Impareggiabile los roques

Questo è il resoconto delle 2 indimenticabili settimane trascorse a Los Roques questa estate, dal 3 al 17 settembre. E’ il primo resoconto di viaggio che scriviamo, continuando nella lettura capirete perché. Viaggio aereo: noi abbiamo viaggiato con Air France, perché pur partendo molto presto il sabato mattina (ore 7.00 o 7.20, destinazione...
Scritto da: alegia6973
impareggiabile los roques
Partenza il: 03/09/2005
Ritorno il: 17/09/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Questo è il resoconto delle 2 indimenticabili settimane trascorse a Los Roques questa estate, dal 3 al 17 settembre. E’ il primo resoconto di viaggio che scriviamo, continuando nella lettura capirete perché.

Viaggio aereo: noi abbiamo viaggiato con Air France, perché pur partendo molto presto il sabato mattina (ore 7.00 o 7.20, destinazione Parigi) arriva prima delle altre compagnie aeree a Caracas (14.10) e quindi dà maggiori opportunità di prendere nel pomeriggio stesso il volo per Gran Roque… Noi ci siamo riusciti, tutti i voli sono stati puntuali, il tempo per la coincidenza a Parigi (1.30) è stato impegnato con le file per il controllo passaporti e bagagli. Solo Alitalia ha il volo diretto Roma-Caracas, le altre prevedono tutte uno scalo europeo; consigliamo di scegliere in base al prezzo del biglietto e soprattutto all’orario di arrivo per cercare di evitare la notte a Caracas. Piccola parentesi su Caracas: abbiamo sentito pareri molto discordanti: è pericolosa, deve essere girata con qualcuno del posto per sapere dove andare e soprattutto cosa evitare, è brutta, non c’è niente da vedere, è affascinante, l’emblema della metropoli sud-americana, caratteristici i ranchitos delle periferie, eleganti i quartieri residenziali ecc…, noi non l’abbiamo girata né all’arrivo né al ritorno; noi riteniamo che completare il viaggio in giornata consenta di meglio assimilare il fuso orario, di addomertarsi sull’Europa e risvegliarsi in Sud America in una sola notte ! Bagaglio: è sicuramente possibile viaggiare con solo bagaglio a mano perché ciò che serve a Gran Roque (costumi, pareo, pantolincini, infradito) sta tranquillamente in un trolley, tacchi alti e vestiti ricercati sono veramente fuori luogo, non rischiate lo smarrimento dei bagagli e non perdete tempo ad aspettarli alla restituzione. Attenzione però: oltre al trolley è possibile portare in cabina solo una piccola borsa o uno zainetto, altrimenti anche il trolley finisce per essere spedito (ciò che è successo a noi all’andata visto che avevamo a mano anche la borsa con le pinne, poi le abbiamo lasciate in posada). Assolutamente indispensabili i solari: noi non ci credevamo, ma assicuriamo che è necessario utilizzare una protezione elevata (almeno 40, meglio 50) e per tutto il soggiorno con prima applicazione già in stanza e poi ripetuta per tutto il giorno, perché il sole è davvero implacabile (a noi è sembrato più forte di altri luoghi tropicali) e solo i costanti alisei consentono di rimanere in spiaggia tutto il giorno, oltre a, naturalmente, lo sguazzo continuo ! Al check in nazionale di Caracas il bagaglio (eccetto quello a mano…Ricordatevene!) viene pesato e il peso eccedente pagato insieme alle tasse aeroportuali. Noi abbiamo optato per l’accompagnatore suggerito dalla posada e anche se si legge in altri racconti che non serve, i due scali sono vicini, basta seguire le indicazioni (noi non le abbiamo neppure viste) secondo noi è una piccola spesa ben ripagata visto che si viene accompagnati in macchina e assistiti durante tutte le fasi del check in nazionale (anzi nel ns. Caso Hector aveva anche avvertito il terminal che stava arrivando con 2 passeggeri e quindi il ns. Posto, seppure il volo fosse stato in partenza, sarebbe stato assicurato!). Dopo il breve e comodo volo interno, siamo finalmente atterrati in quel lembo di paradiso che è l’arcipelago di Los Roques ! All’arrivo, dopo aver pagato la tassa di entrata del Parco Marino, siamo stati accolti da Alex, il factotum della posada Lagunita (prenotata tramite internet dopo i lusinghieri racconti letti in vari forums) che ci ha subito rifocillato con pizza appena sfornata e bibite fresche e informato sulle regole e le attività dell’isola.

Tutte le “posadas” si trovano su Gran Roque, che è l’isola principale dell’arcipelago, dove si atterra e dove si trova “El Pueblo”.

