In cerca del Duende

Guatemala city Antigua Chichicastenango Sololà Panajachel San Pedro Le terme di Zunil Xetzaltenango Livinston Caios del Belize Sivacate ( Oceano Pacifico ) Si può visitare il Guatemala utilizzando le camionette locali, che collegano il paese da un punto all'altro della costa e permettono una reale conoscenza della popolazione. E' importante...
Scritto da: Francesca Serra
in cerca del duende
Partenza il: 01/09/1995
Ritorno il: 01/11/1995
Viaggiatori: da solo
Spesa: 3500 €
Guatemala city Antigua Chichicastenango Sololà Panajachel San Pedro Le terme di Zunil Xetzaltenango Livinston Caios del Belize Sivacate ( Oceano Pacifico ) Si può visitare il Guatemala utilizzando le camionette locali, che collegano il paese da un punto all’altro della costa e permettono una reale conoscenza della popolazione.

E’ importante avere molto tempo a disposizione per soffermarsi nei villaggi soprattutto dell’area Maya Ixil e nei pressi del lago Atitlan. La presenza indigena Maya è molto forte a differenza degli altri paesi del Centroamerica. Il paesaggio cambia notevolmente dalla costa all’altopiano, è bene partire avendo ben chiara la situazione storico politica del Guatemala. Consiglio di leggere i libri di Rigoberta Manciù e l’ottima guida di Maurizio Chierici ( Clup ) per quanto riguarda gli alloggiamenti.

Consiglio anche il mio libro El Duende ( Michele Di Salvo Editore) non come guida ma per il racconto emotivo di questo viaggio.

Il Guatemala non somiglia a nessun altro Paese, la Natura e la Cultura s’intrecciano così armoniosamente pur a dispetto degli abusi inflitti dall’esercito e dalle multinazionali, da lasciare una traccia indelebile nei propri ricordi. Consiglio questo viaggio anche per capire cosa significhi un reale rapporto con la Terra e con il Cielo così come solo le entie Maya sanno vivere.

Amici che vivono lì mi hanno detto che in questi ultimi anni la situazione è degenerata e soprattutto la capitale è pericolosa, ma io credo che nei villaggi dell’entroterra e soprattutto ad Antigua, splendita città coloniale, prendendo un minimo di precauzione non si dovrebbero temere pericoli. Si può dormire negli alberghi coloniali con i patios e le fontane che cantano, ma anche presso famiglie, che spesso ospitano studenti di lingua spagnola e mangiare nei comedor per pochi dollari, riso mais pollo i loro alimenti base e naturalmente frutta coloratissima nei mercati indigeni. Io sono andata per quattro anni consecutivi, perchè come esite il mal d’africa, altrettanto c’è il mal di Centroamerica, una nostalgia soffocante! Bellissimo il periodo della festa dei Santi, per le cerimonie e il tempo secco. E il cielo di dicembre con i preparativi per il Natale altrettanto azzurro e magico.

Per assistere ai riti sincretistici tra religiosità Maya e cristianesimo, l’apice lo si raggiunge durante la settimana santa, ma insieme al mese di agosto sono i periodi peggiori per il turismo, soprattutto italiano.



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