In giro per l’Europa 3
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In giro per l’Europa 2018
Dal 12 al 22 maggio di giusep11
L’itinerario passa attraverso 3 stati: Portogallo, Germania, Polonia
La mia attenzione sarà posta sui luoghi non ancora citati nei diari precedenti (In giro per l’Europa, In giro per l’Europa – parte seconda, In giro per l’Europa in bus)
12 maggio
Volo Ryanair con destinazione Lisbona, arrivo in serata.
13 maggio
Passo la giornata a Porto camminando per le vie del centro. È domenica per cui c’è poca gente in strada, ma è sempre un piacere passeggiare e guardarsi intorno. Visito nuove chiese che non avevo visto nei viaggi precedenti, compresa la libreria Lello che inaspettatamente è a pagamento. Faccio qualche foto e vado via.
Arrivo al quartiere Ribeirinha per scattare delle foto e risalgo su fino al mercato Bolhao che trovo chiuso. E’ sempre bello vedere e fotografare i ritratti composte dalle famose mattonelle che talvolta arrivano a coprire un’intera facciata.
Che dire in definitiva? Porto è sempre bella da rivisitare come del resto per le altre città si trova sempre qualcosa di nuovo da vedere.
14 maggio
Volo Rayanair per Francoforte: comincia la vera avventura. Per arrivare in centro basta prendere il treno dal teminal-1(in cui si arriva tramite bus shuttle dal T2) dell’aeroporto che con pochi minuti ti porta alla stazione centrale(Haptbanhof).
All’uscita subito trovo l’ostello e fatto il check-in sono subito in strada per arrivare al Geuthe House. Avevo letto pareri contrastanti su questo museo, ma devo dire che tutto sommato per me è stato positivo. Ci sono varie sale distribuite su diversi piani con esposizione di quadri e arredi dell’epoca che mi sono piaciuti. Tra le varie cose mi è rimasto impresso lo scrittoio molto semplice dove lo scrittore dava vita alle sue opere. Ovviamente da visitare c’è il centro storico con le chiese e le piazze e si può fare una bella camminata lungo il fiume. Al ritorno lungo Kaiserstabe si può fotografare il palazzo sede della banca UE.
Invito a visitare il quartiere Sachsenhausen popolato di pub e locali molto caratteristici tra viuzze molto belle da visitare non lontane dal centro. La sera finisco con un giretto e cena all’ostello che è proprio su Kaiserstrabe.
15 maggio
Norimberga: tra fascino e terrore. Raggiungo con Flixbus Norimberga dopo 3 ore di viaggio. Mi sistemo all’ostello e raggiungo a piedi dopo una lunga camminata il DokuCenter, ovvero il centro di documentazione sul nazismo. Occorrono 2-3 ore per una visita approfondita, soprattutto se si usa l’audioguida per tutto il percorso. E sì, si tratta di un percorso in cui vi sono esposte una serie di foto e si possono seguire delle proiezioni che hanno come oggetto il racconto dei sopravvissuti allo sterminio. Ritengo importante la visita di questo centro per approfondire la storia orribile della guerra mondiale.
Questo centro si trova in un’area in cui sorgevano altre strutture come il campo Zeppelin, oggi parzialmente trasformato, in cui avvenivano i grandi raduni delle forze armate del Reich. Ho potuto provare come ci si poteva sentire onnipotenti affacciandosi dal balcone lungo la gradinata centrale e vedere tutto quello spazio immenso davanti a sé gremito di forze che gridavano all’onnipotenza.
Lateralmente vi è una strada dritta e larga Grobe strabe su cui avvenivano i raduni con schieramenti delle forze marcianti.
Ritorno in centro sempre a piedi e comincio la visita del centro storico. Ci sono delle chiese in stile gotico molto belle, la piazza mercato dove c’è l’orologio che alle 12 movimenta un carosello di personaggi che girano intorno all’imperatore.
