In Baviera fra cultura e divertimento
Un intenso Weekend nei pressi di Monaco
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Siamo due colleghe di lavoro, che per confermare le voci che ci vogliono malignamente identificare come “compagne di bicchiere”, abbiamo deciso di trascinare i nostri corrispettivi “astemi e perbenisti” in un tour alcolico-culturale in Baviera, guarda caso nel periodo dell’Oktober Fest. Avendo solo due giorni a disposizione abbiamo concentrato i nostri obiettivi in tre luoghi fondamentali: 1° tappa: Neuschwanstein Schloss 2° tappa: Oktober Fest 3° tappa: visita della città di Monaco di Baviera Visto i tempi ristretti volevamo raggiungere la ns. Prima tappa senza fermate, ma i colori del laghetto montano di Fernsteinsee ci hanno “costretto” ad una gradita pausa che ci ha dato il tempo di dare fondo alle nostre provviste alimentari. Per ora ancora sobri siamo ripartiti alla volta di Fuessen, il paese famoso come punto di partenza della Romantischestrasse, ma per noi primo punto di arrivo del nostro week-end. Mentre salivamo con la navetta in cima alla collina per raggiungere l’entrata ci sentivamo come due bambine vestite da principesse nel giorno di carnevale. Era un milione di anni che desideravamo vedere con i nostri occhi quel magico castello finora ammirato solamente nei film con Raul Bova, a Disneyland Paris e sui puzzle della Ravensburg in versione “All seasons”. Arrivati in cima alla collina visto che avevamo tempo a disposizione prima del nostro tour abbiamo seguito uno dei percorsi segnalati fino al Marienbruecke. Da questo ponte ci siamo trovati davanti agli occhi un indimenticabile scorcio del castello e del panorama circostante. Unica nota stonata: LE IMPALCATURE CHE CIRCONDAVANO PARTE DEL CASTELLO! Il tour prevedeva la descrizione di ogni stanza tramite audio guida ed è durato circa 30 minuti (i tour sono previsti ad orari prestabiliti, biglietto di ingresso da comprarsi prima della salita al castello, costo euro 9,00). Nel corso della visita al castello le cose che vi colpiranno in modo particolare per la loro bellezza e sontuosità sono la camera da letto di Luedwig II in stile tardo gotico arricchita da straordinari intagli in legno, frutto del lavoro costante di 14 intagliatori per 4 anni!!!!!!!! Interessante ci è sembrato il significato degli intagli ai piedi del letto richiama la relazione allegorica tra il sonno e la morte. Il colore prevalente è il blu bavarese, il colore preferito dal re che si ritrova nei tessuti delle tappezzerie. Troviamo in seguito la sala del trono in stile Bizantino, un trionfo di gradini in marmo di Carrara che avrebbero dovuto portare al trono, mai realizzato perché i lavori del castello non vennero mai portati a termine dopo la morte del re. All’interno del castello c’è anche una finta grotta di stalagmiti e stalagtiti purtroppo non all’altezza di ciò che c’eravamo aspettati! E adesso di corsa verso Monaco alla ricerca del nostro albergo prenotato su www.hotel.info, prezzo non troppo economico ma uno dei pochi rimasti disponibili (150,00 euro a notte per due persone); era un po’ fuori mano ma con la metro a pochi passi. Alla reception ci hanno purtroppo informato che ci era stato assegnato un altro albergo; indispettite e borbottanti ci siamo messe alla ricerca della nuova sistemazione già pronte a reclamare se non fosse stata all’altezza di quella da noi prenotata e soprattutto se non avesse avuto la comodità della metro vicina. Fortunatamente ci siamo ritrovati nella Hall di un Novotel a 4 stelle con la U-Bahn a due passi. Lasciate al volo le valigie abbiamo preso di corsa la metro fino alla fermata Theresienwiese dove appena risaliti in superficie ci siamo ritrovati nel bel mezzo della festa. Avete presente un immenso luna Park con tutte le sue mille giostre e luci? Riuscite ad immaginarlo tutto pieno di gente con in mano un hot dog fumante? Allora siete anche voi all’Oktober Fest! C’è gente che balla, che canta, che non è più in piene facoltà mentali, ma l’atmosfera è assolutamente unica e divertente. Se poi entrate dentro i padiglioni, allora troverete la vera festa bavarese. Tutti sono vestiti con l’abito tradizionale, tutti hanno in mano il boccale da un litro di birra, tutti sono in piedi sui tavoli a saltare al ritmo della musica cantata dal vivo. I camerieri ti travolgono carichi dei loro 5 o 6 boccali e riuscire a farsi servire può essere una vera impresa. All’inizio eravamo un po’ disorientati, ma la birra ci ha aiutato a familiarizzare con il luogo e gli sconosciuti che passavano “cocciandoci” il bicchiere per il classico “Prosit” tedesco. A mezzanotte tutto finisce e vieni letteralmente buttato fuori dal padiglione, costretto ad abbandonare il tuo bicchiere mezzo pieno o a finirlo “alla goccia”. La serata si è conclusa con una passeggiata per il luna park e poi abbiamo ripreso la metro per il rientro in hotel. Sul treno l’atmosfera della festa si faceva ancora sentire: c’era infatti gente che ancora cantava e qualcuno riusciva perfino a ballare. Al mattino dopo il mal di testa si faceva sentire, ma una pantagruelica colazione ce lo fece dimenticare in un attimo. Ben rifocillati ci siamo diretti nel centro città, a Marienplatz, dove si trovano il Neues Rathaus con il caratteristico orologio a carillon che si attiva ogni giorno alle ore 12:00 per la sfilata delle sue marionette, la Mariensaeule e l’Altes Rathaus. Proseguendo abbiamo poi visitato la Frauenkirche, dove c’è la cosiddetta “impronta del diavolo”. La leggenda vuole che Belzebù avesse sfidato l’architetto a costruire la chiesa senza finestre; quando fu pronta venne mostrata al diavolo da un punto da dove non è possibile vedere nessuna delle 66 finestre presenti. Il diavolo scappò indispettito per la beffa subita ma prima vi lasciò impressa la sua impronta. La scoperta di Monaco si conclude con un po’ di relax passeggiando nel delizioso Hofgarten, il giardino reale ancora pieno di fiori nonostante il mese di ottobre. Rossana&Francesca