In giro per il Giappone

Giappotour in shinjansen tra amici, alla scoperta della stupenda cultura, delle magnifiche città, delle curiose abitudini e della gustosa cucina giapponese
Scritto da: raolo85
in giro per il giappone
Partenza il: 14/03/2014
Ritorno il: 29/03/2014
Viaggiatori: 7
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Eccoci tornati, ormai da un bel po’, dall’esperienza giapponese, la prima in estremo oriente. Il viaggio era stato inizialmente ipotizzato per due persone, io e Antonella…pochi giorni durante i quali si è sparsa la voce della scelta della destinazione tra parenti e amici e le adesioni al giappotour sono passate a 3, poi 5 ed infine 7. Inizio subito a pianificare il viaggio e le sue tappe, acquistando la L.P. ma soprattutto basandomi sulle recensioni lette proprio qui, su T.P.C.. Pochi giorni e troviamo il volo, con la compagnia Aeroflot, che risulta essere nella norma, niente di speciale ne’ nel bene ne’ nel male…ma a 510€ direi che il rapporto qualità/prezzo va’ decisamente a suo favore!! Passo ora ad un breve resoconto giorno per giorno, lasciando spazio alle considerazioni personali alla fine. 14 marzo: partenza ore 12 circa da Milano MXP, con arrivo il giorno dopo a Narita, dopo un breve scalo a Mosca.

15 marzo

Arrivo sul suolo giapponese con pochi minuti di ritardo, attorno alle 12. Narita è enorme, ma le indicazioni sono chiare e sbrigate velocemente le faccende burocratiche partiamo alla volta di Kyoto, prima tappa del viaggio ed alla quale giungiamo ormai con il buio, ma l’impatto è ancora più bello perché proprio di fronte alla stazione c’è il Kyoto Sky Tree, che di notte è sicuramente più suggestivo; cerchiamo invano la nostra sistemazione… chiediamo quindi ad una passante che, come poi ci accorgeremo in futuro sia una loro splendida abitudine, si impegna a portarci davanti alla porta del nostro albergo (con tanto di telefonata all’albergo stesso per farsi spiegare dove fosse!), il Guest Inn Chita, che consiglio sicuramente, perché il costo è contenuto e le camere sono in stile giapponese, con le porte scorrevoli in carta di riso ed i futon, la zona è tranquilla e poco turistica ma la posizione è molto comoda, soprattutto per la stazione a breve distanza. Prima cena un po’ complicata, perché sbattiamo contro in muro linguistico, ma alla fine ci divertiamo e assaggiamo piatti scelti a caso dal menù. Dopo cena passeggiata in zona e poi a nanna (per quanto mi riguarda si fa’ per dire, perché le prime 3 notti sono state quasi del tutto insonni!).

16 marzo

Partenza di buonora in direzione Koyumizu Dera e dintorni; ci fermiamo a fare colazione lungo la strada in uno dei pochi posti aperti, visto che è domenica, ma anche qua la lingua non aiuta e alcuni di noi non apprezzano molto le abitudini alimentari giapponesi. La zona è molto bella, e noi per caso sbagliamo la strada per arrivare al tempio finendo per attraversare un cimitero stupendo, pieno di giapponesi che di domenica vanno a trovare i propri cari. La zona dei templi è, ovviamente molto turistica, ma la mattinata ed il primo pomeriggio passano in modo molto piacevole. Proseguendo verso nord, arriviamo fino al tempio Chion Inn, dal quale discendiamo per la collina e arriviamo alla stazione di Gion, in modo da prendere il bus per il Kinkaku Ji, che è veramente molto suggestivo! Andiamo in albergo per la doccia e la sera torniamo in zona Gion.

17 marzo

Nara: tappa obbligatoria, perché ricca di templi, del bellissimo parco e dei favolosi cerbiatti affamati (che ovviamente mi hanno fregato dalle mani la confezione di biscotti acquistata lungo la strada!!). Sul treno di ritorno a Kyoto vorremmo fermarci al tempio Fushimi Inari ma ormai fuori è buio, quindi decidiamo di andare la mattina seguente. Serata tranquilla visto che siamo tutti ancora provati dal jet-lag.

