In Baviera tra Lego, ma non solo
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Quattro grandi amici, Io (Romy), Mimma, Gianni, Simone e due magnifici bambini, mio figlio Oscar e Gabriele, o devo oramai dire ragazzini? Proprio allo scoccare dei loro 11 anni decidiamo di realizzare il loro sogno, portarli a festeggiare il compleanno a Legoland in Germania. Nulla è lasciato al caso. Io e la mia amica Mimma pianifichiamo il viaggio prenotando con booking gli alberghi, acquistando i biglietti e dove possibile anche i parcheggi, tutto comodamente da casa durante il lungo inverno, tra una cenetta e l’altra. Si rivelerà un’ottima scelta. I maritini pensano al noleggio auto, optando per un monovolume Opel Movano da 9 posti, così da affrontare i kilometri tutti insieme in totale comodità!
WIR KOMMEN GERMANY
Il 21 aprile alle ore 19.30 si parte da San Macario diretti senza sosta a LANGENAU; ore 12:06 siamo giunti senza traffico… ops, noi dietro ce la siamo dormiti tutto il viaggio! All’ IQ Hotel ci accoglie un ragazzo gentilissimo, che a gran sorpresa sarà anche il barista per le nostre prime birrette germaniche; dopo qualche difficoltà ad aprire la porta della camera da sei, causa il codice errato e qualche risata da stanchezza e post birra, una bella dormita.
VIVA I MATTONCINI
Tutti in piedi alle ore 7.30, colazione a base di waffle, già compresa nel prezzo della camera e pronti partenza via, per la felicità di Oscar e Lele, per Legoland di GUNZBURG. Che dire, siamo tutti un po’ bambini, ma non troppo. Questo parco noi lo consigliamo a famiglie con bimbi entro gli 8/9 anni, in quanto i giochi sono molto semplici e a volte infantili; ciò nonostante suggestiva la ricostruzione del “minimondo” con i mattoncini Lego.
Lasciamo il parco alla chiusura, in solo un’ora e mezza ci dirigiamo a MONACO, HN hotel dove non abbiamo camere, bensì due mini appartamenti; chiediamo consiglio alla receptionist italiana per la cena in un locale caratteristico. Ottima scelta! Alter Wirt Monaco, con 94,30 €: medaglione di maiale con trofie al formaggio e crema di funghi, arrosto di manzo Speticull, 4 wiess e i bambini mega cotoletta con patatine.
A MUNCHEN NON SI SGARRA
Facciamo colazione in camera usufruendo della macchinetta per l’acqua calda e delle scorte che possedevamo per il viaggio (in hotel era troppo cara)…appunto, risparmi da una parte e… ore 9:30 precise usciamo dall’albergo pronti e carichi per visitare la città di Monaco, camminando, camminando… non troviamo più la nostra auto. Panico totale! Sguinzaglio il mio miglior inglese per spiegare l’accaduto alla reception e scopriamo che l’ha sequestrata la polizia avendola parcheggiata, inconsapevolmente, in divieto! Ohimè, era una zona riservata ai soli residenti (controllate bene i cartelli!). Dopo aver pagato una salata multa e aver ritirato il nostro automezzo nel deposito, finalmente ci dirigiamo verso la piazza inglobata nella grande area del centro storico. Un luogo dove ci si da appuntamento, si sorseggia una birra e si fa shopping negli innumerevoli negozi di abbigliamento e souvenir, un vero e proprio salotto. Mimma’s tuor prevede che alle 12:00 in punto ci appostiamo sotto l’alta torre (81 mt) che domina la facciata principale del NEVERATHAUS (nuovo municipio) con il naso all’insù per vedere il celebre Glockenspiel (letteralmente gioco di campane), il più grande carrilon della Germania. Restiamo tutti un po’ perplessi… dunque ci consoliamo tuffandoci a pranzare nel caratteristico ristorante Hofbrauhaus (la mia amica non sbaglia un colpo!); cordon blue, mix salsiccie, brezel, mele fritte, per non parlare delle maxi birre! Un’ottima location, eccellente cibo, frequentato per lo più da abitanti del luogo e per l’occasione con i loro abiti tipici: non mi faccio mancare i selfie tra i baffoni dei tedesconi… sono la solita!
