In giro per l’Austria in camper
Non è facile mettersi d’accordo su come gestirlo: siamo in tre a volerlo usare e non sempre ci si trova d’accordo, ma alla fine ci si accorda sul fatto che Marco ed io lo avremo a disposizione dal 4 al 15 Agosto. Ottimo, tanto poi Marco, che quest’anno per la prima volta cambia squadra di calcio, il 16 alle 9.30 deve essere in campo pronto per iniziare la preparazione.
A questo punto però sorgono i dubbi: papà e mamma con la loro ormai pluriennale esperienza da camperisti un po’ ci sconsigliano di partire da soli per la Spagna, un sacco di camperisti, anche esperti, hanno subito dei furti soprattutto nella zona vicina al confine tra Francia e Spagna e comunque ci sembra che i giorni a disposizione siano troppo pochi per fare il giro che avevamo in mente. Un po’ a malincuore cerchiamo un’alternativa: non è facile trovarla dopo che per mesi si ha l’idea, la convinzione e la voglia di andare in un posto. Ma l’occasione di avere il camper è davvero imperdibile, non si può sprecarla andando in un campeggio al mare per 10 giorni e allora, ecco che nasce un’idea che ci porterà, in concreto, ad un tipo di vacanza opposta a quella pensata: andiamo in Austria, al fresco! In quei giorni qui in Veneto si boccheggiava dal caldo, peccato che invece proprio i giorni prima di partire abbia iniziato a fare brutto tempo! Ma ormai la decisione è presa e dopo aver passato le sere prima della partenza a sistemare il camper finalmente il 4 Agosto sera alle 21.30 riusciamo a partire.
Il nostro obiettivo è arrivare fino a Villach ma, per l’emozione della partenza e chissà per cos’altro, sbagliamo strada! Se Marco ci ripensa ancora si innervosisce! Alla fine, ci fermiamo dopo Udine e passiamo la notte in un parcheggio dell’autostrada. Il 5 Agosto alle 7.30 siamo già pronti per ripartire: dobbiamo recuperare il tempo perso ieri sera e arrivare alla nostra prima metà: Werfen. La Lonely Planet consiglia di non perdere “lo spettacolo offerto dalle torri di ghiaccio, sapientemente illuminate, nelle gelide profondità delle Grotte di Eisriesenwelt” e noi decidiamo di seguire questo suggerimento. Arriviamo a Werfen e subito troviamo precise segnalazioni per l’Eisriesenwelt Höhle. Troviamo anche subito un parcheggio dove ci sono molti camper parcheggiati ma vediamo che per le grotte mancano ancora 5 km e che in quella strada si avventurano anche gli autobus turistici: se passano loro perché non dovremmo passarci noi? In realtà la strada è abbastanza larga ma ha una pendenza incredibile e una volta arrivati in cima il camper va lasciato lungo la strada. Ma si, ormai siamo lì, siamo riusciti a raggiungere la vetta, tiriamo un sospiro di sollievo e partiamo per questa lunga camminata verso le grotte. Scopriamo poi, grazie ad una coppia di camperisti italiani sicuramente più esperti di noi e un po’ più giudiziosi che, per chi lascia il camper giù c’è la possibilà di prendere a pagamento una navetta che arriva fino all’inizio del percorso per raggiungere le grotte.
Vi avvertiamo subito che la camminata che vi attende non è delle più facili: certo per Marco, abituato ad allenarsi tre volte la settimana è molto più semplice, io invece arrivo alla meta con un super fiatone e il cuore che sembra scoppiare ma vi assicuriamo che ne vale sicuramente la pena…Anche in una giornata nuvolosa come quella che abbiamo trovato noi. Dopo una prima camminata in salita di circa 15 minuti, si arriva a prendere la funivia dove si acquista anche il biglietto per entrare alle grotte (17 Euro a persona: funivia a/r e visita guidata alle grotte). La salita con la funivia sarebbe forse impressionante se non fossimo avvolti dalle nuvole che non ci fanno vedere più di tanto, ma per me forse è meglio così data la pendenza con cui si sale. Una volta scesi, non pensate di aver raggiunto la meta: un’altra ripida salita vi aspetta prima di arrivare alle caverne. All’entrata troverete una guida, noi siamo stati fortunati perché la nostra parlava anche italiano ma in ogni caso tutte parlano inglese.
