In marcia con Radetzky

Ci siamo trovati faccia a faccia con una tigre, abbiamo attraversato un giardino desertico, una foresta equatoriale, ci siamo goduti magnifici palazzi imperiali, rilassati alle terme e abbiamo, perfino, diretto un’orchestra. Dove siamo stati?...A Vienna! Iniziamo dall’organizzazione del viaggio. Volo: Dopo aver analizzato le offerte delle...
Scritto da: A&L
in marcia con radetzky
Partenza il: 21/07/2008
Ritorno il: 29/07/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Ci siamo trovati faccia a faccia con una tigre, abbiamo attraversato un giardino desertico, una foresta equatoriale, ci siamo goduti magnifici palazzi imperiali, rilassati alle terme e abbiamo, perfino, diretto un’orchestra. Dove siamo stati?…A Vienna! Iniziamo dall’organizzazione del viaggio.

Volo: Dopo aver analizzato le offerte delle varie compagnie aeree, abbiamo optato per la Niki Lauda Air, la low cost della Air Berlin (2 biglietti a/r da Fiumicino acquistati con un mese di anticipo ad € 300). La compagnia si è rivelata efficiente; a bordo ci ha offerto riviste, giornali, sandwiches e bibite, l’unica pecca è il peso massimo consentito per il bagaglio a mano: 6 kg! Veramente poco! Abbiamo dovuto imbarcare i bagagli anche noi che siamo fun del trolley da cabina.

Hotel: navigando sul sito www.Booking.Com abbiamo trovato un’ottima offerta sull’Hotel Graf Stadion (€ 89 la doppia con colazione, rispetto ai prezzi ordinari che oscillano tra € 105 e € 150). La nostra camera, una doppia superiore, era enorme: aveva addirittura tre letti, due scrivanie ed un televisore LCD. La colazione, inclusa nel prezzo, prevedeva dolci austriaci (mohnstrudel e guglhupf), succhi di frutta, yogurt, affettati, caffé, tè. L’Hotel, in stile Biedermeier, è stato costruito nel 1825 e recentemente ben ristrutturato. Offre una posizione centrale: vicino ci sono fermate della metro (Rathaus) e del tram (linea J); nei dintorni si trovano anche diversi ristoranti abbastanza economici. Lo consigliamo sicuramente.

Dove trovare informazioni: Guida: Mondadori e sito internet www.Wien.Info.

Ecco a voi la nostra marcia: 21 Luglio 2008. Museum Quartier e passeggiata nello Spittelberg Atterriamo all’aeroporto Wien Schwechat alle 16:00 e andiamo subito al piano inferiore dell’aeroporto dove partono i treni locali per il centro città. Qui acquistiamo l’abbonamento settimanale per i mezzi pubblici ad € 11, valido da Lunedì a Domenica, ed il supplemento di soli € 1,70 (solo andata) per arrivare a Wien Mitte con il treno locale. Questo mezzo impiega 30 minuti per arrivare in centro ed è molto più economico del bus navetta CAT (City Air Terminal) che costa € 9 a tratta! Dopo aver effettuato il check-in in albergo, andiamo alla scoperta della città.

Ci dirigiamo verso il Museum Quartier, dove ammiriamo da fuori questo immenso complesso dedicato alla cultura, frequentato da molti ragazzi che affollano anche i locali ed i ristoranti interni.

Torniamo poi indietro verso lo Spittelberg, zona pedonale con case settecentesche ricca di caffé e ristoranti.

Ci fermiamo a cena al ristorante Am Spittelberg dove prendiamo due menù fissi (zuppa, salsicce, sacher a € 10; zuppa, wiener schinezel – cotoletta viennese – e strudel di mele a €15). Rimaniamo veramente soddisfatti della prima cena viennese.

22 Luglio 2008. Di fiore in fiore nel quartiere del Belvedere.

Dirigendoci verso il Belvedere visitiamo Karplaz con i suoi padiglioni in Jugenstil (realizzati da Wagner), Karlkirche (per il momento solo da fuori), il Musikverein, piazza Schwarzenberg con il bellissimo palazzo dell’ambasciata francese e il monumento dedicato all’Armata Rossa.

