Immersioni a Sharm El Sheikh

La nostra vacanza egiziana "spezza" inverno nella barriera corallina
Scritto da: elisag81
immersioni a sharm el sheikh
Partenza il: 10/03/2013
Ritorno il: 17/03/2013
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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La passione dei viaggi, si sa, mi è stata trasmessa dai miei genitori, eterni e instancabili viaggiatori, che hanno girato mezzo mondo, ho iniziato infatti a viaggiare , che ero molto piccola, prima in posti vicini, poi via via sempre più lontano!

Poi dopo essermi fidanzata con Alessio, ovviamente ho smesso di viaggiare con loro,e ho iniziato a viaggiare con lui, ma si sa, la vita è imprevedibile, riserva sempre nuove sorprese, delle volte brutte, ma delle volte anche belle, come quella che i mei genitori ci hanno fatto a noi, offrendoci un viaggio insieme a Sharm El Sheikh, in Egitto, nel mese di marzo, nel villaggio turistico Tamra Beach Village, di proprietà della Eden Viaggi, un po’ per spezzare la monotonia e il grigiore dell ‘ inverno e un po’ anche per esorcizzare un brutto periodo appena passato !

Così emozionata e felice mi ritrovo di nuovo a organizzare un viaggio, nella mia terra preferita, insieme al “ babbo e la mamma”, come quando ero piccola! Rispolvero la mia vecchia guida d’ Egitto usata per la mia Crociera sul Nilo( non le butto mai via, ma le tengo sempre come ricordo, nella mia libreria),e mi informo sulla città di Sharm El Sheikh, di cui avevo sentito parlare tante volte, da amici, parenti, e dai miei genitori stessi, che ne avevano fatto, una tranquilla meta di vacanze, negli ultimi anni.

Questa splendida cittadina, oltre per la vita mondana, e per i lussuosi Resort a 5 stelle che negli ultimi anni ,ne hanno affollato i litorali, e’ famosa soprattutto per la sua barriera corallina,considerata da molti la seconda più bella al mondo dopo quella Australiana; proprio per questo, decidiamo di acquistare su ebay, una custodia subacquea per la nostra macchina fotografica digitale, sperando di poterla usare nelle mie future immersioni.

Via via che i giorni passavano, e la data della partenza si avvicinava, io e mia mamma, preparavamo le nostre rispettive valige, considerando anche il tempo meteorologico che avremmo trovato là; nel mese di marzo infatti le temperature in Egitto si aggirano intorno ai 20/25 gradi il giorno, con un’escursione termica di circa 10 gradi, per la sera.Quindi, costumi, parei e infradito a go go, con giacchine e blazer per la sera!

PRIMO GIORNO

Finalmente arriva il giorno della partenza, e una domenica mattina di metà marzo, ci ritroviamo tutti insieme al ritrovo con il nostro gruppo, e poi verso l’aeroporto di Pisa, da dove decolleremo alla volta di Sharm El Sheikh.

Atterriamo dopo circa 3 ore emmezzo, e appena scesi siamo piacevolmente sopresi dalla temperatura esterna, molto più alta di quello che ci aspettavamo ( nei giorni successivi infatti arriverà anche a punte di 38 gradi, temperatura molto inusuale per il periodo , a detta di molti), e veniamo accompagnati, ai bus della Eden, diretti verso il nostro villaggio, distante dall’ aeroporto circa 15 km.

Il villaggio Tamra Beach, e’ un bellissimo resort 5 stelle,dislocato in più livelli., con la reception, una sala conferenze, la Spa e sala massaggi, una delle 6 piscine, e un piccolo centro commerciale all’ inizio, poi scendendo verso il mare, con una bellissima ma scomoda strada in ciottolato( che io odiavo, quando la facevo con i miei tacchi a spillo!)si trova l’ Anfiteatro, dove vengono fatti i vari spettacoli d’ animazione all’ aperto ,la sala ristorante, con annesso il teatro più piccolo; poi il centro “ vitale “ del villaggio stesso, con 2 piscine panoramiche, la piazzetta con il piano bar, dove si ballava e si ascoltava la musica ad ogni ora del giorno e della sera e altri piccoli negozi di souvenir.Infine verso il mare, altre 3 piscine, un altro bar panoramico vista mare, e la spiaggia con gli ombrelloni. Questo villaggio ha la fortuna di avere un bel tratto di spiaggia finissima e dà la possibilità di poter fare il bagno, nella banchina, dove il mare è molto basso e nonostante la barriera corallina, è possibile camminarci sopra con le adeguate scarpine. Per chi come me ,ama fare le immersioni e lo snorkelling , si sale sul pontile, lungo circa una decina di metri, dove con una scaletta è possibile immergersi nelle acque più profonde, del Mar Rosso ( qui si arrivava anche a qualche centinaio di metri di profondità) e incontrare tutta la fauna della barriera corallina.

