In Baviera tra i Castelli

Weekend "wirklich romantische" in Germania
Scritto da: alebmax
in baviera tra i castelli
Partenza il: 04/01/2011
Ritorno il: 07/01/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
La scelta della meta di quest’anno per la nostra solita fuga post-natalizia è stata affidata al mio compagno, che in genere non è mai proprio prodigo di idee, ma devo dire che questa volta mi ha veramente stupito: si parte per la Romantische Strasse in Baviera! E’ la nostra prima volta in Germania e non parliamo una parola di tedesco… Ottima scelta… Ma speriamo bene!!!

Abbiamo prenotato (tramite il sito di Booking.com) all’hotel Muller di Hohenschwangau, scegliendolo per la vicinanza ai castelli e per la buona impressione avuta dal sito: impressione decisamente confermata. L’hotel si è rivelato essere in una posizione assolutamente strategica, a 5 minuti dal castello Hohenschwangau e a 15 dal più famoso Neuschwanstein, la fermata delle carrozze dei cavalli era addirittura di fronte la porta d’ingresso! Rapporto qualità- prezzo a nostro giudizio ottimo, anche i vari ristoranti che propone al suo interno non sono niente male, ma bisogna prepararsi a pagare (per una sola portata) anche 25-30 euro: le porzioni però in Germania sono parecchio generose e vi assicuro che dopo non riuscirete a prendere più niente altro..vero peccato almeno per me che sono una super golosa..!

Lasciate perdere i caffè in generale… Terribili sotto tutti i punti di vista (prezzo e gusto). Consiglio invece di farsi tentare dalla cucina locale, preferendo ai ristoranti magari un pò più chic quelli più rustici (le stube per intenderci) che non vi metteranno nemmeno la tovaglia, ma vi faranno alzare da tavola con la pancia pienissima e un sorriso assicurato, vista la cordialità dei gestori.

Partiamo da Modena supercarichi (sia moralmente che in senso fisico..come al solito io ho abiti per 15 giorni..non si sa mai…!) e pieni di aspettative arriviamo dopo circa 5 ore di auto, sciroppandoci praticamente tutta la modena-brennero. Acquisto della Vignette in un autogrill all’altezza del passo del Brennero (le autostrade austriache restano gratis fino a Innsbruck, ma poi sono a pagamento, quindi consiglio di fornirvene se non volete rischiare una multa o, peggio ancora, avventurarvi sulle strade non a pagamento..potreste perdervi…ndr), paghiamo poi l’Europabruke (8 euro ogni corsa) e attraversiamo tutta l’Austria. A circa 4 km dopo il confine austriaco, ecco apparire la nostra meta: Hohenschwangau!!!

Beh, che dire: il paesaggio è a dir poco fiabesco. Le foreste che sfilano davanti gli occhi sono tutte imbiancate, i panorami sono davvero da mozzare il fiato, le persone passeggiano rilassate nei mille percorsi segnalati, o praticano sci di fondo… E dopo poco, in mezzo alla vegetazione, come per magia spunta davanti gli occhi il castello più famoso al mondo (quello della “Bella addormentata nel bosco” della Walt Disney, fotografato e riprodotto un pò ovunque): assicuro che l’effetto è davvero strabiliante.

Nel paesino di Hohenschwangau (piccolissimo, votato perlopiù solo al turismo) potrete visitare il castello omonimo (fatto costruire dal padre di Ludwig II) e quello di Neuschwanstein. Gli interni sono meravigliosi in entrambi, anche se noi abbiamo preferito il primo (in effetti Neuschwanstein, fatto costruire direttamente da Ludwig II è incompleto, ma comunque merita di essere visitato ugualmente). Noi abbiamo scelto di fare la salita a questo castello (che comunque si può affrontare anche a piedi) tramite il calesse (6 euro la salita, 3 la discesa) e siamo rimasti estasiati: ti avventuri in mezzo al bosco incantato, con un silenzio ed una pace indescrivibili, solo il rumore degli zoccoli a romperlo..ne è valsa la pena davvero!. Consiglio caldamente di prenotare i biglietti di ingresso per entrambi con anticipo perché le file sono sempre lunghissime al ticket office e se perdere il vostro turno, non c’è rimborso dei biglietti (costo per entrambi pari a € 21.50 + diritti prevendita, con audio guida in italiano). I parcheggi costano 4.50 euro. Il calesse non è prenotabile ma ne troverete sempre qualcuno disponibile.

Nel paesino inoltre, come un po’ disseminati ovunque, c’è anche un bel laghetto che si chiama Alpsee (a gennaio completamente ghiacciato…noi ci abbiamo fatto una passeggiata sopra..con non poca ansia a dire la verità, a differenza dei nostri compagni di avventura cigni e anatre che erano assolutamente a loro agio!)

Inutile dirlo: la sera ci sono solo italiani che si aggirano disperati in cerca di qualche locale, ma invano…qui si cena prestissimo (anche alle 17.00…) e poi fa un freddo terribile, dopo cena si va dritti a nanna!

Accanto al paese di Hohenschwangau si trova Schwangau che non offre attrattive a livello turistico, solo qualche ristorante e supermarket).

Procedendo lungo la Romantischestrasse (segnalata dai cartelli marroni) potrete avventurarvi nei diversi paesini bavaresi, attraversando bellissimi scenari montani.