Lo spettacolo all’interno è fantastico è nonostante si geli (sono almeno 0 gradi) è divertente salire le scalette di legno e attraversare stretti passaggi sotterranei per quasi un km all’interno della grotta. Queste sono le più grandi caverne di ghiaccio al mondo accessibili al pubblico: 30.000 mq di ghiaccio! Il tempo vola e dopo un’ora in mezzo ai ghiacci torniamo fuori; il tempo è migliorato e ora attorno a noi si gode di un panorama fantastico anche se non del tutto limpido. Vediamo che sotto di noi si erge un meraviglioso castello: è Hohenwerfen. Noi ci limitiamo ad osservarlo da lì, è giunta l’ora di tornare al camper, preparare una pasta e proseguire il nostro tour.
Vediamo che nella strada per raggiungere Salisburgo è possibile deviare per visitare una delle famose miniere di sale che, nel passato, hanno fatto diventare ricca la zona del Salisburghese e decidiamo di fermarci. Il Salzwelten Salzburg si trova sulla collina che sovrasta la città di Hallein, io questa miniera l’ho già visita in gita con la scuola, sarebbe stato interessante vederne un’altra ma per motivi logistici questa è sicuramente la più comoda da raggiungere e allora…Ci fermiamo! Riusciamo ad entrare con l’ultimo giro guidato della giornata: che fortuna! Avremmo dovuto altrimenti spostarci e tornare il giorno dopo perché nel parcheggio adiacente non è possibile passare la notte. L’entrata è un po’ costosa (16 Euro a testa) ma il tour è divertente e immaginiamo che per le famiglie con bambini a seguito questo sia proprio un must! Ci si veste con delle tute da lavoro bianche, si entra a bordo di un trenino, si scende giù lungo scivoli di legno e si sale addirittura in zattera! Usciamo che sono le 18.30!! Dobbiamo pensare a dove passare la notte…Vorremmo ancora andare a vedere il famoso Nido dell’aquila (il rifugio costruito per Hitler) a Berchtesgaden ma immaginiamo che sia già chiuso e preferiamo puntare su Salisburgo. Trovare il campeggio Nord-Sam è facilissimo ma una volta arrivati lì ci dicono che hanno posto solo se ci va bene dividere una piazzola con un altro camper. Accettiamo e praticamente sembra di essere in un parcheggio ma per noi va bene…Infondo, siamo in Agosto e la gente in vacanza è tanta, soprattutto gli italiani che si trovano ovunque! Mangiamo e stanchi morti decidiamo di andare a letto: come primo giorno ne abbiamo visto di cose…No?!? E’ domenica, ci svegliamo presto con una gran voglia di goderci una bella giornata a Salisburgo ma…Piove! Decidiamo di temporeggiare in camper nella speranza che smetta o almeno che si calmi un po’ ma la situazione non sembra cambiare neanche dopo aver pranzato e allora muniti di ombrello e K-way partiamo alla scoperta della città! La fermata dell’autobus è subito fuori dal campeggio e in meno di mezz’ora siamo in centro a far le prime foto nei giardini dello Schloss Mirabell. Attraversiamo il fiume Salzach e ci troviamo nelle viuzze piene di negozi e gente della città. Giriamo un po’ tra Kapitelplatz, Residenzplatz e Domplatz e visitiamo anche il Duomo la cui facciata sfortunatamente è in ristrutturazione. Decidiamo infine di raggiungere la Festung Hohensalzburg, la fortezza che dall’alto domina la città. Per salire prendiamo la famosa funicolare Festungsbahn che permette di raggiungere la cima in un minuto. Con Euro 9.80 si sale alla fortezza e si ha l’accesso a 2 piccoli musei e alla visita dell’interno della fortezza stessa con un’audioguida anche in italiano. La vista da li è fantastica, si può ammirare tutta Salisburgo e anche la campagna circostante se la giornata è bella! Tutto sommato noi siamo fortunati perché prima di scendere il cielo si apre un po’ e riusciamo a fare delle belle foto…Almeno un po’ di tregua dalla pioggia incessante.