Noi eravamo in formula all inclusive ( la formula più diffusa in questo tipo di resort), con colazione, pranzo e cena a buffet, e bevande e snack compresi 24 ore su 24.Avevamo anche un team di animazione, che ci avrebbe allietato durante tutta la nostra vacanza, di cui facciamo la conoscenza appena arrivati al Tamra.

Tutti ragazzi simpaticissimi, ognuno specializzato in particolari discipline (chi animatore per lo sport, chi animatore per i bimbi,ecc), ma tutti abili nel far divertire la gente! Veniamo accompagnati nelle nostre camere, entrambe al secondo piano di 2 palazzine adiacenti con una scala in comune, in posizione ottimale, praticamente affacciate, sulla piazzetta del villaggio ;più che camere, oserei chiamarle piccoli appartamenti, di 60 metri quadri, dotate di terrazzi privati, piccolo salottino, un letto gigantesco, una sala con scrivania e guardaroba, e una sala da bagno, con vasca, doccia e lavandino. Bellissime!!E ogni giorno i camerieri ci facevano delle “ bellissime scultore “con i nostri asciugamani!!!

Più tardi abbiamo il briefing,dove ci vengono mostrati i vari programmi delle escursioni della settimana e lo staff del villaggio!

Dopo una cena, stiamo comodamente a goderci la serata piano bar nella piazzetta, dove mi faccio subito riconoscere: Stefano il capovillaggio, e Max il cantante, facevano il gioco di Sarabanda, dove bisognava indovinare le canzoni suonate, e essendo io un ‘appassionata, ne indovinavo molte con la mia solita esuberanza, tanto che Stefano mi ha ribattezzato “ la posseduta” o Regan Macneil, del film Esorcista, ( soprannome che mi sono portata dietro per tutta la vacanza!)

Poi nanna!!!

SECONDO GIORNO

Ci svegliamo abbastanza presto, e dopo colazione raggiungiamo i miei genitori che nel frattempo avevano già preso gli ombrelloni. Essendo il primo giorno rinuncio a fare subito snorkelling, ma ci limitiamo a passeggiare lungo la riva del mare con la bassa marea, e a partecipare ai vari giochi in spiaggia organizzati dagli animatori, che ci subissavano di richieste. In questo tipo di villaggi con l’animazione, viene fuori la diversità di carattere fra me e Alessio, io sono vulcanica, sempre pronta allo scherzo, ai giochi ,non sto ferma un attimo (infatti sono stata veramente poco sotto l’ ombrellone!), tanto che ormai la mia partecipazione alle varie attività era implicita! Alessio invece è un tipo tranquillo, riflessivo, si anche lui scherzoso e giocherellone, ma mi cede volentieri il ruolo di prima donna sul palco, per preferire stare “ dietro le quinte”, o in questo caso sotto l’ ombrellone a oziare con il suo iPhone!! Due caratteri diversi ma compatibili e complementari!

Io gioco a beach volley, ma non essendo molto brava, cado e mi ferisco subito il ginocchio, procurandomi una ferita, che nei giorni a seguire mi avrebbe portato non pochi problemi .In compenso Alessio, più atletico di me, gioca e viene invitato anche a giocare la gara di beach volley del pomeriggio.

Il resto della giornata passa in totale relax,nel pomeriggio la spiaggia viene lasciata libera dai bagnanti, prediligendo le varie piscine, in quanto il sole qui tramonta molto presto, e anche le attività di animazione si spostano nelle piscine della Piazzetta. Alessio gioca e con la sua squadra, vince la finale, e verrà premiato a fine settimana! Un buon inizio no?

Dopo cena facciamo conoscenza di Gennaro, l’animatore PR delle uscite serali, simpaticissimo, che prende subito in simpatia mio padre !Con lui da qui in avanti avremmo impegnate tutte le nostre serate, nostro malgrado!

