IN GITA CON LA PITA: Creta Cicladi Atene

IN GITA CON LA PITA: 2 settimane tra Creta, un po’ di Cicladi e Atene – Agosto 2007 Alessandro Giorgia Paolo Valentina. 5/8 volo Airone – Aegean Airlines da Malpensa partenza alle 17.55 ed arrivo alle 21.20 ad Atene. Passiamo la notte in aeroporto: tanta gente, sicuro, sedie relativamente comode, specie quelle del bar di fianco al Mc...
Scritto da: paol8
in gita con la pita: creta cicladi atene
Partenza il: 05/08/2007
Ritorno il: 19/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
IN GITA CON LA PITA: 2 settimane tra Creta, un po’ di Cicladi e Atene – Agosto 2007 Alessandro Giorgia Paolo Valentina.

5/8 volo Airone – Aegean Airlines da Malpensa partenza alle 17.55 ed arrivo alle 21.20 ad Atene. Passiamo la notte in aeroporto: tanta gente, sicuro, sedie relativamente comode, specie quelle del bar di fianco al Mc Donald. Per l’aeroporto gira il Lucidatore, macchina guidata da un uomo malvagio, che non ha scrupoli e passa spazzole rotanti sui piedi mentre dormi.

6/8 La mattina volo Aegean Airlines per Creta con partenza alle 6.40 e arrivo a Heraklion 7.30 Con il bus n. 1 arriviamo in centro a Heraklion, città non propriamente bella: il centro non è male (la via centrale, la piazza Venizelou con la fontana Morosini), ma le altre zone sembrano un po’ Gaza o Beirut dopo un bombardamento. Posiamo i bagagli all’ Hellas Rent Room (Handakos 24, Heraklion TEL 0030 28 102 888 51) dove avevamo prenotato un stanza con bagno in comune. L’edificio non è male, abbastanza pulito. Paghiamo 12 euro a notte e con 5 euro si può fare colazione in terrazza all’ultimo piano, dove c’è una bella vista sulla città. A piedi arriviamo al piazzale sul lungomare da cui partono i bus per Cnosso. Cnosso dista 5 km da Heraklion ed in breve siamo alla biglietteria: con la tessera universitaria si entra gratis e si salta la coda. Molto caldo e cicale fragorosamente fastidiose. Usciti da Cnosso mangiamo la prima gyros pita della vacanza. Doccia purificatrice poi al tramonto giro al porto ed alla rocca al mare veneziana.

Cena alla Terzakis Ouzeri, consigliata dalla Lonely Planet (come quasi tutti i posti in cui ci siamo andati a mangiare), con varie specialità (dolmades, moussaka, pesce alla griglia, raki a fine pasto) per 15 € a testa. Consigliamo i dolmades: le foglie di vite ripiene di riso, molto buone, qui non troppo speziate, (in altre occasioni abbiamo riscontrato uno spiccato sapore di anice). Anche la Moussaka è buona, ma speziata; se vi piace la cannella, è quello che fa per voi! In alternativa le polpette di carne (meat balls), dal sapore un po’ più familiare per chi ha gusti più “occidentali”. 7/8 Dopo colazione in un bar davanti alla fontana Morosini, ci viene a prendere il tizio dell’autonoleggio Zorba, un greco che dice di amare in modo disacerbante Padova… Avevamo prenotato via internet e con 162 € eccoci proprietari per 5 giorni di una Hyundai Getz rossa, con solo 2000 km, piccola, ma con a/c e nemmeno tanto male per le strade strette e sconnesse di Creta. II sito dell’ autonoleggio, a nostro avviso efficiente e cordiale (ci ha anche dato 4 bottiglie di acqua…) è Alle 10 partiamo da Heraklion verso Rethymno, poi lasciamo l’ “autostrada” (N.B.: i tratti a 2 corsie sono pochi; altrove, è usanza accettata in Grecia usare la corsia di emergenza come corsia di marcia lenta; se dovesse capitare di fermarsi a bordo strada, meglio farlo in una piazzola…) per deviare verso Spili e quindi verso Plakias, dove avevamo prenotato l’hotel. Prima di Plakias giriamo verso Moni Preveli, dove c’è un monastero. Dal parcheggio del monastero (senza curarci di segni palesi quali cartelli di proprietà privata, cartelli di ingresso vietato, teste di capra infisse su recinzioni) scendiamo una strada sterrata che pensiamo porti alla spiaggia di Preveli. Dopo qualche minuto astutamente ci accorgiamo di essere sulla strada sbagliata: dal monastero occorre tornare indietro verso Plakias, poi girare a dx in un comodo parcheggio a pagamento (2€) e quindi scendere un comodo sentiero: dal sentiero si vede la spiaggia: è al termine di una gola percorsa da un fiume, sulle cui rive crescono palme; lo scenario ricorda un’oasi nel deserto. La spiaggia è normale, ma la cosa da fare è risalire il torrente: i primi 200 metri si possono risalire anche con i pedalò (inutile): conviene risalire a piedi e poi cercarsi le pozze e le cascatelle più belle e divertenti per improvvisare un tuffi, risalite a mò di salmonidi, ecc.

