In Portogallo anche fuori stagione!
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Partenza da Milano per Oporto, aereo piccolo ma confortevole, volo di 2,25 ore. Atterriamo con il sole, clima decisamente migliore del nostro! Affittiamo auto alla Sixt (prenotata in internet) e ci dirigiamo all’albergo prenotato con Booking “Castelo di Santa Catarina”, è una villa in un piccolo parco, nel giardino ci sono parecchie pareti con azulejos e anche gli interni sono con mobili antichi, veramente di atmosfera. Abbiamo prenotato la suite al 4° piano, ci sono scale piuttosto strette da fare con le valigie, ma poi la stanza merita, comprende anche un piccolo salottino con il bollitore per caffè e tè ed è panoramica, il bagno con phon e doccia galattica e bidet. Si vede la tv anche Rai1. Colazione nella norma, salato e dolce. Facciamo un giro per la città, iniziamo a macinare km!!! Ci sono dei bellissimi palazzi con decorazioni, stucchi e azulejos, purtroppo ce ne sono molti lasciati cadere a pezzi, fanno un po’ tristezza. Le strade sono tutte un sali e scendi. Cena andiamo da “O Asador tipico” mangiato tantissimo e bene: oltre ad un piattino di olive e delle polpette fritte come antipasto portato senza chiederlo, abbiamo ordinato un polpo e un baccalà (mezze porzioni che sembravano più che intere!), tre birre e due caffè e abbiamo speso 38€.
In giro per Porto, cattedrale e chiostro (3€), ponte di ferro, mercato alimentare di Bohaol, in un negozietto vicino comprata tovaglia con galletti tipici. Poi viaggio verso l’interno con boschi e boschi di eucalipti, mimose in fiore una meraviglia e vigneti e poi via fino ad Aveiro. Graziosa cittadina con una parte vecchia molto ben tenuta, i canali con le barche tipiche dei pescatori molto colorate e con la forma tipo gondole. Sera cena in un ristorante a base di pesce (scelto e cucinato alla griglia con un piatto di verdura e antipasto e dolce e vino e caffè ad un prezzo che da noi nemmeno in pizzeria…). L’albergo sempre prenotato con Booking è il Das Salinas vicino al canale e vicinissimo al centro, stanza grande, angolo cottura con frigo e bollitore, bagno ha anche il bidet ed è accessoriato con tutto, la tv a schermo piatto e si vede anche Rai 1. Aveiro si gira a piedi, è tutto vicino. Da non perdere i dolci oves moles, che sono fatti con un involucro di ostia ripieno con tuorlo zuccherato, una bomba di calorie e di bontà. Partiamo per Coimbra decidendo di fare una deviazione verso il bosco di Busaco, (lasciamo l’auto all’esterno, dentro si paga),nel fitto parco c’è un castello trasformato in hotel con architettura manuelina e un porticato tutto un susseguirsi di azulejos con scene varie di caccia, di tempesta… Sembra il castello delle fiabe! Coimbra, è una città particolare con stradine e scalinate, quando meno te lo aspetti trovi una piazzetta con la fontana al centro, pienissima di negozietti. Da visitare senza dubbio la biblioteca (c’è da rimanere a bocca aperta dalla magnificenza della collezione dei libri) e le varie sale all’Università, anche la cappella di San Michele è notevole. La visita costa dai 5 ai 9 € a seconda di cosa si vuol vedere. La Cattedrale vecchia purtroppo è chiusa, anche all’ufficio del turismo non ne sapevano il motivo! L’Hotel prenotato è l’Hotel Oslo, posizione molto comoda per visitare la città, si trova vicino al fiume e da una parte si accede alla città vecchia e commerciale e dall’altra parte del fiume c’è il convento di santa Clara. L’hotel non è nuovissimo, comunque la camera è abbastanza spaziosa, c’è un bell’armadio capiente, la cassaforte, la tv, wifi gratuito, il bagno con doccia e bidet e i soliti prodotti da bagno. C’è una bottiglietta d’acqua in camera. Il garage è gratuito e si trova proprio nel palazzzo di fronte. Personale molto cortese, dà informazioni su cosa vedere, tanto che non sarebbe necessario andare all’ufficio del turismo. La colazione viene servita al 1° piano, la sala è grande, la colazione è a buffet salato e dolce e c’è la macchina per il caffè. Vicino all’hotel ci sono tantissimi ristoranti noi siamo andati al “Adega Paco do Conde”, è una trattoria molto semplice, presenta un ricco di menù di pesce e di carne, le porzioni sono abbondanti, si mangia bene anche se un po’ grasso, non è eccellente, ma costa proprio poco ed è frequentato da locali. A Tomar c’è da vedere il monastero e la chiesa dei templari (costo 6 €), grande struttura piena di chiostri e scale e corridori, merita la visita. Poi passiamo a Batalha, ma avendo poco tempo entriamo velocemente al monastero di santa Maria, grande e austera chiesa Infine facciamo un salto anche al monastero di santa Maria ad Alcabaca, che si trova nella piazza principale e al sabato pomeriggio non si paga posteggio.