Per la nostra prima serata a Sharm, veniamo portati con gli animatori, in un comodo bus, a Naama Bay, centro nevralgico della “movida” di Sharm, che altro non è che 2 o 3 strade piene zeppe di locali alla moda, dove è possibile fumare il Narghilè (o scheesha in egiziano, la tipica pipa ad acqua con il tabacco aromatizzato )discoteche, e negozietti di souvenirs! Noi con la nostra comitiva entriamo nella discoteca Little Buddha, dove me la rido da matti, a guardare i miei genitori, tranquillissimi destreggiarsi fra la musica assordante della discoteca, e gli avventori del locale! Che genitori super che ho!

Più tardi noi quattro decidiamo di passeggiare fuori, e i miei genitori che c’erano stati altre volte, ci indicano i loro punti preferiti .Pur essendo tardi ( era quasi l’ una di notte!) sembrava di essere in pieno giorno, gente che mangiava, ballava o che tranquillamente affollava la strada .Con grande disappunto di Alessio, i negozianti iniziano a stressarci con le loro pretese ( un piccolo Déjà vu!), e a proporre offerte su di me!Ma stavolta oltre ad Alessio avevo anche il babbo a” difendermi”, quindi ero molto tranquilla!!

Rientriamo in albergo oltre le 2 di notte!

TERZO GIORNO

Sveglia abbastanza presto, e dopo colazione raggiungiamo come di consueto i miei genitori alla spiaggia. Stamattina avevo voglia di provare qualcosa di nuovo, così tutti insieme andiamo a provare il tiro con l’arco dove la “ fa da padrone” il cantante Max, che pazientemente ci spiega i rudimenti di questo sport. Mio padre è cacciatore, quindi ne ha di mira, e inoltre aveva già tirato con l’ arco altre volte, infatti lui non ha bisogno di maestro, fa subito centro al primo tiro! Anche io ho abbastanza mira ( questione di genetica?) e nonostante il blaterare di Max che cercava di distrarmi faccio centro anche io!Diversa storia per Alessio! Finalmente ho trovato uno sport dove sono più brava di lui!

Più tardi decido di fare il famoso snorkelling nella barriera corallina, e con la mia “ scorta”, ci avviamo sul pontile fino alle scalette .Qui nei giorni precedenti, ci sono stati vari salvataggi da parte del bagnino sempre presente, innanzitutto per l’ escursione termica dell’ acqua; vi giuro era freddissima, e nonostante questo, ho visto persone che si gettavano noncuranti nelle acque gelide, neanche fosse pieno agosto, le stesse persone, che poi in preda al freddo, e a un principio di congestione sono state tratte in salvo dal bagnino!! Io non sono freddolosa, quindi non ho avuto bisogno di mute, ma la consiglio per evitare certe cose !Altri invece sono rimasti scioccati dalla profondità del mare, la barriera va effettivamente giù in profondita’ per centinaia di metri come una parete verticale, e guardare sotto e’ tutto blu, e può provocare come delle vertigini!!

Io per entrare in acqua , ci ho messo circa 10 minuti buoni buoni, lasciando che il mio corpo si abituasse alla temperatura, e poi quando mi sono sentita pronta, ho infilato la maschera con il boccaglio, comprata nei negozi di souvenir dell’ albergo ( sono equipaggiatissimi!), e mi sono tuffata.

Che dire? Là sotto è bellissimo, ho visto una miriade di pesci colorati, e bellissimi, che noncuranti della presenza mia e degli altri bagnanti, ci nuotavano intorno ,tranquillamente .Ho provato con la mia macchina fotografica a fare anche le foto in subacquea ,e sinceramente mi sono venute anche piuttosto bene!!

Così mentre Alessio e i miei genitori si godevano il panorama dall’ alto, io facevo la conoscenza di tanti piccoli pesci, come il pesce farfalla ( tutto giallo), e tutti i pesciolini del famoso cartone animato “ Alla ricerca di Nemo”, fra cui il pesce pagliaccio ( Nemo stesso) con il suo anemone, e il pesce chirurgo ( vi ricordate la pesciolina smemorata Dory? Con cui avrò un incontro molto ravvicinato nei giorni seguenti!), e tanti altri!

Riemersa, andiamo a pranzo, e nel pomeriggio, penso di aver passato le uniche ore tranquille in completo ozio dell’ intera vacanza ,nelle piscine dell’ albergo.Facciamo anche conoscenza di tutti i negozianti del centro commerciale vicino alla reception, che molto gentili ci consigliavano sugli acquisti, e sono stati d’ aiuto per la connessione internet per il cellulare di Alessio!

La serata l’ abbiamo di nuovo organizzata da Gennaro, che stavolta ci porta allo Smaila’ s , ( per la gioia dei miei genitori!)il famoso locale di Umberto Smaila, della Costa Smeralda in Sardegna, poi aperto anche a Sharm. Qui si suona musica dal vivo,dagli anni 60 ad oggi, e si puo’ anche ballare.Siamo stati sfortunati, che non c’era proprio Umberto ad animare la serata, ma e’ stato divertente lo stesso!!

Ritorniamo in albergo come nostro solito verso le 02:30 del mattino!!!

QUARTO GIORNO

Ormai la nostra routine mattutina era rodata, quindi colazione, spiaggia, e poi tiro con l’ arco, dove giorno dopo giorno diventavamo sempre più bravi, in preparazione del torneo che ci sarebbe stato il venerdi mattina. Pure mia mamma alla fine si è decisa a provare a tirare, ma sinceramente non è proprio lo sport per lei! Più tardi faccio il mio solito giro sott ‘ acqua nella barriera corallina, dove a differenza di ieri, mi sentivo molto più tranquilla, e ho osato nuotare più lontano dalla scaletta! Non l’ avessi mai fatto!!Stamani infatti il mare era molto mosso, e di conseguenza anche le correnti erano molto più forti, e quando io mi sono allontanata, è stato molto difficile tornare indietro, praticamente nuotando controcorrente;un consiglio, invece di ostinarsi a nuotare controcorrente appunto, rischiando solo di affaticarsi e di affogare, nuotate in diagonale, vi rimarrà molto più facile tornare indietro!!

Arrivo alla scaletta, letteralmente senza fiato, facendo preoccupare mia madre!!!Poi vado a riposarmi tranquilla sotto l’ ombrellone!

Dopo pranzo, e dopo la mia consueta gara di “Pronto c’è Gigi”, contro un‘altra ragazza soprannominata Pocahontas (per la sua somiglianza con questo personaggio), io e Alessio ci prepariamo per la nostra “gita”, i miei genitori hanno gentilmente declinato l’ offerta, preferendo un pomeriggio rilassante nelle piscine!

Infatti nel pomeriggio avevamo in programma di andare a visitare la vecchia città di Sharm El Sheikh, distante circa 20 km dal nostro villaggio. Il Tamra Village offre da e per Sharm Vecchia e Naama Bay, un servizio navetta gratuito, però purtroppo non essendo ancora alta stagione, questo servizio non era a tempo pieno!Così noi decidiamo di affidarci a un taxi, pur conoscendo già il modo di guidare da pazzi degli egiziani.

Usciamo appena fuori il villaggio sulla strada principale, che si fermano i taxi, contrattiamo al massimo, e con la cifra di 20 euro otteniamo sia il viaggio di andata e ritorno, e l’ attesa del tassista sul posto!

Nonostante, come detto prima , conoscessimo la guida spericolata degli egiziani, non eravamo preparati per il nostro autista, che tranquillamente guidava a 130 km orari, ( su una strada dove il limite era 70 km), con una mano intento a farci vedere le foto della sua famiglia sul telefono, e l’ altra mano che rispondeva all’ altro telefono, usando una volta l’ una,una volta l’ altra per tenere il volante!Non vedevamo l’ ora di arrivare!

Dopo circa 20 minuti di viaggio infernale, veniamo lasciati dal nostro tassista , davanti al negozio di un suo amico( ma guarda caso!), che ci invita gentilmente nel suo negozio. Fatto il giro svogliatamente, diamo appuntamento al nostro autista lì fra due ore e ci avviamo a piedi. La Vecchia città di Sharm ha lasciato il posto alla Nuova, il cui centro città è essenzialmente Naama Bay, a causa del fortissimo flusso di turisti che ogni anno decidono di trascorrere le proprie vacanze sulla riviera del Mar Rosso. Mentre Naama è molto più moderna, ricca di locali alla moda, negozi e centri commerciali, la Vecchia città di Sharm el-Sheikh è rimasta più semplice e meno rumorosa: niente discoteche, niente night club, soltanto negozi, piccole boutique di gioiellieri e molti bar e caffè davvero pittoreschi.Il centro nevralgico è, l’ ingresso all’ Old Egypt, o Old Market, il vecchio mercato nella piazzetta principale, pieno zeppo di negozi, ai piedi di tante collinette rocciose, ricche di cascate d’ acqua, che di notte vengono illuminate con tante lucine colorate.

Qui l’ insistenza dei negozianti, è tipica. Considerate di avere circa 3 minuti di autonomia e libertà prima che qualcuno vi venga a chiedere qualcosa!!Anche qui le contrattazioni per me, aumentavano, ma ormai c’ avevo fatto l’ abitudine e mi limitavo a sorridere e andare avanti.

Passeggiamo per i negozi, quando vedo il mio negozio preferito, dove si vendevano abiti e gioielli per la danza del ventre!!Fermata obbligatoria!E dopo estenuanti contrattazioni, riesco a portarmi via un bellissimo vestito da ballerina alla modica cifra di 15 euro!( era partito da 70 euro)!

Saliamo sulle collinette, per goderci il bellissimo tramonto davanti a noi, con la moschea ancora in fase di costruzione, (ma già attiva) come sfondo. Riusciamo pure a vedere tutte le lucine intorno accendersi, prima di correre dal nostro tassista, che pazientemente ci aspettava dal suo amico!Il viaggio di ritorno non è stato tremendo come quello d’ andata, forse perché eravamo gia’ preparati! Arrivati a destinazione, paghiamo e corriamo subito verso la nostra camera per prepararci per la serata egiziana!

Anche qui ( come nella Crociera sul Nilo), è tradizione organizzare una serata in tema egiziano a settimana, dove a tutti gli ospiti viene gentilmente chiesto di mascherarsi a tema. Io ,come mia mamma, ci eravamo portato da casa i nostri abiti egiziani, ma in realtà poi ho voluto rinnovare l’ abito appena comprato!

Tutto il ristorante e la hall del Villaggio era addobbato a tema, con gli animatori anche loro mascherati che si mettevano in posa per fare le foto; anche noi eravamo tutti mascherati ( eccetto il babbo),la mamma con un bellissimo vestito rosso, io con la mia “mise”, ho ricevuto molti complimenti, ma anche Alessio nella sua tunica nera, truccato a perfezione , faceva il suo effetto, tanto che per sua somma gioia ( lui odia queste cose), siamo stati chiamati sul palco del teatro a improvvisare un balletto di danza del ventre, insieme a altri ospiti!!Il mio mondo!

Più tardi abbiamo assistito a uno spettacolo di un ballerino dei dervisci volanti, una particolare danza che consiste nel girare su se stessi velocemente ruotando contemporaneamente le gonne colorate. Addirittura si dice che i ballerini più bravi riescano ad andare in trance a forza di girare!

Poi finalmente l’ esibizione di danza del ventre da parte di una bellissima e bravissima ballerina, che con la sua grazia e competenza, ha addirittura stregato tutto il teatro, nonostante la sua aperta freddezza. Più per obbligo che per piacere, a fine esibizione ha chiesto di ballare con lei, e dopo l’ ennesimo rifiuto da parte degli altri, mi sono offerta volontaria! Avevo voglia di ballare con lei, e mi sono ritrovata a ballare sul palco, davanti a tutto il teatro, con una vera professionista, che all’ oscuro che non sono una principiante, all’ inizio ha danzato i passi base, poi vedendo la mia “ bravura”, ha iniziato a ballare come in una vera esibizione! Così abbiamo iniziato a ballare insieme, io che le stavo dietro, tanto che tutto il pubblico ha cominciato a credere che fosse quasi una “ sfida”, e alla fine ha applaudito con fragore!!L’ unica pecca? La ballerina è andata via, senza neanche ringraziare! Mi hanno poi detto il giorno dopo i nostri amici negozianti, che si è un po’ come offesa, del fatto che io sapessi ballare quasi come lei!!!Che dire, mi dispiace!

Poi nanna presto stavolta, troppe emozioni per una serata!

