Il viaggio – Da San Francisco a Yellowstone e ritorno
Una fantastica esperienza di viaggio: da San Francisco a Yellowstone passando per Yosemite, Death Valley, Las Vegas, Grand Canyon, Monument Valley e Bryce Canyon
Durata: 16 giorni Partecipanti: Andrea (Cervia), Giovanni (Cesena), Davide (Faenza), Gianni e Debora (Maddaloni) Spesa: tra 2500 e 3000 euro Km. Percorsi: circa 6000 Destinazioni: California, Yosemite Park, Death Valley, Las Vegas, Grand Canyon, Monument Valley, Antelope Canyon, Bryce Canyon, Salt Lake City, Yellowstone, San Francisco Siamo a settembre 2009 quando quasi per scherzo io e Giovanni decidiamo di fare un viaggio l’estate successiva: l’America, o meglio, il mitico “west” la destinazione finale. Il coinvolgimento del nostro “esperto” Davide è praticamente immediato e da lì a poco si aggregano a noi anche i due “gemelli” Debora e Gianni. Dallo scherzo alla realtà il passo è breve, a fine novembre abbiamo già in tasca i biglietti per l’aereo: partenza ad Agosto 2010!!! In questi mesi si pianificano itinerari, si studiano un po’ le cose da vedere e ci si prepara al meglio per quello che da tutti sarà ricordato come “il viaggio”: molto bello e molto intenso anche se un po’ faticoso per via dei tanti chilometri fatti ma….. Col senno di poi, anche se avrei modificato qualcosa nel tragitto per girare un po’ meno e vedere un po’ meglio i posti, tutto sommato lo rifarei di corsa!! Innanzitutto compratevi un bel navigatore satellitare che abbia incluso anche le mappe degli Stati Uniti (con quello che chiedono per noleggiarlo negli USA vi conviene comprarlo in Italia): si rivelerà il vostro miglior compagno di viaggio senza il bisogno di dover litigare con le mappe stradali su carta. Poi non fate come me che non do mai retta: mi avevano consigliato di portare pochissima roba perché avrei fatto acquisti oltreoceano: beh, io di roba ne ho portata poca per quelli che sono i miei standard (sono partito con un solo borsone) ma col senno di poi mi sono reso conto che era troppa anche quella. Volenti o nolenti una volta che entrerete in un outlet spenderete e spanderete anche se non volete: troppo il richiamo delle marche note che negli outlet americani costano come gli articoli nelle bancarelle dei mercati italiani. Al ritorno ho dovuto litigare un po’ con il mio secondo bagaglio nel quale ho fatto fatica a fare entrare tutti gli acquisti. Se dovessi ritornare lo farei con un borsone attrezzato per stare via 3 o 4 giorni al massimo. Il resto della roba si recupera tutta sul posto. Altro consiglio: i Premium Outlet, catena abbastanza diffusa negli Stati Uniti, dispongono di un sito internet nel quale se vi registrate potrete stampare dei convenientissimi buoni sconto (abbiamo fatto affari d’oro grazie a questi buoni). Ricordatevi che al ristorante il conto non comprende mai il servizio per cui ricordatevi di lasciare le mance ai camerieri. Se pagate con carta di credito in fondo vi verrà chiesto di aggiungere l’importo delle mance (almeno un 10% della spesa, anche 15% in certi posti). Chiaramente non siete obbligati a farlo, ma è buon uso e costume anche se il servizio non vi ha particolarmente soddisfatto. Rispetto all’est che avevo visitato anni fa, l’americano dell’ovest è sempre molto cordiale e disponibile, probabilmente anche un po’ più rozzo, ma è capace di farsi in quattro per darti una mano, un indicazione stradale o altro, che magari tu non gli hai chiesto ma che ha capito da solo che ne avresti avuto bisogno. Attenzione quando girate in auto: salvo diversa indicazione al semaforo rosso è possibile girare a destra (attenzione però ai pedoni….) mentre quando incontrerete (spesso) il segnale di STOP portategli il dovuto rispetto. In America lo STOP vuol dire veramente STOP. Potrebbero farvi la multa se non vi fermate