In bici da Krimml a Passau: 330 km lungo la bella ciclabile dei Tauri

Una bellissima settimana in bici, un viaggio slow, con un percorso vario e pieno di posti da visitare, per caso. Un fai-da-te molto easy. Indispensabile il bagaglio minimalista.
Scritto da: laurasergio
in bici da krimml a passau:  330 km lungo la bella ciclabile dei tauri
Partenza il: 26/07/2013
Ritorno il: 03/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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E’ già il quinto anno consecutivo che decidiamo di dedicare qualche giorno a vacanze slow, in bici, e visitare luoghi che non avremmo altre occasioni di vedere. Dopo varie letture in rete optiamo per la ciclabile degli Alti Tauri. Viaggiamo in completa autonomia, coi rischi e le difficoltà che ciò comporta, ma anche con spirito di avventura e leggerezza organizzativa.

Il Salzach è un fiume austriaco che nasce presso Krimml, scorre tra le Alpi di Kitzbuhel a Nord e gli Alti Tauri a Sud, attraversa città come Hallein e Salisburgo, per 70 chilometri segna il confine fra Austria e Germania ed infine si getta presso Braunau, dopo 225 km, nel fiume Inn. La pista ciclabile TauernRadweg segue il fiume Salzach da Krimml, fino alla confluenza con l’Inn e segue quest’ultimo fino alla confluenza con il Danubio, a Passau.

In totale abbiamo percorso circa 340 chilometri (per via di alcune deviazioni). La ciclabile, che attraversa ambienti molto belli e ben curati, difesi e protetti, è sempre ben segnata, ben tracciata e sicura.

Le persone sono gentili e disponibili. Nessun problema per dormire, anche andando all’avventura, senza prenotazioni, in strutture di alto livello, pulite e accoglienti. La cucina ottima.

Budget: le strutture stabiliscono un prezzo a persona, non a camera, ed include sempre una ottima colazione, che ci fa anche da pranzo. Abbiamo speso da un minimo di 24e. a Krimml ad un massimo di 40e. a Kaprun e Salisburgo, per un totale di 260cad. per le 8 notti.

Le indispensabili radler da 0.5l sono sui 3 euro, ma ne vale davvero la pena. Per i treni locali nelle breve tratte, abbiamo speso circa 3 euro +5 la bici con un biglietto giornaliero che però non abbiamo sfruttato. Le cene, ovviamente, a seconda di cosa si mangia, ma per noi due abbiamo speso tra i 25 e i 35 euro a sera.

IL RACCONTO

26 luglio 2013. VERSO KRIMML. Ci dirigiamo verso Krimml, dove nasce il fiume Salzbach, facendo la pazzia di evitare il Brennero e quindi traffico o strade noiose, e optiamo per la Svizzera e il passo del Maloja. La strada è più corta di 50 km, sicuramente variegata ma il tempo impiegato è decisamente più lungo. Il caldo poi ci consuma. Comunque arriviamo a Krimml verso le 17 proprio mentre si sta scatenando un temporale con i fiocchi. Troviamo subito un’ accogliente sistemazione in una casa privata a 24 euro cad. Ceniamo al Post e poi a letto subito, mentre il cielo per fortuna si è rasserenato.

27 luglio. LE CASCATE. Oggi è prevista una passeggiata verso le cascate, definite come le più alte d’Europa. Tre balzi poderosi la cui somma è di circa 380 metri. Abbiamo cercato inutilmente un mezzo che ci portasse in quota con le bici per pedalare sull’altipiano; ci facciamo allora portare in cima alle cascate in minibus e proseguiamo a piedi lungo una bella valle verde e bucolica: boschi, alpeggi, curatissime malghe, torrenti, cascatelle. Di fronte a noi si presentano alte vette coperte da ghiacciai. Ci fermiamo ad ogni rifugio per sorseggiare una fresca radler e arriviamo alla TauernHaus dopo due ore, già abbastanza bevuti (in effetti a noi ci vuole poco). Al ritorno, per un tratto, seguiamo lo stesso percorso poi prendiamo il ripido e affollato sentiero a fianco delle spettacolari cascate. In valle il caldo si fa sentire; breve visita al bel museo dell’acqua e poi di ritorno alla nostra stanza per una doccia ristoratrice e per organizzare le sacche della bici. Domani sarà una giornata caldissima anche qui e vogliamo partire presto con il fresco della mattina.

