In Perù fra natura, città e siti storici

Tra la Riserva di Paracas, i vulcani di Arequipa, il tramonto sull’isola di Anapia…
Scritto da: Giorgio Manzoni
in perù fra natura, città e siti storici
Partenza il: 14/04/2016
Ritorno il: 03/05/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Siamo in due, non siamo giovani ma fisicamente in forma e nemmeno troppo stanchi di conoscere il mondo nelle infinite varianti in cui si presenta e quindi questa volta abbiamo deciso di visitare l’America Latina e la nostra scelta è caduta sul Peru del Sud, 20 giorni in tutto.

Abbiamo viaggiato comodi e su un programma preciso con la visita di quasi 100 luoghi, siti e città. Per l’organizzazione, le prenotazioni e gli spostamenti, sempre con auto privata, autista e guida abbiamo scelto perù indimenticabile di Paolo Perniceni (www.peruindimenticabile.com).

Noi abbiamo puntato su un itinerario classico che ha previsto le seguenti città LIMA, PISCO, NASCA, CAMANA,’ CHIVAY, AREQUIPA, PUNO e CUSCO a cui sono stati aggiunti luoghi naturalistici ed escursioni personalizzate oltre alla visita di due Isole sul lago Titikaka al confine con la Bolivia: ANAPIA con pernottamento in casa privata e YUSPIQUE con pranzo cucinato ed allestito solo per noi sulla spiaggia.

Nelle settimane precedenti alla partenza abbiamo letto con attenzione due guide sul Perù e qualcosa di Vargas Llosa il premio nobel peruviano.

Dettagli tecnici e spostamenti:

Volo Milano-Lima, volo su linee di Nasca, escursione Isole Ballestas, fuoristrada sulle Dune di Huacachina, Puno – isola Anapia con barca privata, Isola Yuspique – Puno con barca privata, Isole degi Uros con barca privata, treno Inkarail per Aguas Calientes, bus per MachuPicchu, volo Cusco Lima, volo Lima Milano.

Divertente e gradita anche la regata fra le isole del lago sul confine Perù / Bolivia con la barca a vela di Mario, un simpatico e genuino pescatore di Anapia.

Oltre a quanto sopra abbiamo percorso 3200 Km in auto e camminato per quasi 140 Km. Tutto il percorso è stato tracciato in GPS e memorizzato su mappa con l’applicazione Runtastic che usiamo sempre.

Nessuna vaccinazione. Abbiamo invece fatto una polizza assicurativa contro ogni tipo di inconveniente.

Noi abbiamo sempre usato le solite regole di igiene e di buon senso quando si viaggia in paesi dove l’acqua non è potabile e siamo stati benissimo, senza farci mancare la frutta e i succhi di frutta preparati al momento che sono eccellenti.

Con l’itinerario accordato con la nostra guida, che ha previsto l’adattamento graduale all’altura non abbiamo risentito dei disagi di vivere per diversi giorni sopra i 3500 metri, tranne che fare le scale e le salite specie se in “fuoripista” che ci faceva sbuffare un bel po’.

Le città, i luoghi storici ed i sti Archelogici classici che abbiamo visto sono quelli che ci sono in ogni agenzia turistica del mondo, non aggiungiamo nient’altro.

Abbiamo invece sperimentato e visitato con grande soddisfazione e sempre senza turismo di massa le seguenti località e novità che ci hanno stupito e che ci lasceranno un ricordo indimenticabile del Perù:

Le varianti nella Riserva di Paracas perché la strada principale era in rifacimento

I Petroglifici di Toro Muerto con gli archeologi che facevano i rilievi, scoperto i di gamberi di fiume in un posto sulla riva del fiume Camana’

I colori della terra delle montagne e dei deserti dovute alla grande quantità di minerali diversi

La salita alle Cascate di Sogay con i guadi del fiume a causa delle piogge precedenti

