In Giordania con fantasia
L’antica città romana (Gerasa) mi colpisce solo per la sua estensione, il bagno – bollente – nel Mare più salato del mondo (Mar Morto) e l’alto tasso d’umidità del luogo unito ad una temperatura sopra i 40°, assomiglia ad una sauna o ad un bagno turco a cielo aperto.
Il deserto del Wadi Rum, con le sue formazioni rocciose sparse in qua e in la sulle distese sabbiose, il tramonto che le colora, la notte passata a dormire sotto un tetto di stelle, mi regala momenti di emozianate bellezza; di notte, sdraiata, scrutando il cielo e cercando di leggere la mappa stellare, un urlo di piacere mi esce dalla gola: ho visto una stella cadente e, prontamente, esprimo uno dei miei desideri che ….. Avevo già preparato per l’occasione. Un’altra!!!! Sì un’altra stella cadente. Decido di addormentarmi, appagata.
E’ Petra però che merita questo viaggio. Petra, l’antica città dei Nabatei, scavata nella roccia millenni fa, prima di Cristo, è un museo di sculture all’aria aperta; tombe e santuari scolpiti e scavati in una roccia prevalentemente rosa che, in certi punti, sembra dipinta, tanto diversi sono i colori delle stratificazioni (dal grigio al verde, al bianco al rosso, ecc). “Il Tesoro” è il primo monumento che si mostra nella sua bellezza dopo aver percorso il chilometro del Siq, il corridoio tra due pareti rocciose che in certi punti sembrano toccarsi. Per arrivare al “Santuario” occorre fare un po’ di trekking, ma la veduta dei canyon e la suggestione del luogo ripagano della fatica.
Per immergersi nell’atmosfera magica di Petra bisogna sentirsi un po’ Indiana Jones alla ricerca di tracce nascoste; l’ambientazione è ideale e avvincente anche per un intrigante romanzo giallo dove, ad esempio, spie travestite da beduini e avidi corrotti impediscono al nostro eroe – ritornato da terre lontane – di raggiungere la scrittura del suo albero genealogico che lo riconoscerebbe discendente reale. La vacanza finisce a Cipro dove, tra un bagno e l’altro, lavoro la tela del mio romanzo giallo ambientato a Petra.