Il vero volto del sud-est asiatico

Il viaggio aveva come scopo principale quello di visitare alcuni villaggi rurali della Provincia di Kompong Chhang, posta circa 100 Km a nord di Phnom Penh, per valutare la disponibilità di acqua potabile, ma è stato l'occasione per conoscere altre zone della Cambogia, come il sito di Angkor e la capitale. Nei mesi precedenti la partenza mi ero...
Scritto da: massi_massi
il vero volto del sud-est asiatico
Partenza il: 15/11/2007
Ritorno il: 27/11/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Il viaggio aveva come scopo principale quello di visitare alcuni villaggi rurali della Provincia di Kompong Chhang, posta circa 100 Km a nord di Phnom Penh, per valutare la disponibilità di acqua potabile, ma è stato l’occasione per conoscere altre zone della Cambogia, come il sito di Angkor e la capitale. Nei mesi precedenti la partenza mi ero immaginato in mille modi come potesse essere questo paese, avevo letto praticamente di tutto, ma l’impatto con la realta locale, specialmente quella dura ed insostenibile dei villaggi rurali, è stato davvero scioccante. Toccare con mano situazioni viste soltanto alla televisione non è stato facile, ma vivere alcuni giorni nelle zone tra le piiù povere al mondo è stata un’esperienza comunque difficilmente dimenticabile. Questo anche perchè la popolazione cambogiana è stupenda, in quanto riesce a contrappore alla tristezza ed alla rassegnazione di fondo, una affabilità, una disponibiltà ed una gentilezza davvero incredibili. E poi i bambini, le migliaia di bambini che si trovano ovunque, sul bordo di una risaia di Svay Chuck come sul lungo fiume di Phnom Penh, bambini che mai ti negano un sorriso o un saluto con la mano. E questo senza dimenticare la bellezza dei luoghi, a cominciare dalle affascinanti risaie delle province centrali alla giungla impenetrabile intorno ai templi di Angkor. Il tutto regolato dal ciclo dell’acqua, che è croce e delizia di questa nazione; la stagione monsonica che regala acqua in enorme quantità con il Tonle Sap che si riempie a dismisura, la stagione secca che asciuga le terre e porta fame e sete in molte zone.

La Cambogia è una terra da vivere intensamente, assaporando in ogni momento il concentrato di emozioni che riesce a trasmettere, siano esse piacevoli oppure tragiche. Un paese che non lascia indifferenti, che ti entra dentro e lì rimane come un chiodo fisso, ponendoti mille domande alle quali di risposte certe non ce ne sono…La Cambogia, terra dove sorrisi e sofferenze si fondono insieme rendendola davvero unica.

L’ITINERARIO Partenza da Roma con volo diretto per Bangkok con China Airlines. Durata del volo circa 11 ore, costo sui 770 euro, prenotato in agenzia con circa 1 mese e mezzo di anticipo.

2°-4° giorno Arrivo a Bangkok, trasferimento in Hotel (prenotato su internet – zona Kaosan Road – costo 15 euro a camera doppia con prima colazione).

A Bangkok, considerando che avevamo un appuntamento e che comunque è una città da vedere, siamo rimasti 3 giorni, un tempo più che sufficiente per visitarla. La città è immensa, caotica ed inquinata, ma se oltre agli splendidi templi e monumenti si riesce a scoprirla anche negli angoli più remoti e meno battuti dal flusso turistico, ha davvero molto da offrire. 5° giorno Volo Bangkok- Phnom Penh con Air Asia, durata 1 ora, volo prenotato circa 20 giorni prima su internet. Air Asia è una compagnia che opera esclusivamente su internet, la spesa per A/R è stata di circa 95 euro e gli aerei sembrano buoni. Occhio al peso della valigia, se supera i 15 Kg fanno pagare un extra di circa 4 euro al Kg. La colazione a bordo si paga. Nessun problema alla dogana cambogiana, il consiglio però è quello di fare il visto in ingresso su internet (e-visa) per risparmiare la lunga coda all’arrivo.

