Il tris è servito: Normandia, Bretagna e Valle della Loira

Dodici giorni on the road alla scoperta del nord della Francia
Scritto da: robi85
il tris è servito: normandia, bretagna e valle della loira
Partenza il: 10/08/2014
Ritorno il: 22/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Io e il mio ragazzo per le vacanze estive di quest’anno abbiamo scelto la Francia, in particolare le 3 regioni del nord: Normandia, Bretagna e Valle della Loira.

Dopo aver consultato guide e siti online, abbiamo prenotato volo, macchina a noleggio e alberghi con largo anticipo, in modo da poter scegliere le soluzioni più comode ed economiche. Abbiamo deciso di escludere la visita alla città di Parigi, quindi abbiamo scelto il volo Ryanair su Beauvais, che si trova in una buona posizione per raggiungere la Normandia. Per il noleggio dell’auto abbiamo scelto la Hertz: la Lancia Ipsilon che ci hanno consegnato si è rivelata ottima per tutti i 2500 km che abbiamo percorso.

Per quanto riguarda gli alberghi, avendo già stabilito un itinerario ben preciso, abbiamo prenotato tutte le sistemazioni da casa attraverso booking.com o gites-de-france.com. E tutto è filato liscio!!

10/08: atterriamo a Parigi Beauvais puntuali alle 20:05 e dopo aver ritirato l’auto a noleggio ci dirigiamo all’hotel, situato a pochi minuti dall’aeroporto. Passiamo la serata a rivedere il nostro itinerario nei dettagli… domani si parte.

11/08: BEAUVAIS – ETRETAT (230 km)

La prima tappa è abbastanza lunga perchè vogliamo arrivare al mare, quindi ci svegliamo presto e dopo aver fatto colazione partiamo in direzione Rouen. Per fortuna le previsioni sbagliano anche in Francia, e al posto delle piogge previste ci attende un bel sole. Lungo la strada facciamo una deviazione per il paesino di Lyon La Foret, che sinceramente non ci entusiasma molto, quindi proseguiamo per Rouen. Sfortunatamente la celebre cattedrale, ritratta più volte da Monet, è in restauro. Facciamo un giro per la città, teatro dell’uccisione di Giovanna d’Arco: nel punto in cui fu uccisa ora sorge una chiesa che secondo noi assomiglia ad un drago. Molto carino l’Aitre Saint Maclou, un vicoletto dietro la cattedrale con le caratteristiche case a graticcio. Dopo aver pranzato con una bella baguette appena sfornata (sarà il nostro pranzo praticamente tutti i giorni!), lasciamo Rouen e ci dirigiamo verso la costa d’alabastro.

Prima tappa il paesino di Veules-les-roses, dove vediamo le prime scogliere bianchissime e dove purtroppo inizia a piovere. Proseguiamo per Saint-Valery en Caux, anche qui scogliere a perdita d’occhio e una bella passeggiata lungo mare fino ad arrivare ad un faro, il primo di una lunga serie! Ci spostiamo poi verso Cap Fagnet, nei pressi di Fecamp, dove percorriamo un bel sentiero sulle scogliere fino ad arrivare ad un bellissimo punto panoramico sulla costa; siamo già emozionati dalla bellezza del paesaggio ma il meglio deve ancora venire… e il meglio è Etretat: una spiaggia circondata da due falesie di roccia bianchissima. Arriviamo con la macchina alla falesia d’Aval e seguiamo i sentieri, sempre ben segnalati, fino ad arrivare ad un punto panoramico molto suggestivo. Visto che è ancora presto e il nostro albergo è a pochi km, decidiamo di andare a lasciare i nostri bagagli per poi ritornare a Etretat per goderci il tramonto sul mare.

Il nostro albergo di stasera in realtà è una fattoria con pecore e tanti cani; due ci saltano anche in macchina appena apriamo gli sportelli. La camera è molto semplice ma carina e pulita. Dopo una doccia ritorniamo a Etretat, e in attesa del tramonto proviamo una delle specialità della cucina normanna, le galettes, crepes di grano saraceno farcite con prosciutto e formaggio (o con qualsiasi altra cosa a dir la verità..). Finalmente scende il sole e lo spettacolo è mozzafiato, immortalato in decine di foto.

