In Brasile all’avventura
Bellissima vacanza in un grandissimo paese!
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Siamo partiti da Roma Fiumicino il 19 agosto con Air Italy. Questa volta però, dopo le precedenti esperienze con la stessa compagnia, abbiamo deciso di comprarci la business class (1500 euro invece di 700). Siamo stati comodi, anche se, rispetto ad altre business, la sistemazione era pessima, con poltrone vecchie, mezze rotte e senza le comodità di bordo che su altre compagnie, anche in economy, si trovano ormai da quasi 15 anni. Servizio comunque buono e cibi più che dignitosi. Arrivati a Fortaleza con circa un’ora di ritardo abbiamo preso un taxi alla volta della zona turistica. L’Holiday Inn, dove eravamo stati 3 anni fa, voleva quasi 200 euro! Il Villa Mayor, invece, era al completo. Il tassista ci ha portato allora al Brasil Tropical. Erano disponibili solo le stanze più lussuose. Non volendo girare ancora, contrattiamo e prendiamo la 2201. Era un appartamento di 100m2, al 22° piano, con ben 2 bagni e vista sull’oceano! Prezzo sui 120 euro. La colazione è da urlo. I primi due giorni sono di adattamento, fuso compreso. Per degli ottimi panini e dei succhi super consiglio Babagula, sul lungomare. Nelle parallele del lungomare ci sono molte comida a chilo. Ci si può fidare. L’igiene in Brasile è un imperativo. Tutti in cucina portano la cuffietta, spesso i guanti, a volte anche la mascherina. Abbiamo mangiato nei posti più terribili e non ci è mai successo niente. E così negli altri due viaggi. Il 20 agosto prenotiamo il biglietto del bus privato nella hall dell’albergo, dove Mariane e Carlos parlano inglese, ed il 21 prendiamo la via di Jericoacoara. Trasferimento in due tappe. La prima è su strada asfaltata. La seconda, dopo cambio del mezzo, su sterrato e sabbia, quella vera! Durata totale circa 6 ore. Ci accomodiamo alla pousada Carioca, prenotata dall’Italia, di proprietà di Stephane (francese) e Geisa (brasiliana). Siamo rimasti 4 notti e ci siamo trovati benissimo. Oltretutto è molto economica (circa 45 euro a notte la matrimoniale). Dista 3-400 metri dal mare. Altre invece sono sulla spiaggia. Considerato il vento che soffia costantemente non ci siamo pentiti della scelta. Jeri è bellissima, affascinante, sembra che cambi ogni giorno. Si cammina scalzi. Ci sono negozi splendidi e arriva gente da tutto il mondo. I prezzi sono un po’ più alti della media, ma si paga la località turistica. Abbiamo fatto solo l’escursione a Tatajuba, che ci è piaciuta moltissimo. Davvero il giusto mix, con mare, dune, fiume e lago, dove cucinano pesce alla brace. Per il resto, mare e passeggiate, passeggiate e mare. L’acqua è caldissima. Il fondale basso e sabbioso. Quanto ai ristoranti, evitate Cantina Jeri. Tudo na brasa e Peixeria Restaurante invece sono ok. Questo secondo lo consiglio. Nel tardo pomeriggio passate a scegliere il pesce o i gamberi o le aragoste (prezzi dai 15 ai 45 euro al kg) e prenotate il tavolo per la cena. Nel prezzo sono inclusi riso, fagioli e insalata. Economico e buonissimo! Il secondo pomeriggio, dopo aver assistito al tramonto dalla duna por do sol, mentre rientravamo alla pousada, siamo stati fermati da un certo Dumar, che offriva passaggi in 4X4 per Barreirinhas, successiva meta del nostro viaggio. L’impressione è stata positiva. Abbiamo concordato un prezzo, certo folle, ma l’altra soluzione per andare a nord (rientrare a Fortaleza, prendere l’aereo per Sao Luis e poi scendere a sud) non ci piaceva: 500 euro totali se in 4 passeggeri, 350 totali se in 2. E noi eravamo due! Il buon Dumar, poi rivelatosi un vero pezzo di merda, ha trovato altri due turisti da portare, italiani anche loro, molto simpatici e disponibili per fortuna, e il prezzo a testa si è fermato a circa 125 euro. Il 25 all’alba salutiamo Jeri e partiamo alla volta di Barreirinhas. Un trasferimento durissimo, di circa 8 ore. La prima parte su asfalto, ma le strade sono pessime, la seconda ed ultima, dopo Paulino Neves, su sabbia, in mezzo a lagune paludose e a vegetazione, a tratti, così rigogliosa da non vedere altro che la stretta striscia di sabbia davanti al muso della macchina. Un vero spettacolo, ma siamo arrivati morti. E qui è cominciata la sceneggiata di Dumar, che evito di raccontarvi. Dopo aver visto più pousade scegliamo la D’Areia, appena fuori dal centro. Il livello generale è molto basso, quindi bisogna accontentarsi. Prezzo sui 55 euro a notte. Gestita da due vecchietti molto poco simpatici, però funziona tutto. Si paga anche con Visa. Ci abbiamo passato 3 notti. Dopo le luci di Jeri ci sembrava di essere arrivati in un posto sfigato. Forse era davvero così, ma almeno era Brasile!! Pochi turisti e solo brasiliani. Ottimo il ristorante Barlavento sul lungofiume (l’unico posto per passeggiare), dove abbiamo mangiato la famosa carne de sol. La pizza invece mangiatela alla Marina, dove ci sono i tavoli