesissimo il servizio e molto simpatico il titolare che alla fine si è messo a parlare di politica consigliando uno scambio alla pari tra i due premier. Entrando in confidenza ci ha offerto anche il digestivo. Superconsigliato.
LA GRANJA C/O CARREFOUR. Locale molto simile al Neco sopra descritto dal quale dista pochi metri. Prezzo complessivo pagato 128,25.
Per l’albergo, abbiamo scelto l’HOLIDAY INN di Valencia. Paseo de Alameda 38, SOLHER ALAMEDA, Valencia 46023. E’ un 4 stelle in ottima posizione (a due passi dalla città della Scienza ed a 20 minuti di cammino dal centro storico (dove si arriva comodamente in autobus o in taxi con tariffe accettabili).
Anche in questo caso abbiamo utilizzato le vantaggiose tariffe trovate in internet ed analogamente a quanto successo per l’altro hotel della stessa catena del primo giorno non c’era corrispondenza tra quanto riportato nel nostro voucher e quanto indicato nel loro sistema informatico. Un’ora di tempo perso per i chiarimenti e poi è stato preso per buono quanto contenuto nel nostro voucher. La camera (e non era un caso perché tutte e tre erano similari) non era paragonabile a quelle utilizzate nella catena ACCOR che continuo a preferire. 620 euro circa per due notti (tre camere da 4) colazione compresa è comunque un ottimo prezzo vista la centralità dell’hotel.
COSTO Per nove giorni meno di 2.000 euro senza sperperare, ma non facendoci mancare nulla.
Luplay and his friends