18 marzo

Purtroppo la giornata non è delle più belle, ma ciò nonostante partiamo alla volta del Fushimi Inari, che è veramente bellissimo e avrebbe meritato più tempo, ma il programma è ricco ed il tempo scarseggia; risaliamo sul treno e andiamo dalla parte opposta della città, verso Arashiyama, dove un po’ per gioco ed un po’ per comodità ed essere più veloci, noleggiamo delle biciclette di fianco alla stazione; il bosco di bambù è stupendo, e certamente con un bel sole primaverile lo sarebbe stato ancora di più! Lungo il tragitto che attraversa in bosco ci fermiamo a visitare il Raibow Bridge ed il bel tempio Tenryu-li. Abbiamo ancora una tappa per la giornata, il Nishiki Martket, quindi dobbiamo ripartire; il mercato è molto interessate, ed in generale sono un estimatore dei mercati alimentari, perché si possono assaggiare specialità fantastiche (al riguardo vi consiglio lo spiedino di anguilla fritta, che è veramente ottimo). Stanchi per la giornata, ma felici per le tante cose viste partiamo alla conquista di Gion, finendo per fare amicizia con un ragazza di nome Haruko, che durante la cena ci sente parlare italiano ed attacca bottone (apro una piccola parentesi: è incredibile, ma abbiamo trovato quasi più giapponesi, mi riferisco agli abitanti, non ai commercianti, che capissero alcune parole di italiano rispetto all’inglese!!). Haruko ci accompagna in giro per Gion mostrandoci alcuni scorci e facendoci vedere 2 geishe che da soli probabilmente non avremmo trovato. Andiamo a bere un drink assieme, dopo si esso si congeda e noi continuiamo la serata fino a tardi ed incontrato personaggi incredibili, anche se in effetti la zona e’ abbastanza tranquilla.

19 marzo

Ci spostiamo con lo shinkansen, che è effettivamente una bellissima esperienza, ad Hiroshima; arriviamo verso le 15 e, posate le valigie in albergo, l’Urbain Hiroshima Executive che è carino, in zona stazione e con una colazione decente compresa nel prezzo molto contenuto, andiamo subito al Parco ed al Museo della Pace, che chiude alle 17,30. E’ una tappa che consiglio veramente a tutti coloro che vanno in Giappone, perché è una città molto più viva e divertente rispetto a quanto ci aspettassimo…inoltre il Parco ed il Museo sono magnifici, forse la cosa che mi rimarrà più impressa nella mente di tutto il viaggio! Cena buonissima a base di okonomiyaki da Hessai/Hassai, trovato su tripadvisor e rivelatosi molto buono.

20 marzo

Dopo l’abbondante colazione, andiamo in stazione, lasciamo i bagagli nei coin locker e andiamo sull’isola di Miyajima; è una tappa necessaria, anche se personalmente non l’ho trovata indimenticabile, ci sono troppo turisti e sull’isola non c’è nulla veramente degno di nota (parere personale ovviamente!).

Siamo sulla terraferma attorno alle 14 e prendiamo subito lo shinkansen per Osaka; piccola premessa: ho inserito Osaka nel percorso per 2 motivi:

1) passare a vedere come fosse la città;

2) trascorrere una serata nel quartiere più pazzo del Giappone, a detta di molti…bene, a chiunque me lo dovesse chiedere, consiglierei assolutamente di dedicare un giorno in più ad Hiroshima, perché Dotombori l’abbiamo trovata piuttosto deludente, in particolar modo perché molti locali non sono accessibili ai turisti, venendo trattati con superficialità ed in alcuni locali addirittura ci è stato vietato di entrare perché per “Japanese only”!

Finiamo comunque la serata passando da un locale all’altro fino alle 3, alla ricerca di un posto all’altezza della fama di Dotombori, invano, ovviamente!

21 marzo

Dedichiamo la mattinata ad Osaka, prevalentemente per fare un po’ di shopping tra le gallerie commerciali: bene, questa è forse la vera vocazione della città; torniamo alla stazione per prendere il treno alla volta di Kanazawa, dove arriviamo nel tardo pomeriggio, in tempo per arrivare in albergo, al Castle Inn Kanazawa, che consiglio per la buona posizione rispetto alla stazione, per il comodo bagno comune (una sorta di onsen) presente all’interno della struttura e per il prezzo; purtroppo la struttura è abbastanza datata, la nostra camera aveva un odore molto forte di fumo e la colazione non è male ma decisamente cara (10€ a testa!). Ci regaliamo una rapida doccia e poi usciamo per andare a fare cena al famoso quartiere dei samurai, Nagamachi; purtroppo vi arriviamo già con il buio, e la sera il quartiere è “spento”, non presenta grosse attrazioni…per nostra fortuna passiamo per una via completamente buia, al termine della quale accediamo ad un cortile di una locanda che propone cucina tipica giapponese: ceniamo seduti per terra sui tatami di questa bella casa, che oltre all’ottima cucina propone molti oggetti in ceramica, tipici della città.

22 marzo

Oggi è prevista la visita a Shirakawa-go e Takayama, motivo per cui prendiamo la macchina (anche se con notevoli difficoltà nel riuscire a trovarne una con 7 posti); il tragitto è bellissimo e permette di vedere un po’ di “vero” Giappone. Purtroppo la ricerca dell’auto ed una tappa troppo lunga in un bellissimo supermercato di prodotti locali incontrato per strada, ci rubano troppo tempo, ed arriviamo al villaggio solamente nel primo pomeriggio. In qualunque caso il paese è bellissimo, e permette di visitare delle antiche case costruite completamente in legno e con il tetto di paglia, oltre allo splendido paesaggio delle valli circostanti; tornando indietro verso Kanazawa ci fermiamo a Takayama ad assaggiare il sakè in una locanda.

23 marzo

Il programma per oggi è di visitare il giardino di Kenrokuen, definito da molti uno dei 3 più belli di tutto il Giappone… non ho visto ovviamente tutti gli altri, ma questo giardino è veramente magnifico! Curatissimo nei minimi particolari e abbastanza tranquillo persino di domenica mattina. Il pomeriggio saremmo dovuti andare, e dico saremmo dovuti, alle onsen di Kaga, ma purtroppo il sottoscritto, facendo il furbo al volante, ha fatto un incidente con un auto parcheggiata…non vi dico il casino venutone fuori, ma ci abbiamo messo oltre 2 ore a compilare il “C.I.D.” e quindi il pomeriggio è sfumato così (ripensandoci è stata un’esperienza carina il confrontarsi con i vigili, che non capivano una parola di qualsiasi altra lingua che non fosse il giapponese, ma disponibilissimi nel cercare di aiutarci; detto questo evitate di fare un incidente in Giappone, non è piacevole sul momento!). Tornati in città, per dimenticare il pomeriggio, prendiamo un bellissimo aperitivo nel lounge bar, al 30esimo piano dell’Hotel Nikko.

24 marzo

Stamattina si parte per Tokyo, ma prima passiamo a vedere la Higashichaya Old Town, la vecchia zona dove abitavo le geishe ed attualmente alcune loro case sono diventate dei musei aperti al pubblico…consiglio vivamente di andare a vedere la zona se siete a Kanazawa. Arrivati a Tokyo ci troviamo in un altro mondo, e come prima notte abbiamo prenotato in un capsule hotel, il First Cabin Akihabara; se potete fare l’esperienza del capsule hotel fatela, perché si può fare solo in Giappone ed in effetti queste strutture sono molto frequentati. La sera la passiamo nel quartiere di Shinjuko, passando per il Palazzo del Governo di Tokyo che permette, gratuitamente, di osservare la città dal 45esimo piano.

25 marzo

Appena sveglia cambiamo albergo ed andiamo all’Horidome Villa, che si trova in una zona tranquilla, è comodo per la metropolitana, ha un prezzo contenuto ma le stanze sono proprio piccole ed il bagno è simile a quello dei camper; dedichiamo il resto della mattinata ed il primo pomeriggio al parco di Ueno, visitando anche lo zoo; dopo facciamo un giro a Ginza. La sera andiamo a Roppongi, dove un po’ per caso, incapperemo in una piccola ma bellissima discoteca all’11 piano di un palazzo (mi sembra si chiamasse Zoo Club ed è stata una fantastica esperienza, perché i giapponesi hanno delle abitudini per noi incomprensibili nei locali notturni, come per esempio far firmare un foglio prima dell’ingresso in cui ci si deve impegnare a non ballare e a non socializzare troppo con le altre persone…ovviamente noi abbiamo fatto l’opposto, e lo abbiamo fatto fare pure agli altri clienti!).