Da Preveli andiamo a Plakias, alla pensione Afrodite (TEL 0030 28 32 031 266) dove avevamo prenotato una quadrupla. Tuttavia per la stessa cifra (13.5 € al giorno per persona) l’omino della pensione, con una conoscenza dell’inglese un poco approssimativa, ci sistema in due doppie, molto spaziose, con a/c, frigo, macchina del caffè, ferro da stiro e terrazzino con bouganville… l’edificio è nuovo, pulito, con giardino, sicuramente consigliabile. Ceniamo a Plakias da Christos (L.D. = Lonely docet), i piatti principali sono a base di pesce grigliato (ottimi il tonno e l’orata affumicata). 8/8 Seguendo le indicazioni del Traveller arriviamo alla spiaggia di Ammoudi, una caletta tra speroni rocciosi col mare azzurrissimo: all’inizio siamo solo noi, poi nel corso della giornata arrivano almeno altre 10 persone, delle quali 8 sono nudisti…Mangiamo pranzo a Lefkogia, da Maria, dove per 8 euro (in tutto, non a testa) mangiamo 4 souvlaki, una birra, 2 litri di acqua e melone (gentilmente offerto); rinvigoriti decidiamo di andare a Matala, dove ci sono le grotte che sono state prima abitazioni primitive, poi tombe romane, infine ‘’case’’ per figli dei fiori. Il posto è un po’ all’abbandono, sporco, la città è troppo turistica (turismo peraltro discutibile), forse non merita molto… Da Matala raggiungiamo la spiaggia di Komos, sabbiosa, ma con in mare una pavimentazione rocciosa di arenaria…Niente di che, ma il mare è molto pulito, tant’è che sono parecchi i punti in cui le tartarughe caretta hanno deposto le uova. Al ritorno ci fermiamo a Spili a mangiare da Maria Costas (L.D.), locale che prepara ottimi souvlaki (spiedini). Il ristorante si trova sulla via centrale, sulla destra andando da Matala a Plakias, è riconoscibile perché ha un pergolato cui sono appese delle zucche.

9/8 Partiamo da Plakias all’alba verso Elafonissi: in 2h 30’ circa di “autostrada” e di strada tortuosa (ma sempre asfaltata e nemmeno troppo stretta) arriviamo in un posto magnifico: una laguna di sabbia rosa, col mare poco profondo e l’acqua trasparente…Non c’è praticamente ancora nessuno e ci godiamo un bagno nell’acqua piuttosto fredda, ma limpidissima e ricca di pesci e conchiglie. Proseguiamo lungo la spiaggia fino ad arrivare alla fine del promontorio dove c’è una chiesetta da cui si domina tutta la penisola. La penisola è sabbiosa e sono presenti delle dune su cui cresce un giglio endemico di Creta. La costa è tutto un susseguirsi di spiaggette di sabbia rosa/bianca con scogli neri che escono dalle acque trasparenti…Uno spettacolo. Conviene non fermarsi subito ma proseguire e cercarsi una caletta ‘’ad personam’’.