Alle 10:00, ora di apertura, entriamo nel Belvedere Superiore ed acquistiamo il biglietto combinato che consente di accedere sia al Belvedere Superiore sia al Belvedere Inferiore (biglietto combinato: € 12, solo Belvedere Superiore: € 9,5). Il complesso del Belvedere, costituito da due palazzi speculari, è stato costruito nel 1700 dal Principe Eugenio di Savoia, valoroso comandante che sconfisse i Turchi. Il Belvedere Superiore ospita una bella collezione di dipinti del XIX e XX secolo con opere di Klimt e Schiele; la visita è facilitata dall’audioguida consegnataci all’ingresso (€ 3) che spiega la corrente artistica del simbolismo e le principali opere presenti. Il Belvedere Inferiore, prima costruzione realizzata nel complesso, ha interni molto sfarzosi con le bellissime Sala degli Specchi e Sala dei Marmi. Ospita una collezione di arte moderna, che non ci è apparsa molto interessante, ma merita comunque una visita dato che il costo aggiuntivo di € 2,5, rispetto al biglietto di ingresso al Belvedere Superiore, è veramente contenuto.

Oltre ad una passeggiata nei bellissimi giardini del Belvedere, ci concediamo una pausa rilassante nel vicino giardino botanico (voluto dalla Regina Maria Teresa) che contiene oltre 9.000 specie di piante (l’ingresso è gratuito). Nel pomeriggio continuiamo a gustarci gli splendidi giardini viennesi nello Standtpark, parco famoso per la bellissima statua dorata dedicata a Johan Strass.

L’ultima tappa della giornata è stato l’Hundertwasser Haus, il complesso abitativo popolare creato nel 1985 da Hundertwasser che con le sue forme irregolari ricorda le opere di Gaudì (potete trascurarlo se vi fermate a Vienna solo pochi giorni). Questo punto d’interesse, un po’ distante dal centro, è raggiungibile solo con la linea N del tram. Nel tornare indietro abbiamo approfittato di una fermata in coincidenza con la linea 2 per prendere quest’ultima ed effettuare il giro del Ring. Infatti, le linee 1 e 2 percorrono tutto il Ring e sono un ottimo mezzo non solo per raggiungere diversi punti della città, ma anche per godersi comodamente seduti i monumenti e le opere che si vedono dal finestrino.

Inizia a piovere e siamo costretti ad andare in un centro commerciale per acquistare una maglia ed una felpa per proteggerci dal freddo. Nonostante le previsioni viste su internet ci avessero indicato sole e caldo, abbiamo trovato un clima più autunnale che estivo! Alle 18:00 ci troviamo nella fermata metro di Karlplaz e allora, torniamo sui nostri passi ed entriamo nella Karlkirche, il cui ingresso è gratuito solo a quest’ora, perchè c’è la messa in corso (altrimenti: €6!). La facciata esterna è imponente con due colonne ispirate alla colonna romana di Traiano, mentre l’interno è molto meno impressionante.

A cena andiamo in un ristorante vicino all’albergo, Fromme Hellen, è poco turistico e per questo ci piace! Una frittatensuppe (zuppa con striscioline di frittata), salsicce con salsa di piselli e bollito di manzo costituiscono un’ottima cena ad un prezzo di € 31,70.

Concludiamo la serata a Rathausplaz dove ci godiamo il Music Film Festival, un festival dedicato alla visione dei filmati di importanti concerti di musica classica o di opera. Ci sono molti stand enogastronomici dedicati alle cucine di tutto il mondo e l’area è piena di ragazzi. L’ingresso è gratuito e questa è un’importante dimostrazione che a Vienna la cultura, soprattutto musicale, è a disposizione di tutti e anche i giovani possono essere attratti dalla musica classica. 23 Luglio 2008. Sotto la pioggia nel quartiere dell’Hofburg.

Diluvia!!! Usciamo dall’albergo con maglione, giacca, k-way e ombrello. Temperatura: 13°. Ma qui non esiste l’estate? Con il tram J arriviamo all’Hofburg, il palazzo imperiale degli Asburgo. Il biglietto costa € 9,90 ed include l’ingresso al museo dell’argenteria, alle camere imperiali, al museo di Sissi e l’audioguida in Italiano. La visita è molto interessante perché l’audioguida illustra, oltre alla storia della leggendaria Sissi, quella degli Asburgo e, quindi, dell’Austria visto che questa dinastia vi regnò per oltre sei secoli.

