In Grecia con i greci

Quest’ anno vacanze diverse, basta con i viaggi organizzati! Si parte all’avventura, assaporando il vero “fai da te” noi due con la nuova moto BMW R1200R (due borse laterali, una sul serbatoio e uno zaino a spalla) ed i soli biglietti di andata e ritorno. (Bari-Igoumenitsa passaggio ponte con la Superfast Ferries l’11 agosto) e di...
Scritto da: steber
in grecia con i greci
Partenza il: 11/08/2009
Ritorno il: 27/08/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Quest’ anno vacanze diverse, basta con i viaggi organizzati! Si parte all’avventura, assaporando il vero “fai da te” noi due con la nuova moto BMW R1200R (due borse laterali, una sul serbatoio e uno zaino a spalla) ed i soli biglietti di andata e ritorno. (Bari-Igoumenitsa passaggio ponte con la Superfast Ferries l’11 agosto) e di ritorno (Patrasso-Bari sempre Superfast, il 27 agosto al costo totale, due persone con moto, di euro 321,00). L’idea, che si è rivelata un vero successo, era di scorazzare per tutta la Grecia in libertà, con un itinerario appena abbozzato e la possibilità di decidere i tempi ed i luoghi secondo l’ispirazione del momento, parlando con la gente del posto Il traghetto parte puntuale da Bari alle 20,00 e per la prima volta abbiamo assaporato il piacere di dormire sotto le stelle avvolti in un sacco a pelo! 12 agosto: si parte da Igoumenitsa per Kalampaka, percorreremo 213 km.

L’arrivo ad Igoumenitsa alle 06,30 ha dato il via alla nostra avventura: prima tappa Ioannina, graziosa cittadina dove ci siamo ristorati, prima di riprendere il viaggio per KalampaKa, alla volta delle Meteore. Ci siamo ritrovati ad inerpicarci sulle montagne, in una strada che ci ha offerto paesaggi affascinanti, ma anche tanta nebbia. Giunti nel pomeriggio, in compagnia di una coppia di motociclisti di Ancona, incontrati per caso, abbiamo riscontrato quell’ospitalità dei greci, che sarebbe diventata la costante di questo viaggio, un po’ di inglese, un po’ di gestualità… non si è mai interrotta la comunicazione con un popolo aperto, cordiale e tanto disponibile a cui va il nostro GRAZIE. Dovendo cercare un posto per dormire, all’entrate della cittadina abbiamo avvistato un alberghetto molto carino, ma non aveva camere disponibili! Il marito della signora che era alla reception ci ha però accompagnati con il suo vespino presso una struttura di loro amici. Una suite elegantissima, con stereo, caminetto, climatizzatore e doccia multifunzione, due balconi con vista sulle meteore, da mozzafiato!(al costo di 70 euro compresa la prima colazione www.Hotel-epavlis.Gr). La sera cenetta in una taverna, passeggiata e nanna. Al mattino visita ad un monastero, tante foto ad un paesaggio che pare surreale.

13 agosto: da kalampaka giungeremo a Kallithea distante 321 km Pensavamo di partire per Salonicco, ma l’impatto con la grande città, che ci hanno descritta come molto carina, con bei locali ecc, ci ha però suggerito di proseguire per altri tipi di bellezza, alla volta della penisola calcidica, primo dito: Cassandra. Le indicazioni stradali, è doveroso ammetterlo, in Grecia non sono delle migliori, abbiamo chiesto informazioni ad un signore in auto: ci ha accompagnati al bivio per Cassandra. Ci siamo inoltrati per le stradine in cerca di un bel posticino dove dormire e goderci un po’ di mare. Anche in questo caso ci sono venuti incontro gli abitanti del posto, che ad una stazione di servizio ci hanno consigliato di proseguire per altri tre chilometri alla volta di Kallithea. Un sogno, un presepe! Era sera e le luci di case e taverne disseminate su un paesaggio di terrazze digradanti sul mare ci hanno subito conquistati. Primo pensiero: cercarci una casa per la notte, adocchiamo un cartello con indicazioni di un albergo e stanze, ma un signore, interpellato con lo sguardo, ci ha subito risposto che era tutto occupato. Gli abbiamo chiesto consigli e lui a sua volta ci ha messo a disposizione i suoi contatti: avrà fatto decine di telefonate dal suo cellulare, ma alla fine ha trovato per noi un bel posticino per tre notti! Semplice, ma spazioso, imbiancato di fresco, dotato di ogni confort, con angolo cottura, bagno, veranda e parcheggio privato per la moto al costo di 50 euro a notte, senza la prima colazione. Una veloce doccia e poi una taverna per la cena, infine quello che sarebbe diventato un rito quotidiano di cui portiamo ancora i segni in significativi “rotolini”: la ricerca di un panificio-pasticceria per dei deliziosi dolcetti da gustare in veranda la sera ed al mattino per colazione.