completamente all’incrocio e credo per loro sia un operazione abbastanza redditizia visto che le pattuglie sono sempre imboscate e infrattate ovunque (e nonostante io abbia l’occhio allenato le vedevo sempre DOPO che le avevo passate). Sono molto rigidi anche con i limiti di velocità. In città fate attenzione ai colori del marciapiede quando parcheggiate l’auto: ad ogni colore corrisponde un messaggio o un divieto o una limitazione temporale: se non siete sicuri parcheggiate altrove. In ogni caso non parcheggiate mai davanti ad un idrante. Potreste non ritrovare più l’auto!!! Per la prenotazione degli hotel, soprattutto nei posti più affollati, affidatevi alla prenotazione dall’Italia (se avete già ben chiaro il vostro itinerario). Utilizzando tariffe cancellabili fino al giorno precedente potrete anche mettervi al riparo da eventuali cambi di programma e guadagnerete un sacco di tempo da dedicare alla vacanza vera e propria (volete mettere doversi cercare ogni giorno un alloggio???). Ultimo avvertimento riguarda l’età: ricordatevi che se non avete 21 anni non potete bere alcolici e giocare al casinò ed in alcuni posti (bar, pub, casinò, ecc,) non vi fanno nemmeno entrare. Poi, come qui da noi in Italia, ci sono posti che fanno finta di niente, ci sono posti che invece chiedono il documento prima di servire da bere anche a chi i 21 anni li dimostra ampiamente (vero Giovanni???) 1° Giorno – Martedi 10/08/2010 Arriva finalmente il 10 agosto quando io, Debby e Gianni partiamo da Bologna alla volta di San Francisco. Problemi di lavoro (Giovanni) e impegni sportivi (Debby fresca Medaglia d’Oro agli Europei di Basket) ci hanno obbligati a fare partenze e rientri separati. Ad attenderci a San Francisco ci sono infatti Davide e Giovanni che sono partiti alcuni giorni prima di noi e che rientreranno alcuni giorni prima di noi. Partiamo da Bologna alle 7.00 del mattino con AIR FRANCE, scalo a Parigi e via alla transoceanica (11 ore circa). Diciamo che per me che sono grande e grosso è stata una faticaccia rimanere incastrato in quel loculo per così tanto tempo ma il personale cordiale ed il buon cibo se non altro hanno alleviato un po’ la sofferenza. Arriviamo a San Francisco nel primo pomeriggio ed espletate le formalità doganali raggiungiamo Davide e Giovanni all’autonoleggio dove la gentile impiegata vista la mole di bagagli che avevamo appresso ci consiglia (per fortuna!!!) di fare l’upgrade e ci fa prendere un gigantesco Chevrolet Suburban (fantastico….. Sembrava di guidare un pulman…. Una meraviglia!!!). Ci mettiamo subito in strada visto che San Francisco ci attenderà al nostro rientro. Prima destinazione MARIPOSA a 30 miglia dal parco di Yosemite. Dopo i nostri primi 200 km americani pernottiamo al Best Western Yosemite Way Station Motel, carino, accogliente, con un ottima colazione. Due tuffi (ovviamente vietati) in piscina e cena in una modestissima pizzeria della zona dopo essere entrati per errore in un locale un po’ troppo “elegante”, essersi accorti dell’errore ed esserci alzati da tavola prima di ordinare con la scusa che non avevano la pizza!!! 2° Giorno – Mercoledi 11/08/2010 Oggi in macchina presto: dobbiamo visitare (per la verità un po’ di corsa) il parco di Yosemite ed allo stesso tempo affrontare i 500 km. Che ci separano dalla Death Valley dove dobbiamo arrivare stasera. A Yosemite, dopo aver acquistato il pass annuale dei parchi a $ 80,00 (molto conveniente se avete intenzione di visitare altri parchi, Monument Valley esclusa), breve passeggiata fino alle cascate, un po’ in secca nel mese di agosto, e poi via, verso la famigerata Valle della Morte. Lungo la strada tappa per ammirare le sequoie giganti (Sequoia Park ci rimaneva un po’ fuori mano, però abbiamo trovato un ripiego lungo il percorso), passeggiata di un oretta circa e via per in nostri 500 km. Qualche tappa lungo il percorso per rifocillarci ed eccoci, ormai in nottata, allo Stovepipe Wells Hotel. Nonostante l’ora tarda (22.00) ci accoglie un caldo quasi asfissiante ma, quello che non abbiamo capito, è il motivo per il quale dopo poco che eravamo in piscina ha cominciato a fare molto freddo e poi una volta “asciutti” era di nuovo lo stesso caldo di prima. 