Ci dirigiamo verso il mare, a Sitio c’è un bellissimo panorama a strapiombo su Nazarè e sull’oceano, si sente fortissimo il rumore delle onde. Bella la cappella con le pareti ricoperte di azulejos. A Nazarè andiamo all’albergo “Mar bravo”, ci danno una camera con balcone superiore a quella prenotata, si vede in alto Sitio e una parte di spiaggia con le onde che si infrangono, bello! Hotel moderno: camera spaziosa con tv anche Rai1, il bagno con vasca e bidet, prodotti da bagno e il phon. Qui wifi è a pagamento. La spiaggia è grandissima, le onde alte che si infrangono, il tramonto, tutto molto romantico! La sera ceniamo al ristorante dell’hotel, piuttosto elegante, si mangia veramente bene, pesce di qualità e ben cucinato, un po’ caro rispetto ai prezzi locali, ma decisamente migliore rispetto ai nostri. La colazione è servita nella sala ristorante ed è a buffet salato (anche uova strapazzate) e dolce e si può anche avere il caffè espresso. Facendo una passeggiata sul lungomare si possono vedere le signore vestite come una volta con sciarpe avvolte alla testa che dispongono i pesci a seccare al sole su banconi, si possono fare bellissime foto!!!
Sintra, oggi essendo domenica mattina non si paga la visita al palazzo. Ci sono sale e salette niente male, con arredamenti e soffitti molto ricchi. Poi volevamo andare a visitare il Palacio de Pena, ma abbiamo avuto difficoltà con il posteggio, ce ne sono diversi lungo la salita ma volendo avvicinarci troppo non abbiamo trovato posto e non avendo tanto tempo ci siamo diretti verso Queluz dove abbiamo visitato il palazzo e i giardini (gratis sempre perchè domenica), bello, ricco, saloni enormi e un giardino con fontane, sembra proprio (come dicono le guide) una piccola Versailles. Mangiamo in un bar (uno dei pochi aperti) in Queluz e come al solito speso poco (7€ per due panini normali + 1 panino grande x due, 2 birre, 2 paste e 2 caffè) Prendiamo la strada per l’aeroporto per restituire l’auto, tutto molto semplice e veloce e decidiamo di prendere un taxi (14.645) per andare a Lisbona all’hotel Lisboa. Hotel moderno, camera grande, con tv a schermo piatto, cassetta di sicurezza, frigo, il bagno con bidet e vasca-doccia, tutti prodotti da toeletta e phon, tutto bene ma mancano dei ganci per appendere gli asciugamani. L’Hotel si trova vicino alla Avenida da Liberdade e vicino alla metro e agli autobus, anche se a piedi si raggiunge il centro in una decina di minuti. Passeggiare per Lisbona significa trovarsi in strade piccole e pedonali, strade piene di negozi, strade o meglio viali grandi, salite, discese, gradini, insomma c’è una varietà infinita di vie e di scorci. Si vedono palazzi bellissimi ricchi di azulejos e altri degradati, ci sono i tram classici di legno e i tram moderni, la metropolitana. E’ una città dai tanti aspetti. Ci sono tante cose da vedere, basta scegliere: -salire sui colli con gli elevador
-vedere il tramonto in piazza del Commercio con il sole che scende dietro al ponte XXV aprile
-fare un giro sul “mitico” 28 che sale su stradine ripidissime e passa alternandosi a quello che scende da quanto il passaggio è stretto
-andare alla chiesa della Estrella a vedere il presepe nella sacrestia, poi andare sul tetto a vedere le campane da vicino e la cupola dal suo interno (5€) è impressionante l’altezza e bello anche il panorama sulla città
-fare un giro al Rossio
-andare a Belem: la chiesa del monastero è bellissima, la famosa torre è molto caratteristica
-mangiare in piccoli locali l’arroz con mariscos o comunque pesce (buonsissimo e fresco!)
-e per i golosi andare nelle pasticcerie, ce ne sono tantissime con vetrine molto invitanti.
Questo viaggio è durato solo una settimana, ci sono ancora tanti altri luoghi da visitare, sarà per la prossima volta sperando che i portoghesi riescano a superare la crisi e quindi ad investire per riportare le loro bellezze architettoniche a livello adeguato.