14 agosto: mare e ricci. Nel mare cristallino digradante dal blu al turchese abbiamo avvistato scogli di ricci! La gente del posto ci guardava con curiosità mista a sospetto, poichè non sono ritenuti commestibili, ma “narco!” ha esclamato qualcuno, voleva dire tossici? Tuttavia pane, birra e ricci sono stati il nostro pranzo, il sole e la spiaggia il nostro relax! Con la testa sott’acqua era possibile vedere in lontananza la striscia di mare blu digradante con il turchese, tanto l’acqua era trasparente! 15 agosto si riparte in direzione Atene, ma faremo una tappa prima, non sappiamo bene dove e qualcuno per strada ci consiglia Volos a “soli” 300 km. Volos è però una città ed ancora una volta chiediamo ad una giovane del posto di suggerirci una località carina per qualche giorno di mare: ci consiglia di recarci sulla costa ovest e di prendere la strada per Tsagarada. Ci avventuriamo così fra monti, boschi e stradine tortuose e affascinanti che mettono a dura prova le abilità di centauro del mio compagno di viaggio, nonché le prestazioni (eccellenti entrambe) della sua moto. Ci ritroviamo a Agio Ioannis, spiaggia Papa Nero, ricerca di un albergo (www.Karaoulanis-hotels.Gr) dove ci fermeremo tre notti per un soggiorno di mare cristallino, sabbia, lettini per sole e relax. Si cena ogni sera in un locale diverso per gustare le specialità greche (mussaka, tzatziki, souvlaki, insalata, lo stifado con deliziose cipolline) ad un costo che, come per il resto della Grecia, si aggira sui trenta euro se beviamo birra, quaranta se scegliamo vino. 18 agosto:si parte per Atene a km 375. Visita all’acropoli, foto, relax, ricerca di un albergo? Fuggiamo dalla metropoli e ripartiamo alla volta di Corinto: percorreremo così un totale di 560 chilometri di strada con tratti autostradali (il pedaggio si aggira da 90 cent a massimo due euro per tratta!).

Stanchi, doloranti ma con l’umore sempre alle stelle, usciti dall’autostrada ci ritroviamo per caso a percorrere una strada che ci offre la vista sul mare, taverne con tavolini direttamente sulla spiaggia! Come non rimanere affascinati? Ci fermiamo un attimo per decidere: proprio davanti a noi l’insegna di un hotel: entriamo, ci viene incontro una signora gentilissima che ci parla in italiano! Ci chiede come mai siamo giunti lì, lei è italiana, di Roma, il figlio è da poco proprietario di quell’albergo regalatogli dal nonno greco. Si augura che ci sia una stanza libera per noi. Il figlio Vasili non ci delude: stanza vista mare che prenotiamo per una notte (che poi diventeranno tre ed altre spero ce ne saranno ancora!!!). L’arredo è semplice, ma funzionale, la stanza climatizzata, con frigo e veranda attrezzata, il costo 45-50 euro compresa la prima colazione. Il posto è splendido, l’albergo (Hotel Kakanakos) è direttamente sul mare, una spiaggia stretta, ma dotata di lettini, mare cristallino di sabbia circondata da scogli ricchi di quei ricci di cui siamo golosi e che diventeranno il nostro pranzo nei giorni seguenti. La località si chiama Lutra Oreas Elenis, è il posto dove Paride accompagnò Elena per sottrarla a Menelao. Vasili non è solo il nostro albergatore, ma la nostra guida: ci indica i posti che solo gli abitanti locali possono conoscere, le cose più belle da vedere, le strade migliori da percorrere se è giorno o sera. Appassionato di moto, fare amicizia è stato immediato. Il caso ha voluto, inoltre, che più tardi arrivassero altri italiani in moto, Dimitri e Antonella con cui abbiamo condiviso un pezzo del soggiorno. Sabato 19, percorrendo la litoranea per 44 km, partiamo alla volta di Epidauro dove visitiamo il museo (costo del biglietto 2 euro) ed il famoso teatro dove nei giorni di sabato e domenica è possibile assistere a rappresentazioni teatrali. Proseguiamo alla volta di Nafplio (33,50 km) deliziosa cittadina, dove ceniamo nella taverna Vasili, consigliataci dal nostro albergatore, che ci ha anche suggerito di gustarci un ottimo gelato italiano nella gelateria di Claudia,che individuiamo proprio all’inizio della strada principale di Nafplio. Salutiamo i nostri amici Dimitri ed Antonella che rimarranno a Tholos e ritorniamo in albergo, questa volta percorrendo la strada interna (81km) che comprende l’autostrada E65. Era l’una di notte e, sbagliando, lasciamo l’autostrada alla prima uscita per Corinto, ci addentriamo per strade sconosciute finchè ancora una volta ci viene in aiuto un greco in una Smart gialla, dice che fa il camionista e, dopo aver fatto inversione di marcia, malgrado l’ora tarda, ci accompagna sulla strada giusta.