3° Giorno – Giovedi 12/08/2010 Anche oggi sveglia di buon ora per evitare il caldo di metà mattina e, soprattutto, per dirigerci il più velocemente possibile verso Las Vegas (200 km. Circa). Dopo un ottima ed abbondante colazione nel salone dello Stovepipe Wells e dopo aver riempito il nostro “bidone” termico con abbondanti scorte di acqua, eccoci in auto alla scoperta della Death Valley. Ci fermiamo a Badwater e lungo i vari punti panoramici che si trovano lungo il percorso. E’ caldo ma sinceramente non come pensavamo: è un caldo molto sopportabile. Verso le 13.00 siamo a Las Vegas dove per prima cosa ci catapultiamo al Premium Outlet per qualche acquisto. Utilizzando i buoni sconto che abbiamo ottenuto registrandoci al sito dell’outlet, passiamo il pomeriggio strisciando a destra ed a sinistra le nostre carte di credito (Levis 501 a 25,00 euro, Polo Ralph Lauren a 35,00 Euro….). Il tempo passa in fretta ed in men che non si dica è già sera. Alle 20.30 arriviamo al nostro Hotel, il Planet Holliwood, check in, doccia e via sulla strip. Ci siamo fermati a cena all’Harley Davidson Cafè (a fianco del nostro Hotel), dove abbiamo fatto nostra la prima “bistecca” americana. Ottima qualità e buono anche il prezzo. Dopo cena ci siamo avventurati sulla strip ma ormai era già passata mezzanotte per cui ci siamo persi lo spettacolo delle fontane danzanti del Bellagio e, onestamente, eravamo anche un bel po’ cotti per cui dopo poco abbiamo ripiegato verso una passeggiata nel casinò del nostro hotel e dopo poco siamo andati a dormire. 4° Giorno – Venerdi 13/08/2010 Anche oggi giornata impegnativa in fatto di km: sono circa 600 quelli che ci separano dal Grand Canyon che dobbiamo comunque visitare in giornata. Partenza di buon mattino e dopo il tantissimo tempo passato in macchina dove io che guido più o meno me la passo, mentre per gli altri è un po’ pesa nonostante il PC di Davide con qualche film allieti il trasferimento, eccoci arrivare al Grand Canyon. Tappa al Visitor Center per recuperare un po’ di materiale e poi via dentro al parco. In realtà non abbiamo molto tempo a disposizione per cui non vediamo molte cose ma abbiamo il tempo di visitare parte della sponda sud con un percorso che fatto in parte a piedi ed in parte in pulman ci tiene impegnati qualche ora e ci “cucina” ben bene. Semplicemente meraviglioso il Grand Canyon ed è stato un peccato non avere avuto altro tempo a disposizione per vedere qualche altro punto di osservazione e rimanere ancora un po’ a bocca aperta nell’ammirare questa meraviglia della natura. Cotti come dei sardoni ma felici risaliamo in macchina dove dopo un oretta giungiamo a Flagstaff dove abbiamo prenotato per la notte all’Holiday Inn Express. L’ideale per il Grand Canyon sarebbe poter avere avere a disposizione almeno una giornata intera per cui, dovendo in futuro pensare di ritornarci, meriterebbe fermarsi almeno una notte a dormire dentro al Grand Canyon. Altro tuffo in piscina, cena leggera anzi quasi inesistente vista la mancanza di appetito dovuta alle varie “merende” pomeridiane e tutti a letto. 