Norimberga è una città per me anche romantica per la presenza di svariati ponti sotto i quali scorre il fiume Pegnitz ed è proprio bello camminare lungo percorsi che fiancheggiano il corso d’acqua.
16 maggio
Il giorno dopo faccio visita al Memorium Museo di fianco al palazzo di giustizia dove vi è l’aula 600 in cui si è celebrato il processo contro i crimini di guerra. Aspetto l’apertura, ma all’atto di fare il biglietto mi avvisano che l’aula 600 è chiusa, per cui resta solo da visitare l’esposizione che evito. Faccio visita al cimitero Johannisfriedhof per vedere le tipiche lapidi che talvolta sono delle vere opere d’arte. Ritorno in centro seguendo il corso del fiume che mi porta dritto alla piazza del mercato. La passeggiata è bellissima e inaspettata in quanto il percorso forse anche perché così bello mi è sembrato breve rispetto all’andata. Ho tempo ancora per girare, rifare dei percorsi già fatti, mangiare un wurstel con senape e birra, comprare dei souvenir, recuperare lo zaino e via partire con la metro U2 per arrivare all’aeroporto.
Volo Ryanair per Krakow, lascio così la Germania.
Considerazioni: il contatto con le persone è assolutamente insufficiente. Li ho trovati impauriti, poco disponibili, sfuggenti, diffidenti, non gentilissimi, dall’incavolamento facile. Insomma, non mi hanno proprio impressionati sti tedeschi.
Arrivo a Krakow e sento aria familiare considerando che vengo ogni anno. La musica cambia, la gente pure, si fa a gara per darti un aiuto. Alla fermata del bus la macchinetta non accetta le monetine e subito una ragazza paga con la sua carta per aiutarmi… che storia. Passo il pomeriggio a fare delle visite, mangio in piazza mercato dove ci sono le bancarelle che cucinano di tutto e alle 24.30 prendo il bus per Poznan dopo aver fatto uno scalo a Wroclaw con Flixbus.
17 maggio
Arrivo al mattino e sono accolto dalla pioggia, ma questo non mi blocca. Fatto il check in sono subito in strada alla scoperta di un nuovo mondo. A me piace Poznan, ci sono sempre tante chiese da visitare, lo Stary Rynek molto bello in cui a mezzogiorno sull’orologio del campanile vi è il carosello con due capretti che si scornano. La città non è molto grande e la si può girare tutta a piedi. Si può arrivare a Park Cytadela dove oltre la vastità dell’area verde si può vedere il museo dei mezzi della seconda guerra mondiale. Da lì si arriva a piedi all’isola di Ostrow Tumski dove è presente la cattedrale. Faccio un bel giro e ritorno indietro.
Vado in stazione per fare il biglietto per l’indomani e mi godo ancora il centro facendo l’ultima passeggiata fino ad arrivare allo Stary. Vi è un gruppo di suonatori di salsa cubana che allietano i turisti. Certo vedere ballare la salsa così c’è da spararsi.
18 maggio
Al mattino presto prendo il treno per Lodz dove passo tutta la giornata con una puntatina ad Aleksandrow Lodzi. Conosco bene Lodz, ma questa volta voglio approfondire la zona del ghetto partendo da Balucki Rynek. Ho fatto il giro del quartiere prendendo in considerazione dei posti e delle strade protagoniste dell’epoca seguendo una mappa in cui vi erano segnalazioni. In definitiva è abbastanza difficile riconoscere i luoghi originali da quelli solo fatiscenti perché abitate da poveri. Ho fatto molta strada ripartendomi tra zone normali e quelle con presenza di palazzi grigi e decadenti ma niente di più. Credo che occorrerebbe una guida per arrivare ai vari siti di interesse.
