in fuga dal matrimonio

L’intenzione La nostra vacanza sarà così: provocatoriamente ignorante. Niente informazioni preparatorie, nessuna intenzione di partecipare a escursioni pseudo-culturali, in realtà assolutamente commerciali e ripetitive (vedi cammellata nel deserto e varie cene, che di tipico hanno ben poco), insomma il nulla, perché questa volta vogliamo...
Scritto da: STEFY_6582
in fuga dal matrimonio
Partenza il: 05/07/2009
Ritorno il: 12/07/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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L’intenzione La nostra vacanza sarà così: provocatoriamente ignorante.

Niente informazioni preparatorie, nessuna intenzione di partecipare a escursioni pseudo-culturali, in realtà assolutamente commerciali e ripetitive (vedi cammellata nel deserto e varie cene, che di tipico hanno ben poco), insomma il nulla, perché questa volta vogliamo essere così: turisticamente impreparati ad affrontare un qualsiasi viaggio.

Vogliamo solo una sacrosanta settimana di relax, lontano dai preparativi per il nostro matrimonio, in pace assoluta e fuori dalla nostra lugubre città, senza il bisogno di tornare a casa e dover raccontare per forza (altrimenti ti senti un turista per caso pirla) di mille avventure e scoperte eccezionali in luoghi da favola. (Ah, altra notizia che getterà scandalo: non faremo il viaggio di nozze!!) Così si parte e per destinazione c’è un lussuoso resort a Sharm: il Diamond. Per il resto, non vogliamo neppure sapere cosa c’è fuori dall’hotel, perché pretendiamo di essere ignoranti… Che bello!!!

L’arrivo E così calpestiamo per la prima volta il suolo egiziano.

Eccoci a sbrigare le pratiche per il visto d’ingresso in Egitto e, dopo un bel timbrone, passiamo davanti ad un improbabile medico egiziano in infradito e camice che avrebbe il delicato compito di visitarci, nel caso in cui presentassimo i sintomi della febbre.

Il personale del nostro tour operator già ci aspetta per accompagnarci in pullman in hotel, distante circa 20 minuti dall’aeroporto.

La vacanza Che bello non avere nulla da fare, è proprio un sogno.

Ero proprio curiosa di ammirare la barriera corallina davanti al nostro hotel, raggiungibile grazie ad una passerella galleggiante. Il primo impatto è traumatico: non immaginavo neppure fosse così bello fare snorkeling! Che mare e che colori! Nuotavo e avevo intorno a me centinaia di pesci colorati, un sogno!! Io ho visto un sacco di pesci stupendi ma dalle dimensioni abbastanza contenute. Invece chissà perché ogni volta che uscivo dall’acqua la gente aveva avvistato di tutto: dallo squalo balena, al gruppo di delfini alle tartarughe marine al pesce Napoleone… Il terzo giorno, contrariamente a quanto rivendicato all’inizio del racconto, partecipiamo all’escursione via terra al parco marino di Ras Mohammed e intanto ne approfittiamo per mettere piede fuori da Sharm, dove è obbligatorio il possesso del visto fornito in aeroporto.

Sharm è assolutamente una “città” artificiale, ci sono solo resort di lusso e cantieri a cielo aperto, di autentico non ha nulla, solo il mare e la barriera corallina.

Appena fuori dai suoi confini, si estende a perdita d’occhio il deserto di rocce e sabbia, dove ogni tanto sotto un sassone c’è qualche perdigiorno intento a prendere l’ombra e a far passare la giornata.

Entrati nella riserva, ci siamo fermati in alcuni punti strategici per fotografare paesaggi di roccia e sabbia in contrasto con il blu del mare. Altre tappe sono state il lago “magico” per un bagno ristoratore e il laghetto delle mangrovie dove invece il bagno è vietato. Poi, finalmente, è arrivato il momento dello snorkeling tanto atteso proprio dove la barriera lascia uno strapiombo di circa 100m. A dire la verità (mi piace essere una voce fuori dal coro) la quantità di pesci che ho visto è inferiore a quella del mare di fronte al nostro albergo anche perché sulla piattaforma galleggiante dell’hotel i bagnini danno da mangiare ai pesci per attirarli. Qui, in compenso, forse perché l’uomo finalmente non può più influenzare nulla, il mondo sommerso offre la sua parte più selvaggia.

Altra escursione che ha smentito pienamente le nostre intenzioni è la cammellata nel deserto al tramonto con tè beduino sotto la tenda.

La cammellata è stata molto bella ma quella tenda era solo turistica, nulla che riguardi la vita vera dei beduini, che oggi vanno a fare spesa a Sharm con le macchine e non vivono certamente sotto una tenda come vogliono far intendere.

Le serate La sera i taxi fanno a gara per portare i turisti a Naama Bay, fulcro della vita notturna di Sharm.

Non è altro che un vialone pieno di locali, bar, ristoranti, discoteche… ideato senza particolare cura a livello estetico. Le nostre serate sono trascorse così fumando arghila nei vari locali di Naama dopo una cena a lume di candela con la luna piena sul mar Rosso, che a ripensarci mi viene il magone. Una luna così bella e grande non l’ho mai vista!

Conclusioni In conclusione, una settimana è trascorsa troppo in fretta! Il dolce far niente è terminato troppo rapidamente! E ora che scrivo due righe sul nostro viaggio, tra un preparativo e l’altro, tra uno scatolone da buttar via, pentole da sistemare e bomboniere da ordinare in più, mi ritornano in mente le giornate di snorkeling con la faccia in acqua… a guardare un altro mondo.



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