In famiglia a Madrid per un weekend

Un consiglio: Madrid è bellissima ma attenzione al portafoglio :-)
Scritto da: Jessy_P_Bg
in famiglia a madrid per un weekend
Partenza il: 30/07/2010
Ritorno il: 01/08/2010
Viaggiatori: 6
Spesa: 500 €
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Un altro weekend alla scoperta di una nuova città: è la volta di Madrid. Siamo in sei: io (Jessica), mamma Liliana, papà Massimo, zio Augusto, zia Patrizia e il cuginetto Matteo. Volo prenotato circa 3 mesi prima pagando Euro 77,98 a testa, andata e ritorno all’Aeroporto Madrid Barajas a 12 km dal centro. VENERDI’ 30 LUGLIO 2010 Partenza dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio prevista per le ore 21:00 (compagnia Ryanair), ma a causa della pioggia il volo è rimandato alle 22.00, infatti atterriamo a Madrid per le 00.05. Scesi dall’aereo, seguiamo le indicazioni e ci dirigiamo a prendere la metropolitana che ci porterà proprio comodamente al nostro hotel. L’hotel in cui alloggiamo è il “Senator Gran Via” in C/ Gran Vía, 21 – 28013 Madrid (Sito internet: http://www.hotelsenatorgranvia.com/), stazione della metropolitana più vicina “Gran Via”, per il nostro soggiorno (pernottamento di due notti e prima colazione) abbiamo prenotato due stanze triple, pagando a famiglia Euro 242,00. Per raggiungere l’hotel dall’aeroporto bisogna effettuare questo facile percorso: Linea 8 Rosa Barajas dopo qualche fermata cambiare e prendere la Linea 10 Blu alla stazione “Nuevos Ministerios”, alla fermata “Alonso Martinez” scendere e prendere la Linea 5 Verde e dopo qualche fermata scendere a “Gran Via”, il viaggio dura ben 45 minuti. Proprio all’uscita della metro c’è un Mc Donald’s e davanti a noi il nostro hotel, il quartiere è molto animato, c’è un casino di gente, molti bar aperti ed insegne luminose che animano la notte. Dopo la registrazione presso la reception, ci affidano le stanze 415 al 4° piano e 515 al 5° piano, mentre papà e zio vanno a comprare qualcosa da mettere sotto i denti al Mc Donald’s (scelta pessima…), noi andiamo in camera e ci diamo appuntamento per le ore 08.00 del giorno dopo. SABATO 31 LUGLIO 2010 Sveglia ore 7:30, colazione alle 8:00, decidiamo il planning della giornata e alle 9:00 siamo già attivi in strada, come prima cosa facciamo un “Abono Turisticos” della durata di un giorno: una card cumulativa che consente di viaggiare liberamente sui mezzi pubblici risparmiando; la nostra card è per la zona A che è più che sufficiente per chi vuole visitare solo Madrid senza spostarsi nella altre zone della Comunidad de Madrid ed il costo è di Euro 5,60 a testa. La nostra prima meta è il “Palacio Real” quindi da “Gran Via” prendiamo la Linea 5 verde e scendiamo a “Opera” ritrovandoci in Plaza de Isabel II (foto al Teatro Real), seguendo le indicazioni dei cartelli stradali arriviamo facilmente a Plaza de Oriente e proprio davanti ci troviamo il Palacio Real, la coda per entrare è inesistente e decidiamo di entrare.

Il Palacio Real di Madrid è la residenza dei reali di Spagna ma viene usata solo per le cerimonie ufficiali; la famiglia reale, infatti, non abita lì ma al Palazzo della Zarzuela. L’entrata la paghiamo Euro 8,00 e ci permette di vedere alcune stanze tra cui il Salone del Trono (bellissimo), la Real Armeria e la Real Farmacia.

