In dolce relax tra gauffres et hoegaarden
Fantastiche le offerte della ryanair eh, ma cavolo se abiti a Torino, Orio al Serio riesce ad essere l’aereoporto più scomodo sulla faccia della terra..Se poi hai il volo alle 7.00 del mattino, il check-in ryanair chiude 40 minuti prima dell’ora di volo, e l’autostrada torino-milano è tutta interrotta e fatta di bretelle che ti allontanano da Bergamo invece di avvicinarti e ci si mette anche la macchina col cambio quasi rotto e che gratta ad ogni cambio di marcia…Beh 2 ore di viaggio dalle 4.00 del mattino alle 6.00 diventano una vera avventura con tanto di terrore di perdere il volo! Col fiato corto arriviamo all’aereoporto, il volo parte con 10 minuti di ritardo ma atterra con 10 minuti di anticipo (mah!), a charleroi ci accoglie un dolce e tipico cielo grigio belgio e un’altrettanto tipica pioggerellina. Dall’aereporto prendiamo il bus per bruxelles (biglietto a 10 euro) e dopo 1 ora giungiamo a Bruxelles Gare du Midi, in una città deserta: tutto chiuso neanche un’anima a cui chiedere mezza informazione e non capiamo perchè…Non è domenica non è un giorno di festa, ma allora???per farci forza visti gli zaini che pesano sulle spalle ci infiliamo nella metro e assaggiamo la prima gauffre belga!!!mmmhhh che buona!!!carichi di energia ci facciamo coraggio e prendiamo la metro per “le jardin botanique”, il nostro ostello è proprio lì vicino: Jacques Brel, rue de la Sablonniere, avevamo prenotato una doppia (19 euro a testa con prima colazione) via internet quindi eravamo tranquilli…E invece no, mai stare tranquilli con le prenotazioni, alla reception ci accolgono dicendo che qualcuno non aveva segnato i nostri nomi! fortunatamente avevamo stampato la mail di risposta dell’ostello (portatela sempre con voi è la prova che voi non siete pazzi!)…Insomma dopo 15 minuti abboandanti di spostamenti di stanze varie ci ributtano per strada promettendoci però che per le 15.00 ci sarebbe stata una doppia per noi! e vabbè almeno abbiamo scaricato gli zaini in una stanza custodita dell’ostello!usciamo più leggeri, ma per le strade di bruxelles aleggia la tristezza, negozi chiusi solo pochi e sprovveduti turisti in giro…Finalmente troviamo qualcuno a cui chiedere cosa succede: ebbene il 21 maggio è la Pentecoste e nella cattolicissima Bruxelles non si lavora! speriamo almeno che in centro la situazione migliori: prendiamo Rue Royale. Costeggiamo il magnifico Parc de Bruxelles, il cielo è azzurro ora, c’è il sole e per strada si sta davvero bene.Dopo pochi minuti di cammino ci troviamo di fronte al Palazzo Reale, maestoso e in perfetta armonia con gli edifici circostanti, immerso nel verde dei suoi giardini fa sognare tempi lontani di principi e principesse.Appena superato il palazzo reale sulla destra è possibile ammirare un fantastico panorama di bruxelles dall’alto, dove lo sguardo si perde fino alla Grande Place attraverso i giardini del Mont des Arts.
Bruxelles è una città ricca di verde e l’impronta urbanistica fatta di salite e discese, scale, ampie piazze, balconate, consente di goderne a pieno la varietà di scorci e viste prospettiche.
Giunti alla Place St-Jean decidiamo di goderci ancora un pò l’emozione di rivedere la Gran Place e così ci fermiamo a mangiare al Pita Creta..Davvero ottima, per non parlare poi della salsa Andalouse…E la delicatissima birra bianca Hoegaarden, ben fresca con una fettina di limone…Mmmm…
Due passi a piedi con la pancia piena( a soli 10 euro in due) ed eccoci nella Gran Place, dolcemente arricchita e colorata grazie al mercatino dei fiori che vi si svolge…Il sole è alto e la piazza è ricca di riflessi..Ci spingiamo in rue du Marchè aux Herbes 55 e con grande sorpresa qui è tutto aperto… Ritroviamo alcuni dei nostri negozi preferiti: Kazana, la cui vetrina mette in risalto tessuti impreziositi di perline, orecchini, collane di cocco e anelli di vetri, borse colorate e foulard di tutti i tipi! Poco più in la al numero 39 The Grass Hopper il negozio doev anceh i grandi tornano ad essere bambini,trottole, dadi, aniamletti, gadgets di suoni più strani un ver e proprio castello del divertimento…Intanto la stanchezza si fa sentire abbiamo solo 4 ore di sonno al nostro attivo!meccanicamente ripercorriamo la strada verso l’ostello e lì perdiamo i sensi…Perciò per la sera a bruxelles non fate riferimento a questo racconto di viaggio, abbiamo sempre camminato e la sera i nostri piedi chiedevano pietà! mi raccomando se in ostello non trovate le lenzuoal nelle camere, chiedetele se le sono solo diemnticate…Sapete alcuni non si osano chiedere temendo di aver capito male le informazioni sulle camere, e allora finiscono col dormire su una coperta di lana infeltrita :-((.
