Il SUDAFRICA IN…. CANNA DA PESCA di SPORTIVA

Il Sud Africa scoperto attraverso una canna da pesca (sportiva). Una passione, uno sport, che sia a livello agonistico o amatoriale, un viaggio di scoperta continuo vicino o lontano da casa, praticato all'aperto, possibile per tutti e in sicurezza, cosa non ...
Scritto da: Lorenzo Milanesi
Partenza il: 08/02/2019
Viaggiatori: 12
Spesa: 1000 €
Adoro pescare. Metti la lenza in acqua e non sai cosa c’è dall’altra parte. La tua immaginazione è tutta là sotto. Robert Altman.

Ecco, in questa frase credo sia espresso tutto quello che una canna da pesca ti regala, la scoperta dell’acqua, del mondo, dell’avventura e di te stesso, grazie a uno sport, una passione: la pesca sportiva. Si, perché il viaggio può scaturire da voglia di scoperta, relax, curiosità…vacanze, ma anche da una passione … sportiva (ma anche amatoriale).

Pesca sportiva? Eh Si!! avete presente Sanpei, l’indomito pescatore dei Manga giapponesi? Canna, mulinello, lenza e tu, l’acqua e il pesce. Parliamo di due contendenti che si rispettano, di pesca no Kill, cioè il pesce viene misurato, pesato e liberato. Un confronto leale. E poi gli altri, i pescatori come me che fanno parte delle varie Federazioni Sportive del nostro Pianeta. Ci avete mai pensato ? La terra è coperta per due terzi da acqua, un viaggio quindi quello del pescatore e la sua canna sempre diverso e in un territorio di fatto immenso. Il mio è iniziato da bambino quando con mio padre e i miei fratelli si andava a pescare, nella Dora Baltea, ai laghi, al Sesia, crescendo sempre più mi ha appassionato e portato lontano. Ogni torrente, ogni fiumi lago o mare, rappresentano per un pescatore le Americhe, come Colombo scopri il luogo giusto, impari l’acqua letteralmente, ne segui il fluire, le rive, la natura intorno a te. La pesca porta a quella connessione con l’intero mondo vivente. Ti dà l’opportunità di essere totalmente immerso, di concentrarti su te stesso. Una forma di meditazione, una qualche forma di comunione con livelli di te che sono più profondi del te stesso ordinario, e questo ti consente di assaporare il tempo in una giusta dimensione così come il luogo. E poi l’avventura, perché la pesca non è solo stare fermi in attesa di un pesce per ore..è usare spirito di osservazione, astuzia, mezzi diversi..ad esempio barca a remi e arrivare a dove si pesca..e ‘’farsi l’esca, nel mio caso artificiale. Qui vi voglio raccontare uno dei miei ‘’viaggi sportivi ‘’ più belli. Io e i miei compagni siamo partiti per un viaggio che non dimenticherò: i Mondiali di Pesca In Sud Africa 2019!! Eravamo emozionati, come Campione italiano di pesca Individuale (io pratico la pesca a mosca, e creo le mie esche artificiali, anche questa attività necessaria alla disciplina che pratico è parte del viaggio che mi porta all’acqua che incontrerò). Arrivare alla convocazione e al giorno in cui dall’aeroporto di Bologna da cui siamo partiti io e i miei compagni che formano la Nazionale Azzurra di Pesca Sportiva:

Matteo de Martini, Santi Amantini Valerio, Cominazzini Stefano, Di Giacomo Armando il CT Edgardo Doná e la rappresentanza della federazione Frassine Antonio, Stuani Pier Luigi, non è stato semplice. Da anni ho inseguito la convocazione in nazionale !!! Ho dedicato ore, giorni, mesi, anni di duro lavoro a cercare sempre di migliorare fino a meritare la convocazione. E ora eccoci in aereo destinazione Johannesburg !

La nazionale di pesca a Mosca è formata da 5 atleti, selezionati Dopo una serie di gare, dal commissario tecnico Edgardo Donà (Ct con una grandissima esperienza internazionale di pesca che vanta di tantissime medaglie)

I cinque atleti ,oltre ad una preparazione in Italia nei mesi che precedono il mondiale, affrontano delle prove ufficiali nel paese dove si svolge il mondiale ,le prove servono per affinare le tecniche e per cercare di entrare il più possibile in pesca!

In oltre le prove servono al CT per capire i 4 atleti che formeranno la squadra è chi farà la riserva.