QUINTO GIORNO

La giornata di oggi, inizia come tutti gli altri giorni, ormai la mia bravura nel tiro con l’ arco, era notevolmente migliorata a dispetto di Max, così tutta galvanizzata mi avvio, verso la mia quotidiana sessione di snorkelling. Ma oggi non ero proprio fortunata, la corrente del mare era forte, quasi quanto ieri, e infatti mi sono limitata a stare nei dintorni della scaletta, facendo pochissime foto; al momento del rientro sul pontile, ho sentito un dolore fortissimo al ginocchio, all’altezza dello sbuccio procuratomi con la caduta a beach volley. Ho provato ad alzare la gamba, ma non riuscivo, e vedevo dentro l’ acqua , delle pinne gialle; allora ho realizzato che un pesce mi stava mordendo, ho iniziato a urlare, e quando è arrivato il bagnino, sono riuscita a tirare su la mia povera gamba. Uno dei pesci chirurgo, la mitica pesciolina Dory del film Nemo, mi aveva letteralmente mangiato tutta la crosta della mia ferita, e procurandomene un’altra molto più grossa. Il bagnino ha detto che è un comportamento molto usuale dei pesci chirurgo, chiamati anche pesci spazzini della barriera, forse attirato dal sangue che fuoriusciva dalla mia ferita (la notte, l’ avevo picchiato in un mobile), e mi ha dissuaso dal rientrare in acqua in quello stato!

Un po’ scossa e impaurita (non capita certo tutti i giorni di venire “morsa” da un pesce!) sono poi andata in infermeria, dove però non avendo bende, mi hanno disinfettata ben bene, e messo un batuffolo di cotone sulla ferita viva. Ero preoccupata anche perché nel pomeriggio avevamo insieme ai mei genitori la motorata nel deserto (28 euro a testa, un quad a coppia, organizzato direttamente dal villaggio Tamra), e il ginocchio aveva iniziato di nuovo a farmi male.

A pranzo ero diventata “ famosa” per la mia disavventura, perché le notizie corrono veloci, e tantissima gente mi fermava a chiedere notizie!!

Alle 15: 30 precise, ci incontriamo con lo staff della gita, alla reception, e veniamo caricati in un pulmino, insieme ad un altro ragazzo livornese che come noi aveva prenotato la stessa motorata. All’arrivo del punto noleggio quad, facciamo conoscenza con Amir, un giovane ragazzo egiziano che sarebbe stato la nostra guida nel deserto. Ci mettono in testa i nostri foulard ( che io e mia mamma avevamo portato appositamente da casa), lasciando liberi solo gli occhi, per proteggere il naso e la bocca dalla sabbia, e ci fanno una bellissima foto ricordo alla cifra di 5 euro, che verrà stampata su un papiro come souvenir, e partiamo tutti in fila indiana, con Amir in testa alla fila.

Nonostante il dolore che avevo al ginocchio martoriato, è veramente bellissimo viaggiare nel deserto con questi motoroni, scavalcando dune, saltellando sui sassi, e godendoci il paesaggio circostante .Facciamo la prima sosta, in una piccola tenda beduina, dove ci fermiamo per assistere al tramonto nel deserto. Ci guardiamo, e fra tutti siamo letteralmente coperti di sabbia bianca, addirittura , io e mia mamma, avevamo anche le ciglia degli occhi, coperte dal mascara nero, bianche da far paura! Eravamo solo noi e il beduino, che molto scherzosamente, ha iniziato a farci delle foto simpatiche a noi donne, creando dei veri e propri capolavori .A me è stato anche messo il vestito femminile tradizionale da beduina, un elaborato vestito, ricco di velluto cangiante, con il particolare copricapo, che lascia solo scoperti gli occhi ;siamo vicini anche alla Valle Dell’Eco, e ci divertiamo a urlare i nostri nomi, ricevendone appunto l’eco di ritorno!

Risaliamo sul Quad e rifacciamo un altro percorso, che stavolta ci porta a un’altra tenda dei beduini, dove ci viene offerto da bere tè e caffè, e una fumata del narghilè. Intanto il sole è tramontato del tutto, lasciando nel cielo solo il riverbero della luce,e infatti il ritorno , è stato molto più difficoltoso, perché nel frattempo era sceso il buio, e anche se avevamo i fari accesi, non vedevamo granchè, e togliersi gli occhiali da sole, era impossibile, a causa della sabbia!!Comunque ce l’ abbiamo fatta, e molto felici, salutiamo Amir e veniamo riaccompagnati al nostro villaggio!!Una bellissima esperienza che mi sento di consigliare a tutti!

