In Costa Rica fra bradipi, tartarughe, balene
Poichè il viaggio è lungo, oltre le 16 ore, Abbiamo trascorso la prima notte nella capitale San José in un albergo di un italiano che si chiama Marco e che ci era stato consigliato da amici: anche se strano, il nome dell’albergo è Posada Canal Grande, perchè costruito da un italiano di origine veneziana. Il costo è poco più di 50 dollari ed è un paradiso: fresco, accogliente e romanticissimo, tanto che la mia ragazza ed io non dimenticheremo facilmente la bella sera passata lì. Poichè volevamo vedere il più possibile abbiamo noleggiato una piccola 4X4, poichè questa era la stagione delle pioggie. La scelta è stata giusta perchè siamo andati in posti sperduti, dove abbiamo dovuto traversare guadi e strade con buche di due metri!!! Siamo scesi prima verso Jacò, nel Pacifico Centrale, traversando le montagne, è una città piena di vita ma ci sembrava un po’ Rimini e allora siamo andati sulle spiaggie un po’ a Sud a Esterillos Oeste. Anche qui abbiamo dormito nell’hotel di un italiano, La Dolce Vita, che praticamente è affacciato sulla spiaggia, cullati nella notte dal suono delle onde dell’oceano Pacifico e la mattina svegliati dal canto degli Albratros, pappagalli e una serie incredibile di uccelli di tutti i colori e suoni. Siamo poi ripartiti verso il Parco di Manuel Antonio, che consigliamo tutti di visitare, per la bellezza delle baie, del mare e della foresta. Poi ci siamo fatti una tirata di 4X4 incredibile, attenzione quando guidate su queste strade, per scendere a sud verso la Penisola di Hoza, che è una delle zone più selvagge del Costa Rica. Lì, guadando un po’ di fiumi e dormendo una notte in un lodge svegliati alla 4 di mattina dalle grida delle scimmia Konga, siamo riusciti ad arrivare alla Baia Drake, dove abbiamo fatto immersioni bellissime, visto barracuda, squali, delfini e balene, delle quali abbiamo anche sentito il canto.
Qui abbiamo trascorso tre giorni e poi ci siamo diretti verso il centro del Costa Rica, e visto un vulcano che si chiama Pois e che ha un lago azzurro nel cratere così bello da non sembrare vero. Ci siamo poi diretti al mare del Caribe. Abbiamo fatto una meravigliosa traversata fluviale via motoscafo (costo 70 euro andata e ritorno) e siamo andati al Tortughero a vedere la deposizione delle tartarughe Baule, che è uno spettacolo notturno così bello ed emozionante da commuovere, tanto sono delicate e timide queste enormi tartarughe nel risalire sulla spiaggia e deporre le uova nascondendole. Occorre essere molto rispettosi delle regole e abbiamo tutti imparato molto da questa escursione. Al Tortughero i prezzi sono bassi e abbiamo dormito con meno di 20 dollari a testa, ma c’è anche da meno per gli sportivi.
Dal Tortughero siamo poi andati al sud dormendo in un lodge, dove una coppia Islandese/Costa Ricense alleva Bradipi (detti Perozos in spagnolo) e cura anche quelli orfani. Lì, oltre ai bradipi abbiamo visto coccodrilli, scimmie, uccelli magnifici. Abbiamo poi trascorso tre giorni visitando il sud del caribe, Puerto Viejo e altri villaggi. Un’atmosfera particolare e diversa da quella del Pacifico, che comunque è forse più bello. Siamo poi andati a vedere il Vulcano Arenal, attivo, che tuona di continuo ed è pieno di fascino. A chi va al vulcano Arenal consigliamo di andare ai bagni termali all’aperto del tabaccon, che sono un vero piacere. Gli ultimi giorni della vacanza, prima di tornare a San José, li abbiamo trascorsi nella Penisola di Nicoya. Lì l’atmosfera è di vacanza, c’è un sacco di gente simpatica e dopo tanta vacanza selvaggia è stato come prepararsi a tornare a casa. E’ stata una vacanza indimenticabile e consigliamo a tutti il Costa Rica.