5°-8° giorno Quattro giorni passati in alcuni villaggi della Provincia di Kompong Chhnang, a nord di Phnom Penh. Si raggiunge in circa 2 ore con la NR5, una strada asfaltata in buone di condizioni. In questo caso avevamo una persona sul posto che ci ha condotto in auto in lungo e largo nella provincia.

Per due notti abbiamo alloggiato al Samrongsen Hotel di Kompong Chhnang (ce ne sono solo due in città), al costo di 10 $ a notte per camera doppia, la terza notte invece è stata passata in una capanna di un villaggio (esperienza idimenticabile !). Le case sono tutte quante in legno e paglia, al loro interno non hanno nulla e non si capisce come possano resistere a mesi di piogge monsoniche. La Provincia di Kompong Chhnang è una della più povere del paese, ma è bellissima (specialmente in questo periodo), è quasi del tutto pianeggiante, migliaia di ettari sono a risaia punteggiati da palme altissime, ci sono dei tratti a foresta, l’ambiente è incontaminato. Occhio alle strade secondarie (cioè tutte a parte la HR5) che sono infernali, piene di buche e fango. Difficilmente si fanno più di 15-20 km/h ed in alcune l’auto non passa. La vita non costa praticamente nulla e per mangiare non si spendono mai più di 2-3 euro a testa. La gente, pur nella sua diffiicile condizione, è disponibilissima ed affabile, i bambini dolcissimi. Nessun problema di sicurezza. Già alle 18 è buio pesto, non esiste elettricità ed occorre utilizzare per forza torce o lampade a batteria. Il grande problema è l’acqua potabile, di acqua ce n’è molta ma tutta quanta inquinata e non trattata. Non esistono bagni, i wc sono nei “campi”.

Per girare in questi posti occorre organizzarsi con un accompagnatore, perchè è molto facile perdersi, non esiste nessun tipo di cartello o idicazione, ma i disagi occorsi valgono la pena, questa è la vera Cambogia, è qui che si lascerà per sempre un piccolo pezzetto di cuore.

8° giorno Trasferimento in barca veloce da Kompong Chhnang a Siem Reap lungo il Tonle Sap, durata circa 4 ore (ma il tempo impiegato è variabile a seconda del periodo e del clima). A Kompong Chhnang la barca veloce non attracca, occorre prendere una piccola barchetta che conduce in mezzo all’enorme fiume, dove si è trasbordato in quella “grande” dopo un’autentica avventura. Il biglietto l’abbiamo fatto a Phnom Penh al nostro arrivo, il costo è di 25 $ a testa.

Il viaggio in barca non è molto agevole, specialmente se i posti interni a sedere sono tutti occupati e bisogna rimanere sdraiati sul tetto come nel nostro caso, ma vale la pena provare. Il lago Tonle Sap è immenso nel periodo di Ottobre-Novembre in quanto riceve acqua dall’omonimo fiume, a sua volta alimentato dal Mekong. A novembre, però, il fiume inverte il proprio corso ed inizia a svuotarsi.

Arrivo all’attracco di Siem Reap e trasferimento in tuk-tuk. Alloggio al Golden Temple Villa, prenotato su internet, spesa 20 $ a notte per due persone. Albergo molto caratteristico ed in zona centrale.

9° giorno Visita ai templi di Angkor.

