In Cina per il festival del ghiaccio
IL VIAGGIO
Un paio di anni fa avevo visto in Internet delle foto delle sculture/costruzioni di ghiaccio di una manifestazione annuale che si svolge ad Harbin (nord/est della Cina, vicino alla Siberia) dal 5 gennaio al 25 febbraio. Chiunque vede quelle foto ne resta affascinato e mi ero detto che prima o poi ci sarei andato. Quest’anno ne ho avuto la possibilità.
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Http://www.icefestivalharbin.com/article-p170-harbin-ice-festival-2016-dates.html
Io ero già stato in Cina 2 volte e avevo già visitato sia Pechino che Shanghai, ma mia moglie non c’era mai stata e così ho aggiunto alcuni giorni a Pechino e una decina di ore a Shanghai per fargliele vedere.
Siamo partiti da Malpensa il 9/1/2016 e siamo tornati il 20/1/2016 con questo itinerario: arrivo a Pechino il mattino del 10/1, 4 notti a Pechino, il 14/1 sera abbiamo preso un treno con cuccette per Harbin arrivando il 15/1 mattina, 4 notti ad Harbin, il 19/1 mattina volo Harbin-Shanghai-Malpensa con sosta di circa 11 ore a Shanghai per poter visitare la zona del Bund, quindi il 20/1 alle 1:30 di notte volo verso Malpensa con arrivo in mattinata e fine del viaggio.
Come al solito ho organizzato io il viaggio e ci siamo sempre arrangiati da soli. Sempre come al solito abbiamo portato solo bagaglio a mano (trolley + zainetto).
Il viaggio è stato bellissimo, tutto è filato liscio come l’olio e l’Harbin Ice and Snow World (più le altre manifestazioni) merita sicuramente un viaggio.
Viaggiare in Cina è abbastanza facile per chiunque sia abituato a viaggiare in autonomia. Ci sono moltissime scritte in inglese anche se praticamente nessuno lo parla.
LE SPESE
In 2 abbiamo speso in tutto circa 3000 euro. I costi che seguono sono per 2 persone.
Volo Malpensa-Pechino via Francoforte (Lufthansa+Air China) e Harbin-Shanghai-Malpensa (Air China) EUR 1289
Treno Pechino-Harbin con cuccetta soft (scompartimenti da 4 cuccette) EUR 187
Visti EUR 234
Assicurazione sanitaria con Coverwise EUR 88
Alberghi prenotati con Booking.com: a Pechino il Tianan Rega Hotel EUR 262, ad Harbin il Harbin Mango Holiday Apt EUR 133. Entrambi gli alberghi erano in posizione centrale comodissima.
Le camere più economiche del Tiana Rega Hotel, che io avevo prenotato, hanno le finestre a pochi centimetri da un muro con un odore poco gradevole e una sensazione di soffocamento, così me la sono fatta cambiare con un sovrapprezzo di 100Y a notte ma con una camera molto migliore.
L’Harbin Mango Holiday Apt è in un grattacielo di 28 piani apparentemente in disarmo e senza alcuna scritta esterna che indichi l’albergo. Con qualche difficoltà abbiamo capito che l’albergo era all’8° piano. Gli appartamenti sono confortevoli, ben riscaldati e certamente meglio di come si potrebbe pensare guardando l’ingresso del grattacielo. La cucina non è però utilizzabile per mancanza di stoviglie e c’è solo il solito bollitore. Non accettano carte di credito estere.
In entrambi gli alberghi ci sono TV, Internet (ma in Cina non ci si può collegare a Google e Facebook mentre WhatsApp funziona), ciabatte, asciugacapelli, eccetera. In definitiva entrambi gli alberghi erano molto confortevoli. Le colazioni non sono comprese e noi le abbiamo fatte sempre in camera comperando i biscotti in giro e usando il bollitore per il tè.
Si mangia con meno di 10 euro a testa sono molti diffusi i ristoranti con le immagini dei cibi e una descrizione in inglese.
Sono piuttosto care le visite a templi, manifestazioni, palazzi storici eccetera. Accedere all’Harbin Ice and Snow World è costato 300Y a testa (circa 45 euro) mentre l’entrata allo Snow Sculpture Art Expo 240Y a testa (circa 35 euro).