Stiamo tutto il giorno lì poi al ritorno ci fermiamo a mangiare a Kiissamos, da Kelleri (L.D.), all’inizio del lungomare, locale normale, niente di speciale, cucina prevalentemente a base di pesce, prezzi come sempre onesti: antipasto, orata alla griglia con verdure, frutta e raki 15€.

10/8 Sempre seguendo le indicazioni del Traveller arriviamo alla spiaggia di Hora Sfakion: si evita il paese e si prosegue oltre: dopo 1km circa si gira a sin e si arriva in una spiaggia di ciottoli dall’acqua limpidissima, con alle spalle una scoscesa rupe, ricca di grotte (anche piuttosto grosse) ove si può trovare refrigerio nelle ore più calde; forse 15 persone in tutto il giorno… Nuotando verso est si raggiunge in breve una spiaggia isolata non altrimenti raggiungibile: stupenda, solo noi… Dopo una pennichella nelle grotte partiamo verso Frangokastello, castello veneziano sul mare, suggestivo, ma poco valorizzato…Per cena torniamo a Plakias, da Tasomaniolis (L.D.), buona cena di pesce (pesce spada e barracuda alla griglia).

Dopo aver preso qualcosa da bere in un supermercato di Plakias (aperti peraltro fino all’1.00 am, forse anche dopo) andiamo a vedere le stelle ad Ammoudi: bellissimo, un sacco di stelle cadenti, la Via Lattea visibilissima… 11//8 Partiamo verso Agios Pavlos, spiaggia sabbiosa un po’ estrema: dune molto alte e scoscese, qualche ammasso roccioso da oltrepassare ma molto sturm und drang, complice anche il mare agitato. Paesaggisticamente posto molto interessante. Al pomeriggio causa emergenza dobbiamo andare in una farmacia: la più vicina è a Agia Galini, posto francamente non molto bello (anzi)…Al ritorno da ripassiamo da Spili,dove andiamo a vedere la fontana veneziana con 29 teste di leone con una portata notevole… Seguendo il consiglio di due ragazzi ( Davide ed Alessandra (10-24 agosto 2006 – tour di Creta), andiamo a mangiare ad Armeni, da Alekos, locale sulla dx sulla strada che unisce Spili con Rethimno. Per 12.50 € portano agnello con salsa allo yoghurt, maiale con verdure, spezzatino, formaggio e formaggio fritto, insalata greca con pane d’orzo, patate al forno, dolce…In più le cameriere sono molto gentili. 12/8 Partiamo da Plakias piuttosto presto (strano) per andare a Heraklion e prendere la nave per Parikia, a Paros. A giugno stoltamente avevamo prenotato la nave veloce, il cosiddetto Flyingcat. Veloce è veloce ma oscilla, beccheggia, turnica in modo clamoroso, il 92% delle persone vomita, il restante 8% sta con gli occhi chiusi e pensa a sopravvivere.

Da Santorini in poi, dove il mare si calma un po’, la situazione è più vivibile. Arriviamo a Paros per pranzo, dove per festeggiare la sopravvivenza ci aspetta un’altra gyros pita, peraltro ottima, da Zorba, nella piazza a sinistra del porto. Posiamo i bagagli alla Pension Rena (0030/2284022220, pensione pulita, gestito da una simpatica signora olandese sposata con un greco) dove avevamo prenotato a giugno (la settimana di ferragosto alle Cicladi è quasi tutto full). Decidiamo di andare al mare nella vicina spiaggia di S. Marselo, servita da taxi d’acqua che partono ogni 30’ dal porticciolo di Paros. Mare limpido e spiaggia dorata, anche se dopo Creta il paragone non regge molto, complice anche un numero di persone per ettaro di molto superiore. Valutiamo tuttavia che ci sarebbe stata molto utile una macchina, così dopo un po’ di tentativi a vuoto, capitiamo all’Agenzia Cyclades Tourist Agency tra Zorba e la chiesa ortodossa Panaria Ecatontapyliani (tra l’altro da visitare), dove una ragazza abbastanza bizzarra ci offre per l’indomani una Picanto per 55 € al giorno senza nemmeno richiedere la carta di credito (la cifra è un po’ elevata ma accettiamo…). A cena andiamo vicino al nostro albergo, al Porphyra (L.D.), un locale gestito da –pensiamo- un greco/italiano, infatti la clientela era in massima parte italiana. Cucina di pesce (uova di riccio, orata, polipo) per 18 €.