12/08: ETRETAT – BAYEUX (circa 170 km)

Lasciamo la fattoria dopo aver fatto colazione e seguiamo la strada costiera fino a Le Havre: col senno di poi, una sosta tutto sommato evitabile. Il “fiore all’occhiello” di questa città sono, infatti, la sua cattedrale, che però a noi da l’idea di un missile, e i suoi giardini, che sono in realtà delle serre botaniche. Superato il Pont de Normandie arriviamo ad Honfleur, e qui ci fermiamo al vecchio porto, davvero molto caratteristico. Visitiamo anche la chiesa di Sainte Caterine, molto particolare in quanto costruita in legno e piena, al suo interno, di bandiere. Pranziamo e poi proseguiamo lungo la costa. Prima di arrivare a Bayeux facciamo una deviazione per andare a trovare una professoressa del mio ragazzo che abita in zona..in una casa col tetto di paglia circondata da piante di ogni genere!! Arriviamo a Bayeux alle 18:30, convinti di riuscire a visitare il celebre museo dell’arazzo, da tutti indicato come un must-see della zona, che in teoria avrebbe dovuto chiudere alle 19. In effetti sulla porta di ingresso l’orario di chiusura era quello, peccato che in realtà il museo fosse già chiuso da 10 minuti.. vabbè, faremo a meno dell’arazzo. Ne approfittiamo per visitare la bella cattedrale gotica prima di dirigerci verso la nostra sistemazione di stanotte, ancora una volta una fattoria, situata a qualche km di distanza.

13/08: BAYEUX – CHERBOURG (circa 160 km)

Iniziamo la giornata con una bella colazione preparata dalla padrona di casa, poi iniziamo il nostro D-DAY tour: oggi ci aspetta la visita ai luoghi dello sbarco. Per gli appassionati di storia ci sono decine di musei da visitare, in cui vengono ricostruite le vicende inerenti la seconda guerra mondiale e il suo epilogo.. a noi interessa, ma non siamo super appassionati, quindi decidiamo di evitare i musei e soffermarci solo sui luoghi più significativi. Partiamo dalla spiaggia di Arromanches, dove sono ancora visibili i resti di un porto costruito per portare i viveri agli Alleati in mare; ci spostiamo poi a Longues sur mer, dove si trova una batteria di cannoni tedeschi. Ma il posto più suggestivo è senza dubbio il cimitero americano di Colleville sur mer, visto tante volte in tv, ma dal vivo fa tutto un altro effetto: una distesa sconfinata di quasi 10 mila croci bianche e stelle di David disposte in file e perfettamente allineate sulla collina che sovrasta Omaha beach. Davvero toccante. Ci fermiamo anche a Omaha beach e Utah beach, le due spiagge più tristemente famose, ma non hanno lo stesso fascino: se non fosse per i monumenti che vi sono stati eretti in ricordo delle vittime, sarebbero due comuni spiagge (seppur molto belle dal punto di vista paesaggistico). Un altro posto davvero molto particolare è Pointe du Hoc: si può camminare su questo promontorio, dove sono ancora ben visibili i buchi lasciati dalle bombe sul terreno. Ultima tappa Sainte Mere Eglise, paesino famoso per avere un paracadute impigliato sul campanile della chiesa.. ci sembra più che altro una trovata acchiappa-turisti, ma siamo qua e ci fermiamo anche noi a vedere! Questa zona è piena di sidrerie, e tra un sito e l’altro facciamo diverse soste per assaggiare questa bevanda tipica. Altra tappa gastronomica a Isigny sur mer dove troviamo una fabbrica di caramello e ci innamoriamo perdutamente del caramel au beurre salè, una vera loveria!!

Arriviamo in serata a Cherbourg, dove prendiamo possesso del nostro mini appartamento e siccome abbiamo una cucina a disposizione ne approfittiamo per prepararci un piatto di pasta!

14/08: CHERBOURG – MONT SAINT MICHEL (circa 220 km)

Oggi il tempo non è dalla nostra parte: infatti ci accompagna per tutto il giorno una leggera pioggerella, che si trasformerà in un diluvio appena arriviamo a Mont Saint Michel… Iniziamo la giornata esplorando la penisola de la Hague, fino al punto più estremo e panoramico chiamato Nez de Jobourg. Lungo la strada ci fermiamo al faro di Goury, molto bello. Proseguiamo poi per Coutances, che non si rivela niente di speciale; prima di arrivare facciamo una breve sosta a Cap Carteret, dove osserviamo un panorama mozzafiato sulle scogliere…peccato per la pioggia! Ancora più deludente la città di Granville, dove troviamo una gran confusione e non capiamo proprio il perché. Finalmente arriviamo a Mont Saint Michel, prendiamo possesso della nostra camera nel vicino paesino di Beauvoir, e ci incamminiamo verso l’abbazia lungo il sentiero pedonale che costeggia il fiume e permette di arrivare al punto di partenza dei bus navetta senza pagare il parcheggio (13€ per soste oltre le due ore ci sembravano proprio un furto!!). Siamo pieni di aspettative per la visita a questo luogo che a detta di tutti “vaut le voyage”, ma appena saliamo sulla navetta si scatena il diluvio e non riusciamo a vedere un bel niente.. oltretutto quando arriviamo l’abbazia è già chiusa e quindi ritorniamo al B&B delusi e bagnati fradici.