TAXI
Dovunque nel mondo i tassisti cercano di fregare i turisti e in Cina non fanno eccezione. Appena arrivati a Pechino abbiamo preso la metropolitana fino al centro e poi da lì volevamo prendere un taxi per il relativamente vicino albergo: il tassista ha caricato i trolley nel bagagliaio e poi ci ha chiesto 285Y per portarci in albergo (cambio circa 6,80 Yuan per 1 euro, quindi circa 42 euro). Tra il momentaneo stupore di mia moglie ho vivacemente protestato, fatto riaprire il bagagliaio e siamo usciti dal taxi e ripreso il metrò per andare in albergo che sapevo essere a circa 500 metri da una stazione. Il costo da tassametro del tragitto sarebbe stato di circa 10Y (circa 1,5 euro) come sapevo e come abbiamo constatato con altri tragitti in taxi con tassametro.
Comunque anche ad Harbin ho discusso/litigato spesso con tassisti che non volevano usare il tassametro oppure che fissavano un prezzo e al momento di pagare chiedevano quel prezzo per ogni persona (quindi il doppio del pattuito).
I tassisti spesso hanno preso altri passeggeri oltre a noi due. Di taxi ce n’è una infinità in giro e dato che costano poco (per i cinesi) vengono usati come bus e si fermano dove capita con un semplice cenno della mano.
Anche al ritorno a Malpensa abbiamo avuto problemi con i tassisti perché non volevano portarci alla stazione di Gallarate e su loro suggerimento siamo andati al piano terra all’uscita vicino alla Ferrovie Nord dove ci sono tassisti ‘’locali’’ che ci hanno portato a Gallarate con un costo non indifferente di 27 euro.
METROPOLITANE
Sia a Pechino che a Shanghai il costo del metrò è in rapporto alla stazione di arrivo e quindi bisogna sempre sapere dove scendere.
A Pechino i biglietti sono venduti anche in biglietterie con un impiegato, mentre a Shanghai sono venduti solo da macchine automatiche dove però si possono leggere le indicazioni anche in inglese.
A Pechino la cosa migliore è quella di procurarsi una mappa del metrò e mostrare all’impiegato della biglietteria dove si vuole andare. I biglietti costano da 4 a 8 Yuan e il biglietto serve per uscire dalla stazione di arrivo. Prima di accedere al metrò ci sono i metal detector per bagaglio e persone, e a volte c’è anche una perquisizione personale.
Le metropolitane sono moderne ed efficienti con tutte le scritte anche in inglese: in pratica sono molto facili da usare.
CLIMA
Noi siamo stati molto fortunati perché abbiamo quasi sempre avuto il sole.
Ovviamente ha fatto molto freddo e anche questa volta a Pechino, come le altre due che c’ero stato, non c’era traccia di inquinamento.
Ad Harbin, con temperature dai 16 ai 30 gradi sotto zero, giravamo con sottotuta da sci, calzettoni ben pesanti, doposci, calzoni da sci, maglie varie, giacca a vento di piumino con sopra il cappotto, copricollo di pile (al posto di una sciarpa), cappello di pelo di tipo mongolo, sottoguanti e guanti da sci. Abbiamo sofferto il freddo, specialmente a piedi e mani, solo la sera che siamo andati a vedere le costruzioni di ghiaccio, ma è bastato andare a prendere delle pessime ma bollenti cioccolate calde al bar che c’era lì per superare il problema.
Anche a Shanghai abbiamo avuto freddo, ma per colpa nostra perché avevamo letto che le temperature erano passabili intorno allo zero, però quel giorno c’era anche vento e noi non eravamo adeguatamente vestiti avendo pensato di poter rinunciare all’abbigliamento pesante.
CAMBIO DELLA VALUTA
Cambiare EUR o USD in Yuan è molto facile all’aeroporto, ma lunghissimo e complicato in banca. Non ho notato grandi differenze nel cambio tra aeroporto e banche. Ad Harbin ho impiegato circa 1 ora e mezza per cambiare 300 USD, tra l’attesa del mio turno e il fatto che gli impiegati non sapevano cosa fare. E’ indifferente cambiare in Cina USD o EUR ed ho effettuato il cambio con entrambi le valute (avevo con me anche USD residui di altri viaggi).
Il cambio è stato di circa 6,30/6,80 Yuan per 1 EUR e 1 USD, ormai purtroppo con cambio praticamente alla pari.
In partenza dalla Cina è possibile ricambiare gli Yuan rimasti all’aeroporto sia in EUR che in USD e non mi hanno richiesto le ricevute dei cambi che avevo effettuato durante il viaggio. Anche in questo caso ho preferito fare il cambio contro USD perchè è più facile ottenere il controvalore esatto che non con il cambio in EUR dato che i dollari hanno anche le banconote da 1 dollaro.
In questo viaggio non ho usato i prelevamenti con gli ATM ma nel 2010 l’avevo fatto e avevano funzionato bene.