13/8 Con una nuova fiammante Picanto autorigante (ogni 3’ compariva una riga nuova) andiamo verso la parte settentrionale di Paros, precisamente a Monastiri (bello il sentiero che porta in cima alla rocca che sovrasta il golfo e prosegue al faro di capo Korakas, transitando vicino ad una bella caletta). Per pranzo andiamo a Naussa, una città con tutti i banali clichè della Grecia, case bianche e azzurre, porticciolo con piccole imbarcazioni, pescatori che sbattono i polipi sulle rocce…(coefficiente di sarcasmo 99%), una bella cittadina, forse solo un po’ troppo turistica. Di pomeriggio ci rechiamo alla sabbiosa spiaggia di Santa Maria, come sempre sabbia dorata e acqua limpidissima. A cena andiamo a mangiare nel bel borgo di Lefkes, paese nell’interno dell’isola, tutto viuzze e case bianche (anche qui clichè a manetta), con una cattedrale molto bella, specie di sera (Cattedrale di Agias Trias). Il ristorante si chiama Agnantio, ha una terrazza panoramica molto bella e offre soprattutto carni alla griglia: la grigliata mista da 25 euro (per due persone) è notevole come qualità e quantità… 14/8 Il 14 è il giorno di visitare Antiparos: ci rechiamo a Pounta e imbarchiamo noi e la macchina alla modica cifra di 10€; la navigazione dura 10’, i traghetti sono ogni 30’ e non occorre prenotare. Dapprima andiamo a vedere la grotta, ricca di concrezioni anche se molte sono state civilmente asportate nel corso degli anni, il biglietto costa 3.5€. Dopo andiamo ad Agios Georgios, bellissima spiaggetta davanti all’isola di Despotiko; si fa il bagno sotto una chiesetta bianca e azzurra…Mare pulitissimo, tanti pesci e conchiglie. Dopo pranzo andiamo a Livakia dove da soli aspettiamo il tramonto. Cena nella Taverna Yorgis, nella via centrale di Antiparos, cucina buona con specialità tipiche greche. Antiparos è più tranquilla rispetto a Paros, i prezzi sono più contenuti, l’unico problema è che le strade sono molto sconnesse e spesso per raggiungere alcune spiagge bisogna percorrere strade sterrate (noi per evitare di rimanere incagliati con le 2 ruote motrici della Picanto, ci siamo limitati a spiagge raggiungibili con strade asfaltate).

15/8 Ferragosto: dopo una buona colazione al Symposio, andiamo in spiaggia a Kalogeros Bay, vicino a Molos. La spiaggia è circondata da pareti di argilla dove un po’ di persone (e anche noi…) si spalmano di argilla… L’acqua è cristallina, con piccoli ciottoli e sabbia chiara… veramente una bella spiaggia e nonostante fosse Ferragosto, eravamo in poche persone. Ennesima Greek salad nella taverna vicino a Kalogeros Bay, poi andiamo in una caletta ad est di Faranga, pochissima gente, mare spettacolare, tamerici sulla spiaggia, ma un vento dannato… Ritorniamo a Parikia, lasciamo la macchina in un parcheggio fittizio (divieto di fermata) lontano dall’agenzia di noleggio: la tipa stordita che ci aveva ricevuto il 12, ci fa pagare 110 euro per 3 giorni…In più non controlla la macchina e ci chiede solo se il parcheggio è ok… mangiamo in fretta un souvlaki da Zorba per poter vedere le processioni per la festa dell’Assunzione: pope, teche, poi le campane della chiesa di Panaria Ecatontapyliani a festa, la messa… quindi alle 22 i fuochi e le danze popolari.

16/8 Senza macchina, ma con i biglietti del Flyingcat presi il 13/8 (nonostante la terribile esperienza del 12, sperando –come in effetti è stato- che all’interno dell’arcipelago la terribile nave non beccheggiasse/frullasse troppo) arriviamo a Hora, capoluogo di Naxos, verso le 11. Colazione alla Waffle House, poi dalla piazzetta davanti al porto, prendiamo un bus sgarrupato guidato da un folcloristico autista aiutato della sua figlioletta di -forse- 10 anni… Arriviamo così sulla bianca spiaggia di Agia Anna: sabbia chiara, mare pulitissimo, rocce granitiche erose, molti pesci di dimensioni gastronomicamente interessanti… spiaggia frequentata da molti nudisti. Buon pranzo al Paradise, poi ancora spiaggia, quindi nel tardo pomeriggio torniamo ad Hora, dove giriamo nel bel quartiere del Kastro. Verso il tramonto ci dirigiamo al portale del tempio di Apollo: molto suggestivo osservare il tramonto attraverso le rovine…Cena allo Scirocco, ristorante consigliato dalla Routard, onesto, ma niente di particolare. Ritorniamo al porto per prendere il Flyingcat, solo che è in ritardo di 3 ore e mezza… così ritorniamo a Paros verso le 3…

17/8 Ultima colazione al Simposio, poi prendiamo la nave Blue Star, che è enorme, veloce il giusto, in orario e ferma come una roccia…Niente a che vedere con il Flyingcat! Attraversata la strada con il cavalcavia scalamobiledotato, si fanno 100 m a sinistra e si arriva alla stazione della metropolitana, con cui si raggiunge qualunque zona di Atene.

Arriviamo all’ Hotel Athens Golden City Hotel (Marni 46 Telefono: +30-210-5223211) prenotato a luglio con booking.Com: due stanze, molto belle a 34 € persona/notte con colazione inclusa. La zona non è il massimo: Omonia è un quartiere un po’ degradato ma basta andare in giro senza sventagliare banconote da 100 euro… il pomeriggio giriamo un po’ Monastiraki, poi andiamo a vedere il cambio della guardia, infine a cena in un bel ristorante sotto l’acropoli, Psarra.

18/8 Dopo una spettacolare colazione all’hotel (dolce + salato), andiamo all’Acropoli, qui sono un po’ più sgamati che a Crosso e vista la tessera del Poli mi dicono too old…No student…Cmq il biglietto costa 12 € ma permette di vedere tutti i musei di Atene, comunque gli studenti veri non pagano. Sull’Acropoli nulla da dire…Bellissima e emozionante, nonostante il grandissimo numero di visitatori. Dopo passiamo al mercatino delle pulci di Monastiraki, poi al mercato della carne e del pesce (molto splatter). Pranzo ottimo al Fagopoteio Mpairaktaris, locale vicino alla stazione della metro di Monastiraki . Quindi andiamo a fare un giro alla torre dei venti, ed alla biblioteca di Adriano, anche se il caldo la fa da padrona. Verso l’ora del tramonto andiamo al Licabetto, collina da cui si domina tutta Atene raggiungibile con una cremagliera (4.50€). Ultima cena all’Akropolis (niente di particolare) e infine ultima gyros pita al Fagopoteio Mpairaktaris. Poche considerazioni finali su Atene: la città nonostante gli sforzi olimpici è abbastanza sporca e maltenuta. Per gli spostamenti, la metropolitana è comoda ed efficiente e dotata di segnalazioni molto chiare, impossibile sbagliarsi; ogni stazione è annunciata in greco e in inglese. Senz’altro agosto non è il mese ideale per visitarla, il caldo nelle prime ore del pomeriggio si fa sentire davvero pesantemente. Per Atene girano indisturbati grossi cani randagi, i “cani dell’Acropoli”… non abbiatene paura, sono tutti dei bonaccioni, e gradiranno molto qualche avanzo lanciatogli dal vostro tavolo.