Che dire, anche se la visita all’area di Angkor non era il motivo principale del viaggio, non si poteva rinuciare alla sua visita. Di solito le persone rimangono qui per minimo 2-3 giorni, però per chi vuole una visione soddisfacente dell’area, anche un solo giorno è più che sufficiente. I templi sono fantastici, unici al mondo ed anche l’ambiente dove sono immersi è meraviglioso. La spesa per l’ingresso di 1 giorno è di 20 $ a testa. Consiglio di farsi trasportare in tuk-tuk, si spende poco (4 $ a testa per l’intera giornata) ed essendo all’aperto, si è a contatto con l’esterno e non chiusi in auto con il finestrino abbassato e l’aria condizionata accesa. All’interno dei templi ci sono numerosissimi bambini che vendono i loro oggetti, ma non sono per nulla fastidiosi. Esperienza indimenticabile ! 10° giorno Trasferimento da Siem Reap a Phnom Penh in pullman lungo la NR 6. Costo 7 $ a testa compresa colazione a bordo. La strada è discreta, anche se come in tutte le strade cambogiane si incociano migliaia di mezzi disparati ed animali sulla carreggiata. Sosta a metà strada a Kompogn Thom. Durata del viaggio circa 5.30 ore sosta compresa. La stazione dei bus è fuori centro, occorre un trasferimento di circa 20 minuti in tuk-tuk. 11°-13° giorno Sosta di 2 giorni e mezzo a Phnom Penh, alloggio a Indochine 2 Hotel prenotato su internet a circa 20 $ giorno a camera doppia. L’albergo è praticamente sul lungo fiume, in ottima posizione. In questi due giorni Phnon Penh era invasa da oltre 2 milioni di persone per il Water Festival, durante il quale si corrono infinite regate lungo il Tonle Sap River. Nonostante il caos bestiale, la città è molto sicura. Non si sono notati molti occidentali, gli unici visti solo nelle zone turistiche.

Meritano una visita i vari mercati (Russian, Central) ed anche il Tuol Sleng Museum (S-21), la famosa ex-scuola trasformata in lager durante il regime degli Khmer Rossi (questa visita, bisogna dirlo, lascia un pò turbati) e il Palazzo Reale. Anche il lungo fiume ha un suo certo fascino. Ma la cosa più interessante è immergersi nella normale vita cittadina di Phnom Penh, normale per loro ma estremamente affascinante per noi, e visitare anche gli angoli più sperduti per apprezzare i particolari che molto spesso sfuggono al turista “medio”.

13°-14° giorno Nel tardo pomeriggio volo interno per Bangkok con Air Asia, alcune ore in aeroporto ed alle 3.45 di notte imbarco e partenza per Roma, dove si giunge dopo 12.40 ore.

CONSIGLI Visto Il visto in ingresso costa 20 $ e, come detto conviene farlo su internet preventivamente. In uscita il visto costa 25 $ e si paga dopo il check-in in aeroporto. Per la Thailandia non ci sono visti, tranne il cedolino che occorre riempire in aereo prima di atterrare.

Soldi Ovunque sono accettati i dollari, ma è bene cambiare una parte in valuta locale, sia per le piccole spese che per offrire qualcosa a chi ha bisogno. Il cambio si fa o in banca o per la strada, nelle specifiche bancarelle. Può essere cambiato anche l’euro.

Trasporti Il consiglio, laddove possibile, è di servrsi dei tuk-tuk (diversi da quelli di Bangkok). La spesa, che va sempre contrattata prima, non supera mai i 2-3 euro.

Vaccinazioni Se è prevista la sosta nei villaggi rurali, è bene eseguire l’antimalarica. Utili anche il vaccino anti-tifo, per l’epatite e l’antitetanica. Portarsi dietro cerotti, disinfettante, salviettine, entrogermina.

Rapporti con le persone Le persone sono gentili, disponibili ed educate. Il saluto si effettuta a mani giunte e con un leggero inchino della testa in avanti. Con gli occidentali è utilizzata anche la stretta di mano. A volte le persone sembrano insistenti, ma in realtà non sono mai troppo asfissianti, è che ognuno cerca sempre di ottenere qualche soldo in più per migliorare la propria precaria condizione di vita.

Se si ha in mente di visitare villaggi, ottima idea è quella di portare pennarellim, quaderni, magliette, ecc. Da distribuire ai bambini.

Sicurezza Il paese è sicuro, pure la capitale, anche se comunque occorre mantenere una certa attenzione, specialmente nelle zone dove si hanno alte concentrazioni di persone. Però ogni allarmismo è ingiustificato.

Il viaggio è terminato, l’esperienza è stata unica, abbiamo detto addio alla Cambogia ma è molto più probabile che sia solo un arrivererci !



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