Torniamo a Kapitelplatz, facciamo merenda con una fetta di torta e optiamo per tornare in camper: siamo bagnati fradici e sfiniti per tutta la pioggia che abbiamo preso. Speriamo che domani il tempo sia migliore così magari andiamo a vedere lo Schloss Hellbrunn con i suoi meravigliosi giardini.
Ci svegliamo lunedì mattina e…PIOVE! Uffa, che facciamo? Non vale la pena andare a Hellbrunn per visitare i giardini con i giochi d’acqua quindi sistemiamo il camper, facciamo acqua, svuotiamo i serbatoi e ripartiamo per la zona dei laghi con la speranza che il tempo migliori.
E in effetti, il tempo un po’ migliora: almeno ha smesso di piovere e addirittura nel pomeriggio a volte qualche raggio di sole fa capolino ma non è comunque abbastanza per convincerci a cercare un campeggio per trascorrere almeno qualche giorno nella zona. Decidiamo quindi di iniziare il nostro tour dei laghi con il camper e ci fermiamo subito a Mondsee che si affaccia sull’omonimo lago. Il paese è piccolo ma ha un lungo-lago davvero carino, ottimo nelle giornate di sole per fermarsi a mangiare qualcosa. Ci soffermiamo circa un’oretta per passeggiare nel paese e poi ripartiamo per St. Gilgen.
Qui ci fermiamo a mangiare in un parcheggio poco distante dal centro, lungo la strada (3 Euro per 24 ore); e quando partiamo per una passeggiata esce pure un po’ di sole: giusto il tempo per un’ austriaca di infilarsi l’accappatoio, percorrere i 20 metri che la separano dal lago, buttarsi in acqua, fare una nuotatina di 5 minuti e tornare in casa. Mah, a volte la gente è proprio strana! Anche questo paesino nonostante sia di modeste dimensioni è pieno di fascino e, a quanto pare, pieno di possibilità di praticare sport acquatici e non solo. Abbiamo visto, infatti, una funivia che partiva da poco distante dal centro per raggiungere le montagne che circondano il paese. Il sole però sparisce e inizia a piovere pure a stravento: ripartiamo! Decidiamo di raggiungere St. Wolfgang; la guida dice che la cittadina è un piccolo gioiello ma purtroppo una volta arrivati non riusciamo a trovare un parcheggio. O meglio, il parcheggio c’è, ma costa 8 Euro per 24 ore e dato che non è nostra intenzione fermarci così a lungo ci sembrano un po’ soldi sprecati e proseguiamo per Gmunden. Tutta la strada che costeggia i laghi e che porta da un paese all’altro è davvero panoramica e ci capita di fermarci per fare qualche bella foto. Immaginiamo che con il sole la zona sia ancora più bella, soprattutto per la possibilità di percorrerla in bicicletta seguendo le numerose piste ciclabili esistenti e ben segnalate.