19/8 Giorno della partenza: lasciamo l’albergo alle 7 e arriviamo in aeroporto alle 8.10: la metropolitana è efficientissima. Volo Aegean Airlines con partenza alle 9.20 e arrivo alla Malpensa alle10.50, sotto un cielo grigiochepiùgrigiononsipuò… dopo 15 giorni di sole è stato un po’ traumatizzante… Per riassumere Hotel: prenotando in anticipo vi evitate il problema di perdere tempo a cercare una sistemazione, in più risparmierete sicuramente. A Creta (specie a qualche km dal mare) la possibilità di trovare da dormire anche senza aver prenotato è maggiore rispetto alle Cicladi, dove ad agosto è quasi tutto full.

Trasporti: Macchine, quad e motorini: stesso discorso che per gli hotel: prenotando in anticipo si spuntano prezzi migliori. Le strade sono spesso strette, accidentate e con segnaletica un pò sportiva, per cui occhio con moto e motorini. Per quanto riguarda i traghetti, il Flyingcat è sconsigliabile per 3 motivi: -costa di più -risente moltissimo delle condizioni del mare (ritardi, mancate partenze..) -è una delle cose più nauseabonde che esista I traghetti delle grosse compagnie (Blue Star ad es.) -per quanto abbiamo avuto modo di vedere- sono nel complesso molto meglio: impiegano un pò di più, ma nel bilancio generale vincono sicuramente.

Cibo: i piatti forti che consentono di mangiare bene spendendo poco sono: l’insalata greca (pomodoro cipolla cetriolo olive feta), la gyros pita (una sorta di kebab con carne pomodoro tsatsiki (salsa di yogurt con aglio e cetriolo) cipolla e talvolta patatine) il souvlaki (spiedino di carni varie (agnello pollo mucca maiale) accompagnato da verdure.

Poi provate tutto: dolmades: involtini di riso e carne in foglie di vite (spesso con l’anice) taramosalata: salsa a base di uova di pesce torte salate alle erbe moussaka: una specie di parmigiana con melanzane patate ragù besciamella insaporito con cannella saganaki: formaggio fritto pesce: spesso cotto semplicemente sulla griglia polipo, alla griglia o col vino yogurt con il miele baklava: sfogliatelle con mandorle e miele e mille altre cose…

Bere: retsina: vino con resina di pino, dal sapore abbastanza strano…

birre: la mia classifica: 1.Mithos 2.Alpha 3.Fix Ellas, ma ci sono anche la Amstel e la Heineken ouzo: una specie di pastis, da bere allungato come aperitivo raki: una specie di grappa, nel 99% dei casi viene offerto a fine pasto caffè: il caffè greco è simile a quello turco…Con fondo notevole. Non male il frappé, un caffé freddo con latte e zucchero Nessuno nasce totalmente imparato: probabilmente Creta meritava qualche giorno di visita in più (con conseguente cambio di albergo): noi abbiamo tagliato tutta la parte ad est (Agios Nikolaos, la spiaggia di Vai, l’isola di Hrysi) e non ci siamo soffermati molto su quella a nord ovest (non abbiamo visto nè Hania nè le spiagge di Falassarna e Balos). Rispetto alle Cicladi Creta è -per ora- meno turistica: i prezzi sono più bassi, le spiagge spesso deserte o con pochissime persone. Per quanto riguarda le Cicladi la scelta è stata azzeccata: Paros è una bella isola: paesini tipici, bel mare e soprattutto è ben servita dai traghetti: ciò permette -pur avendo a disposizione pochi giorni- di visitare altre isole dell’arcipelago.

Quindi prendetevi una guida, documentatevi su internet e non fermatevi alla prima spiaggia o al primo ristorante che incontrerete, andate a vedere cosa c’è al di là di quegli scogli, dietro quell’angolo…



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