Noi abbiamo scelto di visitare la chiesa di Wieskirke (proclamata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, aperta dalle 08.00 alle 17.00, e meta di pellegrinaggio ogni anno di circa 1 milione di fedeli) che si trova in una stradina laterale dopo aver abbandonato il paesino di Steinberg. La chiesa è veramente bellissima, riccamente decorata al suo interno e di grande impatto. Qui il rococò regna incontrastato e fuori, tutto attorno, neve, foreste e, anche qui, carrozze e cavalli.

Visitiamo poi il paesino (poco distante da qui e sempre sulla Romantischestrasse) di Rottenbuch con la sua chiesa dedicata alla natività di Maria e l’Abbazia degli Agostiniani.

Altra cittadina da non perdersi assolutamente è Fussen (circa 4 km dai castelli di Ludwig): vi colpirà per il suo centro storico ricco di vetrine decorate (inclusa la farmacia che pare essere lo stabile più ornato ed illuminato del paese, una vera attrattiva turistica) e stradine lastricate, il fiume Lech che scorre lento a lambire il centro storico, la chiesa di St. Mang e tutto il complesso architettonico del convento attiguo, pieno di trompe-l’oeil (ci abbiamo messo un sacco a capire cosa era vero e cosa no!). Non visitiamo gli interni perché al momento sono chiusi. Ci facciamo invece una bella passeggiata a fianco del fiume, solo noi ed il rumore degli scarponi sulla neve…e gli immancabili cigni che sembrano seguirci in questa vacanza! Che romantico!

Riprendendo sempre la Romantischestrasse, arriviamo fino ad Augsburg, che dalla zona dei castelli dista circa 2 orette di macchina. E’ la terza città per dimensione della Baviera, con una bella zona pedonale (soprattutto Maximilianstrasse, una via lunghissima e larghissima dedita allo shopping prevalentemente), il Rathaus, la chiesa di sant’Anna e soprattutto il famoso quartiere Fuggerei (quartiere costruito per i meno abbienti nel XVI secolo, ideato come edilizia popolare per togliere dalla strada tante famiglie povere, facendo loro pagare una quota simbolica di un fiorino all’anno e recitare a favore del costruttore 3 preghiere al giorno…oggi le tariffe restano convenientissime, ma non come allora..ovviamente!). La città nel complesso si è rivelata carina, anche se noi abbiamo di gran lunga preferito i paesini più piccoli e più tranquilli..molto più caratteristici ed ideali per togliersi un po’ di dosso lo stress quotidiano.

La Romantischestrasse è lunga più o meno 400 km (da Fussen a Wurzburg) e nei nostri quattro soli giorni di soggiorno non siamo riusciti a percorrerla tutta, anche se di certo meritano una sosta anche tutti gli altri paesini che la compongono.

D’altronde la creazione di questo itinerario, il cui nome corrisponde perfettamente a verità, risale al secondo dopoguerra, in un momento storico per la Germania particolarmente pesante, quando anche la popolazione aveva bisogno di rimboccarsi le maniche e risollevarsi dai disastri della guerra, anche e soprattutto grazie al turismo. E così è stato infatti: ad oggi è la zona della Germania più visitata! E non si fa fatica a crederlo, visto quanto ha da offrire.

Una deviazione che di certa merita è inoltre il castello di Linderhof, che troviamo sulla strada del ritorno, passando per Garmisch (nota a tutti per i mondiali di sci alpino e per aver ospitato le Olimpiadi invernali nel 1936), per Ettal (con la sua maestosa abbazia benedettina del 1330) e per Oberammergau (famosa per ospitare ogni 10 anni una rappresentazione della passione del Cristo dal 1634 come voto per la scampata peste; la prossima sarà nel 2020).

Il castello di Linderhof che troverete sulla destra appena superato appunto Oberammergau ha il parcheggio a pagamento (2.00 euro) e l’ingresso costa 7.50 euro a testa, inclusa la guida ed una breve spiegazione in italiano su di un libro che ci viene consegnato all’ingresso (purtroppo infatti la visita è tutta in tedesco…). La visita risulta essere la migliore di tutti i castelli: Linderhof è infatti l’unico castello che Ludwig abbia portato a termine e dove ha trascorso gli ultimi 8 anni della sua vita. Descrivere a parole gli interni è veramente difficile, immaginate comunque uno sfarzo ed una maestosità degni davvero di un Re, con pareti ricoperte d’oro in alcune stanze ed in altre in argento, baldacchini ornati di ermellino, lampadari del peso di 500 chili pieni zeppi di cristalli..insomma una bellezza. Unica pecca è stata il fatto che in inverno non è visitabile il giardino che, a quanto ho letto nelle guide, nasconde un sacco di particolarità (dal chiosco moresco alla casa marocchina, alla grotta di Venere in onore di R.Wagner, alla capanna di Hunding..ed inoltre giochi d’acqua e fiori ovunque..un vero peccato insomma).

Che dire a conclusione? La Germania ci ha lasciati veramente di stucco, sia per le bellezze che abbiamo potuto ammirare, culturali e paesaggistiche, sia la per la cordialità delle persone che ha sfatato un po’ la leggenda metropolitana che i tedeschi siano freddi. Adesso abbiamo un sacco di motivi per ritornarci quanto prima e, magari, per studiarci un po’ di tedesco onde evitare di ordinare, come può succedere…….una frittata e ritrovarsi poi nel piatto una specie di panino…!!!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche