In giro per il Friuli Venezia Giulia
Il giorno seguente visitiamo Cividale del Friuli: città dei Longobardi. Ci accoglie il fiume Natisone con il caratteristico Ponte del Diavolo (fatto saltare dagli italiani per sbarrare inutilmente la strada agli austriaci dopo la disfatta di Caporetto), visitiamo il Duomo e pranziamo in un grazioso locale in centro dove abbiamo degustato il fricò, tipico piatto friulano con polenta fritta, formaggio e patate. Grazie alla Friuli Card visitiamo gratuitamente il Monastero di Santa Maria in Valle con il celebre Tempietto Longobardo, il Museo Cristiano (al cui interno è possibile ammirare il bassorilievo dell’ara del duca di Ratchi, grazie a un gioco di luci e colori che ripercorrono la realizzazione dell’opera), il Battistero ottagonale di Callisto e il Museo Archeologico Nazionale. Lungo le strade del centro visitiamo anche l’Ipogeo Celtico (visita gratuita richiedendo le chiavi al Monastero). Alla sera andiamo a dormire a Tarvisio (rifornimento di GPL in Slovenia d’obbligo).
Al mattino visitiamo i bellissimi Laghi di Fusine, tipici laghi attorniati da verdissimi abeti. Abbiamo fatto una veloce visita al Lago Superiore e il giro completo lungo il sentiero del Lago Inferiore. A metà mattinata percorriamo l’Orrido dello Slizza situato a Boscoverde (frazione di Tarvisio) – meraviglioso!
Grazie alla telecabina di Camporosso saliamo al Santuario del Monte Lussari (gratuita con la Friuli Card): in 10-15 minuti 1.000 m di dislivello. La giornata era piovosa ma la vista appaga sempre i sensi: dal Santuario si vedevano le montagne più basse coperte da una fitta nebbia. Paesaggio suggestivo! Il Santuario trecentesco è un luogo di pellegrinaggio di tre popoli (italiano, austriaco e sloveno): la sua origine si perde nella leggenda che narra di pecore inginocchiate attorno ad una statuetta della Madonna che, sebbene spostata di sera nella chiesa di Camporosso, al mattino veniva puntualmente ritrovata sul monte. All’interno del Santuario ci sono numerosi quadretti che raccontano questa leggenda.
Dormiamo a Gemona del Friuli. Al mattino visitiamo il centro storico, colpito duramente dal disastroso terremoto del 1976. Il paese è stato completamente ricostruito grazie al lavoro della gente del luogo e agli aiuti pervenuti da tutta Italia.
Andiamo a vedere il paese delle farfalle, Bordano (visita gratuita al museo grazie alla Friuli Card). Da non perdere i meravigliosi colori di diverse specie di farfalle che ti volano attorno in serre tropicali. Veloce giro al Lago di Cavazzo, detto anche dei Tre Comuni, dal momento che le sue acque lambiscono Trasaghis, Bordano e la stessa Cavazzo Carnico. Il giorno seguente facciamo un giro a San Daniele del Friuli: visita al Museo Civico (ingresso gratuito con Friuli Card). Nella Chiesa di Sant’Antonio Abate si ammira la cd Sistina del Friuli realizzata da Martino da Udine (noto come Pellegrino da San Daniele). Ovviamente d’obbligo il pranzo presso uno dei tanti prosciuttifici del paese. Visita al castello medioevale, di origini romane di Ragogna da dove si può ammirare il fiume Tagliamento. Il territorio è legato ai cruciali fatti bellici avvenuti durante la Prima Guerra Mondiale e offre la possibilità di percorrere suggestivi e panoramici itinerari alla scoperta della storia e della natura. Noi abbiamo fatto un breve percorso sul monte Ragogna dove abbiamo visto un fortino e alcune trincee. Ultima visita della giornata è a Maniago, capitale italiana delle coltellerie. Visitiamo il Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie (gratis con Fvg card).
Alla domenica andiamo a visitare Udine. La città mi è piaciuta molto con le sue piazze e i suoi imponenti monumenti. Visitiamo la Basilica delle Grazie, P.za I Maggio, il Duomo, Piazza Matteotti, la Torre dell’Orologio (con due mori che battono le ore) e il Castello da cui si gode di un meraviglioso panorama. Nel pomeriggio andiamo all’Aeroporto di Rivolto dove si festeggia il 55° anniversario delle Frecce tricolori. Torniamo lungo la costa e ci godiamo gli ultimi due giorni di mare.