Finalmente in camera, mi posso togliere i dannati jeans, che mi stringevano la gamba, e appena li sfilo, viene via anche la fasciatura che mi ero fatta, facendo risanguinare copiosamente il ginocchio! Che tortura! Comunque decido stavolta di non metterci niente, e mi vesto carina ed elegante per la nostra uscita serale di stasera, infatti veniamo accompagnati al Sinai Grand Casino, poco lontano Naama Bay.

In realtà solo a mio padre piace giocare, invece noi, ci siamo limitati a girare per le sale, e guardare lo spettacolo delle ballerine.Il locale è anche pieno di negozi di marca, che io e mia mamma non ci siamo certamente lasciate scappare!!Cosi mentre il babbo e Alessio erano in sala, io e lei ci siamo date allo sport preferito delle donne, shopping!!E ci siamo comprate delle deliziose borsette!

Poi rientro in hotel anche stavolta tardissimo, il problema era per me e Alessio che la mattina dopo dovevamo svegliarsi alle 06:30 per andare al Parco Marino Naturale di Ras Mohammed! (41 euro a testa escursione con il bus mezza giornata).

QUINTO GIORNO

Non ci sembrava neanche di aver dormito, che già la sveglia suonava…così ci vestiamo e prendiamo gli zaini che io avevo preparato il giorno prima( abbigliamento da mare, scarpine per la barriera, protezione solare, asciugamani!) e andiamo alla sala ristorante, che aveva aperto appositamente per noi. Facciamo colazione con gli altri ospiti, e compagni di tour, e poi veniamo accompagnati al bus, dove facciamo conoscenza di Khaleb la nostra guida per oggi. Prima di arrivare al parco, veniamo accompagnati a un centro diving vicino Naama Bay, per permettere a chi vuole, di noleggiare l’ attrezzature per l’ immersioni.Io ho preso le pinne per poter nuotare bene, dal momento che la maschera e il boccaglio già l’ avevo. Il Parco Nazionale Marino di Ras Mohammed è il primo parco marino d’ Egitto aperto nel 1989, e ricopre la parte più a sud della penisola del Sinai. Per arrivarci bisogna oltrepassare una zona controlli, dove vi verrà controllato il visto egiziano in vostro possesso, ( devono accertarsi che non abbiate quello israeliano!), e poi via verso l’ ingresso del parco, passando sotto un bellissimo monumento fatto di rocce, simbolo del parco stesso.

Arriviamo a una bellissima spiaggia, dove avremmo la nostra prima sessione di snorkelling. Con noi in acqua oltre a Khaleb, avremo anche un giovane cameraman sub che ci riprenderà sia sott’ acqua, che durante la nostra intera escursione !Un simpatico video souvenir della nostra gita, ( 35 euro a dvd).Alessio declina e preferisce aspettarmi sulla spiaggia, allora io mi avvio con il mio gruppo nell’ acqua, che diventa via via più profonda. I fondali del parco sono magnifici, i pesci sono tantissimi e numerosi, e noi tutti insieme in gruppo nuotiamo in mezzo a loro, con Khaleb che ogni tanto si ferma per spiegarci le varie specie di pesce! E’ stata un’ esperienza indimenticabile ed emozionante, che è durata anche parecchio, circa 40 minuti di snorkelling. Quando rientriamo alla spiaggia, Alessio è rosso come un pomodoro, il sole infatti picchia tantissimo!

