In Brasile tra città e natura

Rio de Janeiro e cascate dell’Iguazù
Scritto da: mgh69
in brasile tra città e natura
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Questo non vuole essere un diario di viaggio, ma una raccolta di informazioni. Tenete presente che noi ci siamo stati a fine luglio-inizio agosto quando per loro e’ bassa stagione e quindi non ci sono tanti turisti (il che significa poche code ad esempio).

Rio de Janeiro

1) Sicurezza: i primi giorni, complice il brutto tempo, a noi non ha fatto una gran bella impressione. Devo dire pero’ che nessuno ci ha mai infastidito e che le zone che abbiamo visitato erano piene di polizia. Tenete pero’ presente che:

– siamo andati in giro quasi sempre senza macchina fotografica e un solo bancomat/carta di credito (e pochi contanti),

– vestiti semplici (ma per noi e’ facile, le firme non le conosciamo neppure),

– ho lasciato a casa anche gli orecchini d’argento che porto normalmente,

– la sera siamo sempre andati a dormire presto (ma la mattina ci si alzava verso le 6.30).

2) Trasporti

– da/per l’aeroporto

Siamo arrivati molto presto la mattina (5.00 in aeroporto) quindi per stare tranquilli abbiamo preso un radio taxi per l’albergo (si prenotano al banco e si pagano con carta di credito, così non abbiamo dovuto prelevare all’aeroporto). Abbiamo pagato 125 R (x Copacabana).

Al ritorno abbiamo preso un taxi comune chiamatoci dall’albergo (65 R e nessun problema)

Oltre ai classici autobus da/per l’aeroporto c’e’ anche un autobus Premium di categoria superiore (e prezzo), ma che noi non abbiamo preso sia perché avevamo un sacco di bagagli sia perché non era chiaro il tempo di percorrenza.

– Metropolitana: ci e’ parso il modo migliore per spostarsi quando possibile (ha solo un paio di linee per di più con buona parte del percorso in comune). I biglietti si fanno all’ingresso (3,5 R).

– Bus: ce ne sono tantissimi e sono frequenti, costano 3R e il biglietto si fa a bordo. Il problema e’ che dovete sapere già che autobus prendere e dove (e’ abbastanza facile se volete andare a Copacabana o Ipanema, molti degli autobus ci passano) e soprattutto dovete sapere dove scendere perché’ non ci sono indicazioni di nessun tipo (ok, se andate ad esempio al Maracana e’ facile, vedete lo stadio e scendete). Insomma non sono pensati per i turisti. Attenzione: gli autobus che passano per una via non fermano a tutte le fermate: ad esempio a Copacabana le fermate sono numerate 1-2-3 e gli autobus fermano solo ad una delle 3, ma sul retro delle pensiline ci sono tutte le spiegazioni. Noi abbiamo preso i bus per andare al Maracana e tornare (ma e’ meglio la metro), per andare al Giardino Botanico, al Cristo e a Botafogo.

3) Posti visitati

– Ipanena/Copacabana sono d’obbligo e direi tutto tranquillo (almeno fino alle 9:00 – 10:00 di sera).

– Leme: vicino alla spiaggia tutto ok, ma se ci si sposta già solo di un paio di vie verso l’interno la situazione diventa in fretta degradata.

– Quartiere del Centro (cattedrale e scalinata Selaron). Noi siamo andati di sabato pomeriggio (contro tutti i suggerimenti) ma c’ era la rievocazione della GMG e quindi c’era gente e polizia. In effetti ci siamo passati col taxi durante la settimana e c’era moltissima gente. Senza la GMG probabilmente sabato sarebbe stato in effetti vuoto e poco raccomandabile. Tra l’altro la scalinata non e’ facile da trovare, non ci sono indicazioni. Segnate su una cartina prima dove si trova esattamente. Da Copacabana il modo migliore per arrivare in zona è prendere la metro.

– Ipanema-Giardino Botanico via Lagoa: l’abbiamo fatta a piedi e non mi pare presenti problemi. Consiglio di visitare il Giardino Botanico, il lago invece non ci e’ parso nulla di speciale.

– Copacabana/Leme-Pan di Zucchero: sono vicini ma per fare la strada a piedi bisognerebbe attraversare un tunnel (con passaggio pedonale sopraelevato) e dagli alberghi suggeriscono di non farlo anche se ad un capo del tunnel c’e’ sempre una macchina della polizia ferma. Noi al Pan di zucchero ci siamo andati a piedi da Botafogo, ma non lo consiglio: bisogna costeggiare (c’e’ un ampio marciapiede) una strada molto trafficata a più corsie.

– Cristo: consiglio di andarci la mattina presto perché’ poi arriva moltissima gente e diventa praticamente impossibile. Ci si arriva facilmente con l’autobus (quelli diretti a “Cosme Velo” ).

Cascate di Iguazu

Noi siamo arrivati la sera da Rio e abbiamo trascorso due notti dalla parte brasiliana e 3 da quella argentina. Devo ammettere che sono tante pero’ quando programmate il viaggio prima di fare tutto con i minuti contati chiedetevi: quando ci tornerò? E se un giorno il tempo dovesse essere brutto? inoltre data l’ampiezza delle cascate e’ consigliabile vederle da entrambi i lati (brasiliano-argentino) perché le viste sono diverse.

1) Parte brasiliana

– Cascate: se arrivate per l’apertura e non ci sono code con 4 ore avete fatto il precorso base 2 volte con calma. Ovvio che se poi fate anche altre cose (battello etc) non inclusi nel biglietto il tempo da destinare aumenta.