Accanto al Palazzo si trova la “Cattedrale dell’Almudena” che custodisce la statua della Madonna dell’Almudena, protettrice di Madrid, l’entrata è gratuita e per fortuna non si celebra nessuna funzione se no non saremmo potuti entrare; la chiesa è composta da tantissime cappelle e da soffitti colorati. Camminando per “Calle Bailen” (proprio davanti al Palacio Real) passiamo davanti al “Senado” e poco più in là ci ritroviamo a Plaza de Espana dove possiamo vedere l’Edificio Espana, la Torre di Madrid e al centro si trova anche il monumento dedicato al famoso scrittore spagnolo Cervantes con le statue di Don Chisciotte e Sancho Panza a cavallo. Dopo aver riposato all’ombra su una panchina proseguiamo a piedi per il “Templo de Debod” (facilmente raggiungibile grazie alle indicazioni stradali), questo tempio egizio fu donato alla Spagna nel 1968 in segno di ringraziamento per l’operato della missione archeologica spagnola che aveva collaborato al salvataggio dei templi della valle della Nubia dalla minaccia d’allagamento rappresentata dalle acque della diga di Assuan. L’entrata al tempio è gratuita e tutt’intorno c’è il Parque del Cuartel de la Montaña con panchine e zone d’ombra con una vista sulla città. Il nostro giro prosegue dirigendoci e attraversando tre vie traverse proprio davanti all’entrata del parco e trovandoci così alla fermata della metropolitana “Ventura Rodriguez” (Linea 3 gialla) alla volta di Puerta del Sol (fermata metro “Sol”), la piazza è piena di gente e caratterizzata dalla statua del famoso orso, dalla statua di Carlo III e dalla pasticceria “La Mallorquina” fondata nel 1894. Andando a piedi in Calle Mayor si arriva nell’omonima piazza con i grandi palazzi che la chiudono, gli ampi spazi e i tavolini dei caffè e dei ristoranti allineati.

L’edifico più importante della Piazza è la “Casa de la Panadería” facilmente riconoscibile dagli affreschi con i segni dello zodiaco che colorano la facciata e dalle torri che la adornano.

Ritorniamo a Puerta del Sol, prendiamo la metro e scendiamo a “Gran Via”, abbiamo parecchia fame ma ci fermiamo in hotel per rinfrescarci un pochino.

Decidiamo di mangiare all’Hard Rock Cafè che si trova in Paseo de la Castellana 2 (quindi Linea 5 verde scendiamo a “Alonso Martinez” e cambiamo con la Linea 4 marrone scendendo a “Colon”), davanti a noi c’è Plaza de Colon e proseguendo a sinistra arriviamo al mitico ristorante.

Dobbiamo aspettare un po’ ed io mi dileguo per il locale a fare fotografie agli oggetti rock appesi sui muri, tra cui reperti di: Alaska, Franco de Vita, Cream, Moby Grape, Mountain, Jarabe de Palo, Ariel Rot, Slash, Madonna, Ben Harper, Julieta Venegas, Chris Henderson, Scott Weiland, Keith Nelson, Little Richard, Ritchie Valens, Roy Orbison, Elthon John, Tom Hamilton.

Prendiamo un piatto di nachos come aperitivo, 3 piatti di pasta con pollo, una bistecca, un hamburger, delle costolette di carne, bevande spendendo in totale 110 Euro (con lo sconto della “All Access Card” dell’Hard Rock Cafè), prima di andarcene facciamo shopping al Rock Shop comprando 3 magliette e con lo sconto sempre di questa tessera paghiamo solamente Euro 48 (invece del doppio).

È già pomeriggio inoltrato e la temperatura si fa sentire, ci sono 38° gradi e di camminare non ne abbiamo molta voglia però vogliamo accontentare gli uomini che vogliono vedere lo stadio Santiago Bernabeu, quindi riprendiamo la metropolitana a “Colon”, cambiamo ad “Alonso Martinez” e con la linea blu arriviamo alla fermata “Santiago Bernabeu”; entrare a visitarlo sarebbe una perdita di tempo che non ci possiamo permettere allora decidiamo di proseguire.

Risaliamo sulla metro e alla fermata “Tribunal” cambiamo linea (linea 1 azzurra) in direzione del Museo Reina Sofia, la fermata dove scendiamo è “Atocha”, qui riusciamo a vedere anche la stazione dove nel 2004 ci fu l’attentato di dieci esplosioni in rapida successione, su tre treni affollati di pendolari, all’ora di punta.

Al museo si entra gratis il sabato dalle 14,30 fino alle 21,00 e riusciamo a risparmiare sul biglietto, subito ci dirigiamo a vedere il pezzo forte “Guernica” di Picasso che riesco per fino a fotografare; qualche giro nelle altre stanze e nel giardino e poi decidiamo che è ora di tornare in hotel e di riposarci un po’.

Purtroppo nel casino della metropolitana ci succede uno spiacevole episodio: degli abili borseggiatori rubano il portafoglio a mio papà, senza che nessuno se ne accorga.

La Spagna è il secondo paese al mondo per affluenza turistica e i borseggi sono all’ordine del giorno ci spiega la Polizia che incontriamo per strada e ci consigliano vivamente di sporgere denuncia al “Comisaria de Policia de Madrid-Arganzuela” che si trova in Ronda de Toledo 26, ci facciamo accompagnare da un taxi dato che è parecchio distante (altri indirizzi dei Commissariati li potete trovare su questo sito: http://www.mir.es/MIR/Directorio/Servicios_Perifericos/Cuerpo_Nacional_de_Policia/Comisarias/Madrid/).

La polizia è lentissima e noi non siamo l’unico caso, nel frattempo la sala d’aspetto, con persone con il nostro stesso problema, si riempie; con l’aiuto del dizionario e di quel poco spagnolo che so, riesco a ricostruire la vicenda e a dare i dati di mio papà che il gentilissimo poliziotto trascrive al pc.

Alla fine ci rilascia un foglio con la nostra denuncia che dobbiamo presentare in aeroporto e successivamente ai Carabinieri in Italia.

Dopo tutto questo tram-tram ritorniamo in albergo tenendoci stretti per bene le nostre borse e tenendo bene gli occhi aperti.

Dopo esserci riposati in albergo usciamo verso le 21:30 e facciamo una passeggiata per la Gran Via e attraverso Calle Preciados arriviamo a Puerta del Sol, qui notiamo la movida madrilena, la piazza è gremita di gente, ambulanti ed artisti di strada, di sera il caldo si fa sentire e parecchio, non vogliamo incappare in un altro borseggio in tutto questo casino allora attraverso Calle Montera arriviamo all’hotel ma prima fermandoci in uno dei tanti negozi di souvenir per comprare cartoline e qualche ricordino di Madrid.

Per finire la serata beviamo qualcosa al bar dell’hotel e poi essendo già mezzanotte ce ne andiamo a letto.

DOMENICA 1 AGOSTO 2010

Stamattina invece dell’abbonamento della metropolitana decidiamo di prendere il Bus Turistico; con il biglietto (Euro 17,50 a testa per un giorno) possiamo salire e scendere tutte le volte che vogliamo dagli autobus e cambiare il percorso.

I biglietti li prendiamo alla reception dell’hotel, l’addetto ci spiega che L’autobus effettua due tragitti diversi: il “Percorso nº 1” è caratterizzato dalla Madrid Storica (color rosso) che comprende il Palazzo Reale, la commerciale Gran Vía, la celebre Porta del Sol, la Piazza Maggiore, i grandi musei: Il Prado, Thyssen, Reina Sofía e Archeologico e il Giardino Botanico; mentre il “Percorso nº 2” la Madrid Moderna (colore blu), percorre Recoletos – Via della Castellana, Stadio Santiago Bernabéu e l’area commerciale Serrano – Quartiere di Salamanca.