sull’acqua, che è decente. Buono il gelato in un negozietto aperto solo la sera, che si trova in una stradina che porta al lungofiume. Le escursioni sono state due, una di mezza giornata e una di una giornata intera. La prima, dopo un lungo percorso in jeep, ci ha visto fare trekking tra le dune e il bagno nelle lagoa. La stagione delle piogge però è stata scarsa, quindi non c’era molta acqua. La “peixe” comunque merita. Non spaventatevi per i 15 minuti a piedi necessari per raggiungerla e andateci. La seconda, tutta in barca, ci ha portato a visitare altre bellissime dune, un faro della marina militare brasiliana e una splendida spiaggia (Caburè), dove abbiamo sostato per circa tre ore e mangiato del buonissimo pesce alla brace. Abbiamo preferito evitare le pousadas con ristorante annesso e provare una baracca sul mare. Ce ne sono tre, una delle quali era chiusa. Presso la prima ci hanno sparato una cifra assurda. Presso la seconda invece, dove c’era una famiglia con 4 figli e un quinto in arrivo, tutti splendidi, sono stati onesti e ci hanno convinto. Tutto molto buono, sia il pesce sia i gamberoni sia i fagioli, il riso e i pomodori. Sono stati gentilissimi e il prezzo pagato, 20 euro totali, comprese le bevande, è stato ridicolo. La mattina del terzo giorno abbiamo preso un taxi direzione Sao Luis. Il viaggio è durato circa 4 ore e abbiamo sborsato altri 45 euro. La pousada scelta grazie alla Lonely Placet è stata la Colonial. Il palazzo è molto bello, ha stanze ottime al secondo piano, discrete al primo (la nostra, per circa 55 euro), pessime al piano terra. La colazione è appena sufficiente, di certo la peggiore tra quelle provate nella vacanza. Però se avete voglia di uno spuntino durante il giorno, fidatevi pure, si mangia bene. Fanno anche qualcosa in più rispetto al menù che troverete in camera. Un discorso a parte merita la gestione. Per i primi 2 giorni non abbiamo avuto l’acqua calda. La direzione (gerencia) ci aveva promesso uno sconto, ma al momento del pagamento nessuno ne sapeva nulla, perché la direttrice, tale Patricia, una donna poco professionale e molto cafona, non aveva avvertito la recepcao. Dietro mia insistenza, lo sconto è stato accordato … 2,5 euro a notte (!) … Poi 5 euro a notte (!) … Infine ce l’ho mandata e ho pagato il furto. Sao Luis è carina, ma niente più. Non aspettatevi Salvador de Bahia. Due giorni sono più che sufficienti. Con il primo girate il centro, che è in condizioni disperate, tutto sembra stia per crollare, però molto affascinante. Si può mangiare alla comida a chilo “Crioula”. Visitate il “mercado central”, un vero mercato brasiliano! Il secondo andate pure in spiaggia (la migliore praia do calhau), raggiungibile in taxi. Noi ci siamo andati col bus. Eravamo gli unici turisti. Divertente, ma siamo scesi molto provati. Poi ci sarebbe stata anche l’escursione a Alcantara, ma non ci interessava. La “lagoa da jansen”, tanto consigliata, non merita una visita turistica. Ci sono però dei bei ristoranti. Evitate assolutamente la pizzeria “Babbo Giovanni” e andate pure alla pizzeria “Vignoli” sulla avenida litoral. Come dolce provate il petit gateau! La sera sul lungomare ci si diverte: ristoranti, baretti, locali, concerti. Bisogna quindi decidere: soggiornare al centro e prendere il taxi per il mare o soggiornare al mare e prendere il taxi per il centro, che di giorno è un forno e la sera è morto (non c’è nessuno, soprattutto nel we)? A voi la scelta!!! Martedì 31 agosto taxi per l’aeroporto e volo Sao Luis-Fortaleza, con biglietto comprato due mesi prima su internet (70 euro circa). Come struttura siamo tornati di nuovo al Brasil Tropical, dove 12 giorni prima avevamo lasciato parte del bagaglio. Questa volta una stanza meno cara, la 2104, 80 euro, ma sempre bella, con cucina e balconcino vista oceano. Solita colazione da urlo. Una sera a cena siamo rimasti in hotel. Ottima scelta: con circa 20 euro avevamo il buffet a nostra disposizione, carne alla piastra e dolci compresi. Che mangiata! Infine giovedì 2 settembre volo per l’Italia, purtroppo non diretto: siamo andati prima a Maceiò, con sosta, rifornimento, sbarco-imbarco passeggeri, carico-scarico bagagli, poi a Roma, per circa 12 ore totali di viaggio. Una volta arrivati, il meraviglioso servizio bagagli di Fiumicino ci ha dato il bentornati in Italia: circa 90 minuti di attesa! Evviva!!! In conclusione. Il solito, bellissimo paese. La solita, grandissima vacanza, questa volta anche avventurosa. Se si sta attenti non si corrono rischi. Per lo shopping, Jeri resta il posto migliore. È più caro, quindi si è tentati a rinunciare, ma poi altrove certi prodotti non si trovano più. Quanto al resto, siamo a disposizione per qualsiasi consiglio o informazione. Un caro saluto a Samanta e Marcello, con i quali abbiamo condiviso un paio di giorni di vacanza e, soprattutto, affrontato il trasferimento Jeri-Barreirinhas. Bom viagem. Matteo e Carla