IL SUD DELLA NORVEGIAdi e molto altroIN 8 GIORNI
17 AGOSTO
Arrivo all’aeroporto di Torp, dove abbiamo affittato l’auto, una Golf Volgswagen per circa 420 euro più un deposito mille euro.
Inizia la nostra avventura.
Ci fermiamo subito al primo autogrill (circa tre chilometri dall’aeroporto) per acquistare la mappa. Lì vicino c’è un albergo, Sandfjord hotel, che potrebbe essere...
Ascolta i podcast
17 AGOSTO Arrivo all’aeroporto di Torp, dove abbiamo affittato l’auto, una Golf Volgswagen per circa 420 euro più un deposito mille euro. Inizia la nostra avventura. Ci fermiamo subito al primo autogrill (circa tre chilometri dall’aeroporto) per acquistare la mappa. Lì vicino c’è un albergo, Sandfjord hotel, che potrebbe essere utile al rientro. Guidiamo fino ad ARENDAL, prima tappa. Ci perdiamo a Fervik perché il nostro albergo si trova in una località con il nome molto simile, Faervik. Capita. Ci aiutano a ritrovare la via quattro signore con un inglese sgangherato (come i loro denti). Arriviamo finalmente al Arendal hotel, 760 Nok, camere ben arredate e atmosfera accogliente. Lo consiglio, ma la colazione è deludente. La zona è molto tranquilla. Il primo giorno siamo stati letteralmente catturati dal tramonto. Il sole lentamente è andato via verso le dieci di sera. 18 AGOSTO Ci incamminiamo verso KRISTIANSAND. Qui c’è più movimento. Prendiamo un buon caffè (italiano, s’intende!) nella piazza principale, vicino alla chiesa. Si chiama Laura’s coffè. Ci entusiasmiamo per la presenza di uno zoo molto grande e decidiamo di andarci (circa 10 minuti in auto). Arrivati all’ingresso ci dicono che il parco avrebbe chiusi dopo 10 minuti. Erano appena le tre del pomeriggio. Il Motivo? Lì sono già iniziate le scuole e il parco è meno frequentato dai norvegesi rispetto al periodo delle vacanze. Continuiamo per STAVANGER, molto carina e piena di giovani. Consumiamo una birra e due tapas in un ristorante spagnolo (BILBAO) in pieno centro. E’ ormai sera (circa le 21:30 nonostante la luce) ma decidiamo lo stesso di partire alla volta di BERGEN. Il viaggio è lungo perché ci sono due traghetti da prendere (rispettivamente uno da 20 e l’altro da 40 minuti), curve e tunnel sotto il livello del mare. Le strade sono male illuminate e lungo il tragitto incontriamo alci e stambecchi. Non troviamo alberghi o b&b che ci soddisfino. Così decidiamo di continuare per Bergen. Arriviamo intorno alle tre di notte. Facciamo un giro per la città. Ci sono studenti e qualche prostituta. Tuttavia la città è tranquilla e dormiamo in macchina fino alle 8. 19 AGOSTO Ci svegliamo sotto una leggera pioggerellina e con il passaggio degli studenti che vanno a lezione. Giriamo alla ricerca di un albergo, ma è tutto pieno perché di sera ci sarebbe stato un mega-concerto dei Cold Play. Sold-out! Così facciamo un giro, prima al mercato del pesce e poi all’acquario. Divertente. Chiudiamo la nostra visita con un giro in funivia che ci permette di vedere la città dall’alto. Si parte alla volta di STALHEIM perché lì c’è un bell’albergo da 1.500 nok a notte. Sulla strada (5 km prima), però, ne troviamo un altro che d’inverno è uno chalet. E’ stato da poco ristrutturato, è pulito, ben arredato e ha un panorama mozza fiato sul fiordo. Sembra un lago dove si specchiano le montagne colorate di un verde profumato. L’albergo si chiama OPPHEIM, come la località, e costa 900 Nok a notte. Finalmente si dorme. 20 AGOSTO Vicino al nostro albergo, che lasciamo a malincuore, troviamo il FLAM. Posto molto turistico. Qui ci sono diverse possibilità. La prima è il treno storico che porta a MYNDAL. E’ un tragitto unico nel suo genere e per questo molto gettonato dai turisti. Così, pur essendo le 11, è tutto pieno. La prima corsa disponibile è alle 16. Ci rinunciamo. E facciamo un giro in gommone che ci porta a spasso per il fiordo per 30 minuti. Ritorniamo a terra e lì ci diamo appuntamento con il nostro prof. Di educazione fisica che avevamo incontrato per caso all’aeroporto di Torp. Magie dei voli low-cost diretti che hanno portato in Norvegia un piccolo esercito di siciliani. Chiacchieriamo