28 luglio. KRIMML-KAPRUN. Partiamo alle 8:10 pedalando subito con un buon ritmo. La ciclabile è molto ben segnata e solo i primi 4 km sono sullo sterrato, in discesa, in mezzo ai boschi, poi sempre ciclabili o stradine quasi nulla trafficate, a fianco del fiume, affiancati dal alti monti e pascoli curatissimi. Passiamo velocemente Wald, Bramberg, Hollerbach (con sosta radler) – 28 km in due ore; Mittersill, Uttendorf con sosta al badensee e bagno rinfrescante. Ora il caldo si fa sentire, altra radler, e poi Piesendorf e arrivo alle ore 16 e nel caldo torrido a Kaprun uno dei più importanti centri turistici, dominato dal Grossglockner. Troviamo alla gasthaus Steger a 40 euro, siamo davvero cotti e la prendiamo. Riprendiamo le forze e affamati andiamo a cenare in centro, poi subito a letto. Domani dovrebbe essere più fresco.

29 luglio. KAPRUN-WERFEL. Ci svegliamo prestissimo: alle 7 il nostro bagaglio minimalista è pronto sulle bici e ci tuffiamo in una colazione luculliana. Alle 7.30 inforchiamo le bici per dirigerci a Taxenbach (18km). La valle si stringe; sappiamo che da qui c’è un tratto in salita per cui Laura prende il treno fino a Schwarzbach . Io proseguo e mi becco tutta la salita rognosa: con il senno di poi, è meglio fare la strada statale per 5 km, subito dopo Lend, ed evitare un inutile sforzo. Comunque ci ritroviamo in stazione, e proseguiamo a pedalare. Vogliamo visitare le LeicheinsteinKlamm, ma perdiamo il cartello e dobbiamo tornare indietro di ben 4 km… si tratta di un orrido e cascate (ingresso a pagamento) davvero spettacolari e piene di turisti, che percorriamo a piedi fino in fondo. Poi riprendiamo a pedalare, mentre il cielo si riempie di nuvole e inizia a gocciolare. Il paesaggio è bellissimo. Superiamo St. Johann im Pongau e Bischofshofen. Con un ultimo sforzo, pedalando in lieve salita raggiungiamo Werfel, (Gasthof in centro: 28 euro) caratteristica cittadina, molto carina, con le case colorate, tranquilla in mezzo ad alte montagne e dominata, dall’alto di uno sperone roccioso, da un’imponente fortezza dell’XI secolo, la Festung Hohenwefern, munita di enormi torri cinquecentesche.

30 luglio. WERFEN-SALZBURG. Lasciamo le bici direttamente alla Gasthof e prendiamo il bus che ci porta alle grotte Eisriesenwelt, caverne di ghiaccio a 1600 m. di quota dopo un tratto in funivia, un tratto a piedi e un ultimo strappo a piedi dove vediamo volteggiare un’aquila. Aspettiamo che si formi il gruppo ed entriamo, muniti di torce e guidati nel cuore della montagna da un giovane che parla tedesco e inglese. E’ un vero spettacolo: il ghiaccio che si scioglie forma poi nei periodi di gelo stupende sculture. Uno scenario unico. Il freddo è pungente; siamo a zero gradi, ce lo aspettavamo e siamo abbastanza coperti. L’interno è incredibile, con colate di ghiaccio che si susseguono mentre saliamo i 700 gradini e ci inoltriamo nella montagna. Si percorre solo 1 km all’interno, ma ci dicono che le grotte proseguono per altri 20 km., però senza ghiaccio. Purtroppo non si possono fare foto. Al ritorno ci rendiamo conto della folla che sta aspettando di entrare nella grotta/funivia/ entrata/pulmino/parcheggio… insomma, arrivare presto è stato importante. Alle 12.30 prendiamo il treno per recuperare 17 km e saltare una salita impegnativa, fino a Golling. Da qui pedaliamo tra saliscendi e bei panorami fino a Hallein, dove gustiamo un delizioso e super abbondante gelato nella piazza principale. Procediamo infine verso Salisburgo, su semplice pista sterrata molto ben curata, nel bosco accanto al fiume. Grossi nuvoloni neri minacciamo una vera doccia di pioggia, facciamo giusto in tempo all’ufficio informazioni di MozartPlatz a farci dare l’indirizzo di un ottimo piccolo hotel a buon prezzo in centro (40e. cad), dove riusciamo ad arrivare abbastanza fradici per i goccioloni improvvisi. Per fortuna spiove quasi subito e la giornata si conclude in questa splendida città piena di musica in ogni dove, con concerti all’aperto, nelle chiese, suonatori di strada e il castello in cima alla collina con un panorama bellissimo. Dopo cena, riusciamo ad ascoltare il Don Giovanni in piazza, e poi a girovagare in bici tra le stradine.