Arriviamo a Gmunden e parcheggiamo in un grande parcheggio vicino al punto informazioni. Il tempo continua ad essere incerto ma non piove e così abbiamo la possibilità di fare una passeggiata lungo il lago e nel piccolo centro con una grande piazza, la Rathausplatz, che si affaccia sul lago. Sono le 16 e abbiamo la fortuna di sentire il suono del carillon del Glockenspiel in ceramica contenuto proprio nella facciata del municipio. Sono le 17 quando torniamo al camper, prendiamo la cartina e ci accorgiamo di essere nel punto più vicino per andare a Regen, in Germania a trovare gli zii di Marco che hanno una gelateria. Il tempo non è dei migliori, ci guardiamo in faccia e la decisione è presa: si devia per la Germania per andare a mangiare un gelato! Dopo 3 ore abbiamo già un’enorme coppa di gelato davanti e gli zii di Marco con un grande sorriso perché non si aspettavano un’improvvisata del genere! Al mattino ci svegliamo, andiamo a fare un po’ di spesa, carichiamo più gelato possibile nel congelatore del camper e ripartiamo! E’ una bella giornata ma durante il suo corso, il tempo cambierà mille volte. Destinazione: Steyr! Anche qui abbiamo qualche problema nel trovare parcheggio e quindi a malincuore ci fermiamo solo per mangiare e poi ripartiamo. Purtroppo abbiamo perso molto tempo nella vana ricerca di parcheggio e così ci accorgiamo che è troppo tardi per dirigerci verso Mauthausen. Facciamo una breve sosta a St. Florian per visitare l’abbazia Augstiner Chorherrenstift una delle più belle abbazie dell’Austria superiore e decidiamo di passare la notte a Linz.
Sulla riva settentrionale del Danubio, nei pressi del museo tecnologico Ars Electronica Centre c’è un parcheggio enorme dove è possibile pernottare gratuitamente. Facciamo una breve passeggiata per il centro prima di cena rimandando una visita più accurata al giorno dopo.
Al mattino ci svegliamo e decidiamo di entrare all’Ars Electonica Centre: alla fine, trascorriamo quasi tutta la mattina all’interno affascinati da questo mondo tecnologico; io provo pure a volare e ad immergermi nelle acque del Danubio:ovviamente è una simulazione ma è proprio divertente. Uscendo, decidiamo di rimanere in giro ancora un po’ e quindi gironzoliamo per la città guardandoci intorno per scoprire un po’ le sue bellezze.
Nel pomeriggio ripartiamo per andare a visitare il campo di concentramento di Mauthausen. Da molto volevo visitarne uno in quanto la storia a questo riguardo e in generale quella del ‘900 con le guerre mondiali mi ha sempre appassionato. Qualsiasi commento o descrizione sarebbe superfluo, ci limitiamo a consigliarvi di calcolare bene i tempi per la visita perché a noi non sono bastate 3 ore per visitare tutto e a malincuore abbiamo dovuto uscire senza finire di vedere bene alcune parti. Infine, vi ricordo che ad ogni ora è possibile assistere alla proiezione di un filmato in italiano presso il centro informazioni.
Dopo questa triste ma doverosa visita ci spostiamo verso Melk: tempo permettendo, domani scaricheremo le biciclette per fare il pezzo di ciclabile che da Melk porta a Krems, da tutte le guide definito uno dei più suggestivi percorsi ciclabili dell’Austria.
Arrivati a Melk vediamo le indicazioni per un campeggio: attraversiamo uno stretto ponte e ci troviamo in riva al Danubio dove in una specie di grande giardino vediamo alcune tende, roulotte e camper accampati, ma dov’è la reception? E non c’è nemmeno una sbarra…E i bagni? Siamo un po’ perplessi, entriamo nel vicino ristorante/guesthouse e capiamo che sono loro che gestiscono il tutto. La gentile signora mi dice che possiamo metterci dove più ci piace, che i bagni sono accanto al ristorante e che è possibile fare la doccia ma soprattutto che si pagano le notti effettive e che non c’è bisogno di andar via per le 12 del giorno dopo. Ottimo!! Unica cosa, bisogna pagare subito ma la signora non trattiene alcun documento. In ogni caso pensiamo che siano 16 euro ben spesi perché c’è pure la possibilità di allacciarsi alla corrente.