26 marzo

Stamattina, anche se siamo a pezzi visto che siamo tornati in hotel alle 6, incontriamo Masako, una fantastica signora conosciuta grazie al sito Tokyo Free Guide; non è facile trovare una persona disponibile, ma io ho scritto al sito circa 10 volte ed alla fine ho ricevuto un messaggio da Masako, che si è rivelata un’ottima guida e sento tutt’ora tramite mail (nel caso qualcuno fosse interessato potrei, se lei fosse d’accordo, farvi avere i suoi dati). La nostra guida ci porta sull’isola di Odaiba, a mangiare il sushi in un posto tipicamente per giapponesi, al karaoke (altra cosa assolutamente da fare in Giappone, perché per loro rappresenta uno dei più grandi divertimenti) e a Shibuya. Prima di separarci ci consiglia alcune cose da fare per i prossimi ed ultimi 2 giorni di vacanza.

27 marzo

Al mattino andiamo al Tsukiji Market, il mercato del pesce (bellissimo e da vedere assolutamente a Tokyo) ed il pomeriggio andiamo ad Asakusa per vistare il quartiere dei templi; la sera la passiamo nuovamente a Shinjuku, che però dopo Roppongi ci delude un po’…

28 marzo

Ultimo giorno in Giappone, ce lo prendiamo libero, separandoci ed andando a vedere ognuno ciò che vuole…io ad esempio vado ad Akihabara, il quartiere dell’elettronica, dei videogames e dei manga e torno nella zona di Ueno e di Asakusa per fare compere di souvenir.

29 marzo

Si torna in Italia. Abbiamo visto molte cose e abbiamo conosciuto un pochino di più la cultura e le persone giapponesi…sono, sinceramente, molto diversi da noi, hanno delle abitudini che a noi possono sembrare assurde, ma le hanno ed è bellissimo constatarlo di persona. Ci sono moltissime cose da vedere, in particolare a Kyoto, che avrebbe meritato almeno 1 giorno in più, ed a Tokyo, nella quale si potrebbe stare un mese senza passare 2 volte nella stessa zona, perché è veramente enorme!

CONSIDERAZIONI POST-VIAGGIO

1) il costo della vita è sicuramente inferiore a quelli italiano: si dorme tranquillamente in hotel, in camera doppia, con 30€ a testa…ovviamente il ryokan, che purtroppo non abbiamo provato (se non in parte a Kyoto), è molto più costoso ma perché offre servizi particolari; mangiare costa decisamente meno rispetto all’Italia e bisogna provare più cose possibili, perché il sushi che conosciamo noi occidentali è veramente una minuscola parte della cucina giapponese.

2) le persone sono incredibilmente disponibili nel cercare di aiutare i turisti, anche se a volte non capiscono una mazza neppure di inglese beh, loro ce la metteranno tutta per aiutarvi!

3) lo shinkansen è comodissimo: noi abbiamo fatto il JAPAN RAIL PASS per 14 gg al prezzo di circa 310€ ed è indispensabile per muoversi da una città all’altra in breve tempo, in orario e con i mezzi sempre a dir poco perfetti.

4) a Tokyo fare assolutamente la carta Pasmo, che permette di viaggiare in liberamente metropolitana (discorso metropolitana: sembra impossibile da decifrare dalla piantina, ma in un giorno capirete più o meno il funzionamento; il biglietto non ha un costo fisso ma è variabile in base al tragitto, ed è per questo che la Pasmo è molto comoda, la si può caricare liberamente di volta in volta quando è necessario)e di ricaricarla presso tutte le stazioni.

5) in Giappone non esistono praticamente bar, ma per strada ogni 200 metri ci sono dei comodissimi distributori automatici con bevande in lattina calde e fredde (a circa 1 €, anche meno)…a Tokyo la Pasmo funziona anche su questi distributori, motivo in più per farla!

6) Tokyo Free Guide: cercate di avere una guida locale, è gratuito (bisogna solo pagarle gli spostamenti con i mezzi ed i pasti) ed è utilissimo, perché le guide parlano inglese ed a volte, come Masako, addirittura italiano!

7) tanto per chiarezza, il viaggio descritto, tutto compreso (volo, JRP, hotel, pasti, extra vari ed eventuali, ecc…) è costato in media €2.000 a testa.

8) per prelevare la soluzione più semplice è nei conbini, i minimarket presenti un po’ ovunque e aperti spesso 24 ore su 24, io con American Express ad esempio ho avuto un po’ di problemi, i miei amici con Visa e Mastercard praticamente nessuno.

9) un altro sito utile da visitare è quello di Marco Togni.

Spero di non essermi dilungato troppo, ma e’ un viaggio ricco di esperienze e scoperte, che consigli vivamente a tutti! Nel caso abbiate bisogno di altre info, contattatemi.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche