In Europa c’è un’isola che sembra un grande giardino, e puoi scoprirla così

Trekking, natura e oceano
Scritto da: Letyno
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Incantati dalle foto dei vari travelblogger e social, decidiamo di organizzare le nostre ferie a Madeira. Le aspettative erano alte e sono state tutte ampiamente ripagate. Un’ulteriore motivazione è dovuta anche alla possibilità di avere il volo diretto da Bergamo e con meno di 4 ore siamo approdati sull’isola il 10 giugno. Un periodo fortunato poiché ogni anno nei sabati di giugno si svolge il Festival dell’Atlantico con concerti e spettacoli pirotecnici. Abbiamo organizzato il nostro viaggio in più tappe ed i primi 3 pernottamenti sono stati a Funchal presso il residence Melba. Non è situato proprio in centro, ma era comodo comunque per i bus (è possibile fare i ticket a bordo) e comunque abbiamo preso a noleggio un’auto, necessaria per esplorare l’isola. Una volta accomodati in camera e fatto il check in iniziamo subito la visita di Funchal e ad assaggiare la famosa “poncha” tipica bevanda locale.

Diario di viaggio

11 giugno

La mattina seguente purtroppo piove, ma eravamo preparati, un motivo ci sarà se è un’isola così ricca di vegetazione. Approfittiamo per fare un giro in macchina per iniziare ad orientarci e per cercare qualche Miradouro i tantissimi belvedere segnalati. Nel primissimo pomeriggio già splende il sole e decidiamo di effettuare il primo trekking verso la penisola di Sao Lourenco. La zona più est dell’isola nonché la più arida, perciò priva di boschi, non dimenticare quindi il berretto! Il panorama è mozzafiato, con scogliere a picco sull’oceano e tra andata e ritorno si percorrono circa 7 km.

12 giugno

Il giorno seguente decidiamo di dedicarlo alla visita di Funchal, per visitare la parte alta prendiamo la teleferica. Si sale in quota per circa un quarto d’ora, mentre la zona sull’oceano è soleggiata il capolinea della funivia è sotto le nubi e la differenza di temperatura si sente. Visitiamo il giardino botanico, ricchissimo di piante e fiori provenienti da tutto il mondo. Il parco è veramente grande e ci impegna gran parte della giornata. Il nostro programma prevedeva la famosa discesa coi cestini che siamo riusciti a fare con le ultime corse prima della chiusura. Il tragitto è lungo circa 2 km, divertente ed insolito.

13 giugno

Il terzo giorno è il momento di spostarci verso la parte nord dell’isola. Durante il tragitto passiamo per Pico do Arieiro, una delle destinazioni principali del nostro viaggio. Si tratta di un trekking piuttosto impegnativo, ma la fatica è appagata dal panorama stupendo. Causa forti piogge nella settimana precedente il nostro arrivo, una parte del percorso era chiuso. La meta sarebbe stata Pico Ruivo la vetta più alta dell’isola. Noi ci incamminiamo fino a quando è possibile, con il ritorno tramite la stessa strada. Si cammina tra le nuvole in un tracciato ben segnalato. Per me che soffro un po’ di vertigini è stato un gran aiuto avere a disposizione i cordini nei punti più esposti. Ritornati alla macchina, il sole è ancora alto e sebbene stanchi decidiamo di fare un’altra piccola camminata, stavolta senza dislivelli a Balcoes, dove è molto facile vedere il fringuello di Madeira. Verso sera arriviamo nella costa nord a Sao Vicente, il nostro hotel si chiama Estalagem do Vale, molto grande e con tutti i comfort.

14 giugno

Iniziamo ad esplorare la costa nord passando per i vari miradouro, la spiaggia di Seixal e Porto Moniz con le piscine naturali e l’acquario. Mentre il pomeriggio lo dedichiamo ad un percorso molto facile lungo la Levada dei Cedros. Il sentiero è pianeggiante ed in mezzo alla foresta e come tutte le levada affianca il ruscelletto canalizzato, tipici nell’isola di Madeira. Il sentiero non è ad anello e quando decidiamo di tornare abbiamo percorso 8 km. Nei dintorni si trova la località Fanal con la foresta Laurisilva patrimonio dell’Unesco. Luogo incantevole con alberi dalle forme strane e la nebbiolina che scende e rende tutto più magico.

15 giugno

Altra tappa fondamentale: la levada del Caldeirao Verde. Spesso abbiamo letto che il sentiero è molto frequentato e che si procede in fila indiana. Noi siamo stati molto fortunati, non abbiamo trovato situazioni del genere, forse riguarda agosto, solo in alcuni tratti ci sono rallentamenti poiché si procede in equilibrio sulla sponda del canaletto, a volte il percorso è un po’ esposto ma ci sono sempre i cordini e bisogna fare attenzione quando si incontra qualcuno nel senso opposto. Ma in generale molti tratti li abbiamo percorsi da soli circondati dalla natura. Come ogni Levada il sentiero è pianeggiante e senza nessuno sforzo si raggiunge la cascata con il laghetto. Torniamo dallo stesso percorso, le giornate di giungo sono lunghe ed abbiamo ancora ore di luce per completare la giornata. Ci dirigiamo a Santana per visitare le tipiche casette colorate e verso il Miradouro Guindaste con lo skywalk. Ritornati in hotel andiamo a letto presto, il giorno seguente ci aspetta una levataccia, dobbiamo arrivare in aeroporto per le 6 del mattino, ma non perché la vacanza è già finita, ma perché ci aspetta il trasferimento per l’isola di Porto Santo.

16 giugno

Con largo anticipo arriviamo in aeroporto, il volo aereo che ci aspetta con partenza alle 7.30 ha una durata di soli 15 minuti. L’alternativa sarebbe stata il traghetto che invece impiega almeno due ore, ma durante l’organizzazione del viaggio non eravamo riusciti a trovare le combinazioni giuste con gli alloggi, essendo un’isola molto piccola non c’è un’ampia disponibilità. Il costo è praticamente uguale ed in questo modo abbiamo risparmiato le ore di traversata che potrebbero avermi causato mal di mare, per cui il piccolo aereo è stata una scelta azzeccata. Approdati sull’isola di Porto Santo prima delle 8, raggiugiamo il nostro hotel Praia Dourada a piedi in 20 minuti. La stanza non è pronta, ma depositiamo i bagagli ed andiamo subito in spiaggia. Madeira e Porto Santo sono completamente diverse, la seconda è arida e possiede una spiaggia lunghissima. In questi due giorni ci dedichiamo quindi al relax ed alla vacanza balneare. L’acqua dell’oceano non ha la stessa temperatura del mare Adriatico, con un po’ di coraggio riusciamo ugualmente a tuffarci.

17 giugno

Sveglia tardi, colazione e spiaggia. Sull’isola di Porto Santo non abbiamo a disposizione l’auto, è rimasta nel parcheggio dell’aeroporto a Funchal. Per visitare un po’ l’isola decidiamo di partecipare ad un’escursione con i bus panoramici aperti, la durata è di un paio d’ore. Dopo un po’ di relax a bordo piscina dell’hotel prendiamo un taxi per raggiungere l’aeroporto e tornare a Madeira. È sabato sera e ci aspetta un’altra serata di spettacoli pirotecnici e concerti a Funchal. Riprendiamo possesso dell’auto e ci rechiamo all’appartamento prenotato per gli ultimi 3 giorni. L’Heritage Apartments si trova in centro, è comodissimo, spazioso, nuovo ed ha a disposizione il parcheggio nel cortile interno.

18 giugno

Prima di arrivare alla famosa Levada das 25 fontes ci fermiamo presso il Miradouro di Cabo Girao la scogliera a picco sul mare più alta d’Europa. Arriviamo all’inizio del percorso della levada immersi nella nebbia, la giornata si rivelerà un po’ piovosa, ma riusciamo ugualmente a completare il percorso fino alla cascata muniti di kway. Lungo il percorso è possibile fare deviazioni, raggiungere il rifugio e prendere scalinate, ma la via principale è sempre semplice e pianeggiante, non bisogna dimenticare la torcia, all’inizio si attraversa un tunnel di 800 m. Il meteo sta migliorando e questa sera vogliamo vedere il tramonto sull’oceano. Il punto migliore è il Faro di Ponta do Pargo, la punta ovest di Madeira. Ceniamo nei dintorni e verso le 21.30 ci appostiamo per scattare foto mentre cala il sole. La giornata volge al termine, torniamo al nostro appartamento, il giorno seguente concluderà le nostre vacanze.

19 giugno

Ci manca ancora qualcosa da visitare a Funchal: il Mercado dos Lavradores. Si tratta di un mercato coperto di frutta esotica, pesce e fiori. Acquistiamo i souvenir e torniamo all’appartamento per prendere l’auto. Ci spostiamo verso Pico Ruivo, la cima che non siamo riusciti a raggiungere durante il trekking da Pico Arieiro per via di una frana nel sentiero che le collega. Dal parcheggio ci incamminiamo in salita tra le nubi che purtroppo ci accompagnano durante tutto il tragitto, il panorama rimane sempre coperto ahimè, ma abbiamo apprezzato comunque. Arrivati in cima con sosta panino, torniamo indietro per lo stesso sentiero. In generale abbastanza faticoso, un buon dislivello ma non è molto lungo, poco più di 5 km. Ultima sera a Funchal, cena presso in uno dei tanti ristoranti in centro e a letto presto. Dobbiamo arrivare in aeroporto prima dell’alba il nostro volo di rientro a Bergamo parte prestissimo. I love Madeira!

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botanical garden in funchal, madeira, portugal.



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