In Croazia non c’è il mare

Alla scoperta dei tre parchi naturali principali del Paese
Scritto da: Fabio Malaguti
in croazia non c'è il mare
Partenza il: 30/07/2011
Ritorno il: 21/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Abbiamo un appartamento prenotato per due settimane sull’isola di Korcula. Siamo in due e 1000 euro di budget a testa, non si può sgarrare. E’ tutto calcolato: la prima settimana on the road, perché abbiamo deciso di viaggiare in auto, è dedicata interamente alla visita dei tre principali parchi naturali croati, National Parck Plitvice Jezera, National Parrk Paklenica e National Parck Krka, per scoprire se, come nella sardegna di Marcello Fois, anche in Croazia non c’è il mare!

Hunter tale: Orso, cervo e cinghiale

Dopo una notte passata alla guida ci accorgiamo di essere vicini alla meta, quando cominciano a comparire le prime segnaletiche di attenti all’orso. Al Bed and Breakfast (prenotato on line mesi prima senza lasciare alcun anticipo!) il proprietario Bozo, parla perfettamente italiano e dopo averci aperto la stanza per il riposino, ci consiglia di visitare un “ paesino con cascate di nome Rastoke”. Mai consiglio fu più appropriato poiché Rastoke si rivela il paese di montagna più bello che ci sia capitato di visitare. Non aggiungo altro lascio al viaggiatore il gusto della scoperta. Un luogo davvero incantevole e fiabesco, ma non solo! Da queste parti si praticano discese in rafting, kayak ed escursioni guidate in quad. Anche la caccia/pesca è una delle attività più praticate, nel menu del ristorante (solo in inglese, croato, tedesco) propongono: bear,deer and board.

Laghi Plitvice

L’abbondante colazione da Bozo è quello che ci vuole per affrontare la nostra giornata escursionistica ai laghi Plitvice. Si possono scegliere tre tipologie di percorso che variano per la loro lunghezza e durata. Il percorso che scegliamo di fare è di sei ore, include l’uso del battello che ti porta ai laghi superiori e il trenino per il ritorno. Non ci sono salite da affrontare e si cammina su comode passerelle pensili in legno, l’esursione è facile e adata anche a due come noi che non siamo abituati a lunghe camminate. Per gli appassionati di fotografia reflex accessorio indispensabile: il filtro polarizzatore.

Dobro jutro Winnietou

La seconda tappa è Starigrad Paklenica, situata tra il mare e la catena montuosa del Velebit (40 km da Zadar). Anche qui abbiamo la prenotazione per 2 notti effettuata on line(con carta di credito prepagata). L’hotel è dotato di tu tti i comfort e abbiamo modo di gustare il miglior piatto di pesce di tutta la vacanza. Il primo giorno decidiamo di avventurarci al parco nazionale e lasciare il successivo ad un totale relax al mare. Una guida consigliava abbigliamento da trekking, perchè il parco del monte Velebit non è una passeggiata come quella dei laghi Plitvice. Dopo i primi 10 minuti di cammino infatti, il sentiero si fa sempre più ripido e, a causa delle rocce, molto scivoloso. Ci arrendiamo e restiamo un po’a fotografare turisti cha praticano free climbing,soprattutto italiani e francesi. Al nostro rientro in hotel Martina, figlia del proprietario, sarà così gentile da offrirci due bustine di magnesium per evitare i crampi. Starigrad Paklenica è l’unico posto di tutta la croazia dove abbiamo sentito dire dobro jutro che, ce lo ha insegnato Martina che parla italiano, significa buon mattino, anzichè dobar dan (buon giorno). Zadar dista solo un’ora di macchina così, seguendo i consigli di Martina (“se non ci fosse Martina” dice lei!), andiamo per aperitivo e cena. La passeggiata sul lungo mare al tramonto è bellissima e ancor di più fermarsi ad ascoltare l”organo marino” che suona con le onde del mare seduti sui gradini a pelo d’acqua all’imbrunire. Per gli appassionati di fotografia nei fiumi Zrmanja e Krupa effettuano dei foto safari oppure discese in canoa e rafting. Curiosità: Tra i fiumi e le valli della catena montuosa del Velebit hanno girato tre film ngli anni ’60 sulle avventure dell’indiano Winnietou.

Parco Krka

Arriviamo alla nostra camera (sempre prenotata on line) in anticipo e, non trovando nessuno ad attenderci, ci rechiamo a Skradin che è un vero e proprio porto con 180 ormeggi, alla foce del fiume Krka. La particolarità è che è possibile risalire il fiume con un battello fino a raggiungere le cascate. All’inizio del parco c’è un grande parcheggio dove si lascia l’auto e si prende un pullman che ti porta all’ingresso principale. Anche qui, come ai laghi Plitvice, si cammina su passerelle in legno e si possono scegliere diversi percorsi. Noi scegliamo quello che ci porta a Skradinski buk (la cascata più lunga) per scoprire che è davvero balneabile (come diceva la guida). Sembra una piscina con tanto di boe e bagnino. Ovunque c’è gente in acqua o sdraiata su teli a prendere il sole ed è molto affollato, ma tutto è mantenuto in perfetto stato di pulizia.

Korcula e Dubrovnik

Le ultime 2 settimane le passiamo sull’isola di Korcula in un appartamento sul mare. Il traghetto da Split costa parecchio ed è strapieno. Rimpiangiamo il fatto di non aver scelto di arrivare in auto fino a Orebic che, forse, sarebbe stato più scomodo, ma più economico. Il centro storico di Korcula è molto bello, infatti sembra che la maggior parte dei turisti sia concentrata tutta qui, anche perchè si dice che sia terra natia di Marco Polo. Sull’isola non sono segnalate spiagge,ma solo percorsi per mountin bike. Pupnatska è una spiaggia di sassi, non molto comoda. A parte questo la baia è molto grande e il mare limpido. L’altra spiaggia che abbiamo visto è Pritzba e si trova a sud sotto la città di Blato che è il capoluogo dell’isola. Come a Pupnatska i sassi rendono il fondale molto limpido, ma la spiaggia è sabbiosa e decisamente più comoda. Il mare è ricco di pesci e il fondale,basso ed esteso,è perfetto per fare snorkeling. La ciliegina sulla torta è il servizio doccia gratuito in spiaggia. Altra escursione consigliata è l’isola di Proizd, dove è praticato anche il naturismo. Il resto della vacanza la passiamo nella baia privata del nostro appartamento dove possiamo goderci sole, mare e tranquillità. Dubrovnic è una città fortificata medievale simile a Korcula, ma molto più grande. Prendiamo il traghetto per Orebic e da lì impieghiamo circa 2 ore di macchina per raggiungerla. Dubrovnic è molto indicata per lo shopping di stoffe ricamate ad uncinetto, ma noi preferiamo acquistare piccoli cuscini di lavanda,da una nonnina incontrata fuori dalle mura con un fare molto cordiale. L’ultimo giorno non abbiamo nessuna prenotazione, perciò arriviamo in auto fino ad Opatjia e troviamo alloggio presso una famiglia. La padrona di casa ci consiglia una pesceria dove si spende poco e si mangia benissimo. Una delle cose che abbiamo notato attraversando la croazia per tutta la sua estensione è la differenza della cucina: al nord si mangia molto meglio! Ritorniamo in Italia contenti dell’esperienza e per essere rientrati nel budget stabilito.

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passerella pensile in legno laghi plitvice

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il canyon al parco nazionale paklenica

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ristorante a rastoke

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spiaggia pupnatska isola di korcula

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spiaggia di pritzba isola di korcula



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