Da qui ogni mattina la lancia a disposizione esclusiva della Lagunita e dei suoi ospiti ci ha accompagnato nell’isola prescelta per passare tutta la giornata: dalle isole più vicine è possibile convenire di rientrare anche nel primo pomeriggio o spostarsi in un’altra isola vicina, altrimenti il ritorno avviene al tramonto.

Il servizio comprende la fornitura e l’allestimento della “postazione” in spiaggia (un ombrellone e due sedioline per coppia) e i “pozzetti” termici con cibo e bevande sempre abbondanti.

Noi in 14 giorni abbiamo visitato quasi sempre un’isola diversa, ripetendo un’unica escursione della quale faremo una menzione particolare ed entusiasta alla fine.

Ora un breve commento sulle principali escursioni e considerate che Lagunita offre nel pacchetto l’escursione alle isole più vicine di seguito descritte e poi sconta dal prezzo delle altre 5 dollari a persona; in buona sostanza noi abbiamo speso non più di 150 dollari a persona per fare…Ciò che volevamo, in assoluto e ci sembra un prezzo equo.

Incluse, dicevamo, nel pacchetto Lagunita ci sono le isole di Madrisqui e Francisqui.

La prima è una splendida, lunghissima spiaggia di sabbia candida e il mare raggiunge delle intensità di colore da foto “ritoccata”;all’orizzonte si staglia il profilo montagnoso di Gran Roque e sulla sinistra guardando il mare, unita da una lingua di sabbia, si trova Cayo Pirata, dove si intravvedono nella bassa vegetazione semplici capanne di pescatori. Bello lo snorkeling all’estremo opposto, dopo il rimessaggio delle barche.

Francisqui è una bellissima baia nella quale l’acqua molto bassa consente una rilassante passeggiata fino all’isolotto di fronte, dietro il quale si può iniziare un lungo snorkeling in mare aperto che potrà terminare nella cosiddetta “piscina”(fatevi spiegare nei dettagli il percorso da chi vi accompagnerà in barca quel giorno). Nella “piscina” la parete sottomarina è molto articolata ed è possibile avere incontri ravvicinati con il “grande barracuda”, quasi (dico quasi) una mascotte locale. Essendo una delle isole più vicine, è sempre molto frequentata dai turisti locali, da yatch, barche a vela e…Musica caraibica a tutto volume ! Espenqui : suggestiva la lingua di sabbia sulla quale si attracca, bella passeggiata e discreto snorkeling nel braccio di mare che la separa da Sarqui, raggiungibile a nuoto. A Sarqui si trova la famosa baia con tartarughe marine, molto “timide” e rapide nella fuga, quindi l’incontro ravvicinato è possibile solo avvicinandosi con discrezione e aiutati da un po’ di fortuna. La baia è molto bella e varrebbe la pena restare una giornata intera se si riuscisse a trovarla senza yatch e barche a vela all’ancora, cosa molto rara. N.B. In verità il minimo “affollamento” trovato è una eccezione in un panorama marino quasi sempre deserto , anche nelle isole più belle.

Cayo Vapor, Cayo Muerto e Saqui Saqui: sono lingue di sabbia che si alzano di pochissimo sopra il livello del mare, quasi completamente brulle e regalano la sensazione dei “naufraghi di lusso” specialmente se vissute in coppia…Solitaria ! Un’esperienza da fare secondo noi, almeno una volta ! Noronqui è forse un pochino “deludente” (giudizio dettato dal confronto con le altre naturalmente!) poiché di fronte ad una bella spiaggia con un caratteristico gazebo in legno, si apre uno specchio d’acqua meno affascinante che altrove, complici soprattutto le formazioni di alghe presenti sul fondo; bello è comunque lo snorkeling sul lato destro, verso il mare aperto.

Carenero e Crazqui, sono le altre due isole dove esistono piccoli insediamenti locali e ristorantini (“particolarissimo” e alla buona quello a Carenero, più confortevole quello a Crazqui), dove assaggiare una ottima aragosta (mi raccomando solo nel periodo consentito).Le baie più belle sono quelle alle spalle degli approdi, con menzione speciale per Cala Norte (a Crazqui), dove, insistendo un pochino, è possibile farsi portare e lasciare in solitudine per tutto il giorno.

Bello snorkeling (sulle pareti laterali delle baie e verso l’esterno) complicato un pochino a Cala Norte da un discreto moto ondoso e da una consistente corrente.

A Boca de Sebastopol e a Boca de Cote gli snorkeling più belli.

