In Croazia tra mare e monti
Partiamo sabato 8 alle 20.15 e la mattina arrivati puntuali a Spalato decidiamo di visitare il centro città: il mercato di Diocleziano è bellissimo e per le alte temperature si è rivelato l’unico posto fresco della città, la torre ( chi soffre di vertigini è meglio che la eviti) e la cripta di santa Lucia, le viuzze bianche e molto suggestive ci hanno ospitati per tutta la mattinata.
Per la prima notte avevamo prenotato un appartamento all’adriatic queen villa, molto carino e pulito, appena fuori città, ma dato che prima dell 14.00 non ci avrebbero consegnato le chiavi abbiamo deciso di andare a vedere qualche spiaggia in città, ma la delusione è stata tanta. A 3km dal porto troviamo una pineta con la “spiaggia” che al posto di sabbia o sassi era una colata di cemento. Preferiamo andare a prendere la stanza e riposarci dalla lunga notte in nave. La sera torniamo al centro di Spalato che con le illuminazioni notturne diventa ancora più suggestiva, mangiamo in una viuzza al ristorante Appetit, molto buono e con prezzi giusti.
Il giorno dopo lasciamo la casa e andiamo alla ricerca di pace e di un posto che ci ospiti per le successive sere e seguendo il consiglio di un ragazzo in nave ci fermiamo a 20 km a sud di Spalato: Trogir.
Troviamo il campeggio Belvedere, un’oasi di relax, con piazzole ben delimitate e molto pulito, scegliamo la piazzola con vista mare, un golfo incantevole con un isolotto davanti a noi ed un faro che rendeva il tutto più magico. Dopo aver montato la nostra “casa” decidiamo di vedere Trogir e le sue spiagge, ma da subito ci rendiamo conto che la Croazia pullula di turisti. Con fatica raggiungiamo il piccolo ponte che la collega alla terraferma e giriamo tutta l’isola in cerca di un posto meno popolato e troviamo una pineta che da sul mare, il tempo non era dalla nostra parte, ma il mare davvero bello.
Tornati in campeggio decidiamo di provare il ristorante vista mare ed oltre ad aver mangiato bene la vista ci ha deliziato per tutta la sera. Prezzi buoni e cucina deliziosa, ho amato i famosi Cevapci!
Dopo cena subito a nanna perchè ci piace vivere la giornata, ma soprattutto evitare la calca.
Il giorno dopo andiamo al parco di Krka ad un’ora di auto dalla nostra base (le autostrade in Croazia sono in continuo aumento), bello come l’ultima volta che lo avevo visto, paghiamo i 18 euro di biglietto e compreso nel prezzo c’è l’autobus che ci porterà a valle per iniziare il percorso a piedi.
Arriviati lì decidiamo di prenotare un’escursione per le 14.00 per 20 euro ciascuno, era il secondo percorso e nell’attesa ci facciamo una passeggiata nel bosco davvero rigenerante, conclusa con il bagno sotto le cascate: bellissime! l’affluenza di persone era in costante aumento ed è stato difficile tornare indietro per il sentiero e andare al punto d’incontro per il battello.
Arrivati lì scopriamo con gioia che si trattava di un motoscafo da 10 posti, finalmente pace, risaliamo il fiume ed ammiriamo paesaggi fiabeschi. Facciamo una sosta di 30 minuti su un isolotto dove c’è solo un monastero e tantissimi animali liberi, pace e tranquillità! La gita si conclude con una ulteriore sosta vicino ad altre piccole cascate!
Era quello che ci voleva.
La sera ceniamo di nuovo sulla splendida terrazza del campeggio e di nuovo a dormire presto per recuperare le forze per il giorno dopo.
Il 4 giorno di nuovo sveglia all’alba voluta dal caldo e dal sole cocente, mai sentito tanto caldo in vita mia, e subito operativi dopo aver comprato del pane ai cereali al piccolo market del campeggio ci dirigiamo a Spalato per prendere il traghetto per l’isola di Brac.
Qui trovare un parcheggio non è cosa scontata, nonostante siano tutti a pagamento, e dato che dovevamo sostare a lungo cerchiamo più soldi spicci possbile, ma nessuno ce ne cambia abbastanza, così abbiamo il parcheggio fino alle 17.30.