Per fortuna nella camera c’è il phon e riusciamo almeno a salvare le scarpe per i giorni successivi. Per consolarci della mancata visita ci concediamo una cena a base di crepes e galettes a Beauvoir e andiamo alla ricerca di qualche punto panoramico dove fare almeno qualche foto notturna del monte dalla macchina.

15/08: MONT SAINT MICHEL – CAP FREHEL (circa 180 km)

Oggi per fortuna c’è un bel sole, quindi recuperiamo il tempo perduto e ci dirigiamo di prima mattina all’abbazia per cercare di evitare almeno un po’ di confusione: speranza del tutto vana in quanto ci troviamo in mezzo ad una marea di gente. A proposito di maree, abbiamo la fortuna di vedere l’arrivo della marea nella baia di Mont Saint Michel, un’esperienza davvero unica e molto suggestiva. Ovviamente visitiamo l’abbazia, davvero molto bella, ma a parte quello il posto è decisamente troppo turistico per i nostri gusti. Lasciamo Mont saint Michel e la Normandia e proseguiamo lungo la costa fino alla Pointe du Grouin, un bel promontorio con un’isola rocciosa di fronte

Nel pomeriggio facciamo tappa a Saint Malo, dove percorriamo il camminamento sulle fortificazioni e scendiamo fino alla spiaggia. Se a Saint Malo era stato difficile trovare parcheggio per la moltitudine di turisti, a Dinard non riusciamo nemmeno a fermarci, e dopo qualche giro a vuoto per cercare parcheggio decidiamo di proseguire verso la cittadina medievale di Dinan. Qui facciamo una bella passeggiata per ammirare le case a graticcio, ma la città non ci entusiasma più di tanto, forse perché siamo abituati a vedere tanti paesini medievali anche vicino a casa.. vale comunque la pena una sosta perché ci gustiamo un favoloso gouffre con il caramel au beurre salè. Ormai si è fatto tardi ma abbiamo ancora una tappa in programma: il faro di Fort la Latte e Cap Frehel. Arriviamo al forte quando ormai è chiuso, ma riusciamo comunque a vederlo da fuori e la vista è davvero suggestiva. Ancora più bello il panorama a Cap Frehel, un promontorio di roccia che al tramonto assumono sfumature rosa, sovrastato da un faro..davvero incantevole!

In serata raggiungiamo il nostro albergo a Pleneuf Val Andrè, dove veniamo accolti da un simpatico cuoco receptionist, che ci fa anche il favore di farci usare il pc dell’albergo per stampare le nostre carte di imbarco per il ritorno. La giornata è stata piuttosto impegnativa, cerchiamo un posto per cena e poi subito a letto.

16/08: CAP FREHEL – MORLAIX (circa 250 km)

Dedichiamo la giornata di oggi al tratto di costa tra Cap Frehel e Morlaix, noto come costa di granito rosa. Facciamo una prima sosta a Sillon de Talbert, un istmo di terra dove facciamo una piacevole passeggiata.Proseguiamo poi per il paesino di Treguier, dove visitiamo la cattedrale: una delle più belle viste fino ad ora, con delle belle vetrate policrome. Deviamo dalla strada principale per raggiungere Plougrescant e la famosa “maison entre les deux roches” che abbiamo visto in tante foto. Contrariamente a quanto avevamo letto nelle guide, per arrivarci bisogna seguire le indicazioni per Gouffre. Questo tratto di costa è davvero molto bello; oltre alla casa che sembra incastonata tra due rocce, il paesaggio è dominato da rocce di tutte le forme. Un altro punto caratteristico di questa parte di costa è il sentiero dei doganieri che parte dal faro di Men Ruz, a Ploumanach: qui si trovano rocce dalle forme davvero bizzarre. Proseguiamo velocemente per il rimanente tratto di costa e decidiamo di andare direttamente a Morlaix, nostra meta di giornata, senza deviare per la città di Roscoff.. la stanchezza per la faticata di ieri inizia a farsi sentire. Arrivati a Morlaix andiamo in cerca di un posto per la cena, e decidiamo per un ristorante italiano dove mangiamo una pizza tutto sommato accettabile e moules frites à la crème stepitose! Con la pancia piena facciamo un giro per la cittadina per ammirare il famoso viadotto romano, poi ritorniamo in albergo.