La vista dei tre vulcani di Arequipa dal tetto della chiesa di Cayma

Il bagno nelle terme di Chivay

La porta di Aramu Muru (lo stargate peruviano degli aymara) e del panorama che si vede dopo averne scalato la cima la Playa di Chatuma con i residenti locali che fanno il bagno nel lago Titikaka, i Geyser, gli archi in pietra ed i moltissimi cincilla’ e qualche pappagallino che scappano dappertutto a Puente Bello, la Cordillera Real Boliviana che fa da corona a Sud del lago Titikaka, il tramonto sull’isola di Anapia e la conseguente stellata (finche’ non ‘è sorta la Luna…), l’isola di Yuspique e le molte erbe e frutti da scoprire con la guida, i colorati mercati alimentari della gente comune, la Cordillera Central che si vede andando da Puno a Cuzco, entrare per primi nel sito di Macchu Picchu, grazie alla nostra guida che si è messo in coda alle 3.00 del mattino e vedere la città spuntare dalle nebbie mattutine.

Che cosa non ci è piaciuto?

Le Isole degli Uros che abbiamo trovato strumentalizzate ad uso turistico e prive di ogni autentico valore antropologico di questo popolo.

Il Belvedere dei Condor nel Colca Canyon, che ci è parso molto sopravvalutato (dal giornale locale: 50.000 turisti nella sola settimana prima di Pasqua)

I souvenir di vario tipo che anche qui sembrano prodotti da una sola fabbrica e distribuiti in tutto il paese. In pratica si può acquistare lo stesso identico prodotto con l’etichetta personalizzata del luogo in cui ci si trova. Invece in Perù i residenti portano bellissimi cappelli, diversi in ogni regione, specialmente le donne, ma questi cappelli non sono in vendita per gli estranei e proprio non siamo riusciti a trovarne sulle strade da noi seguite.

La forte presenza di un ricco turismo nord-americano che si divide fra: gruppi di giovani in tenuta himalayana e gruppi di pensionati che hanno contribuito a consolidare il Perù come meta turistica mondiale e quindi a far scomparire dai luoghi più famosi ogni traccia di genuinità e spontaneità… ma questo probabilmente sta succedendo un po’ dappertutto.

Le nostre conclusioni e impressioni

Il Perù è un bel posto dove si vive bene, sia da ricchi che da poveri, si mangia benissimo e si beve il Pisco Sour. Un paese dove c’è sempre musica, in ogni luogo e numerose feste ed occasioni per divertirsi in piazza.

Il paese è prevalentemente agricolo e le produzioni sono molto diversificate ed abbondanti. La differenza di prezzi e salari fra chi lavora la terra e chi nei servizi, specialmente turistici è enorme. E questo si riflette anche sul turista di passaggio come noi. In campagna si mangia con 5 sol in città con 50 sol.

Ci è sembrato inoltre che ogni donna lavora, anche duramente e ogni uomo guida un auto o un tuc tuc. Sia in città che fuori ci sono almeno 9 taxi ogni 10 auto in circolazione e secondo gli standard europei sono quasi gratis.

Nelle aree di grande affollamento abbiamo notato che un terzo della popolazione indossa una divisa e quindi è un dipendente statale.

Per il solo cambio della guardia a Lima in perfetto stile “america latina come ti immagino da casa” e che avviene tutti i giorni alle 12.00 abbiamo contato più di 140 persone fra banda, ufficiali, sottufficiali, portabandiere, truppa e personale della sicurezza fuori dal cortile attenti a che nessuno mettesse un piede sul marciapiede antistante la cancellata. Probabilmente ce ne sono ancor di più dietro le quinte per l’organizzazione i preparativi e le prove.

Oltre alle varie forze di sicurezza c’è un’onnipresenza di una Polizia Turistica che ha nello stemma la scritta: “Angeles custodios del turista y guardianes del patrimonio cultural” quindi si può stare tranquilli… però non li abbiamo messi alla prova…

Infine ancora uno speciale ringraziamento alla nostra guida che conoscendo bene il paese e la sua gente, ci ha capito e suggerito giorno per giorno le migliori cose da fare, i migliori orari per farle ed i migliori mezzi ed autisti che ci hanno assistito in tutto il soggiorno e quindi Buena Suerte a tutti coloro che vorranno andarci per star bene come ci siamo stati noi.

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PERU' DEL SUD, NATURA CITTA' E SITI STORICI



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