5° Giorno – Sabato 14/08/2010 Dopo un ottima colazione (fra le migliori del nostro viaggio) di nuovo in macchina di buon ora. Oggi siamo diretti alla Monument Valley ovvero il posto che più ricorderò per la maestosità dei suoi paesaggi: da rimanere a bocca aperta davanti a simili bellezze della natura. Oggi sono “solo” 300 i km da percorrere ma decidiamo comunque di partire presto per rilassarci un po’ nel pomeriggio. Infatti arriviamo presto in hotel a Kayenta (Best Western Wetherill Inn) e prima di metterci in movimento per la Monument Valley ci concediamo qualche ora di piscina e tintarella. Verso le 16.30 partiamo per la Monument Valley (30 minuti circa) dove però il nostro Pass Annuale dei parchi non vale e facciamo il biglietto per entrare ($ 5,00 a testa) e facciamo in auto (consigliato un 4×4 o comunque un veicolo “grande” per affrontare il percorso interno pieno di buche e tutto su sabbia). Si incontrano anche i camion scoperti dei Navajo che trasportano i turisti ma credo che, dopo aver visto quanta polvere mangiano i poveri malcapitati dopo aver pagato profumatamente per quella visita guidata, non ci salirei nemmeno se mi pagassero!!! Ci avevano consigliato di fare il giro panoramico in auto verso il tramonto e direi che mai consiglio fu più gradito: al tramonto ci sono giochi di luce indescrivibili dentro questo parco che definirlo strabiliante è abbastanza riduttivo. Organizzando la cosa per tempo (vada per la prossima volta che ci torno…. Perché qui ci devo ritornare assolutamente) è possibile fare qualche escursione a cavallo in posti in cui con le auto non si può andare. Cena da Mc Donald (non che ci fosse tanta altra scelta) e poi nuovamente a letto per ricaricare le pile per la giornata successiva. 6° Giorno – Domenica 15/08/2010 Anche oggi giornata “soft” per quel che riguarda il viaggio in auto con soli 300 km. Di viaggio fare per la nostra destinazione successiva, ovvero Kanab. Lungo il percorso tappa e visita all’Upper Antelope Canyon, tour un po’ costoso ($ 32,00 a testa) prenotato dall’Italia e che sinceramente non mi ha proprio entusiasmato. Tornando a casa e guardando le foto fatte dalla nostra guida nei posti in cui sapeva lei, devo ammettere che ci sono dei giochi di luce molto belli ma allo stesso modo devo essere onesto e dire che sul posto non mi aveva fatto la stessa impressione delle foto. Il momento migliore per la visita comunque dicono sia a cavallo di mezzogiorno per via della particolare posizione del sole rispetto al canyon e quindi maggiori sono i giochi di luce che riesce a creare. Comunque merita una visita se passate da quelle parti ma se dovete allungare il percorso per andarci apposta a mio parere potete anche tirare dritto ed andare altrove. Ah!!! Per uno strano gioco di fusi orari al mattino abbiamo guadagnato un ora che abbiamo nuovamente perso nel pomeriggio. E finalmente, visto che stavamo per tramutarci in Hamburger, arriva anche l’ora di una T-Bone Steak (il bisteccone americano): per cena ci consigliano lo Houston Restaurant di Kanab dove restiamo veramente contenti. Pernotto all’Holiday Inn Kanab 7° Giorno – Lunedi 16/08/2010 Ora il nostro obbiettivo si sposta verso il parco di Yellowstone (bello, ma un po’ fuori mano…. Ci costerà parecchio in fatto di km da macinare….) dove per arrivare spezziamo il viaggio a Salt Lake City (550 km.). Mentre andiamo verso Salt Lake City ci fermiamo a osservare dall’alto i varu punti panoramici del Bryce Canyon: anche questo posto mi ha colpito molto e mi sarebbe piaciuto avere più tempo per fare qualche passeggiata nel canyon; sarà per il prossimo viaggio!!! Arriviamo a Salt Lake City a metà pomeriggio e prima di passare in hotel a rilassarci un po’ facciamo un salto al campo di gioco di Utah Jazz (NBA) e scopriamo che, casualità, proprio quella sera ci sarà la presentazione al pubblico ed alla stampa di una parte dei giocatori. Torniamo quindi in albergo, due tuffi in piscina (sempre vietati), doccia e via di nuovo per ritornare a vedere la presentazione più una visitina al mega palazzetto. Per cena siamo andati in un ristorante italiano poco distante (Biaggi’s) dove abbiamo mangiato molto bene e speso il giusto. 