Nel primo caso ci si trova a ridosso della barriera esterna di tutto l’arcipelago (non raggiungibile a causa delle onde e del fondale bassissimo) e dopo una bella passeggiata verso il faro in un’acqua cristallina, ci si può immergere alla scoperta di numerosissimi coralli vivi e pesci multicolori. A Boca de Cote, al contrario, si può pinneggiare per tutta al lunghezza dell’apertura verso il mare aperto, con un fondale di circa una decina di metri e lo spettacolo è…Incredibile, non perdetevelo! Sulla via del ritorno solo alcune palafitte (apparentemente abbandonate) si stagliano sullo sfondo verso il mare aperto. Noi ci siamo fatti lasciare su una “pelona”, una linguetta di sabbia di 5 minuti a piedi di periplo terrestre e mezz’ora di bello snorkeling per il giro completo ! Unica compagnia quella dei pellicani, impegnatissimi nella pesca della moltitudine di pesciolini presenti tutt’intorno come una sorta di barriera ! Infine, l’unica escursione che abbiamo ripetuto: Cayo de Agua, spettacolare, indescrivibile, la summa di tutto ciò che si è apprezzato altrove !!! Immaginate innanzi tutto una lunghissima spiaggia candida, un corridoio di sabbia con le onde che si incontrano e si scontrano e ti accompagnano all’isola di fronte, dove spicca il faro, una caletta dietro l’altra dove si rimane abbagliati dai colori del mare, dai giochi della luce e delle onde e dal non trovare nessuno (perché comunque, a parte la passeggiata, tutti si fermano sull’isola principale, comprese le barche all’ancora). Bello lo snorkeling di fronte alla spiaggia grande …Insomma c’è n’è per tutti i gusti ! Per noi il posto più bello del mondo… La posada: noi abbiamo alloggiato alla Lagunita. Come la maggior parte delle posadas roquene si tratta di una vecchia casa di pescatori e di questa antica destinazione rimane l’impronta soprattutto nell’atmosfera familiare che vi permane.

Le stanze(9 in tutto) sono una diversa dall’altra, tutte accoglienti nella loro semplicità, pulizia e comfort:sono dotate sia di condizionatore che di ventilatore a pale e pur non essendoci acqua “riscaldata” quella a temperatura ambiente è funzionale e gradevole (soprattutto dopo una giornata intera di sole). Inoltre sono disponibili(gratuitamente, ma “ricordatevene” prima di andar via) 2 utili servizi:disponibilità di teli mare (“donati” dagli ospiti nel corso degli anni) e la lavanderia.

Altri 2 piacevoli modi che questa posada ha messo a punto per coccolare i propri ospiti sono la merenda a base di pizza appena sfornata che attende gli ospiti al rientro dalla giornata di mare e l’aperitivo al fresco della terrazza, in attesa della cena, con sfiziosità e cocktails sempre diversi.

Inoltre ricordatevi che dal punto di vista del cibo e delle bevande è un vero “all inclusive”:c’è per esempio un frigo sempre colmo di bevande (alcool compreso) a disposizione di tutte le…Necessità 24h/24h.

C’è una cosa poi che contraddistingue questo splendido posto:lo spirito che vi si respira; i pasti consumati insieme non sono soltanto una consuetudine, ma favoriscono l’instaurarsi di una vera e sincera vita di comunità, nella quale si condividono le nuove esperienze e sensazioni e si ricordano e confrontano quelle di viaggi passati…Si mettono in risalto i propri “talenti” naturali (in particolare di organizzatori, “giullari” o…Esperti di bevande alcoliche e pietanze culinarie).

Emblematica l’abitudine di “festeggiare” (e non sveliamo come per non rovinarvi la sorpresa) i nuovi arrivati e salutare i partenti.

C’è comunque sempre la possibilità di “estraniarsi” dal gruppo per vivere in coppia una pigra sosta sull’amaca della terrazza, di visitare con una splendida passeggiata al tramonto il faro olandese o il porto…E soprattutto per vivere una giornata intera in solitudine su una lingua di sabbia dell’arcipelago (esperienza veramente imperdibile).

Lo staff della posada è sempre presente per ogni necessità, disponibile e discreto… Ringraziamenti particolari e personali (permetteteci) vanno ad Alex ed Enrico che ci hanno accolto, consigliato e si sono presi cura di noi (come di tutti gli altri ospiti, evidentemente) dall’inizio alla fine della nostra splendida esperienza di mare e di…Vita e naturalmente ad Andrea, il proprietario della posada…Una persona così corretta e gentile e capace, come è difficile incontrarne. Andate a Los Roques amici, almeno una volta nella vita e non ve ne pentirete, anzi…Noi, pur avendo girato il mondo e non avendo mai “ripetuto” una vacanza nello stesso posto, torneremo presto lì…Dove il nostro cuore e il nostro animo sono rimasti! p.S.

A presto “Familia”…



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