Le fermate sono tutte numerate e non è necessario prendere l’autobus al capolinea: è possibile prenderlo in una qualsiasi delle fermate e scendere dove si vuole (infatti noi aspettiamo il bus proprio fuori l’hotel), così come cambiare tragitto in quelle fermate dove coincidono vari percorsi.

La fermata che decidiamo di effettuare è quella del Museo del Prado, la domenica è gratuito ma a partire dal pomeriggio tardi, quindi a noi tocca pagare Euro 8,00 gli adulti mentre per i bambini l’ingresso è gratuito.

Al piano “0” visitiamo vediamo le più famose opere, tra cui “l’Annunciazione” di Beato Angelico (stanza 56B), “La Morte della Vergine” di Mantegna (stanza 56B), “La Tavola con i sette Peccati Capitali” di El Bosco (stanza 56°), “Il Giardino delle Delizie” di El Bosco (stanza 56A), “Il trionfo della Morte” di Brueghel (stanza 56A); al piano “1” invece ci sono opere come: “La Maja Desnuda” di Goya (stanza 36), “Les Meninas” di Velazquez (stanza 12), “Il Trionfo di Bacco” di Velazquez (stanza 10), “Le Tre Grazie” di Rubens (stanza 9), “Davide e Golia” di Caravaggio (sala 5) e molte altre ancora.

Fuori dal Prado riprendiamo il Bus Turistico e scendiamo alla fermata dopo trovandoci così al “Parque de el Retiro”, una passeggiata all’interno e vediamo il “Monumento al Re Alfonso XII”, il “Palazzo di Cristallo”, la “Fontana dell’Angelo Caduto”e la “Rosaleda”.

È quasi mezzogiorno e la fame si fa sentire ma decidiamo di riprendere il Bus Turistico proprio dove ci ha lasciato e proseguire con la visita che con due ore ci fa scoprire la città in tutti i suoi punti, vedendo cose che abbiamo già visto ma scoprendone anche di nuove.

Scendiamo nei pressi della Puerta del Sol e pranziamo in un ristorante pubblicizzato sulla cartina della città, in una via traversa della piazza: “La Taurina” in Carrera de San Jerónimo, 5 (sito web: http://www.lataurina.com/): Un bar enorme la cui decorazione interna è dedicata al passatempo nazionale della corrida con fotografie e teste di tori.

Prendiamo paella, prosciutto iberico, pesce, prosciutto e melone, dolci, frittura di pesce, bevande e caffè spendendo in sei Euro 120,30 (praticamente 20,00 Euro a testa).

Leggendo qualche racconto di altri “Turisti per Caso”prima del viaggio, ricordo che è usanza tipicamente Spagnola quella di gettare a terra i tovaglioli dopo essersi pulito. Si dice che quanto più in un locale si sta bene tanto più i pavimenti sono pieni di tovaglioli usati; infatti ho potuto constatare che questa è la verità.

Il tempo stringe, attraverso una via laterale sbuchiamo davanti al nostro albergo, prendiamo i nostri trolley e decidiamo di fermare due taxi per portarci all’aeroporto, spendendo poco più di Euro 20,00 + 5,50 Euro come tassa supplementare per trasporto all’aeroporto.

Non posso lasciare Madrid senza aver visto “Plaza de Toros de Las Ventas”, chiedo al taxista se durante il tragitto si può fermare un minuto giusto il tempo di fare una fotografia e lui gentilmente accetta.

Arriviamo all’aeroporto molto in anticipo, però questo è positivo dato che il posto è veramente grande e il nostro gate è praticamente quasi dall’altra parte del terminal; nell’attesa scopriamo che l’aereo è in ritardo ed invece di partire alle 18:20, decolliamo intorno alle 20:00 per arrivare a Bergamo alle 22:00.

Un consiglio: Madrid è bellissima ma attenzione al portafoglio.



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