Oggi “pranziamo” al caffè dell’Hofburg con due cappuccini e due fette di torta; una pausa dolce un po’ cara (€ 19), ma ci riscalda e ci consola visto che fuori non smette di piovere! Usciamo dall’Hofburg tramite la Michaelplaz dove ammiriamo, oltre la Michaelkirche, il palazzo “senza ciglia” progettato da Loos e percorriamo Kohlmarkt, la zona pedonale, che presenta i negozi più esclusivi di Vienna, tra cui la pasticceria Demel. Eccoci nel cuore di Vienna, il Graben, con l’imponente colonna della peste e la Peterkirche, una bellissima chiesa barocca dove ascoltiamo gratuitamente un concerto di clavicembalo.

Più avanti Karneten Strasse, la strada che nel medioevo conduceva alla Carinzia, è oggi una via pedonale piena di negozi (soprattutto di souvenir) e affollata da turisti. Da qui ci dirigiamo verso Neur Markt, piazza dove si erge la fontana che simboleggia l’importanza dei fiumi nell’impero asburgico (l’originale è nel Belvedere Inferiore) e dove si affacciano la Kapuzinerkiche e la kaisergruft, ovvero la cripta degli imperatori. La Kaisergruf raccoglie le spoglie dei 138 membri della dinastia asburgica, ma sembra uno scantinato… noi ci aspettavamo un complesso monumentale degno di una famiglia imperiale, invece ci troviamo di fronte ad una lunga fila di bare in un luogo angusto (ingresso: € 4). Nelle vicinanze si trovano la galleria d’arte Albertina che ammiriamo solo da fuori e l’Augustinerkirche, una meravigliosa chiesa in cui si trova l’imponente tomba di Maria Cristina d’Austria, opera realizzata da Canova. Peccato che Maria Cristina sia stata poi sepolta nello “scantinato” insieme a tutti gli altri parenti.

Per concludere la giornata percorriamo la Herrengasse e arriviamo alla Minoriterkirche, chiesa della comunità italiana di Vienna, dedicata alla Madonna della neve.

Rimaniamo in centro per la cena e andiamo in una trattoria consigliata dalla nostra guida Mondatori: Kern’s Beisl.

Prendiamo due zuppe di funghi, due piatti di carne ed una palatsckinen (crepes tipica austriaca) per € 45. Questa è la cena più cara che abbiamo fatto a Vienna, la qualità del cibo è buona, ma i prezzi appena fuori dal Ring sono molto più bassi.

Torniamo in albergo zuppi come pulcini, bagnati in tutti e cinque gli strati che avevamo addosso. In tutta la giornata non ha smesso di piovere neppure un minuto! 24 Luglio 2008. Casa della Musica e quartiere di Stephansdom. Cielo nuvoloso e temperatura di 17°, ma per fortuna non piove! Prima tappa: Haus der Musik (ingresso € 10). La Casa della Musica si articola in tre parti: un museo sull’orchestra filarmonica di Vienna, un museo che illustra la storia dei principali musicisti austriaci (Mozart, Strass, Schubert…), zone di esperienza come l’Istrumentarium e il Poliphonium.

La Casa della Musica esprime tutto l’amore per la musica dei viennesi e coniuga la cultura con il divertimento. Infatti, i musicisti sono presentati nella loro vita di tutti i giorni con pregi e difetti e poi c’è la possibilità di dirigere l’Orchestra Filarmonica di Vienna e se l’esecuzione non è all’altezza i concertisti fischiano, ma se applaudono che soddisfazione! C’è anche una stanza dove, inserendo la testa in dei fori, si può ascoltare ogni tipo di suono, oppure si può creare musica muovendosi su una sedia o inserendo delle formine di plastica in un imbuto. Insomma, il divertimento è assicurato! Noi abbiamo passato più di tre ore tra le sale dell’Haus der Musik e ci è sembrato che il tempo volasse.

Vi avvertiamo che è bene entrare nel museo presto, possibilmente alle 10, orario di apertura, altrimenti le file per poter usufruire di ogni singola attrazione diventano interminabili.

Il pomeriggio visitiamo il quartiere di Stephansdom con Annakirche, il Palazzo d’Inverno del Principe Eugenio, Deutschordenskirche, Blut gasse, Dom gasse, Dominikanerkirche e FranzikanersKirche.