Il mattino dopo, incredibile ma vero, c’è il sole! Che fortuna! Tutti contenti partiamo per il nostro giro in bici; per circa 40 km corriamo in mezzo a vigneti, colline, piccoli paesi tipici e sempre con il Danubio alla nostra destra. La ciclabile è piena di ciclisti tutti rispettosi dei segnali e delle altre persone. Davvero un’esperienza incredibile. Dopo circa 25 km il tempo un po’ cambia, Marco propone di tornare indietro ma io convinta che poi si possa tornare in treno dico che a questo punto è meglio continuare. Arriviamo a Durnstein…Piccolissimo paesino dove bisogna scendere dalla bici per non investire i numerosi turisti. Ormai mancano pochi km e Krems ma per scrupolo mi fermo ad un ufficio informazioni per assicurarmi che ci sia la possibilità di tornare a casa in treno e…Sorpresa! Questa possibilità non c’è! Già mi stavo per mettere a piangere dalla disperazione…Altri 40 km in bicicletta? Con il sellino così duro e il sedere che implorava pietà? Io non ce la posso fare! Mi viene un’idea: forse si po’ tornare via fiume! Ed infati dopo neanche un’ora prendiamo il battello da Durnstein che in poco più di 2 ore e mezzo ci riporterà a Melk. (Il tutto per 16 Euro a testa). Il giro in battello si rivela proprio una bella pensata: rivediamo dall’esterno i paesi che abbiamo attraversato in bici e anche delle cose che prima ci erano sfuggite. Tra l’altro il battello, almeno quello della compagnia che abbiamo preso noi, ha una voce registrata che fa da guida turistica illustrando le bellezze della zona. Un lusso! Arrivati a Melk decidiamo di visitare il paese e soprattutto di andare a vedere la sua famosa abbazia: è enorme! A vederla non sembra così grande e con dei giardini così estesi. E’ tardi però e quindi decidiamo di non pagare il biglietto per visitare l’interno e torniamo in camper.
Valutiamo che non siamo poi così distanti da Vienna e che, dato che, è già giovedì potremmo raggiungerla stasera per iniziare a visitarla domani. Detto, fatto! Verso le 19 siamo a Vienna nei pressi del campeggio Wien West ma incontriamo 2 famiglie di Bologna che ce lo sconsigliano: il campeggio è pieno e ci sono posti solo in una specie di campeggio succursale che a dir loro ha delle docce indecenti. Decidiamo di andare al Neue Donau che dovrebbe essere anche più vicino al centro ma raggiungerlo non è così semplice: giriamo per un’ora senza ben capire se andavamo o meno dalla parte giusta e poi finalmente lo troviamo! Anche qui si ripresenta lo stesso problema che avevamo incontrato a Salisburgo: siamo ad Agosto e praticamente il mondo è in ferie! Ci dicono che possiamo entrare e che se troviamo posto possiamo fermarci. Praticamente è un continuo girare di camper e macchine alla ricerca di un posto. Noi alla fine ci posizioniamo di fianco ad un equipaggio tedesco che ci accoglie gentilmente e davanti ad una tenda di ragazzi di Bassano del Grappa che non hanno nessun problema ad offrirci un pezzo della loro piazzola. Il campeggio comunque è davvero carino e immagino che in periodi un po’ più tranquilli sia davvero un posto strategico per visitare Vienna e avere allo stesso tempo una base efficiente e pulita per dormire.
Il mattino dopo siamo pronti per visitare Vienna, volevamo scaricare le bici ma c’è molto vento e dato il grosso raffreddore rimediato da me i giorni precedenti, Marco decide che si gira a piedi. La fermata dell’autobus è appena fuori dal campeggio e in meno di mezz’ora si è in centro.
Purtroppo non abbiamo molto tempo a disposizione per vedere la città quindi decidiamo di tralasciare i musei. Prima tappa d’obbligo l’imponete Stephandom e a seguire le vie pedonali piene di negozi dove c’è da perdere la testa. Raggiungiamo poi Michaelerplatz, Heldenplatz, i due edifici gemelli che ospitano il Naturhistorisches Museum e il Kunsthistorisches Museum e infine il quartire dei musei. Da li ripartiamo per Burggarten e l’Albertina. Infine ci dirigiamo versa Rathaus dove ci fermiamo a mangiare in una delle bancarelle il tipico wurstel e un dolce buonissimo, tipico viennese.
