In giro per la Normandia

Il nostro viaggio non è stato limitato alla sola Normandia, che comunque l’ha fatta da padrone, ma ha toccato varie località interessanti della Francia Settentrionale, tutto ciò in 8 giorni durante il mese di Agosto. Abbiamo pianificato il viaggio già un paio di mesi prima di partire, scegliendo il tragitto più interessante da intraprendere, prenotandoci per tempo gli alberghi (tutti due/tre stelle) e la macchina (con l’economico easy car). Fortunatamente abbiamo incontrato un tempo clemente, anche se le temperature non sono mai state troppo estive, ma del resto è tipico di queste regioni. Inoltre siamo stati bravissimi a risparmiare non negandoci nulla, rifornendoci per il carburante quasi esclusivamente presso le pompe di benzina degli innumerevoli centri commerciali, dove si risparmia notevolmente (si paga solo con bancomat e carte di credito, le prime quasi esclusivamente si ultima generazione con micro chip), prediligendo un percorso misto per le strade (statali-provinciali e autostrade, dalle quali è possibile entrare ed uscire senza pagare il biglietto)
1 giorno Bauvais – Chartres – Le Mont S.Michel Con volo Ryan Air siamo partiti prestissimo da Roma Ciampino alla volta di Bauvais. Atterrati abbiamo sbrigato le pratiche per prendere l’auto (una decorosa citroen c3) e siamo partiti alla volta di Parigi. Travolti dal traffico della città ci siamo alla fine diretti verso Chartres. Abbiamo attraversato una miriade di paesini, rimanendo colpiti dall’ordine e dal decoro di questi piccoli insediamenti, tutti con la loro brava cattedrale dalle alte guglie a dominarne l’abitato. Chartres è famosa per la sua magnifica cattedrale, il cui corpo gigantesco si staglia all’orizzonte della piatta campagna francese già a diversi km di distanza. Il paese è una visita obbligata ed interessante, la notre dame è magnifica ed imponente. Vorrei tornarci per visitarlo con più calma. Dopo un pasto frugale ci mettiamo in marcia verso Le Mont S Michel. Giungiamo verso sera a Pontorson, a 9 km dal monte, dove pernottiamo preso l’hotel De Bretagna. Pulito ma brutto, con personale scortese. Prima del meritato riposo, cena a base di gallette farcite e visita notturna, molto suggestiva, al monte illuminato (anche se la miriade di alberghi sorti nei suoi pressi danno alla zona un aria da las vegas di provincia).
2 giorno Le Mont S.Michel – Bayeux – Spiagge dello Sbarco Ci svegliamo di buon ora e ci dirigiamo di nuovo al Mont S.Michel. Oggi è prevista l’ondata di piena più alta della stagione e non vogliamo perderla. In realtà il fenomeno è troppo lento per poter essere apprezzato ad occhio nudo sebbene sia evidente dopo un paio d’ore di visita come l’area della laguna in un primo tempo sgombera o quasi dalle acque ne sia completamente ricoperta. La visita del Mont S Michel non è entusiasmante: c’è molto caos, l’interno è pieno di negozietti di souvenirs (mi ha ricordato un San Marino in piccolo). Dopo un giro sui camminamenti interni ce ne andiamo e ci mettiamo in viaggio verso Bayeux. Arriviamo presso il B&B di madame Pichoniere, un delizioso cottage a due piani con tanto di letto a baldacchino, dove ci riposiamo. Questo è il punto di partenza per la visita ad un paio di siti importanti lungo la striscia delle spiagge dello sbarco in Normandia. Andiamo dapprima verso Omaha Beach, passando attraverso paesini disseminati di ricordi bellici, monumenti commemorativi, bandiere degli alleati: si respira un clima diverso in questi luoghi così pregni di significati. Ad Omaha visitiamo il grande cimitero dei caduti americani, con la sua distesa di croci bianche e scendiamo verso la spiaggia, dove è rimasto praticamente nulla. Ci sono, anzi, numerosi esercizi balneari. Ci rimettiamo in cammino ed arriviamo dopo diversi km a Pont de Lu Hoc, dove c’è il Rangers Memorial. Lì invece è rimasto tutto come 65 anni fa. A terra vi sono gli immensi crateri delle bombe, e disseminate le rovine dei bunker tedeschi e delle postazioni dell’artiglieria pesante. Sono luoghi su cui domina un atmosfera di mestizia, ma la cui visita è senz’altro doverosa. Torniamo in serata a Bayeux, visitiamo a piedi il centro storico e dopo una rapida cena di nuovo a base di gallette ce ne andiamo a dormire. Sarebbe valsa la pena un’altra notte per visitare meglio la cittadina ma il tempo stringe.