A noi è piaciuta molto Dr-Ignaz Seipel Plaz, dove si trova la JesuiterKirche, una delle chiese barocche più belle di Vienna e poi l’Accademia delle Scienze che ospita la Sala delle Cerimonie che è decorata da pareti marmoree con stucchi rococò (l’entrata è gratuita ed è veramente meravigliosa!).

Sembra di tornare indietro nei secoli e di trovarsi in un piccolo paesino, percorrendo Scholazerngasse, Sonnenfelgasse e Backerstrasse; da qui ci dirigiamo verso il quartiere ebraico, attraversando Fleischmarkt e Griechengasse e ammirando da fuori (è chiusa) la chiesa più antica di Vienna, la Ruprechkirche. Infine, arriviamo alla Judenplaz dove c’è un monumento dedicato alle vittime ebree del regime nazista, in cui si affaccia il meraviglioso palazzo della cancelleria boema. In Hoher Markt vediamo l’orologio in bronzo e rame conosciuto come Ankeruhr, ma assistiamo solo al muoversi delle figure allo scoccare dell’ora, pur sapendo che si assiste al vero spettacolo a mezzogiorno con l’uscita di tutte le figurine storiche.

Troviamo chiusa la Kirche Am Hof, chiesa della comunità croata di Vienna. Particolare anche dall’esterno: l’ampia facciata ha un balcone centrale, inusuale per una chiesa.

Anche oggi la pioggia non ci dà tregua e sotto goccioline fitte fitte passiamo davanti all’Altes Rathaus, il vecchio municipio, ed entriamo nella chiesa Maria am Gestade, Maria sul fiume. E’ una bellissima chiesa in stile gotico, edificata sopra una breve scalinata, presenta un’unica guglia ed ha un interno spettacolare con alte navate.

A cena da Fromme Helene, ad un costo di €23, prendiamo strudel di spinaci, gnocchi di frittata e un Mohr im Hemd, Moro in camicia. Si tratta di un tortino di nocciole ricoperto di cioccolato fondente caldo: una goduria, altro che sacher! Non andate via da Vienna senza averlo assaggiato. 25 Luglio 2008. Quartiere dell’Opera e Grizing.

La giornata comincia su Mariahilferstrasse, il viale commerciale di Vienna, e con una visita a Mariahilferkirche. Proseguiamo la passeggiata al Nachmarkt, il mercato con bancarelle di frutta, ortaggi e carni; tra una bancarella e l’altra non passano inosservate le case di Wagner realizzate alla fine dell’ottocento.

Tornando sui nostri passi, ammiriamo esternamente il Palazzo della Secessione con il suo meraviglioso globo dorato. Sono da osservare tutti i particolari della facciata: i gufi, le foglie di alloro, etc…

Arriviamo al palazzo dell’Opera, ma non siamo in orario per la visita guidata in Italiano, così passiamo oltre.

Oggi la nostra pausa pranzo è all’Hotel Sacher, dove assaggiamo la famosissima torta (€ 4,5 il pezzo, in linea con i prezzi che si trovano un po’ dovunque per Vienna). Il posto è bellissimo, ma non abbiamo riscontrato nessuna differenza con le altre Sacher (anche quella che faccio io non è da meno).

La tappa successiva è la zona dello Schottering con il passaggio del Freyung (una galleria molto carina), il Freyung (la piazza) e la Schotterkirche. Alla fermata metro dello Schottentor prendiamo il tram 38 per Grizing, antico villaggio vinicolo famoso per i suoi Heurigen (taverne). La zona è molto caratteristica, sembra un piccolo paesino di campagna e merita una breve visita; seguiamo parte del percorso a piedi previsto dalla nostra guida Mondatori, percorrendo la Cobenzlgasse.

Noi abbiamo anche cenato in un heurigen e dobbiamo dire che la migliore cucina l’abbiamo provata proprio qui, in un locale dal nome Brandl (Gulasch, vitello alla stroganof e torta di ricotta: € 26).

Rientrando in albergo visitiamo la bellissima Votivkirche, imponente chiesa gotica che si trova vicino alla fermata Schottentor.

Oggi ci aspetta la grande serata: concerto al Musikverein, la sala concerti in cui ha luogo il famoso concerto di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica di Vienna. Abbiamo prenotato direttamente in albergo (€ 39 il biglietto senza costi di prenotazione) e almeno in estate, nei concerti è ammesso l’abbigliamento casual (quindi, non dovete portarvi in valigia un abito elegante).