8° Giorno – Martedi 17/08/2010 Partenza di buon ora per fare gli ennesimi 600 km ma questa volta la destinazione finale è l’arcifamoso parco di Yellowstone dove arriviamo nel primo pomeriggio. Un tuffo veloce nella piscina dell’Holiday Inn Express di West Yellowstone (proprio di fronte alla camera) e poi via alla scoperta del parco. Tappa d’obbligo al visitor center dove una ranger molto disponibile ci ha fatto un programmino di visita per il pomeriggio e per la giornata successiva anche se, essendo il parco molto grande, ci ha avvisato che in un giorno e mezzo è dura vedere tutto se non molto di corsa. Oggi ci siamo dedicati alla zona sud (geyser) ed abbiamo visto molti cervi. Alla sera, dopo due passi nel centro della cittadina, cerchiamo di andare a cena al ristorante consigliato dalla nostra guida ma essendo molto pieno ripieghiamo su un posto all’aperto dove comunque mangiamo una buona bistecca anche se abbiamo speso molto in considerazione del fatto che abbiamo mangiato all’aperto e del fatto che alla sera a Yellowstone la temperatura si abbassa sensibilmente rispetto al giorno (insomma, alla sera fa un gran freddo!!!) 9° Giorno – Mercoledi 18/08/2010 Oggi facciamo la visita della restante parte del parco ma volendo per forza fare in un giorno quello che normalmente ci vuole 3 giorni a fare, è chiaro che la maggior parte del nostro tempo la passiamo in auto. Alla fine facciamo circa 200 km di percorsi interni ma a velocità bassa per via dei limiti e con qualche sosta in cerca dei fantomatici orsi che purtroppo non riusciremo a vedere. Stiamo in pratica impegnati tutto il giorno ed a sera siamo anche abbastanza stanchi. Non abbiamo trovato gli orsi ma in compenso abbiamo avuto due curiosi faccia a faccia con i bisonti che girano tranquilli in mezzo alla strada per nulla intimoriti dalla presenza di così tanti turisti. Alla sera riproviamo, questa volta con più fortuna, a cenare al Bullwinkler’s, ristorante consigliato dalla mia guida e dove mangiamo bene l’ennesima bisteccona americana. 10° Giorno – Giovedi 19/08/2010 Oggi ha inizio la nostra lunga discesa verso San Francisco. Nei prossimi giorni passeremo molto tempo in auto vedendo poco e niente. Prima tappa della nostra discesa è Twin Falls dove abbiamo spezzato il viaggio andando a vedere le cascate (carine) e dove, a mio parere, abbiamo fatto la miglior cena in rapporto qualità prezzo da Jackers dove scopriamo, al nostro 10° giorno, che spesso nel prezzo è compresa anche una zuppa (la zuppa del giorno) che fino al momento avevamo sempre gentilmente rifiutato ma che invece abbiamo scoperto essere una cosa molto buona. Fatta fuori una ottima Prime-Ryb Eye che sostanzialmente è una New York Steak con un taglio diverso (ma molto più buona). Da fare invidia alle nostre migliori fiorentine toscane (apriti cielo…. Sento già le orecchie che mi fischiano!!). Alla sera pernottiamo all’Holiday Inn Express di Twin Falls. 11° Giorno – Venerdi 20/08/2010 Oggi partenza con calma essendo solo giorno di trasferimento e destinazione finale Winnemucca. Posto non un gran che, la classica cittadina di campagna con poco e niente nella quale però troviamo un bowling per passare la serata dopo un’altra discreta cena questa volta al Model-T. Questo ristorante vince l’oscar per la miglior riproposizione del clima polare: è stato l’unico posto durante il nostro viaggio dove siamo letteralmente morti dal freddo durante la cena. Pernotto all’Holiday Inn Express di Winnemucca. 