In Scozia a 19 anni

Da Edimburgo a Loch Ness
Scritto da: Luca Mantella
in scozia a 19 anni
Partenza il: 01/08/2012
Ritorno il: 06/08/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
Dopo aver conseguito la maturità io e i miei 2 amici decidiamo di fare un viaggio per festeggiare la fine della scuola. La decisione è abbastanza ardua dato che tutti e 3 abbiamo visitato molte città d’Europa. La scelta alla fine ricade su Edimburgo perché offre un giusto mix di cultura, storia e natura a costo relativamente contenuto, e anche perchè a noi interessa più scoprire questi luoghi incantevoli che passare le notti in discoteca. Mi occupo sia del volo sia dell’albergo dato che ho una certa dimestichezza col scovare tutte le offerte che offre la rete. Prenoto con la compagnia Ryanair da Pisa che con 100 euro a persona tra andata e ritorno ci permetterà di arrivare e tornare. Per quanto riguarda l’alloggio prenoto una camera tripla al Bed and breakfast Smiths’ Guest House per 200 euro a persona per 5 notti. Alle 13 non appena arrivati all’aeroporto scozzese indossiamo subito una felpa visto che ci sono una quindicina di gradi in meno rispetto all’Italia. Fortunatamente non piove ma è nuvoloso. L’aeroporto dista 16 km dal centro e visto che abbiamo i trolley decidiamo di prendere il classico taxi britannico che ci porterà all’albergo. Entrati nel guest house ci accorgiamo che è piccolo ma confortevole e accogliente. Facciamo conoscenza col simpaticissimo gestore Neil, un classico scozzese con la camicia a quadri e con la folta barba rossiccia e col suo terranova Turin, un terranova di 107 cm per 60 kg! Sistemiamo i trolley in camera dotata di bagno. La camera è molto spaziosa e con una bella visuale sul viale. Sono le 15 e subito decidiamo di uscire per renderci conto della situazione e di come è la disposizione della città. Mentre camminiamo in direzione del centro troviamo la fermata del bus che si trova a soli 50 m dall’alloggio, un supermercato e un pub. La distanza tra il centro e il B&B è di circa 2.5 km ma per dei ragazzi di 19 anni non è niente. Giungiamo nell’old town e percorriamo frettolosamente il Royal Mile, il miglio di strada che collega il castello a Holyroodhouse e che incorpora le 4 principali vie di transito dell’Edimburgo medievale. Notiamo subito la grande folla, i colori e le voci, e promettiamo di tornarci l’indomani con più calma. Torniamo verso la “base” e decidiamo di cenare al pub Old bell, la vecchia campana. Il pub è molto affollato perchè in quel periodo ci sono le olimpiadi, e molte persone decidono di vedere le gare nei pub, ma si respira la tipica atmosfera scozzese. Nonostante fossi molto scettico riguardo la cucina scozzese mi sono dovuto ricredere. Ho assaggiato un fantastico salmone con patate. Infatti la cucina scozzese si basa soprattutto sulla consumazione del pesce. Inoltre la spesa è contenuta, circa 10 sterline. Il giorno successivo ci svegliamo alle 7.30 e alle 8 consumiamo la tipica colazione british tutta cucinata dal gestore Neil: bacon, uova, fagioli. Prendiamo il bus che ci porta in centro e qui scopriamo che il biglietto si fa direttamente sul bus e che costa 1.5 sterline a corsa, quindi optiamo per il giornaliero che viene 3.5 sterline. Scendiamo in st george street, una via molto grande che si immette nel royal mile. Iniziamo a visitare il miglio: entriamo nella st Giles cathedral di stile gotico, la Tron kirk, un luogo di culto eretto nel 1630 per i presbiteriani che lasciarono il St Giles Cathedral passata sotto il controllo del vescovo. Inoltre vediamo dall’esterno la casa di John Knox uno dei leader della riforma protestante in Scozia. Arriviamo all’estremità sud del miglio dove troviamo il parlamento e la hoolyroodhouse residenza dei reali britannici.

Dopo pranzo ci incamminiamo verso il castello che proprio in quei giorni è sede del festival di Edimburgo con eventi artistici e teatrali. Anche l’esercito britannico organizza uno spettacolo chiamato military tattoo. Il castello è veramente imponente ed è situato su una rupe basaltica di origine vulcanica. Il castello è costituito da edifici che vanno dal 1100 al 1900, e che riflettono il loro mutevole ruolo di fortezza, prigione e palazzo reale. La visita comprende il tour nei saloni e anche nelle prigioni del castello. Dalla Argyle Battery e dal famoso cannone Mons Meg si può ammirare un fantastico panorama. Alla fine decidiamo di rientrare in albergo anche perchè inizia a piovere.