Ci lasciano il tempo di asciugarsi un po’ al sole, e poi così in costume risaliamo sul nostro autobus, per andare a visitare le foreste di mangrovie che crescono in un canale di basso fondale , a sud della penisola, e che costituiscono un ‘importante area di riproduzione per gli uccelli. Sempre vicino vediamo gli squarci nel terreno causati dal terremoto del 1960, una depressione terrestre lunga circa 10 metri e profonda 14 , piena d’ acqua salata. Risaliamo nel bus, e veniamo portati nel “ lago degli innamorati” dove a beneficio del cameraman, ci prendiamo tutti per mano, e fatti i fatidici 15 passi, esprimiamo un desiderio e urliamo per 3 volte la parola “abibi” ( amore in arabo), per far esaudire il desiderio. Ultima tappa della giornata, la classica tenda beduina, dove tutti seduti in terra, ci viene offerto del tè, e abbiamo la possibilità di fare un ultima immersione di snorkelling, ma stavolta da soli, senza le guide, che erano intenti a pregare per la loro preghiera quotidiana! Rientriamo in hotel in tempo per il pranzo, e per incontrarci con i mei genitori che ci avevano aspettato, dandoci la notizia della vittoria del babbo al torneo del tiro con l’arco. Quindi sarebbe stato premiato anche lui sul palco con Alessio! Il resto del pomeriggio, noi eravamo letteralmente stanche e cotti dal sole (direi ustionati ), e preferiamo starcene in completo relax nella comodità della nostra camera in mezzo a tutti i confort, ( aria condizionata compresa), e preparandoci per la “festa d ‘addio” offerta dal villaggio per la sera stessa, in omaggio agli ospiti che come noi, partivano la notte dopo. Puntuali alle 19:30, ci ritroviamo alla Piazzetta, gustandoci un ottimo aperitivo con il sottofondo musicale offerto da Max,e tutto lo staff in gran tenuta! Anche le sale del ristorante erano addobbate a tema! Più tardi per la seconda volta nella settimana (per sua somma gioia) Alessio insieme a mio padre salgono sul palco del teatro per essere premiati con un attestato di partecipazione! Per la nostra ultima serata egiziana, nonostante sia i miei genitori, che noi, avessimo rifiutato più volte (eravamo alzati dalle 06:30 del mattino), Gennaro ha superato sé stesso, e ci ha portati al Taj Mahal, la discoteca più cool e bella dell’ intera Sharm. Per la serata era atteso anche l’ intervento del dj italiano Tommy Vee, e la partecipazione di numerose Drag Queen come cubiste! Tutto lo staff dell’animazione ci ha accompagnato, e anche i miei genitori si sono divertiti moltissimo, nonostante non fossero abituati alla musica house!!Che genitori super cool! Ritorno in albergo tardissimo, circa le 03:30 del mattino!

SETTIMO GIORNO

Stamattina, non siamo riusciti a svegliarsi presto, e abbiamo raggiunto i miei genitori in spiaggia solo alle 11:00 del mattino, ( come abbiano fatto i miei genitori a svegliarsi presto è un mistero!), facendo colazione al bar della spiaggia. Mentre mangiavamo le gustose focaccine, è arrivato mio padre di ritorno dall’ ultima “lezione” di tiro con l’ arco, e ci ha detto che c’è stato l’ allarme squali sulla barriera corallina. Infatti tutti i bagnini hanno dato l’allarme, e hanno fatto uscire tutte le persone dall’ acqua, perché c’era un piccolo branco di circa 4 squaletti che nuotavano nelle vicinanze .Non è un fatto inusuale la presenza di squali qui, in quanto l’ acqua è molto profonda ,però menomale non ero in acqua!

Mentre eravamo sotto l’ ombrellone, arriva Stefano che conferma la mia presenza, nello spettacolo della sera, fatto da noi ospiti. Avrei dovuto fare le prove nel pomeriggio, perché oltre a un mio assolo di danza del ventre, avrei fatto un balletto di salsa insieme ad altre ragazze ( tra cui la mia” nemica” Pocahontas) e uno spettacolo di cabaret!

Il pomeriggio passa fra le prove e le risate insieme agli animatori , in preparazione per lo spettacolo; che sarà un vero successo per tutti!E io ricevo tanti appalusi e complimenti per la mia esibizione di danza su una canzone di Shakira! Una degna conclusione di una bellissima vacanza! Ritorniamo in camera, e abbiamo appena il tempo di chiudere le valige, che alle 02:30, riceviamo la chiamata della reception, per la nostra partenza. Alle 03:00 facciamo colazione nella sala ristorante, di nuovo aperta appositamente per noi, e poi veniamo accompagnati a prendere l’ aereo per il nostro ritorno in Italia.

OTTAVO GIORNO

Mentre decolliamo, assistiamo all’ alba, un bellissimo saluto dalla mia terra preferita, l’Egitto! Che dire, è stata una bellissima vacanza sotto tutti i punti di vista, sicuramente non rilassante, come di solito erano abituati a fare i miei genitori, però sono stata contenta di aver conosciuto questo lato dell’ Egitto, molto diverso da quello che io avevo già visto e studiato ma sicuramente affascinante e interessante sia per la sua “movida” che per la sua barriera corallina. E’ infatti un tipo di vacanza che consiglierei a tutti. Spero di esservi stata utile.

Alla prossima Elisa Www.girandolina.it

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