L’orchestra di Mozart ha eseguito musiche di Mozart (estratti dal Flauto Magico, dal Don Giovanni e dal Figaro) e di Strauss (le classiche Marcia di Radentzky e Danubio Blu): musica eccelsa e ambiente stupendo. Da non perdere! 26 Luglio 2008. Finalmente Schonbrunn! Finalmente il tempo si è ristabilito, il sole si è deciso a splendere nel cielo e noi ci dirigiamo verso Schönbrunn con l’intenzione di gustarci, oltre il castello, anche i suoi magnifici giardini.

Acquistiamo il Gold Pass: biglietto combinato che, al costo di € 36, dà accesso a tutte le attrazioni (40 stanze imperiali, Giardino del Principe Ereditario, Museo delle Carrozze, Strudelshow, Gloriette, Labirinto, Serra delle Palme, Giardino del Deserto, zoo) e risulta una buona soluzione se si ha l’intenzione di dedicare a questo complesso almeno un giorno intero, scadenzando bene i vari ingressi.

La visita al castello dura circa due o tre ore ed è accompagnata sempre dell’audioguida (gratuita) che illustra la storia degli Asburgo. Il palazzo fu costruito per le vacanze della famiglia imperiale ed era destinato anche ad ospitare le feste dei regnanti; si notano le austere stanze di Francesco Giuseppe, le stanze dedicate alla cura personale della Principessa Sissi, e poi l’amore per l’arte cinese della Regina Maria Teresa, sovrana sotto il cui regno l’Austria ha raggiunto il massimo splendore.

Dopo tanta meraviglia ci concediamo una passeggiata nel giardino del principe Rodolfo (circa 20 minuti) e consumiamo il nostro pranzo (due panini) nelle panchine dei giardini in compagnia di un piccolo scoiattolo anche lui impegnato a sgranocchiare i suoi semini. Sempre gli scoiattoli con i loro balzi ondulati ci hanno allietato lungo la salita per raggiungere la Gloriette, terrazza panoramica dove si gode di una magnifica vista su tutta Vienna.

Alle 16:00 non perdiamo l’ultimo appuntamento con lo Strudelshow (uno ogni ora dalle 10:00 alle 16:00): si tratta di una breve lezione sull’arte di preparare uno strudel tenuta dalle mani esperte dei pasticceri del Caffè Schönbrunn con degustazione finale di uno strudel prelibato. A casa proveremo a seguire i segreti insegnatici. Finito lo show (circa 20 minuti) , andiamo al Museo delle Carrozze.

Anche qui l’audioguida è gratuita e in un’ora di tempo ci illustra non solo la storia delle carrozze possedute dalla famiglia imperiale ma soprattutto spiega le tradizioni degli Asburgo: le tenute della servitù, le mode nella guida delle carrozze (un po’ come le odierne automobili), i colori (verde scuro e oro) e gli stemmi che potevano essere usati solo dai regnanti.

Ci perdiamo un po’ negli immensi giardini prima di raggiungere la Serra delle Palme, dove sono raccolte in un clima tropicale (con spruzzi di vapore caldo) sia le palme provenienti da tutti i continenti sia splendide orchidee. La visita ci impegna circa 20 minuti, ma quando usciamo, sebbene siano appena le 17:30, troviamo il Giardino del deserto chiuso. L’orario di chiusura è indicato per le 18:00, ma in realtà tutto chiude 30 minuti prima! Entriamo allo zoo, unica attrazione ancora aperta, dove passiamo circa 1 ora e 30 (in questo caso siamo rimasti dentro ben oltre l’orario di chiusura), trovandoci faccia a faccia con una tigre, divertendoci davanti al panda sdraiato a mangiare bambù e ammirando i pinguini che nuotano.

Il complesso di Schönbrunn è servito da due fermate della metro: Schönbrunn e Hietzing, la prima è più vicina agli accessi al castello, al museo delle carrozze, al caffé Schönbrunn ed al Labirinto, mentre la seconda è consigliabile per il Giardino zoologico, la serra delle palme ed il giardino del deserto. Una curiosità: la stazione di Hietzing è stata realizzata da Otto Wagner e la sua struttura è meglio nota come Padiglione del Kaiser.