Il mio consiglio è quello di evitare al massimo i cambi di valuta nelle banche (non esistono cambiavalute o ufficio cambi al di fuori di quelli negli aeroporti) per la perdita di tempo che comportano.
PECHINO
Non mi dilungherò sulla nostra visita di Pechino perchè guide e altri diari ne hanno trattato benissimo l’argomento.
Quello che non avevo trovato scritto è che ora è possibile, mentre nel 2010 non lo era, andare dalla Grande Muraglia di Badaling alle Tombe Ming con il bus 879 e poi dalle Tombe Ming a Pechino con il bus 872. Il biglietto si fa sui bus.
Volevamo andare allo spettacolo del teatro Tiandi, ma abbiamo scoperto in loco che l’indirizzo in Internet era sbagliato in quanto si era trasferito. Siamo allora andati allo spettacolo del Golden Mask Dynasty (http://www.goldenmaskdynasty.net/) ed è stato bellissimo.
HARBIN
Harbin era la vera meta del viaggio e non ha disatteso le aspettative.
La strada pedonale Zhongyang è molto bella e vivace sia di giorno che di sera, piena di sculture di ghiaccio e di luci colorate, con ristoranti e alberghi e negozi di vario tipo, specialmente russi.
Il Parco della Tigre Siberiana è un po’ fuori Harbin e ci siamo andati in taxi. Il giro con il pulmino non è particolarmente bello a causa dei vetri sporchi che non consentono di fare foto, mentre molto meglio è la possibilità di camminare su lunghi camminamenti protetti da grate a pochi metri da innumerevoli magnifiche tigri. Per fare foto senza grate occorre allungare il braccio per portare l’obiettivo in mezzo ai buchi delle grate.
Dal Parco della Tigre Siberiana siamo andati direttamente, sempre in taxi, alla Harbin Sun Island International Snow Sculpture Art Expo che è meglio vedere con la luce del giorno. E’ una esposizione molto vasta di sculture di neve e palazzi di ghiaccio. Le foto in Internet chiariranno bene quanto sia bello questo posto.
L’Harbin Polarland è una specie di acquario, più qualche orso e volpe, che si trova vicinissimo allo Snow Sculpture Art Expo. Non è granchè come acquario e lo spettacolo delle foche/leoni marini è adatto solo ai bambini. Più interessante è il breve spettacolo con due beluga (cetacei simili ai delfini ma molto più grandi). Gli spettacoli sono affollatissimi e bisogna arrivarci con un buon anticipo per trovare buoni posti, specialmente per i beluga. http://www.icefestivalharbin.com/attraction-p12-harbin-polarland.html
All’Harbin Ice and Snow World siamo invece andati alla sera, sempre in taxi ma usando il bus navetta per il ritorno. Solo qui abbiamo patito il freddo ma ci sono sia bar che locali riscaldati e quindi è facile riscaldarsi un po’ prima di affrontare nuovamente il gelo polare. Le costruzioni di ghiaccio sono magnifiche e anche in questo caso basta guardare in Internet per innamorarsene e far venire voglia di andarci. Avevo portato il cavalletto per fare foto notturne con calma ma non l’ho usato a causa del gran freddo che rendeva difficili i movimenti e le attese dell’autoscatto (con gente che immancabilmente passava davanti all’obiettivo) e anche perchè i palazzi di ghiaccio sono molto ben illuminati dall’interno e quindi anche le foto a mano libera richiedono bassi ISO. Ho fatto le foto con una compatta Canon G7X che non ha avuto problemi elettrici a causa del freddo.
Il Parco Zhaolin dove c’è il Ice Lantern Show è a poche decine di metri dalla via pedonale e quindi ci si va a piedi. E’ una specie di Ice and Snow World in piccolo e le lanterne sono delle grosse lanterne di ghiaccio che illuminano i sentieri. L’esposizione è bella e comoda e merita sicuramente di essere visitata alla sera.
Anche al Tempio Buddista della Beatitudine siamo andati in taxi (10Y dal centro con tassametro) ed è bellissimo, addirittura, secondo noi, più bello del Tempio dei Lama di Pechino.
SHANGHAI
Per Shanghai vale lo stesso discorso di Pechino nel senso che le informazioni abbondano.
Noi abbiamo limitato la visita alla Zona del Bund attraversando il canale con una specie di metropolitana turistica che attraversa un tunnel con effetti di luci e suoni.
Rispetto a quando sono andato a Shanghai nel 2010 c’è un nuovo grattacielo: la Shanghai Tower di 632 metri, il secondo più alto del mondo dopo quello di Dubai.