Arrivati a Brac anarchia, non si capiva dove andare e come, ma alla fine conosciamo due ragazzi di Roma che cercavano compagni di viaggio per dividere la spesa del pulmino ncc, andiamo a Bol, non sapendo si trovasse dall’ altra parte dell’isola.
Anche qui caos totale, persone ovunque, ma acqua davvero splendida, peccato che il pensiero del parcheggio limitato ci ha attanagliato tutto il giorno. Abbiamo cercato in internet come pagare via sms, dato che è un sistema in funzione in città, ma nessuno ha saputo darci indicazioni e la polizia quando ha sentito che gli parlavamo in inglese ci ha attaccato il telefono.
Si sono fatte le 15.00 ed abbaimo cercato qualcuno che si dividesse con noi la spesa dell’ncc, ma niente ed abbiamo pagato 50 euro per tornare al porto di Supetar, ma almeno siamo arrivati puntuali allo scadere del tagliandino, purtroppo in Croazia le multe vengono fatte facilmente ed anche le rimozioni!
Tornati un pò dispiaciuti in campeggio decidiamo di andare a visitare Trogir e subito abbiamo capito il perchè sia patrimonio dell’Unesco, un borgo bellissimo e ben curato, pieno di ristoranti e negozi di souvenir. Ci siamo fermati in una piccola piazza dopo aver parcheggiato fuori dal borgo ( anche qui a pagamento), un ristornate davvero carino e caratteristico dove abbiamo mangiato del buon pesce al giusto prezzo! Dopo cena abbiamo girato tutto il piccolo paese per poi fare ritorno al nostro amato campeggio.
Il giorno dopo decidiamo di non spostarci molto e cercare una spiaggetta rilassate e la troviamo vicino Trogir, ciottoli bianchi, acqua cristallina e poche persone per la maggior parte del luogo, ma il caldo è davvero tanto e non resistiamo più di un paio d’ore al sole cocente, decidiamo di cenare di nuovo a Trogir, ma questa volta giriamo per il carinissimo mercato dove mangiamo due bei panini e compriamo dei pensieri da portare a casa, non poteva mancare la famosa lavanda e la spugna naturale!
Cercando in internet progettiamo il nostro ultimo giorno intero in Croazia ai laghi Plivtice, partiamo di buon ora e ci facciamo un mega tour delle campagne croate per 3 lunghe ore, ma i paesaggi meritavano davvero. Si respirava aria genuina e arrivati ai laghi troviamo anche qui il caos più totale a partire dal parcheggio nel bosco senza alcuna indicazione, alla fila per i ticket lunga centiniaia di metri, ma per fortuna o per sfortuna ha iniziato a piovere e nel panico generale ci mettiamo alla ricerca dell’auto nel bosco e vi assicuro che non è una bella esperienza trovarsi sotto gli alberi con un temporale del genere. Molto delusi e amareggiati ci rimettiamo in viaggio e ci fermiamo in una specie di baita a mangiare, carne buona ed i miei amati Cevapci con la salsa di peperoni, per fortuna avevamo soldi liquidi perchè non accettavano carte.
Tornati in campeggio avendo preso l’autostrada questa volta, non vogliamo buttare del tutto la giornata ed andiamo alla spiaggia lì sotto a fare un bel bagno in quell’acqua verde smeraldo che al tramonto era ancora più bella.
Ahimè è arrivato l’ultimo giorno e con calma smontiamo la nostra ” casa” e ci prepariamo a tornare a Spalato, il costo del campeggio per 5 notti con elettricità è di 200 euro in due.
Arrivati a Spalato pranziamo in una vietta dietro il porto e ci ricarichiamo per fare un ultimo giro per il centro, ma il caldo ce lo impedisce e ci ritroviamo con altre decine di persone a dormire sotto gli alberi di un parco. Non appena il caldo decide di mollare un pò la presa giriamo un pò e poi ci dirigiamo verso il porto, altre file, altro caos.
Aspettiamo in macchina che ci facciano salire in nave e schiviamo i soliti noti che parcheggiano e se ne vanno, in nave altro caos e gente accampata ovuqnue.
Dopo una notte passata su una poltroncina per evitare gli accaniti fumatori del bar (e parlo da fumatrice) arriviamo ad Ancona felici di aver visto una terra bellissima, ma non completamente appagati per esserci persi molte cose a causa della calca.