Per tornare a Plac Wolnosci chiedo l’aiuto di un signore che con orgoglio mi vuole accompagnare di persona per uscire da quel labirinto percorrendo la strada più corta. Arrivo a ul. Piotrkowska e per me è sempre una gioia camminare lungo questa strada delimitata ai lati da palazzi che nel tempo si vanno restaurando dando un’impronta architettonica tipica. Faccio una serie di foto e via per il check in all’ostello Youth Hostel che ha camere singole e comparite di una pulizia mai vista. Loro hanno perso la mia prenotazione, ma non è un problema in quanto in quel periodo c’è larga disponibilità e io sono un vecchio cliente. Visito la cattedrale Kostki, il parco Slowackiego, e altri punti di mio interesse per terminare la giornata lungo Piotrkowska.
19 maggio
Mi alzo presto per raggiungere la fermata del bus che mi porterà a Plock dopo aver fatto tappa a Leczyca. Il corso alle 6 del mattino è pieno di giovani che bevono birra sotto un freddo che mi fa congelare le mani. Mi sembra tutto strano a quell’ora vedere tanta gente; e si, il problema dell’alcool è reale. Passo il pomeriggio a Plock per vedere tra le varie cose, la cattedrale, lo Stary Rynek, 2 musei approfittando del giorno di apertura straordinaria gratuita. Finalmente posso godere della città sotto un bel sole avendola vista altre volte sotto le intemperie. Pernotto all’Hostel Kamienica in camera singola molto bella e spaziosa, la signora mi conosce bene e mi chiama anche per nome. Posso approfittare per una doccia rigenerante dopo giorni di grandi fatiche. La cosa che mi è nuova di questo posto è la presenza di strutture all’aperto per fare sport e camminate. Dall’alto della città si possono notare lunghi percorsi natura per fare delle ottime pedalate o running lungo il fiume Vistola.
20 maggio
Prendo il bus per Varsaia alle 5.20 e arrivo alle 7.30 alla fermata di Palac Kultury. Faccio un giro che mi porterà a Stare Miasto per rivisitare tutta la parte storica con i palazzi e le chiese e da lì camminando ritorno in centro per prendere il treno. Arrivo a Piotrkow Tribunalsky. Sono curioso di visitarlo perché l’anno passato ero in quella stazione per cambiare treno e da lontano vedevo delle chiese e dei palazzi che mi avevano talmente incuriosito e ho detto che sarei tornato a visitarlo non appena si fosse presentata l’occasione. Mi reco all’ufficio turistico dove il ragazzo mi rilascia una serie di opuscoli che presentano la città sotto vari punti di vista. Seguo l’itinerario monumentale dove si possono visitare chiese, palazzi, piazze e parchi. Il giro si conclude dopo 2 ore e mezza e sono così pronto per riprendere il treno e arrivare a Czestochowa dove passo la notte. Ovviamente non si può non visitare Jasna Gora, soprattutto la mattina alle 6.00, ora in cui viene scoperto il quadro della Madonna Nera secondo un rito consolidato accompagnato dallo squillo delle trombe.
21 maggio
Prendo il bus che mi riporta a Krakow per chiudere il cerchio. Appena arrivo prendo subito il tram per la piazza Bohaterow Getta, simbolo della deportazione nazista. Questa piazza si trova nei pressi del quartiere Ebraico Kazimierz ed è a poche centinaia di metri dalla Fabbrica Schindler. Ho potuto visitare per 2 ore e mezza questa ex fabbrica dove si ripercorre la storia nazista di Krakow. E’ un museo documentale con foto, video, reperti storici. Direi che è emozionante vedere quelle pentole prodotte in fabbrica e verso la fine del percorso lo studio di Shindler con scrivania, telefono e altro.
All’uscita mi reco alla cattedrale Wawel per rivederla, ma è piena di gente e per il fatto che vengo beccato a fare le foto mi accompagnano fuori.
Raggiungo il cimitero dietro la stazione Glowny per visitare la tomba di famiglia di Wojtyla, che non è facile ritrovare, e da lì ultimo giro in centro e via a prendere il bus 252 per l’aeroporto.