17/08/2014: MORLAIX – MAHALON (circa 200 km)

Da Morlaix scendiamo direttamente verso la Presqu’ile de Crozon, passando per i paesini di Argol e di Morgat: nessuno dei due ci colpisce particolarmente. Passiamo oltre ed arriviamo alla Pointe di Pen Hir: un promontorio roccioso su cui si può camminare per ammirare le scogliere sottostanti, un posto davvero molto suggestivo. Dopo le foto di rito, lasciamo questo luogo incantevole e ci dirigiamo al paese di Locronan, una città caratterizzata dal colore grigio del granito con cui sono costruiti la maggior parte degli edifici. Altra caratteristica di questa cittadina è il profumo di burro delle varie biscuiterie che sfornano il dolce tipico della Bretagna: la kouign aman, una specie di pasta sfoglia burrosa e buonissima. Nel pomeriggio arriviamo al punto estremo della regione del Finisterre, la Pointe du Van, e anche qui ci godiamo una bella passeggiata panoramica. Decidiamo invece di evitare la Pointe du Raz, perché 6€ di parcheggio ci sembrano un’esagerazione.

Passiamo la notte a Mahalon, in una chambre d’hotes molto carina, situata in aperta campagna in una tipica casa bretone. Per la cena, il proprietario ci consiglia una creperie situata nelle vicinanze, un locale molto carino con un vastissimo assortimento di crepes per tutti i gusti. Lo consigliamo anche noi!

18/08/2014: MAHALON – AURAY (circa 180 km)

Anche questa mattina ci svegliamo presto e iniziamo la giornata con una colazione sostanziosa a base di pane, marmellate e crepes, preparata dalla gentilissima proprietaria della chambre d’hotes. La prima tappa di oggi è alla città di Quimper, dove ci fermiamo a visitare la cattedrale, famosa per essere storta. Proseguiamo poi per Concarneau, un paesino fortificato circondato da un fossato; saliamo sulle mura di cinta che circondano la città e ammiriamo dall’alto la moltitudine di negozietti e ristoranti. Ci spostiamo poi a Pont Aven, un piccolo paese molto carino, caratterizzato dalla presenza di mulini ad acqua lungo il fiume che la attraversa, famoso per le gallerie d’arte che vi si trovano e per essere stata ritratta in diverse opere di pittori famosi. Dopo aver pranzato con la baguette di rito ci muoviamo verso la penisola del Quiberon e percorriamo la deviazione per la Cote Sauvage, un percorso costiero stupendo: lungo la strada ci fermiamo in tanti punti panoramici e percorriamo i sentieri perfettamente segnalati che portano fino alle scogliere e a piccole spiaggette.. una deviazione di circa 2 ore dalla strada principale, ma assolutamente da fare, forse uno dei posti più belli di tutta la vacanza!! Ormai si è fatto tardi, ma prima di dirigerci all’albergo di questa sera, facciamo una breve sosta a Carnac, uno dei più grandi siti di megaliti del mondo: ci aspettavamo una cosa tipo Stonhenge, invece ci troviamo di fronte a dei campi sterminati pieni di rocce disposte in linee orizzontali..un posto bizzarro che vale senz’altro una fermata.

Infine, ci avviamo verso l’albergo, situato ad Auray, e dopo aver sistemato le nostre cose andiamo in paese per la cena. Anche questa sera ci godiamo delle buone crepes (le ultime della vacanza visto che domani lasciamo la Bretagna, purtroppo) in una delle tante creperie di questo paesino adagiato sulle rive di un fiume.

19/08/2014: AURAY – NANTES (circa 170 km)

La tappa di oggi è abbastanza breve, perché vogliamo dedicare un po’ di tempo alla visita di Nantes. Lungo la strada ci fermiamo solamente a Vannes, per un giro veloce, e nella Presqu’ile de la Guerande, dove finalmente compriamo un vasetto di caramel au beurre salè, in assoluto la migliore scoperta gastronomica della vacanza! Nel primo pomeriggio arriviamo a Nantes e per prima cosa andiamo a visitare Les machines de l’ile, uno strano laboratorio pieno di marchingegni metallici affascinanti: innanzitutto l’elefante meccanico che in vari orari della giornata fa un giro per la città caricando decine di turisti, poi i vari pezzi della giostra.. un vero paese dei balocchi in divenire! Andiamo poi a fare un giro in centro, fermandoci a visitare la cattedrale.