con lui e ci incamminiamo insieme verso AURLAND (5 minuti di strada). Stiamo un po’ lì, lungo la costa del fiordo. Ci salutiamo (e ci diamo appuntamento a Oslo) e il nostro viaggio continua attraverso il tunnel più lungo del mondo, il LAENDAL, 24,5 chilometri. Visitiamo la chiesa vichinga in legno di BORGUND. Si paga anche per guardarla da fuori: 8 euro. Ci mettiamo in viaggio verso LILLEHAMMER, località turistica dove si sono svolte le Olimpiadi del 1994. I paesaggi sono diversi: ci lasciamo alle spalle dolci pendii e vallate di boschi per imbarcarci in montagne, rocce e cascate. Dormiamo a Lillehammer al First Hotel che è convenzionato con il Fjord pass che acquistiamo al prezzo di 120 nok. Così una notte in albergo costa appena (si fa per dire) 1.020 nok. Per essere un First la stanza è deludente: l’arredo è vecchio e ci hanno dato (immagino) la stanza peggiore dell’hotel. Anche la colazione non è il massimo. 21 AGOSTO Lillehammer è una sorta di piccola Cortina norvegese. Nella strada principale ci sono molti negozi (che tra l’altro la sera prima erano aperti straordinariamente fino a mezzanotte). Stiamo un po’ nel parco a prendere il sole. Poi caffè e si parte. All’ora di pranzo siamo ad HAMAR, cittadina che si trova sul lago MYOSA. I paesaggi sono di nuovo rilassanti e la città è sorridente. Ci dirigiamo verso la cittadella olimpica, famosa per la pista di pattinaggio che però, nel periodo estivo, è fuori uso. Troppo tardi (erano le 3 del pomeriggio) per vedere la cattedrale i cui resti sono conservati dentro una grande campana di vetro. Merita anche il giro in battello che però si trova sull’altra sponda del lago (a KAPP) distante in auto circa un’ora. Niente battello. Si va a OSLO. La strada che collega alla capitale è l’unica che si può percorrere a 100 km/h, quattro corsie (per un tratto ovviamente). Oslo ci sorprende piacevolmente. E’ una bella città piena di gente. Cerchiamo un albergo perché siamo un giorno in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Lo troviamo nella lista del Fjord pass: si chiama Carlton hotel. Una doppia, molto dignitosa, costa 895 nok e si trova vicino al porto BRYGGE. Nel quartiere (Parkvein) si parcheggia l’auto con facilità e, soprattutto, gratuitamente. La polizia, però, è sempre in agguato e non si può parcheggiare vicino alle strisce e in prossimità degli angoli. 22 AGOSTO Oslo merita. Il porto è molto bello e moderno. Soddisfa anche la National gallery con i quadri di Munch e molti altri pittori, esponenti dell’orgoglio Norvegese. Mangiamo sushi take away nel parco, sotto un bel sole tiepido. Riposino, shopping da H&M e birra al pub (una costa circa 8 euro). Nel frattempo ci siamo trasferiti nell’albergo prenotato per gli ultimi due giorni di vacanza. E’ il Thon Hotel Munch. Lo consiglio. Con il fjord pass: 890 nok. 23 AGOSTO Ancora Oslo. Prendiamo il battello che ci porta alla penisola di Bygdoy. Qui si trovano numerosi musei. Noi abbiamo visitato quello dei vichinghi e quello folk (rispettivamente 50 e 95 nok). Il battello, invece, costa 32 nok a corsa. Abbiamo pranzato con i panini di Delideluca. Pessimo. Da evitare anche se si trova ad ogni angolo della città. Riposino e passeggiata. Per l’ultima cenetta romantica scegliamo un ristorante indiano. Si trova in una stradina del porto nuovo (Brygge). Si chiama AGRA. Costo: 564 nok per due antipasti e due main dishes molto abbondanti. Abbiamo bevuto solo acqua anche perché gli alcolici e il vino sono costosissimi. 24 AGOSTO Colazione e check-out dall’albergo. Ci incamminiamo verso l’aeroporto. Abbiamo ancora tempo e quindi prendiamo l’ultimo caffè a SANDFJORD. La località sul mare è carina ma c’è soltanto una fontana che rappresenta la caccia delle balene. Altre statue sono sparse per il parco. Diretti all’aeroporto di Torp per fare il check-in e tornare in Sicilia. La vacanza è finita, ma le immagini della natura norvegese, bella e prepotente, rimarranno per sempre nel cassetto dei nostri ricordi. COSTO: circa mille euro l’uno (tutto compreso, dal volo allo shopping). TOTALE CHILOMETRI: 1.653 FOTO: 403