Immersioni e relax in Indonesia, Nord Sulawesi
Siamo partiti con Quatar Airways da Malpensa con il volo delle 21.50 di venerdì e siamo arrivatia Siladen ..domenica mattina! tutto previsto però, complice il fuso orario e lo scalo prima a Doha poi a Jakarta, da cui abbiamo proseguito con volo interno operato da LionAir (cambio di terminal a Jakarta).
Abbiamo prenotato tramite Nosytour, agenzia specializzata in viaggi sub e con molte offerte interessanti; gentili ed efficienti.
Ricevuti all’aeroporto di Manado dall’autista del Mapia Resort, affrontiamo l’ultima parte del trasferimento: circa 50′ di pullmino per arrivare al resort, poi imbarco per Siladen, destinazione Onong EcoResort, che è una sorta di dépandence del Mapia.
Tutta la fatica del viaggio passa immediatamente: il paesaggio del parco di Bunaken è spettacolare, dominato dal vulcano spento dell’isola di ManadoTua, le altre isole pianeggianti e la costa vulcanica del Nord Sulawesi che si allontana..il mare è bellissimo, peccato che ogni tanto si veda galleggiare della plastica che arriva dalla città di Manado. purtroppo è un problema che il governo e il Parco stanno cercando di gestire, ma ancora sono lontani dal risolvere…
Arrivati al resort siamo già rilassati: 7 bungalow in legno attorno ad una piccola spiaggia da cui si può fare snorkelling e in mezzo il ristorante, tutto direttamente sulla sabbia..non si metteranno le scarpe per una settimana!
Ci accordiamo subito con la nostra guida subacquea (il giovane Andi) per iniziare le immersioni il giorno seguente, quindi..meritato riposo!
Scopriamo che dopo un giorno rimarremo da soli, gli occupanti di altre 2 camere stanno per partire.. per tutta la settimana siamo stracoccolati dal personale del ristorante, mangiamo all’ora che decidiamo noi di volta in volta, c’è sempre un sacco di roba buona e proviamo i sapori di questa cucina che non conoscevamo.
Le immersioni sono spettacolari; anche il tempo è dalla nostra parte e solo un pomeriggio dobbiamo rinunciare per il vento che si è alzato improvvisamente. Sull’isola il tempo è sempre bello, vediamo le nuvole temporalesche addensarsi sul Sulawesi, ma non arrivano da noi..bene!
Ogni mattina usciamo con la barca in legno tradizionale adattata per la subacqua verso le 9, si fanno 2 immersioni nel parco marino e si rientra per pranzo. La temperatura dell’acqua è fantastica (tra i 27 e i 29 gradi), visibilità ottima e ci sono tante cose da vedere. Non è zona di pesce pelagico, quindi non ci si devono aspettare squali o mante, ma tartarughe sì..e tantissima fauna sulle bellissime pareti di corallo che precipitano nel blu;grazie alla pazienza e l’abilità di Andi riusciamo ad individuare i “pigmy” cioè i cavallucci marini pigmei, che da soli non saremmo mai riusciti a scovare.
Usciamo sempre entusiasti da ogni immersione e le giornate volano..
Il pomeriggio è breve, perchè alle 17.30 il sole tramonta.
L’isola di Siladen è minuscola, non si può fare il giro completo perchè la spiaggia ad un certo punto si interrompe per un breve tratto, lasciando il posto a scogli appuntiti,ma andiamo a fare qualche passeggiata attraversando il villaggio di pescatori che inizia subito alle spalle del resort e arriviamo dall’altra parte dell’isola (dove c’è un’altro hotel, un po’ più grande e lussuoso) e una bella spiaggia da cui si vede un tramonto indimenticabile.
Attraversare il villaggio è un piacere, perchè tutti salutano e sorridono, i bimbi scorazzano e giocano tra le case e la spiaggia, inoltre si stanno preparando i festeggiamenti del Natale e tutti si danno da fare con addobbi e allestimenti. Questa zona dell’Indonesia è cattolica e il Natale è una festa gigantesca, che comincia ai primi di dicembre.
Per le ultime due notti di vacanza, chiediamo di poterci trasferire al Mapia, perchè vorremmo fare almeno un’escursione per conoscere anche la terra oltre che il mare di quest’angolo di paradiso..da Siladen è impossibile, perchè dovremmo attraversare il canale con il buio e non ci sono le autorizzazioni.
Lasciamo quindi l’isola con le lacrime agli occhi, siamo stati davvero bene, ma ci aspettano ancora delle belle giornate..
Arrivati a Manado, troviamo ad accoglierci un bungalow enorme costruito in stile tradizionale mihasa e un giardino tropicale rigoglioso e pieno di colori.
Non c’è spiaggia qui purtroppo e anche il mare non sembra invitante, ma non ci facciamo scoraggiare : immersione notturna dalla riva che si rivela sorprendente, guidati da Thomas, che è il responsabile tedesco del diving e del resort. Scopriamo ancora cose nuove e ci troviamo avvolti nelle alghe fluorescenti, che fanno sembrare il mare un cielo pieno di lucciole.. bellissimo!
Alla sera, grigliata sul molo per tutti i -pochi- ospiti presenti, divertente e piacevole con chiacchiere un po’ in italiano, in tedesco, in francese..comunque ci siamo capiti!
La mattina dopo di buon’ora partiamo per una gita sull’altipiano, guidati da Antonio, che da 15 anni vive a Manado. Visitiamo la caldera del vulcano, uno splendido giardino botanico, il mercato di un villaggio assolutamente non turistico.. infatti ci prepariamo psicologicamente a vedere i banchi della macelleria con carne di serpente, di pippistrello di cane…è una cultura diversa e noi siamo gli ospiti, loro hanno trovato molto strano che dai noi si mangi il coniglio! assaggiamo dei dolci buonissimi fatti al momento e compriamo le spezie “di stagione” cioè la cannella e la noce moscata..per i chiodi di garofano dovremmo tornare a giugno!
Mangiamo in un ristorante sul lago, pesce locale cucinato benissimo e altre specialità, poi ci rimettiamo in viaggio. I paesi sono molto animati e in fermento per le prossime feste, attraversare la città di Manado si rivela più complesso che guidare a Milano nelle ore di punta. Scopriamo che hanno un incremento di traffico automobilistico superiore a quello della Cina e ormai la popolazione della città sfiora il milione di abitanti.
Rientriamo al resort per l’ultima tranquilla serata e la mezza giornata che ci rimane la passiamo a prendere un po’ di sole nel giardino, rinfrescandoci in piscina…domani torniamo al freddo e al lavoro, dobbiamo approfittarne.
E’ stata una bellissima esperienza, un viaggio che volevamo fare da tanto tempo e che ci ha lasciato la voglia di tornare per conoscere altri aspetti di questo paese così grande e sfaccettato, di cui abbiamo visto solo uno spigolo meraviglioso.