Il Sud della Svezia con i bimbi

Noi con una bimba di poco più di un anno, i nostri migliori amici con un bimbo di due appena compiuti, ma con la voglia di viaggiare lo stesso, senza fossilizzarsi in un unico luogo, ma cercando qualcosa che non ci desse problemi nè di fuso orario, nè di viaggio troppo lungo, nè di condizioni igieniche precarie. Soluzione: la Svezia. Partiti...
Scritto da: F.R.
il sud della svezia con i bimbi
Partenza il: 10/08/2009
Ritorno il: 20/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Noi con una bimba di poco più di un anno, i nostri migliori amici con un bimbo di due appena compiuti, ma con la voglia di viaggiare lo stesso, senza fossilizzarsi in un unico luogo, ma cercando qualcosa che non ci desse problemi nè di fuso orario, nè di viaggio troppo lungo, nè di condizioni igieniche precarie. Soluzione: la Svezia.

Partiti da Orio al Serio per Stoccolma, abbiamo avuto la fortuna di scoprire di avere messo al mondo due piccoli viaggiatori. Nessun capriccio, nessuna crisi, nulla di nulla. Aereo in perfetto orario e la tranquillità di sapere che in ogni località avevamo scelto stanze con l’uso della cucina in modo da non aver problemi coi pupi.

Inizio viaggio: Stoccolma. Bella, verde, civile. Abbiamo cercato in ogni luogo di vedere anche cose che potessero incuriosire due bimbi così piccini. E quindi Palazzo Reale con la fortuna di poter vedere il cambio della guardia a cavallo, cosa che accade molto raramente. Lo Skansen, sorta di museo etnografico all’aria aperta, con animali, ricostruzioni di edifici tipici di ogni parte della Svezia fino alla Lapponia. Il Vasa Museum dove è conservato questo veliero colato a picco subito dopo il varo. Ma anche un bel giro in battello fra isole ed isolette. E lunghe passeggiate “perdendoci” tra le stradine del centro storico o visitando chiese, il Municipio (con la “famosa” sala Blu, che di blu ha solo il nome), la torre per le Telecomunicazioni col suo panorama mozzafiato. Oltretutto avendo fatto la Stccolma Card oltre ai mezzi pubblici abbiamo avuto l’ingesso gratuito in miriadi di monumenti.

Lasciata Stoccolma abbiamo puntato verso sud, direzione Granna. Prima però una meritata sosta a Vadstena, celebre per il Castello e per il Monastero dell’Ordine fondato da Santa Brigida, co-patrona d’Europa.

Granna, invece, è una deliziosa cittadina sul lago (dormivamo in un cottage, proprio sulla riva!), famosa prevalentemente…Per la produzione di caramelle. Ovunque negozietti dove puoi assistere alla produzione di queste caramelle alla menta multicolori…Ed ovviamente mangiarle! Ancora più a Sud, verso la punta estrema della Svezia, sosta per la notte in un altro cottage con vista sulla costa e su un faro, a pochi km da Helsingborg, con tanto di meraviglioso tramonto.

Ed il mattino dopo, traghetto per la Danimarca. In questo punto le due Nazioni sono vicinissime, in venti minuti ci si ritrova dall’altra parte. Purtroppo il tempo non ci ha accompagnato (a dirla tutta diluviava) rendendo poco piacevole la sosta a Helsingor, la città che ospita quello che tradizionalmente viene indicato come il castello dove si svolge l’Amleto di Shakespeare.

E via verso Copenaghen, città viva e cosmopolita. Due parole sulla Sirenetta: ne avevamo tutti quanti sentito parlare talmente male da chiunque che tutto sommato l’abbiamo trovata meno peggio di quel che ci aspettavamo!!!Dopo la Svezia che, comunque, bene o male ha un costo della vita simile al nostro, l’amara sorpresa: Copenaghen è carissima!!!! Cara al punto che preferivamo andare col pullmino che avevamo affittato nei quartieri semi-periferici e di lì proseguire a piedi piuttosto che venire “salassati” dal costo della metro. Comunque bella, multiforme con monumenti di ogni tipo. Ed ovviamente con sosta a Christiania, perchè se è vero ormai che è un luogo turistico per eccellenza, il fatto di sapere che il luogo di questo esperimento utopico è in via di smantellamento, ci ha spinti ad andarci ugualmente. E per i bimbi: Tivoli!!! Abbandonata Copenaghen si ritorna verso la Svezia, stavolta percorrendo il ponte che porta a Malmo, vero capolavoro di ingegneria. Decidiamo di non fermarci a Malmo ma viceversa di fare tappa a Lund, graziosissima cittadina universitaria, che, a quanto era ampiamente pubblcizzato in giro, sarà Capitale Europea per la Cultura nel 2014.

Poi su, verso Nord, destinazione Kalmar, col suo castello, ma soprattutto base per una bella gita sull’isola di Oland. Questa sorta di riviera degli svedesi gode di tempo mite, belle spiagge, innumerevoli mulini a vento e…Sorpresa,il Mar Baltico non è neanche così freddo.

Penultima tappa: Vimmesby, città natale di Astrid Lindgren e totalmente dedicata alla sua figlia più famosa. Da visitare la casa natale della scrittrice con annesso centro studi ed un parco divertimenti dedicato ai personaggi creati dalla sua penna, con particolare riguardo alla mitica Pippi Calzelunghe. Giochi, attori che impersonano i suoi personaggi più famosi, piccoli recital (purtroppo solo in lingua svedese). Un paradiso per i nostri bimbi. Inutile dire che mamma e figlia si sono comprata la maglietta con la Pippi e si sono fatte fotografare con l’attrice che la impersona negli spettacoli. Unica delusione: i dvd in vendita sono anch’essi solo in svedese (avrei comprato volentieri quelli dedicati all’Isola dei Gabbiani, ma ahimè, lo svedese è veramente troppo ostico).

Per l’ultimo giorno di permanenza decidiamo di concederci una mini-crocierina intorno a Berg, percorrendo tutti quei canali artificiali uniti da un fitto sistema di dighe, un’opera che, volendo percorrerla in tutta la sua lunghezza, consente in meno di una settimana di arrivare da Stoccolma a Goteborg per via fluviale.

Ma purtroppo la nostra vacanza è finita, l’aereoporto di Stoccolma ci aspetta e siamo costretti a lasciare questa terra così verde, poco affollata, civile, dall’aria pulita e frizzante…Magari il prossimo anno faremo il Nord della Svezia…Perchè no?



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