L’indomani mattina saliamo sulla collina Calton hill, ma prima ci imbattiamo nel cimitero che custodisce le spoglie del filosofo David Hume, da noi non troppo amato a causa di qualche votaccio a filosofia. Da Calton hill si gode di un suggestivo scorcio sulla capitale e sul mare. Inoltre sulla collina si erge il Nelson monument, una torre commemorativa della vittoria a Trafalgar. Inoltre c’è anche l’osservatorio e un bizzarro tempio costruito a metà ideato come monumento ai caduti nelle guerre napoleoniche. Dopo questo meraviglioso panorama visitiamo il National museum of scotland che illustra la storia del paese partendo dalla geologia, dalla storia naturale e prosegue con la presentazione delle popolazioni che risiedettero in Scozia. Proseguiamo per il monumento dedicato a Sir Scott il celebre scrittore scozzese. Il monumento in stile gotico è alto 61 m. Notiamo anche la stazione centrale che è situata a poche centinaia di metri dal royal mile. Nel pomeriggio passiamo alla New town iniziata a costruire nel ‘700 per dare respiro alla sovraffollata vecchia città. Passeggiamo nella via principale della città nuova, Princess street che è piena di turisti e negozi. Nel ritornare in albergo per riposare decidiamo di prenotare nel royal mile una gita da fare il giorno dopo per visitare le Highlands. Prenotiamo il tour in bus con una delle tante compagnie, e purtroppo per noi precisamente con Macbackpackers.

Il giorno dopo siamo eccitati dal tour che ci aspetta: highlands e loch ness. Il tour come molti altri parte dal Royal Mile. Saliamo sul bus turistico ma a nostra sorpresa siamo solo 7 viaggiatori più la nostra autista-guida molto bizzarra. Usciamo dalla città e ci dirigiamo verso la cittadina di Dunkeld a circa 1 ora e 30 di bus. Nel tragitto attraversiamo anche il ponte sul firth, cioè l’insenatura che costeggia Edimburgo e ci rendiamo anche conto che a volte il motore del bus fa strani rumori… bah forse ci allarmiamo per niente. Dopo 70 km arriviamo a Dunkeld, e noi 3 facciamo 2 passi nel paese e approfittiamo per fare merenda. Dopo 20 minuti torniamo al bus ma l’autista ci comunica che il motore non può garantirci di arrivare alla nostra destinazione ed è meglio rientrare ad Edimburgo. Non possiamo fare altro che rientrare e giunti alla sede del tour ci vengono restituiti i soldi e regalate delle magliette con scritto “The best tour in scotland”. Abbiamo perso una mattina inutilmente ma decidiamo subito di prenotare il tour, naturalmente con un altra compagnia e prendiamo il treno per il paese di Pitlochry a 80 km dalla capitale per fare una passeggiata nella Killiecrankie walk, un’area famosa per i suoi scenari immersi nelle highlands. Constatiamo che i treni scozzesi sono molto efficienti ed i prezzi non esagerati. Arrivati prendiamo il bus che ci porterà all’inizio del percorso.

La strada del percorso è pianeggiante sebbene fiancheggiata da montagne e si insinua in una gola boschiva passando per un fiume. Dopo una camminata di 8 km e dopo aver visto scenari incredibili torniamo alla stazione per andare a cenare. Ceniamo nuovamente alla Old Bell e questa volta mangio l’haggis, un insaccato di interiora di pecora e macinato con cipolla e spezie accompagnato da una buona birra. Credo che quando si visita un Paese si debba assaggiare anche i loro piatti e francamente sono rimasto soddisfatto. Per finire è d’obbligo prendere un bicchierino di whisky.

Il giorno successivo prendiamo parte al tour organizzato che stavolta ci pare molto più efficiente. La destinazione è Fort Augustus, un paese all’estremità sud di Loch ness, ma ogni tanto il bus si ferma per far ammirare ai visitatori gli spettacolari scenari delle highlands e del Ben Nevis, il monte più alto del Regno Unito. Giunti a Fort Augustus decidiamo di imbarcarci su una barca per fare una parte di tragitto su Loch Ness. Tranquilli, non ho visto il mostro. Stanchi ma felici ripieghiamo su Edimburgo dove l’ultima mattinata la dedichiamo allo shopping.

La Scozia a mio avviso merita di essere visitata soprattutto in camper e richiede anche 2 settimane per vedere anche le isole a nord. E’ un Paese stupendo per la storia, ma anche per i paesaggi naturali.



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