21 agosto Kythira. Dopo grandi saluti e la promessa, che desideriamo mantenere, di ritornare, percorriamo 265 km, passando per Tripoli e Sparta, e giungiamo a Neapoli per imbarcarci sul traghetto alla volta di Kythira (partenza alle 19,30 al costo di 11,00 euro pro capite) dove giungiamo dopo un’ora e mezza, che è gia buio. Ci dirigiamo verso Agia Pelagia. Siamo stanchi ed affamati, il posto è ricco di localini sul lungomare, ma siamo attratti da una balconata con tavolini, in una stradina parallela posta più in alto, più appartata e suggestiva. Una graziosa nonché gentilissima signorina ci dice che non è un ristorante, ma una specie di bistrot dove tuttavia è possibile gustare dei piatti cucinati dallo chef che è il suo boy friend. Optiamo per un’insalata di ortaggi (tiepida, squisita!) vitello in salsa al pepe e pollo all’arancia: piatti da gran gourmet! Finalmente ristorati si ripropone il problema di dove andare a dormire. Nell’isola c’è il tutto esaurito, sulla carina fornitaci dalla signorina è indicato un solo campeggio, a Kapsali, al sud, dall’altra parte! Fra l’altro i prezzi degli alberghi, lo scopriremo dopo, sono più alti che altrove, si aggirano sui 100-150 euro, ma la nostra buona stella, ossia la disponibilità delle persone, non ci delude: una telefonata di amici ed ecco la soluzione. Ci viene offerta una stanza “di fortuna” presso un hotel vicino alla chiesa, l’hotel Venardos con SPA per 40 euro! La stanza si rivela essere grande e confortevole, con angolo cucina, un enorme letto, bagno modernissimo, con accesso diretto al giardino: era solo accanto alla lavanderia! Al mattino partiamo alla scoperta dell’isola, bei panorami, belle spiagge, a volte sassose, a volte dolci insenature sabbiose, ma restiamo delusi dalle condizioni del mare che era agitato. Visitiamo il castello veneziano che predomina sul paesaggio e dal quale si gode di una vista davvero mozzafiato! Ci fermiamo per uno spuntino al sacco approfittando della quiete e dell’assenza quasi totale di visitatori. Scendiamo a Kythira paese e ci deliziamo a camminare fra le casette bianche decorate da tinte pastello, per le viuzze che ci regalano scorci con vedute dell’isola sorprendenti, piccole botteghe di souvenir ai quali non sappiamo resistere. L’isola è lunga circa una trentina di chilometri, ma le strade tortuose rendono il cammino un avventura fra il verde della vegetazione e degli ulivi ed il blu turchese del cielo e del mare da cui emergono gli scogli che la mitologia racconta aver dato i natali ad Afrodite, la dea dell’amore. Ritenendo di poter considerare concluso il giro dell’isola (ci sarebbe ancora tanto da vedere, ma c’è ancora un lungo giro che ci attende e mordiamo il freno) ci rechiamo al porto, dove speriamo di trovare un traghetto: sono le 17,00 e alle 17,30 parte un traghetto per Ghithio (euro 10,70 a testa) dove giungeremo dopo due ore e trenta di navigazione. Proseguiamo la visita del Peloponneso e della regione del Mani, caratterizzata dalle costruzioni di pietra. La meta è Kardamyli, dove arriveremo a sera inoltrata dopo oltre 61 kilometri di strada tortuosa, ma abbastanza agevole. A circa metà strada, all’altezza di Aeropoli intravediamo uno scenario lagunare la cui immagine è ancora impressa nei nostri occhi: il mio amico propone di fermarci lì ed è stato un errore non dargli ascolto, perciò proseguiamo per quello che speravamo essere una destinazione meritevole di permanenza. Cerchiamo il mare, Kardamyli è caratterizzata dalle costruzioni in pietra, ma di spiagge ce ne sono di migliori, pertanto cena in una taverna sul mare, richiesta di indicazioni per un posto per la notte ad un giovane del luogo e nanna. Siamo al 22 agosto e il compleanno del mio amico è alle porte: cerchiamo un posto speciale per riposarci dal lungo, affascinante, euforizzante, ma stancante viaggio e per festeggiare degnamente. Avevamo allontanato l’idea di visitare anche Zante, ma ecco che diventa possibile! Il 23 mattina proseguiamo per Killini (195 chilometri) e cerchiamo un traghetto che per il costo di euro 8,30 ci porta a Zante.

