In giro per la Provenza

Quattro giorni tra vigneti, finestre colorate e magret de canard
Scritto da: pippi2112
in giro per la provenza
Partenza il: 19/02/2015
Ritorno il: 22/03/2015
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Si parte per una meta desiderata da anni… la Provenza!

Aspetti tecnici: 19-22 Febbraio 2015: Aereo: Volo Ryanair Roma Ciampino-Marsiglia (39 euro); Macchina: 4 gg con europecar (60 euro)

Itinerario: Marsiglia- Aix en Provence-Roussillon-Fontaine de Vancluse-Avignone-Chateauneuf du pape-Arles-Un pezzetto di Camargue

Dormire: Hotel Odalys ad Aix en Provence ( 63 euro appartamento in 4) economico;Hotel Danieli ad Avignone (49 euro camera doppia) centralissimo; Hotel St Trophine (59 euro camera doppia) Degno di nota.

Mangiare: Le contrepoint ad Aix en Provence (25 euro a testa, consigliatissimo); Crepes Cidre & Compagnie ad Aix en Provence (Crepes e sidro 10 euro consigliatissimo); Vin sur Vin ad Avignone (25 euro a testa porzioni minuscole); La dolce vita ad Arles (20 euro nella media).

Attrazioni: Sentiero dell’ocra a Roussillon (2,5 euro un’oretta meraviglioso); Sorgente a Fontaine de Vancluse (gratuito emozionante); Degustazioni vino a Chateneauneuf du papa (gratuite ed allegre diciamo); Palazzo palale e Ponte ad Avignone (13 euro + 2 audioguida interessante); Teatro e Anfiteatro Romano ad Arles (6,5 euro)

Spesa totale in 2: 600 euro circa (3 notti, volo, auto, biglietti di ingresso vari, 2 cene e un pranzo e varie baguette e crepes).

Il cast è costituito da me (Giulia), il mio neo maritino Alessandro, Agnese e Daniele, direttamente da Parigi. Prendiamo la macchina e ci rechiamo di filato a Aix en Provence. La cittadina è carina e curata ma il nostro obiettivo è cercare una vera cena Francese e ci riusciamo grazie al Ristorante Contrapoint, il locale è carinissimo pieno di chincaglierie appese al muro, il gentilissimo proprietario tatuatissimo ci porta una lavagna gigante con tutti i piatti e scegliamo camembert al forno con cipolle caramellate, hamburger, maigret de canard con miele e birra alla castagne… eccellente. Il giorno dopo facciamo un altro giretto di ricognizione nella cittadina, che ci piace ma non ci fa impazzire, ma raggiungiamo il delizioso Crepes cidre & Compagnie dove la premurosa proprietaria ci propone crepes salate e dolci accompagnate da un frizzantino sidro. Diciamo che Aix en Provece ci ha affascinato soprattutto da punto di vista eno-gastronomico.

Ci spostiamo vero Roussillon evitiamo le autostrade e affrontiamo un’angusta stradina di montagna che e’ veramente affascinante, incontriamo casali dai toni pastello con le tipiche finestre colorate, cavalli, vigne e la lavanda un pò ovunque (purtroppo non fiorita) questa e’ la Provenza che tanto aspettavo, finalmente! Roussillon e’ un piccolo paese dai toni del giallo, rosso e arancione, visitiamo il sentiero delle ocre, un canyon veramente suggestivo dove il verde della vegetazione contrasta il rosso dell’ocra creando un effetto veramente meraviglioso, toglie il fiato. Dura circa un’oretta e munitevi di macchinetta fotografica.

Ci spostiamo a Fontaine de Vancluse, un paesino incastonato tra la roccia, il borgo è carino con ruote idrauliche che rendono il tutto molto suggestivo ma la chicca è la sorgente d’acqua. Dalla piazza principale un sentiero sale verso la montagna e in circa 20 piacevoli minuti seguendo il fiume si raggiunge una sorgente dall’acqua smeraldo. Il colore cristallino, il fragore delle cascate, il verde del bosco rendono questo posto veramente interessante ed emozionante.

Continuiamo verso Chateauneuf du Pape, cittadina famosa per il suo vino, antico territorio Papale dove diversi Pontefici investirono per ottenere un meraviglioso nettare d’uva. Le particolarità di questi bassi vigneti sono date dai ciottoli di origine glaciale posti sul terreno che trattengono calore di giorno e lo rilasciano di notte. Eh, i Papi hanno l’occhio lungo e ottimo palato. Le strade sono piene di Caveau degustation vente cioè cantine che offrono gratuitamente degustazioni di vino quindi ve ne andrete da questo paese veramente soddisfatti e particolarmente in pace col mondo.

Altra Tappa ad Avignone, dove le attrazioni principali sono il Palazzo Papale e il ponte d’Avignone, infatti, le visitiamo prendendo le audioguide che rendono la visita decisamente interessante. Molti criticano il fatto che il palazzo sia scarno e vuoto, il che e’ verissimo, ma questo non pregiudica assolutamente la magnificenza e l’austerità del palazzo. Il ponte invece non è proprio niente di che ma il contorno lo rende veramente da vedere, i mille particolari raccontati dall’audioguida e la ricostruzione 3d che si trova nel piani inferiori. Questi francesi riescono in pieno a dare valore a dignità alle proprie bellezze.

Il viaggio prosegue ad Arles, antica città Romana e importante per le opere di VanGogh. Mi sento di segnalare il nostro albergo Hotel Saint Trophine. Sembra di entrare in un film di David Lynch, moquette polverosa e pareti colorate, una statua-rana gigante, lampade che emanano luce soffusa e chincaglierie ovunque, il tutto risulta inquietante un bel po’ ma anche estremamente affascinate. Rimaniamo rapiti da questo luogo. Comunque dopo aver bevuto una dose imbarazzante di birra e aver superato indenni la notte ci dedichiamo alla scoperta del paesino, visitiamo il teatro e l’anfiteatro Romano, sicuramente interessanti ed incastonati in una cittadina pulita, graziosa e molto affascinante.

Dopo un veloce pranzetto a base di toro, prima di rientrare in aeroporto ci concediamo un tuffo nella Camargue. Questa zona è pazzesca, fuori dal comune, quasi casualmente ci ritroviamo in una deserta lingua di terra che attraversa una palude, da una parte e dall’altra fenicotteri, gabbiani e simil sabbie mobili. Indecisi se tornare indietro o se proseguire visto che non vediamo segni di civiltà da km, ci convinciamo che la natura ci darà grandi soddisfazioni e infatti alla fine arriviamo in una lunghissima spiaggia deserta che sembra arrivata dal nulla, l’entusiasmo invade la nostra macchina e scendiamo sfidando il vento che soffia all’impazzata.

Il nostro viaggio finisce qua. E’ stata l’ennesima avventura meravigliosa, una vacanza veramente eterogenea: architettura, natura, archeologia, animali, cibo… Siamo pienamente soddisfatti e ci riproponiamo di ritornare per vedere la lavanda che purtroppo non abbiamo potuto ammirare e per poter scoprire meglio la Camargue.



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