Con la pancia piena facciamo due passi per smaltire in un immenso Garden. Ritorniamo al parcheggio (a pagamento… e questa volta per “solo” 20 € l’auto la ritroviamo) passando in una zona con diversi concessionari di automobili premium. Ci lustriamo un po’ gli occhi.
Foto di rito al mitico Stadium, una meraviglia dell’ingegneria moderna, i nostri ragazzi restano un po’ delusi…per entrare bisogna prenotare in anticipo un tour guidato.
Un po’ di relax e cena all’italiana presso il ristorante adiacente all’hotel Il Girasole, gestito da anni da simpatici siciliani.
BUON COMPLEANNO – ALLES GUTE ZUM GEBURTSTAG
Direzione lago STARNBERG, necessario un caffè! Ci lasciamo stimolare dalle coperte viola e le sedie posizionate verso il sole per i temerari delle basse temperature, presso un delizioso bar in una piazza da fiaba. Sottopassaggio e … un suggestivo lungo lago; i miei amici, troppo avanti, si presentano con un muffin e 11 candeline per il mio piccolo ometto. Un festeggiamento inusuale, tanti auguri Oscarino!
UN CASTELLO DA FAVOLA
Un’oretta di auto attraverso meravigliosi paesaggi e arriviamo al fatidico e tanto desiderato simbolo della Baviera, il Castello di NEUSCHWANSTEIN di Ludovico II. L’immagine che si prospetta ai nostri occhi, semplicemente alzando lo sguardo sulla montagna, ci toglie il fiato… un vero castello delle principesse! Ovviamente biglietti già alla mano (13 euro – bimbi gratis) e l’audio guida in italiano che ritireremo solo all’ingresso, in trenta minuti a piedi, saliamo ammirando e scattando una infinità di foto/selfie. Rimaniamo tutti e sei entusiasti, da vedere almeno una volta nella vita; peccato solo per alcune impalcature necessarie al restauro, che oscuravano una piccola parte esterna.
LA REGIONE DI LANGAU CI ATTENDE
Questa volta è il nostro amico Simo a prenotare l’ultimo pernottamento, unico non fissato a priori, in quanto non avevamo ben chiaro il programma post castello. Valli immense, tutte attrezzate per la stagione sciistica (quasi quasi da farci un pensierino a Natale). Giungiamo in un incantevole cascinale perfettamente ristrutturato, dove una signora, apparentemente in pigiama, ci mostra le nostre tre stanze e soggiorno in comune, deliziosamente arredate in stile montanaro. La colazione compresa (€ 165,50 totale), non molto economico, ma n’è valsa la pena soprattutto per il cortile attrezzato di giochi per i nostri ragazzacci. La sera ceniamo in una città fantasma, NESSELWING, unico locale aperto (erano le 20) acchiappato al volo data la chiusura delle 20.30… scorpacciata di canederli, crauti viola e ovviamente birra a fiumi.
LANDHAUSMODE
Purtroppo siamo sopraggiunti all’ultimo giorno, lungo la strada ci facciamo ispirare dalla graziosissima cittadina di FUSSENN in Algovia, decisamente una tappa di parecchi turisti. Molteplici negozi di Dirndl, vestiti tipici che io adoro, e che dal primo giorno di viaggio desidero ardentemente. Vetrina Gwandhaus: eccolo, lo vedo, lui mi trova, mi chiama, entro lo provo… è mio finalmente… lo compro! Vogliamo parlare delle mie solite figure nei camerini con telecamera nei paraggi! Le risate che si sono fatti tutti quanti! Indossandolo mi ero già immedesimata in una singolare tedesca, con tanto di accento!
È giunto il momento di tornare alla nostra auto per affrontare le ultime ore di viaggio per rientrare in Italia, senza dimenticare di sottolineare la nostra espressione da ebeti nel vedere i parchimetri a gettoni come negli anni ’70 perfettamente funzionanti al nostro arrivo.
Sarà stato per la compagnia, sarà stata la birra a litri, sarà stata per la bravura e l’interesse riscontrato dai nostri splendidi figli divenuti oramai 11enni durante il viaggio, sarà stato per i splendidi luoghi visitati… (come dico sempre) TANTA ROBA! Auf Wiedersehen Germany!