31 luglio. SALZBURG-S.REDEGUNDA. Fare colazione presto a Salisburgo e respirare ancora la soave musica di ieri sera è un raro piacere. Richiudiamo le borse, le carichiamo sulle bici e salutiamo questa bella città brulicante di vita. La pista ciclabile è sempre dritta e lineare e corre accanto al fiume Salzach, placido e tranquillo. In un’ora esatta percorriamo i 18km che si separano da Obendorf, piacevole luogo di confine, collegato da un ponte sul fiume con la tedesca Laufen; Obendorf , in bella posizione lungo un’ansa del Salzach, ospita la cappella di S.Nicola dove fu eseguito per la prima volta il canto natalizio “Stille nacht” (Astro del ciel) nella notte di Natale del 1818; è una piccolissima cappella posizionata su una mini altura e circondata da un prato rasato alla perfezione.

Si prosegue mantenendoci sul lato austriaco, dopo l’ampia ansa del fiume, continua in linea retta, senza fine, per molti chilometri. Andiamo di buon “passo” anzi pedalata, pregustandoci una sosta pranzo (panini) e una fresca radler. Purtroppo una Umleitung (deviazione) ci costringe a piegare all’interno, verso S. Pantaleon, con strada in salita fino alla stazioncina ferroviaria dove un treno locale collega 2 città che non ci interessano. Proseguiamo, intuendo il percorso più giusto per tornare sul fiume, ma in realtà allontanandoci sempre più, dato che i segnali sostitutivi non ci sono oppure se ci sono ci portano decisamente troppo lontani dal fiume e su strade con troppe salite ormai faticose per le nostre povere membra affaticate!

Riusciamo decisamente a riprendere una nazionale che ci porta velocemente a Tittmoning, cittadina che si trova sul lato tedesco dove, sempre dopo una bella, ma breve salita, ci fermiamo da una gelataia italiana originaria di Conegliano Veneto. Troppo presto per sostare per la notte ci convinciamo che è meglio portarsi ancora un po’ più avanti, e decidiamo di raggiungere la città austriaca di S. Radegunda. Si trova a soli 7 chilometri, ma anche alla fine di una salita impegnativa di ca. 2 chilometri. Siamo stanchi e accaldati forse non abbiamo più l’età…. per fortuna in paese, in un altopiano, circondato da una bella campagna, troviamo un’ottima Gasthof, con ampia camera e piscina goduriosa. In questa zona, occorre ammettere, non c’è una grande offerta di Gasthof o di zimmer.

Dopo cena, al tramonto, col cielo di fuoco e i profumi della natura facciamo una breve passeggiata, e individuiamo la lapide dedicata ad un eroe austriaco, recentemente beatificato, Franz Jagerstatter, che durante la guerra, nel 1943, con moglie e tre figlie, si rifiutò di andare a sparare ed ammazzare altre persone e che per questo motivo venne giustiziato. Sua moglie ultracentenaria è morta quest’anno. Storie di eroi lontani.

1 agosto. S.REDEGUNDA-MULHAUS. Partenza da Santa Redegonda dopo un’ottima colazione. L’aria è pulita e la giornata è splendida, non c’è una nuvola in cielo. Attraversiamo campi e boschi prima di ritrovare il fiume ed arrivare di fronte a Burghausen, in Germania, cittadina dominata un imponente castello, che si sviluppa su tutto il dorso della collina; il più lungo castello d’Europa. Sarebbe da visitare ma noi l’abbiamo saltata. La ciclabile infatti si interrompe a causa della recente inondazione e non vorremmo ripetere la faticosa esperienza di ieri di arrivare cotti a fine giornata. Siamo costretti a salire di quota percorrendo la strada asfaltata per un lungo tratto. Riprendiamo presto la ciclabile che porta a Braunau, tra radler varie. Branau, paese dove è nato Hitler, è carina, la piazza pure e per ritemprarci dal caldo, ci riposiamo in un parco, prima di affrontare gli ultimi chilometri della giornata. Per combinazione incontriamo il bel gruppone che abbiamo visto a Krimml e che viaggia con l’organizzazione Due ruote nel vento. Alle ore 15 riprendiamo a pedalare, con pausa intermedia per una bevuta di 1/2 litro di sidro (la radler è decisamente migliore!). Un po’ bevuti, stanchi e accaldati troviamo una gasthaus a Mulhaus, presso una fattoria con innumerevoli mucche ma soprattutto splendidi cavalli da salto a ostacoli, accarezzati e curati dalle ragazze della casa.