– Diga di Taipu. Ci siamo andati dopo la visita alle cascate. Abbiamo preso l’autobus: si cambia alla stazione degli autobus di Foz Iguazu e non bisogna rifare il biglietto (se siete all’ interno della stazione degli autobus si assume che abbiate già pagato). E’ chiaro dove prendere il secondo autobus e si scende all’ultima fermata (e’ chiaro che siete alla diga, finisce la strada e l’autobus torna indietro). Certo ci vuole un po’ di tempo ( 1 ora – 1 ora e mezza) e l’autobus da Foz e’ starpieno, ma si pagano 5,6 R (andata e ritorno) a testa contro i 150 R che ci hanno chiesto per 2 persone all’albergo. Tra l’altro il biglietto si fa sull’autobus e le persone sono gentilissime, ti aiutano tutti come possono. La visita alla diga non e’ mozzafiato, ma è interessante e vale la pena per il fatto che è una delle meraviglie dell’ingegneria.

– Parque das Aves (parco degli uccelli) vicino alle cascate. Dato che il nostro albergo era a 15 minuti a piedi dalle cascate ci siamo andati la mattina dopo. Veramente bello e consigliato (si entra addirittura in alcune delle gabbie) ed e’ pieno di uccelli che non si vedono in Europa. In 2 – 3 ore si vede tutto con molta calma.

2) Trasferimento in Argentina

Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Puerto Iguazu. Come andare? I taxi dalle cascate chiedono sugli 80 R (100 in albergo). Noi siamo andati con l’autobus. Bisogna prendere l’autobus che da Foz va a Puerto Iguazu. Se venite dalle cascate non arrivate fino a Foz, chiedete al personale addetto ai biglietti dove scendere e dall’altra parte della strada si prende il bus che viene da Foz per Puerto. Alla frontiera brasiliana (che da quella fermata e’ dietro l’angolo, ci si potrebbe arrivare anche a piedi) bisogna scendere per fare il controllo e l’autista rilascia un biglietto con cui si può prendere l’autobus successivo (circa 15/20 minuti dopo). Questo attraversa tutto il lungo ponte di confine. Poi si scende per il controllo alla frontiera argentina (ma qui l’autista aspetta) e si risale. Tutto questo costa circa 2 ore di tempo e 7 Real a persona. Devo dire poi che il nostro albergo era in centro, comodo alla stazione degli autobus, altrimenti diventa più complicato. Al ritorno avevamo meno tempo e abbiamo preso la navetta dell’albergo (300 pesos, ma 30 minuti: al controllo argentino non si scende e i taxi hanno corsie preferenziali). Decidete in base al tempo a disposizione, il bus non e’ complicato, solo lungo e un po’ scomodo con i bagagli.

3) Parte argentina

– Cascate: a giugno c’e’ stata una forte inondazione che ha spazzato via tutte le passerelle che portano alla gargante del Diablo e parte del cammino superiore, oltre che il passaggio all’isola. Stanno cercando di ricostruire, ma ci vorrà del tempo (per la gargante si parla di febbraio prossimo anno). Dato che il percorso era più breve del previsto abbiamo preso il battello. Forse e’ vero, come dicono alcuni, che costa di più dal lato argentino (non abbiamo controllato i prezzi) pero’ e’ anche vero che porta sotto le cascate in due punti (e non in uno solo come dalla parte brasiliana)

– San Ignazio mini’. Avendo un giorno in più siamo andati a vedere le rovine di S. Ignazio (Missiones per noi, ma non chiametele così perché i locali non capiscono dato che tutta la provincia si chiama Missiones). Sono molto interessanti, secondo noi ne vale la pena (in ogni caso chiedetevi quando ci tornerete?). Noi abbiamo prenotato un tour (fanno tutti S. Ignazio e miniera Wanda mines) in albergo per la mattina dopo. Occhio che i tour non ci sono tutti i giorni. Le miniere (di pietre preziose) valgono la pena? Dipende un po’ da quanti minerali e miniere avete visto in vita vostra, ma in ogni caso sono incluse nel pacchetto. Sono interessanti soprattutto perché si vedono le varie fasi di lavorazione delle pietre preziose.

-Tri-punto Se siete a Puerto Iguazu fate un giro anche al tri-punto: confine tra i tre stati in mezzo al fiume che si vede dalla riva ed e’ segnato da un pilastro sui tre lati del fiume (quello di Puerto Iguazu lo hanno spostato e c’e’ un cantiere aperto quindi chiedete, se non lo trovate). Ci si arriva in poco più di 30 minuti a piedi dalla stazione degli autobus (c’e’ anche un percorso lungo il fiume)

– Picaflores (colibrì’). A puerto Iguazu c’e’ una signora che li attira nel proprio giardino con del cibo e permette di visitare il giardino e fotografarli per 30 pesos (se non ricordo male). Ci si impiega poco tempo ed e’ molto carino. Quando cercate il posto i internet fate attenzione perché mentre google vi indica il posto giusto, su facebook l’indicazione sulla mappa è errata.

Attenzione: servono contanti per pagare sia le cascate dal lato brasiliano che da quello argentino, ma ci sono i bancomat vicino all’entrata (e almeno dal lato argentino anche all’interno, non ricordo da quello brasiliano). In generale tutte le attrazioni vanno pagate in contanti, mentre con i ristoranti non abbiamo avuto problemi con le carte di credito. Nel centro di Puerto Iguazu abbiamo trovato solo due “punti bancomat ” (e tutti per il prelievo applicano una commissione di 49 pesos). Noi abbiamo usato un bancomat Maestro durante tutto il viaggio senza problemi (in Brasile scegliete bene il bancomat: in alcuni si pagano commissioni in altri no).



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