Visto che finalmente il tempo è clemente e le temperature sono tornate estive, questa sera cerchiamo un locale dove cenare all’aperto nella zona in cui ritrova il nostro albergo. Troviamo il ristorante Zum Narrischen Kastanienbaum con un’ampia varietà di piatti e prezzi decisamente economici (uno strudel di verdure, uno schintzel, birra e vino ad € 23 ). Il menù è solo in tedesco, ma ormai ci riusciamo ad orientare anche con questa lingua che sembra incomprensibile ma è molto divertente.

27 Luglio 2008. Parola d’ordine: divertimento! Questa è la giornata “mix” in cui inseriamo tutto ciò che ci resta da vedere di Vienna. Iniziamo dalla zona dove si trova il nostro albergo, lo Josenstadt, distretto settecentesco costruito prevalentemente in stile biedenmeier. Vediamo lo Josenstadt Theatre, Maria Treu Kirche, Alte backstube e Dreifaltigertdkirche.

Ci avviciniamo al Neues Rathaus (nuovo municipio), realizzato in stile neogotico, e all’università, entrambi costruiti alla fine dell’ottocento. Nelle vicinanze si trovano anche la Pasqualati Haus (una delle case in cui visse Beethoven) e il BurgTheatre, il teatro più prestigioso dei paesi in lingua tedesca. La vista di questo edificio è ancora più suggestiva dal vicino Volksgarten, giardino grandioso con splendidi roseti ed importanti monumenti, quali la statua della principessa Sissi ed il Tempio di Teseo. Passeggiamo anche nel vicino Burggarten, giardino facente parte del complesso dell’Hofburg, dove si innalza il monumento dedicato a Mozart. I giardini viennesi sono un incanto! Il resto della mattinata lo dedichiamo allo shopping, acquistando un po’ di souvenir nei negozi di Karneten Strasse e al negozio dell’Hoburg. Nonostante sia domenica, i negozi di souvenir sono aperti, mentre i supermercati, purtroppo, sono chiusi e siamo costretti ad acquistare una bottiglia d’acqua da un litro e mezzo al prezzo di € 3,9 (un furto!).

Per il pomeriggio la parola d’ordine è divertimento! Prima fermata: il Prater.

La ruota panoramica più famosa del mondo gira dal 1897 e dopo oltre un secolo di vita, ha ancora un grande fascino con le sue cabine vintage ed un panorama mozzafiato (ingresso: €8, foto ricordo: €9).

Il resto del Prater ci sembra un parco giochi qualunque e dopo un breve giro, andiamo di nuovo a Schönbrunn per gustarci le attrazioni che ancora dobbiamo visitare: il Giardino del Deserto ed il Labirinto.

Il Giardino del Deserto è una serra molto curata con piante grasse e uccellini coloratissimi che volteggiano (tempo di visita: 15 minuti).

Il Labirinto è… un parco giochi con ben 3 labirinti e tanti giochi per bambini.

Ci siamo persi due, tre volte tra le siepi, abbiamo fatto zampillare una fontana oscillando su masso di cemento, abbiamo creato melodie saltando su piastrelle di metallo, siamo diventati bassi e grassi e subito dopo alti e magri riflettendoci su specchi deformanti. Divertentissimo per i bambini da 1 a 100 anni! A cena torniamo da Fromme Helene e prendiamo una wiener schintzel (cotoletta viennese), carne alla griglia, ApfelKnodel (gnocchi dolci di mela) e Mohr im Hemd (€ 33). I dolci in questo ristorante sono sublimi! 28 Luglio 2008. Laxenburg e Baden.

Avevamo previsto separatamente due escursioni che poi, visto il maltempo dei primi giorni, abbiamo accorpato in questa giornata. Appena fuori dalla metro di Sudtirolenplaz si trova una stazione di autobus, dove prendiamo il bus 566 con direzione Eisenstad e dopo poco più di mezz’ora arriviamo a Laxenburg, paesino della Bassa Austria (costo a/r € 3,4). Dalle foto che avevamo visto immaginavamo di andare in un posto molto grazioso, ma la realtà ha superato di gran lunga le nostre aspettative. All’interno di un parco immenso (280 ettari) si trova uno dei castelli in cui gli Asburgo passavano il periodo estivo. Sembra di entrare in una favola: c’è il bosco con gli scoiattoli, il laghetto con le carpe, libellule che volteggiano ovunque. Il castello è raggiungibile solo con un ponte mobile (ingresso al parco: € 1,5, ponte mobile: € 0,8). Peccato che tutte le spiegazioni siano solo in tedesco! Anche il paesino è carino, tutto in stile barocco.