12° Giorno – Sabato 21/08/2010 Oggi destinazione South Lake Tahoe, simpatica cittadina sulla riva di Lake Tahoe, un bel laghetto di montagna con la cittadina costruita proprio a ridosso del lago e tagliata a metà dalla linea di confine: metà paese è in Nevada e l’altra metà in California. Dicevo simpatica cittadina che così, appena arrivati, mi ricorda un po’ Milano Marittima per il clima un po’ “in” che si respira un po’ per via dei bei negozi ed un po’ per i bar all’aperto con musica. Ennesimo tuffo in piscina, passeggiata in paese e cena allo Stateline Brewery un bel locale sotterraneo, un po’ caro, ma con un menù molto vario e buono. Pernotto all’Holiday Inn di South Lake Tahoe, un po’ caro ma nella media degli altri hotel della cittadina. 13° Giorno – Domenica 22/08/2010 Oggi si parte presto perché dobbiamo arrivare a San Francisco in tempo per permettere a Davide e Giovanni di riprendere l’aereo e rientrare in Italia. Salutati i nostri due compagni di viaggio, io, Gianni e Debby prendiamo possesso della stanza all’Hilton Hotel Financial District, caro come altri Hotel ma almeno in posizione piuttosto centrale e ci avviamo a piedi alla scoperta di San Francisco. Visitiamo il grande quartiere di Chinatown e North Beach (Columbus Avenue) che in pratica è il fulcro del quartiere italiano. Alla sera cena al ristorante “E’ tutto qui” gestito da simpatici ragazzi italiani dove mangiamo molto bene anche se non è proprio a buonissimo mercato (ma comunque in linea con tutti gli altri ristoranti di San Francisco). 14° Giorno – Lunedi 23/08/2010 Oggi si riparte in auto con destinazione Monterey sulla Strada 1 ma arrivati a Santa Cruz eravamo già un po’ stanchi e concentrati sullo shopping pomeridiano che ci avrebbe atteso all’outlet di Gillroy. Per cui abbiamo girato l’auto e ci siamo diretti all’outlet dove, come a Las Vegas, abbiamo fatto ottimi affari per via dei buoni stampati da internet. Nuova passeggiata per san Francisco e nuovamente cena al ristorante italiano del giorno prima. 15° Giorno – Martedi 24/08/2010 Nell’ultimo giorno a San Francisco ne abbiamo approfittato per dormire un po’ di più in attesa di andare al Fisherman Wharf per imbarcarci per la visita ad Alcatraz (assolutamente da fare se avete visto e gradito il celebre “Fuga da Alcatraz”) già prenotata e pagata via internet. Prima di raggiungere col bus il Fisherman Wharf abbiamo acquistato il Muni City Pass giornaliero che ci ha permesso di girare liberamente sui bus e sui cable car. Rientrati dall’escursione ad Alcatraz verso le 14.00 siamo andati a pranzo al famoso Pier 39 dove ci siamo fermati in un fast food a degustare la famosa zuppa di granchio servita dentro ad una ciotola fatta di pane (molto molto buono). Dopo pranzo abbiamo noleggiato delle bici ed abbiamo fatto il giro panoramico fino al Golden Gate Bridge che abbiamo attraversato tutto. Siamo arrivati fino a Sausalito e siamo poi rientrati a San Francisco con il Ferry Boat. Potevamo poi non provare il famoso cable car? Ebbene no, quindi ci siamo messi diligentemente in fila e abbiamo fatto tutto il giro con il cable car in piedi sul pradellino esterno. Inizialmente tanta l’emozione per queste “scene da film” ma poi sinceramente il male alle braccia ha cominciato a farsi sentire ed il ritorno ce lo siamo fatti comodamente seduti. Per cena abbiamo provato ad infilarci in un ristorante (volevamo provare anche il famoso granchio (non la zuppa questa volta) ma c’era molta confusione e noi eravamo sia stanchi che ancora un po’ sudati dal pomeriggio quindi abbiamo preferito la deviazione verso il fast food del pranzo per il bis di zuppa di granchio. 16° Giorno – Mercoledi 25/08/2010 Caricati i bagagli in auto e via verso l’aeroporto dove ci attendeva anche il nostro volo di ritorno a casa. Un po’ a malincuore salutiamo San Francisco che avrebbe meritato almeno un’altra giornata per essere visitata per bene: mi è infatti dispiaciuto non poter vedere il parco vicino al Golden Gate Brigde che mi avevano detto essere molto bello da visitare in bicicletta. Lo rimanderemo alla prossima visita!!!!