Appena “sbagagliati” ci precipitiamo presso il laghetto del paese, balneabile, per rinfrescarci. Per cena, veniamo accompagnati all’unico ristorante, a 5 Km., dove mangiamo sotto i lunghi rami di un grande albero in mezzo alla piazza, una mega wienerschnitzel con patatine e verdure. Alle 9 ci viene a riprendere un gentile padrone di casa che ci mostra anche la scorciatoia per riprendere domani la ciclabile. Come al solito a dormire presto.

2 agosto. MULHAUS-PASSAU. Abbiamo circa 50 km prima di arrivare Passau. Decidiamo di puntare a percorrere i primi 35km fino a Scharding. Fra valli, boschi, deviazioni sulle strade ci arriviamo alle 12.30, dopo sole 3 ore di pedalate, previa mini sosta ad un market. Si tratta di un pittoresco borgo di impronta medievale e barocca, con una bella piazza ravvivata dai colori smaglianti delle tipiche case che appartenevano alle corporazioni. La città ci accoglie nella insolita calura estiva: riprendiamo fiato ed energie riposandoci nel parco cittadino Schlosspark. Alle 3 esatte ripartiamo per l’ultimo sforzo di questa lunga pedalata finale.

Il caldo è torrido, l’aria calda scalda la pelle, sudiamo come fontane e le varie Umleitung/deviazioni che troviamo non aiutano affatto. Le radler freschissime sono una gran bella consolazione: dopo un’ultima bevuta in terra austriaca attraversiamo il ponte pedonale sull’Inn mentre alcuni impavidi giovani si tuffano nel fiume lanciandosi coraggiosamente dal ponte.

Spostarsi sul lato tedesco è stata una mossa vincente; siamo all’ombra sotto gli alberi e quindi si pedala decisamente meglio. Percorriamo così gli ultimi 15 km e finalmente dopo un anno rivediamo Passau, la città dei 3 fiumi, da dove lo scorso anno siamo partiti per raggiungere Vienna. Senza indugio ci precipitiamo verso la Rotel Inn che già conoscevamo, l’hotel a forma di barca con stanze-cabine (25e.cad + 6 per la colazione). Ha subìto i danni dell’acqua alta del 2 giugno, però le stanze ai piani alti sono per fortuna disponibili. Ci sistemiamo, visitiamo la stazione per organizzare il rientro in treno fino a Krimml e giriamo per la città; fa caldo e ci fermiamo per una cena frugale.

Attendiamo il tramonto sulla punta panoramica, luogo di confluenza dei 3 fiumi e vissuto da numerosi giovani con pic-nic giochi e tuffi in acqua, rigorosamente accanto alla riva, mentre canoe, barche, ciclisti e turisti si godono lo stesso panorama. Piacevole e molto rilassante. Un ultimo gelatone/spaghetti, anzi 2 e torniamo in stanza. Domani vogliamo prendere il treno molto presto. La giornata di rientro sarà lunga.

9. 3 agosto – IL RIENTRO. Il costo del treno+bici in Austria, utilizzando i soli treni locali, è veramente conveniente: 18 euro per un giorno e per qualinque destinazione della regione. Siamo arrivati a ZellAmSee in 6 ore, con due cambi e comodi treni con ampi spazi per le bici. Solo l’ultimo tratto di 50 km fino a Krimml è su ferrovia privata, 12 euro cad. Alle 16.30 raggiungiamo l’auto lasciata dietro la casa privata delle prime due notti. Ripartiamo subito per tornare in Italia, via Brennero semi deserto.

Una bellissima settimana in bici, con un percorso vario e pieno di posti da visitare; molto facile trovare gasthaus o zimmer frei dove dormire, soprattutto fino a Kaprun ogni casa è a disposizione. Ancora più facile trovare da bere e rifocillarsi. Insomma un fai-da-te molto easy. Indispensabile il bagaglio minimalista.

Laura sempre splendida; una settimana da sposini. Non ci siamo fatti mancare ogni piacere possibile….

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