Il mattino dopo ci svegliamo ben presto, al più tardi i nostri occhi si erano chiusi alle 19.00 della sera prima quindi alle 8.00 del mattino dopo avevamo già 13 meravigliose ore di riposo!colazione abbondantissima, yogurt,cereali, compote di mele, latte,caffè,succo d’arancia,pane,formaggio, burro marmellate,prosciutto…E noi di fame ne avevamo parecchia in effetti! ben carichi , forse troppo, partiamo agguerriti all’assalto dei negozi in rue Neuve, alle spalle della Gran Place : Jennifer, Springfield, H&M, Zara,Mango( questi ultimi due ocn prezzi decisamente inferiori rispetto a quelli italiani).Il sabato è giorno di shopping per tutti i belgi perciò aspettatevi capi di abbigliamento tutti accumulati a montagnole un pò ovunuqe ma vi garantiamo che il rapporto qualità prezzo è ottimo, davvero…Insomma la giornata la dedichiamo tutta allo shopping. Entrambi siamo stati moltissime volte a Bruxelles e perciò ci sentiamo molto vacanzieri e molto poco assetati di monumenti, la parola d’ordine è relax!entrando e uscendo da un negozio all’altro la nostra attenzione è richiamata dalla musica ad alto volume e dal fracasso che arriva dalla rue du marchè aux herbes…Ci avviciniamo e vediamo sfilare una serie di carri…Scoppiamo a ridere quando vediamo su uno di questi due uomini che ballano dentro un preservativo gigantesco e sorridendo ci prendono in giro…È il Gay Pride signori! sfilano per ore, ballano, cantano, saltano, ci invitano a salire sui carri, ci mandano baci, ci lanciano cappellini e preservativi, un fiume di persone enorme e infinito…Li seguiamo e ridiamo con loro finchè la loro strada si allontana da quella per il nostro ostello.
Più tardi alla radio sentiremo parlare della manifestazione, del gran numero di partecipanti e del gran numero di partecipanti non omosessuali… Mai visti così tanti in precedenza! Il mattino successivo replichiamo con l’abbondante colazione, prepariamo i nostri zaini e ci mettiamo in marcia verso la Gare Central. Camminando verso la stazione la quiete della domenica mattina viene interrotta da una serie di clacson strombettanti: ed ecco una sfilata di auto d’epoca, con tanto di automobilisti muniti di occhialoni e berretti…Nell’ammirare la sfilata quasi rischiamo di perdere il treno per Louvain! 30 minuti volano ed eccoci a Louvain, simbolo dell’orgoglio fiammmingo, qui se dovete chiedere un’informazione paralte puire in inglese poichè il francese non solo non lo sanno ma anche fosse fingono di non capirlo lo stesso! Pare che l’università di Louvain La Neuve sia sorta proprio perchè i fiamminghi di Louvain fossero stanchi dei numerosi studenti francofoni! Toccata e fuga a Louvain: un giro per la nuovissima stazione, una pita sotto la Gran Place…Il sole ci segue nel nostro viaggio e allora noi gli dedichiamo due ore, comodamente seduti in un dehor accanto al municipio leggiamo un libro e sorseggiamo the freddo!relax! verso le 16.30 riprendiamo il treno per la nostra ultima meta: Liegi!Io vi faccio ritorno dopo 3 anni mentre per marco ne sono passati solo 2…Siamo emozionati e felici.
Appena arrivati alla stazioen ci accogliamo il profumo dolce e avvolgenete delel gauffres: non c’è niente da fare a Liegi le sanno fare divinamente, non vi sappiamo spiegare il perchè ma hanno un sapore diverso da quelle fatte a Bruxelles o nel resto del Belgio.