Stasera dormiamo in un mini appartamento con cucina, quindi ne approfittiamo per variare un po’ il nostro menù: ci prepariamo un piatto di pasta e poi tutti a letto.

20/08/2014: NANTES – AZAY LE RIDEAU (circa 190 km)

Oggi lasciamo la Bretagna e ci addentriamo nella regione della Loira. Seguiamo il corso del fiume fino ad Angers, dove ci fermiamo a visitare il castello e la cattedrale: in realtà vediamo entrambi solo dall’esterno. Proseguiamo per Saumur, dove ci fermiamo in un bel punto panoramico sulla Loira e sul castello omonimo per qualche foto, e arriviamo a Candes Saint Martin, un piccolo borgo dal quale parte un breve sentiero che porta ad un punto panoramico molto bello sulla confluenza della Loira con un altro fiume. Il panorama inizia a cambiare, sulle rive del fiume si aprono boschi che ricordano le ambientazioni delle favole.. e a proposito di favole, uno dei primi castelli che vediamo (solo dall’esterno) è il castello d’Ussè, che si dice abbia ispirato la favola della Bella Addormentata nel Bosco. Essendo curiosi, ma non particolarmente appassionati di storia rinascimentale, abbiamo deciso di visitare solo un paio di castelli: per oggi la scelta è caduta sul castello di Azay-le-Rideau, che senza pagare il biglietto non avremmo potuto vedere in quanto si trova immerso in un parco. Il castello è circondato da un fossato che ne aumenta il fascino e all’interno sono ancora presenti parti dell’arredamento originale.

Passiamo la notte in una chambre d’hotes in aperta campagna, e dopo la cena fai da te approfittiamo del silenzio per una bella dormita.

21/08/2014: AZAY LE RIDEAU – ORLEANS (circa 160 km)

Iniziamo la giornata con la visita alla città di Tours, dove ammiriamo la cattedrale gotica con le sue belle vetrate. Vediamo, solo da fuori, il castello di Amboise; visitiamo invece il castello di Chenonceau: il tipico castello rinascimentale che tutti si immaginano, con un bel ponte di archi sul fiume Cher. Anche questo castello si può ammirare solo pagando il biglietto di ingresso (12€!!) però ne vale la pena. Visto che la visita al castello ci ha portato via un bel po’ di tempo e si sta facendo sera ci spostiamo verso Orleans, la nostra meta di oggi. Visitiamo la città dopo cena, e ci da l’impressione di un posto deserto. Ammiriamo la cattedrale, purtroppo solo dall’esterno, e poi ci dirigiamo verso la statua di Giovanna d’Arco a cavallo nella Place du Martroi. Ritorniamo poi al nostro monolocale per la notte.

22/08/2014: ORLEANS – BEAUVAIS (circa 250 km)

È arrivato l’ultimo giorno purtroppo. Abbiamo visto un sacco di cose, ma c’è ancora spazio per alcune tappe imperdibili. Prima di tutto ci fermiamo a Chartres per la visita alla famosa cattedrale gotica: ammiriamo le stupende vetrate dominate dal colore blu e rimaniamo colpiti dalla presenza all’interno della chiesa di un labirinto disegnato sul pavimento, un po’ esoterico, dove una marea di gente si fermava a raccogliere energia (?!?) Ultima tappa del viaggio è Giverny, il paesino in cui Monet trascorse molti anni della sua vita e dove si trova il famoso giardino ritratto in numerosi quadri: una tappa imperdibile per una fan della pittura impressionista come me. Purtroppo inizia a spiovigginare, ma riusciamo comunque a fare un bel giro nel giardino pieno zeppo di fiori di tantissime specie e soprattutto nel celebre laghetto delle ninfee. Molto carina anche la casa di Monet, piena di copie dei suoi quadri e ancora ammobiliata come quando era abitata.

La degna conclusione di un viaggio davvero bellissimo! È davvero l’ultima sosta, ripartiamo verso l’aeroporto e non ci resta che riconsegnare l’auto e aspettare l’aereo che ci riporterà a casa.



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