Oltre l’aspetto sportivo la cosa molto affascinante di questa disciplina e che si svolge in mezzo alla natura, ti viene assegnato un tratto di fiume ( circa 300 Mt) dove per tre ore peschi mettendo in pratica tutta la tua esperienza. È questa una è una delle caratteristiche che ne permette in tempi di Covid anche una pratica sicura oltre che interessante, perché si pratica distanziati e all’aperto.

Inoltre viene data molta importanza al rispetto della natura ed al pesce che dopo essere stato misurato dal giudice viene rilasciato con molta attenzione.

Atterrati a Johannesburg, ci prepariamo per l’indomani, è febbraio, e l’indomani il 9 di febbraio verso le 10,30 partecipiamo alla Cerimonia inaugurale della IV edizione dei Giochi Mondiali della Pesca si è a Sandton City, La parata parte da Mandela Square, il cuore di questo moderno quartiere dell’area di Johannesburg. Le nazioni partecipanti erano in tutto 49. Tutto si riempie dei colori delle squadre nazionali è stato molto emozionante, incontrare persone da tutti gli angoli del mondo. Il giorno dopo partiamo per Dullstroom, dove si gareggerà per la nostra specialità ,la pesca a mosca appunto. Dullstroom è un villaggio nella provincia di Mpumalanga, che significa “il luogo dove sorge il Sole” in lingua Zulu, ma non fatevi ingannare perché si trova a 2200 mt di altezza ed è uno dei luoghi ‘’più freddi’’ di questa regione, e incredibile ma vero…troverete faggi e olmi!! E solo qui potrete vederli ,li portarono gli olandesi…quindi se passate di qui…non stupitevi se troverete non savane…ma torrenti e pinete, belle case in legno e tante trote!! È un Africa che mostra uno dei suoi tanti volti.Questa zona è famosa proprio per le sue acque ricche di pesci e funghi, nonché per la la Verloren Vallei Nature Reserve. In primavera ci sono molti fiori, d’estate una moltitudine di uccelli e si può scorgere la gru blu, un uccello simbolico del Sudafrica.Noi abbiamo trovato i funghi ma non la gru blu. Ma le gare ci hanno fatto apprezzare il paesaggio incredibile. In questo caso delle quattro gare che avremmo dovuto affrontare 3 erano in lago ed una in torrente.quindi potete capire… in Sudafrica con condizioni climatiche molto differenti dal nostro paese come fosse difficile Capire le abitudini dei pesci, Qui siamo partiti subito a testa bassa con gli allenamenti studiando acqua e ambiente e siamo stati ripagati dall’ottimo risultato nella nostra specialità….terzi classificati!!! Il risultato di squadra totale al termine del Mondiale è stato portare a casa una bella Medaglia di Bronzo.

Tutto della manifestazione è stato molto affascinante ,le sfilate le serate passate con le altre nazioni a raccontarci le nostre esperienze ed avventure con un buon bicchiere di vino. Credo che questa esperienza mi rimarrà sempre nel cuore, Credo che questa esperienza mi rimarrà sempre nel cuore. Devo ringraziare la federazione FIPSAS che mi ha dato la possibilità di di viverla ho avuto la possibilità di vedere paesaggi e culture mozzafiato e di visitare il Parco Nazionale Kruger, ad ovest di Mpumalanga, la più grande riserva naturale del Sudafrica zona designata dall’UNESCO come “riserva internazionale dell’uomo e della biosfera”. Si estende su di un’area di circa 20.000 km² equivalente all’incirca a quella dello stato di Israele o del Galles., il parco ospita tantissimi mammiferi, tra cui bufali, leoni, rinoceronti, elefanti, zebre, ghepardi, giraffe, antilopi e ippopotami, per non parlare poi di rettili, come coccodrilli e serpenti, anfibi, pesci e oltre 500 diverse specie di uccelli. è suddiviso in 6 ecosistemi con diversi tipi di vegetazione, dai fitti boschi di acacie e sicomori del sudovest, alla savana della regione centrale….stupendo!!!! Credetemi tornare è stato a malincuore…

Dopo questa esperienza nuovamente a testa bassa a pensare al terzo mondiale, ed anche in questo caso il mio impegno è stato ripagato con la terza convocazione consecutiva!!!! Mondiali in Repubblica Ceca. http://ffch.cz/masters/home-cz/

Purtroppo il COVID ha fatto rimandare la manifestazione a ottobre 2021 spero che non salti nuovamente anche perché questa disciplina si può svolgere in piena sicurezza in un mondiale non ci possono essere più di due/tre persone in ogni campo di 300 mt direi spazi più che sicuri per trovare emozioni, nove mete e nuovi…pesci.



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