Prendiamo un autobus e andiamo all’ostello ,Rue georges Simenon 2 appena dopo la Passerelle Soucy sulla Muse: qui si replica la stessa scena dell’ostello di Bruxelles, manca la prenotazione, presento la loro mail di conferma ma purtroppo le stanze da due sono finite!ci sistemano in una da otto completamente vuota (15 euro a persona con prima colazione) dicendo che cercheranno di lasciarci soli e di riempire prima le altre camere…Il ragazzo della reception è un tipo tutto particolare che vuole a tutti i costi parlarci in italiano nonostante ci sembri molto confuso con lo spagnolo, ma ci fa ridere un casino e così stiamo al gioco!sistemiamo gli zaini,facciamo una doccia ed eccoci per le strade dell nostra Liegi. Moltissime cose sono cambiate, alcuni locali non esistono più, altri hanno cambiato nome, il negozio dove lavoravo io non esiste più ha chiuso…Obbligatorio andare a vedere la mia vecchia abitazione in Rue Soeur d’Hasque, accanto al Pot au lait.
Se capitate da quelle parti, appena dietro alla cattedrale di Saint Paul(dove si può entrare ad ammirare il Tesoro), al Pot au Lait potrete degustare tutte le migliori birre belghe, gli studenti si ritrovano li dopo scuola e anche il locale merita una visita è davvero orginale come posto,inoltre ha il servizio internet a prezzi modici. Da Place de la Cathedrale lungo rue de l’Universitè arriviamo in Place de la Republique Francaise dove ritrovaimo L’Opera da poco ripulita in facciata. Riprendendo rue Joffre arriviamo nella Place Saint Lambert , la più grande e anche la più recente piazza di Liegi: qui i due livelli su cui si estende la piazza vengono ulteriormente sottolineati dai lavori di rinnovamento della facciate degli store da un lato, mentre dall’altro domina la facciata dell’imponente Palazzo Reale ora sede del municipio.
Vecchio e nuovo faccia a faccia, mentre poco più in la sulla destra, accanto al monumento del Perron si respira la tranquillità nei dehors dei localini dall’atmosfera tipica parisienne.
Alle spalle della Place Saint Lambert si incrociano stradine dove trovaimo locali di tutte le etnie: noi per la nostra cenetta abbiamo scelto Chez Philippou,cucina greca (pressi rue Gerard) e ne siamo rimasti estasiati: locale piccolo, conduzione familiare,gentilezza, buon cibo, moussaka, spiedini di pesce e baklava sublimi…Il tutto a un ottimo prezzo 30 euro in due compresa acqua e birra!sfatti rotoliamo fino all’ostello!attenti liegi di sera si fa pericolosa, ci sono molti personaggi poco affidabili in giro se provano a parlarvi basta tirare dritto per la vostra strada e non vi molesteranno più ma attenti a non fare commenti in italiano, sia perchè potrebebro capirvi e se il commento non fosse carino peggio per voi, sia perchè potrebbero attaccarvi un bottone spaventoso circa le vostre comuni origini!Liegi ha 500.000 abitanti e la comunità italiana più grande del Belgio ben 50.000 abitanti.
Il lunedì percepiamo già la tristezza del ritorno del giorno dopo,un pò svogliatamente ci svegliamo, colazione,e con maglietta a maniche corte e un gran caldo affrontiamo la cittadina…Da quai de Gaulle arriviamo alla chiesa di St.Pholien( il venerdì nella piazzetta vicina si svolge il mercatino delle pulci molto carino), attraversiamo la Muse su Pont des Arches godendo a destra e sinistra della vista dell’intera città che sembra adagiarsi su terrazze verdi, dal basso, dove si tiene il mercato della Batte tutte le domeniche, fin su verso la zona residenziale più abbiente della vecchia Citadelle. Da Pont des Arches lungo tutta rue de la Cathedrale ammiraiamo le vetrine fino ad arrivare da Pollux, qui signori si gustano le migliori gauffres al mondo, ne sfornano in continuazione in gran quantità e sempre di ottima qualità. Concessoci il peccato di gola andiamo al Parc de la Boverie, dove è inoltre possibile visitare il Museo di Arte Moderna e Contemporanea, un prefetto incontro tra arte e natura…Approfittando delle belle giornate è anche gradevole sedersi sul prato e godersi semplicemente la bella stagione!Il resto della giornata è volato via in fretta al Carrè il cuore del vita notturna liegina, qui dalle 19.00 in poi si aprono le danze alcoliche e non solo, nel caso aveste un attacco di fame potete contare sia su un gran numero di ristoranti che su una gran quantità di snack al volo, dalla pita alle pommes frittes e si va avanti fino a notte fonde! Vi risparmiamo lo straziante racconto del nostro ritorno,in Italia e ancor peggio il pagamento del parcheggio dell’aereporto (attenzione è diviso in zone a tariffe diverse leggete bene i cartelli o correrete il rischio di pagare ben 60 euro per 5 giorni di sosta!)con annesso viaggio di ritorno a Torino! Buon Viaggio a tutti voi.