Per l’una siamo di nuovo a Vienna e dalla fermata metro Opera prendiamo il tram che in poco meno di un’ora ci porta a Baden bei Wien, cittadina termale alle porte di Vienna.

I tram partono ogni quarto d’ora e collegano Baden con Vienna dalla mattina presto a notte inoltrata in un’ora di viaggio (costo € 6,80 a/r).

Andiamo a goderci un po’ di relax alle terme Thermalstrandbad, aperte da maggio a settembre, e costituite esclusivamente da piscine all’aperto (l’altro complesso termale di Baden, Romertherme, è aperto invece da ottobre a maggio). L’ingresso dà accesso a cinque piscine di acqua sulfurea con temperatura dell’acqua che varia dai 23 ai 34 gradi ed è comprensivo di una cassetta di sicurezza dove lasciare i propri oggetti personali (costo: € 5,20).

All’uscita dalle terme andiamo in giro per il paesino che, tra l’altro, quest’anno ha ospitato la Nazionale di Calcio Italiana durante gli Europei. In un’oretta circa riusciamo a vedere tutte le principali attrazioni: il Roseto, il casinò, il municipio, la colonna della peste.

Ultima cena viennese allo Zum Narrischen Kastanienbaum: ci gustiamo una porzione di gulasch e una di maiale arrosto con krauti e knederli (€23).

Qualche consiglio.

Ingressi: in giro si possono trovare buoni sconto (di € 1, € 2) per gli ingressi. Ad esempio, in albergo abbiamo trovato un buono per la Haus der Musik; a Schonbrunnn ci hanno dato sconti per la ruota panoramica del Prater e per l’Hofburg. Escursioni: Sia Baden che Laxenurg impegnano per mezza giornata, se ne avete la possibilità visitatele in due giorni distinti; se volete effettuare una scelta, vi consigliamo di non perdere Laxenburg.

Souvenir: Non si trovano prodotti artigianali – come del resto accade sempre nelle grandi capitali – ma oggetti di vario genere (tazzine, foulard, ombrelli, vasi) con rappresentati dipinti di Klimt o note musicali, oppure gioielli Swaroski. Guardate attentamente i negozi interni al castello di Schonbrunn, al Hofburg e al Belvedere che hanno prezzi un pò più bassi del resto di Vienna. Nell’ambito culinario, le famose Sacher costano circa €20 (porzioni piccole), mentre le famose Mozart klugen (cioccolatini ripieni di marzapane) nei supermercati Billa si trovano a circa € 3.

Giardini: Standtpark, Volksgarten, Burggarten, giardino botanico e giardini di Schönbrunn sono tutti bellissimi con fontane zampillanti, aiuole fiorite e mostrano un amore per il Bello e una grande cura per l’ambiente pubblico a cui forse noi non siamo abituati.

Chiese: Vienna ha tante chiese, ognuna con una propria particolarità. Sarebbe un peccato fermarsi solo a Stephansdom e non ammirare le altrettanto belle Ruprechtskirche (la più antica di Vienna), Maria am Gestade (gotica), Jesuitenkirche (barocca), Votivkirche (neogotica).

Miti da sfatare: – Tutti i viennesi parlano inglese: Molto spesso abbiamo incontrato persone che non lo conoscevano ma con grande disponibilità ci davano indicazioni in tedesco. Nessun problema: gesticolando un po’ si capisce tutto! – Vienna è cara: Un albergo al centro ad € 45 a persona con colazione, cena ad € 10/15…A noi sembra economica (soprattutto paragonandola a Barcellona, dove siamo stati recentemente). L’ingresso a Schonbrunn costa € 36 e può sembrare caro ma è un prezzo equo rispetto a tutto ciò che viene offerto.

Allora, che aspettate? Preparate subito le valigie per una vacanza indimenticabile! Guten reisen (Buon viaggio) Laura & Andrea P.S: chiedeteci pure informazioni saremo felici di fornirvele.



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