Continuiamo a passeggiare un altro po’ e poi con la metropolitana raggiungiamo il Pater: la ruota panoramica ci attende. Il giro è davvero suggestivo, il panorama offre una splendida vista sulla città. Merita comunque una visita l’intero parco di divertimenti che ospita numerose giostre da brivido.
Torniamo in camper…Siamo sfiniti e alle 22.30 siamo già a letto: domani vogliamo visitare la residenza di Sissi, Schonbrunn.
E’ sabato, ci svegliamo presto e partiamo per Schonbrunn, vorremmo cercare di essere al camper per mezzogiorno per evitare di dover pagare una notte in più al campeggio per cui alle 8.10 siamo già in autobus. L’idea è stata geniale: non troviamo coda alla biglietteria e ci gustiamo la visita guidata e la passeggiata nei giardini a pieno. Quando usciamo, la coda è enorme e tiriamo un sospiro di sollievo per essere riusciti ad evitarla. Schonbrunn vale veramente una visita e soprattutto la merita il suo immenso parco che con le bella stagione è ricco di colori.
Mentre torniamo al camper inizia a piovere, pensiamo che siamo stati davvero fortunati e lasciamo Vienna un po’ più felici: anche se ci fossimo fermati un po’ di più avremmo preso un sacco di pioggia.
Il nostro tour si sta ormai per concludere: è sabato e con i miei genitori c’eravamo accordati di trovarci in un campeggio a pochi km dal confine con l’Italia per goderci gli ultimi giorni in assoluto riposo.
La scelta del campeggio non è casuale: ormai da un paio d’anni i miei si recano da Norbert presso lo Schluga Camping a Vellach nei pressi di Hermagor. Il posto è incantevole e il padrone del campeggio è un ragazzo giovane, Norbert, pieno di entusiasmo e iniziative da proporre ai suoi ospiti. Il campeggio poi è fantastico, con strutture ottime e pulite, credo sia il migliore campeggio che io abbia mai incontrato. Il sabato pomeriggio quindi lo trascorriamo in camper per spostarci da Vienna a Hermagor: piove tutto il tempo! Arriviamo a Hermagor verso le 19 e siamo i primi: i miei genitori e i loro amici non sono ancora arrivati. Norbert ci avvisa subito che la Festa nel bosco programmata per stasera è stata rinviata a lunedi a causa del brutto tempo: meglio così pensiamo…Siamo davvero stanchi! Così stanchi che io decido che non ho voglia di cucinare e così andiamo a mangiare il goulasc (lo spezzatino di manzo con dei gnocchetti bianchi tipo spatzle di contorno) e lo strudel presso il ristorante del campeggio. Il tutto per 10 Euro a testa! Finalmente arrivano anche i miei: sono le 23, e dopo aver loro raccontato il nostro giro per l’Austria andiamo a letto…Domani mattina finalmente si dorme.
Iniziano gli ultimi tre giorni delle nostre vacanze: abbiamo deciso che saranno all’insegna del relax. E infatti faremo proprio poco: qualche camminata, qualche giro in bici fino al lago e soprattutto delle super mangiate in compagnia dei miei e dei loro amici! Praticamente, il tempo vola! Il lunedì sera c’è la festa nel bosco: Norbert ha organizzato il pulmann, si parte alle 21 e si po’ tornare da mezzanotte in poi con il pulman che parte ogni ora! Purtroppo pioviggina e l’atmosfera è un po’ rovinata ma la festa è piena di giovani che ballano, bevono birra e si divertono. Torniamo al camper per l’una..Il giorno dopo è il nostro ultimo giorno di vacanza e l’Austria ci regala una splendida giornata di sole che ci permette addirittura di fare il bagno in piscina. Rimandiamo la partenza fino alle 20…Poi rassegnati partiamo verso casa! Il campeggio è solo a mezz’ora da Tarvisio e a circa 3 ore da casa! Per mezzanotte parcheggiamo il camper davanti a casa mia: per quest’anno le vacanze sono finite ma l’Austria c’è rimasta nel cuore!