Alle 19,00 arriviamo al porto di Zakynthos. In diversi ci offrono stanze da affittare al costo di trenta euro per notte, ne visitiamo una: è grande, con bagno e cucina, ma la località è affollata e rumorosa, proseguiamo per Laganas a 9 chilometri, ma anche questa località è affollata, torniamo indietro, prenotiamo il ritorno presso l’agenzia del porto e l’operatrice allo sportello ci suggerisce Alikes a circa 17 chilometri. Il posto è veramente carino, stradine disseminate di localini con una vivacità non invasiva. Decidiamo di restare. Vediamo un albergo, “Ionian Star”(www.Ionian-star.Gr) ci chiedono 55 euro a notte compresa la prima colazione. L’hotel è moderno, di ottimo livello, a pochi metri dal mare e con vista su un fiume dove dimorano diverse paperelle: ci resteremo per quattro giorni, fino alla partenza. Zante stupisce per la varietà di spiagge, fra sabbia e rocce, per il mare dove si può camminare per metri e metri o è subito profondo, ma sempre dai colori turchese-blu. E’ ricca di ulivi, con stradine che per andare al mare pare ti portino in alto in montagna per poi discendere all’improvviso ed offrire spiagge, rocce e le “blu caves” ossia caverne scavate dal mare dove si organizzano visite in barca. E’ l’isola dove a sud le tartarughe caretta-caretta vanno a depositare le uova, contrassegnate e protette da gabbie di legno a loro volta controllate a vista da guardiani che proteggono anche la spiaggia da castelli di sabbia che potrebbero costituire un ostacolo lungo il cammino dei piccoli verso il mare.

La sabbia è ricca di argilla e molti ne approfittano per cospargersene il corpo. Le scogliere, oltre che di argilla pare siano fatte di cristalli e marmo e brillano alla luce del sole. Zante, oltre alle sue bellezze ci regala anche un’altra piacevole sorpresa: uscendo dall’acqua dopo un bagno rigenerante, fermi per caso davanti al nostro lettino due simpatici ragazzi che avevamo incontrato due mesi prima a Corfù! E’ stato bello rivederli e con loro abbiamo trascorso e condiviso il resto della vacanza, nonché festeggiato il compleanno di Franco. I viaggi regalano anche questo e non è poco… Ultimo giorno, il 27 agosto, si rientra. Lasciamo l’albergo alle 12,00 alla volta di Patrasso, il traghetto partirà alle 18,00. Cerchiamo un posticino sul ponte dove stendere i sacchi a pelo e, dopo una cenetta, l’ultima greca, ci accingiamo a trascorrere la notte sotto le stelle. Arriviamo a Bari felici di questa vacanza, che ha largamente soddisfatto le nostre aspettative. Abbiamo percorso tremila chilometri, ma se avessimo avuto altri giorni a disposizione, altrettanti ne vorremmo percorrere! Per la prossima vacanza ci riproponiamo la stessa formula, ma con due accorgimenti: portare meno vestiti, ma non dimenticare un fornelletto con la macchinetta per il caffè, che oltre a costare 2,00 euro quello greco e 2,50 l’espresso, il più delle volte non era buono.Certamente non abbiamo visto tutto ciò che avremmo potuto, il giro della Grecia è stato veloce, ma il bello è proprio questo: in moto si sentono odori, si è immersi nell’aria del luogo, si tocca con mano ogni pezzo di strada, ti stanchi, ma è sana stanchezza, che ti lascia soddisfatto. Il prossimo viaggio sarà di approfondimento…Ciao Grecia, grazie!



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