Il sogno, l’impresa, Capo Nord e non solo

La nostra avventura verso il tetto d’Europa IL SOGNO … Ok! E’ tutto pronto, il “motore” è carico, molto carico, direi che possiamo partire. E noi? Siamo emozionati, increduli di partire per realizzare un sogno, arrivare a Capo Nord da Forlì con la nostra moto, quel posto che visto sulla cartina sembra essere così in alto e sul...
Scritto da: masciagurioli
il sogno, l'impresa, capo nord e non solo
Partenza il: 07/06/2003
Ritorno il: 27/05/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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La nostra avventura verso il tetto d’Europa IL SOGNO … Ok! E’ tutto pronto, il “motore” è carico, molto carico, direi che possiamo partire. E noi? Siamo emozionati, increduli di partire per realizzare un sogno, arrivare a Capo Nord da Forlì con la nostra moto, quel posto che visto sulla cartina sembra essere così in alto e sul mappamondo così vicino al polo nord … … poi sentendone parlare fra gli appassionati delle due ruote, ci siamo molto incuriositi, fino a farlo diventare un sogno da realizzare col nostro “motore”. SMS da Samanta: BUON VIAGGIO! da Giusy: BUON VIAGGIO, MAGARI TORNATE IN 3! Giorno 1 – 07 giugno 2003 *Sole \ pioggia FORLI’ – HANNOVER km 1342 (E.173, di cui E.26 pernottamento) Partenza alle ore 5.00 in punto, fa ancora fresco e si viaggia bene; le ore della mattina sono le migliori: non c’è traffico e non si soffre il caldo, si macinano kilometri che è un piacere! Siamo entrati in autostrada a Forlì e ci siamo fermati solo ogni 250-300 km circa per fare rifornimento, qualche volta anche con sosta al bagno e al bar per pausa caffè. A Vipiteno, al casello autostradale, non poteva mancare il tipico personaggio sud-tirolese che, molto felice di essere italiano, ci ha detto l’importo del pedaggio in austriaco, grazie! A Innsbruck abbiamo comprato il bollino per le autostrade austriache (nessun controllo!) Alle 12.30 siamo a Monaco (città che ha dato i natali alla nostra BMW R850R) e per riempirci la pancia non possiamo rinunciare al “mitico” hot – dog, un po’ di schifezze per cominciare bene! Sull’autostrada tedesca riusciamo a percorrere molti km attraverso un paesaggio di prati, campi a cereali, vitigni strani, boschi di pini e abeti; ogni tanto si vedono anche eliche di centrali eoliche, evidentemente spesso tira vento forte; sembrerà strano per la velocità e l’ambientazione, ma ho visto anche un daino. Durante la serata verso le 20.00, dopo due piccoli temporali tante ore di guida e un numero spropositato di km (1342), finalmente ci sistemiamo in un F1 nella periferia di Hannover, posto tranquillo e carino. SMS da Massimo: DOVE SIETE? L’INTERFONO FUNZIONA? risp: HANNOVER, 1342 KM. TUTTO OK! Giorno 2 – 08 giugno 2003 *Sole HANNOVER – MALMO km 542 (E.128, di cui SEK.290 pernottamento) Dopo il tappone di trasferimento di ieri, oggi cominciamo già a essere ripagati della fatica fatta; siamo a Malmo, in Svezia, mah! Nel pomeriggio, facilitati dal giorno festivo con poco traffico, un po’ in moto, un po’ a piedi abbiamo fatto una piacevole visita di Copenaghen, che pensavamo fosse bella, ma è andata oltre ogni attesa: penso di aver coronato uno dei miei sogni, cioè di aver visto e pure toccato e baciato la famosa “Sirenetta”! Che emozione, anche se non pensavo che l’espressione del viso fosse tanto triste! Che emozione, anche questa mattina quando siamo saliti sul primo dei tanti traghetti che ci aspettano, lasciando la Germania per la Danimarca (da Puttgarden a Rodbyhavn), poi dalla Danimarca ci siamo ritrovati in Svezia passando un po’ sotto e un po’ sopra il mare attraversando l’Oresundsbron, ma sempre rimanendo seduti sul motore (in Romagna la moto si chiama così), deve essere un tunnel che poi diventa ponte, molto lungo … ma questo è meglio che lo spieghi Mascia, io sono negato per i nomi, ora passo la penna e mentre fuori tuona, cerco di prendere sonno. Ah!dimenticavo di dire che non so per quale motivo gli svedesi abbiano la feta e la pita, ma poco importa, è scattata la cena greca a ricordo del nostro viaggio di nozze, anche se nella stanza del F1 anziché in riva al mare come in Grecia, ma ugualmente divertente. Giorno 3 – 09 giugno 2003 *Vento \ nuvoloso \ pioggia MALMO – KARLSKRONA km 421 (E.78, di cui SEK.310 pernottamento) Quello che ricorderemo con certezza di questo giorno è il vento, tanto forte, che ha rallentato un po’ il nostro programma, ma sono comunque contento perché cominciamo a vedere il paesaggio nordico … … dopo la visita di Malmo e di Lund, abbiamo attraversato la “Scania” tra distese immense di prati, pascoli (le mucche sopporteranno bene questo vento?), campi di cereali ed anche un po’ di mare, fino al circolo di blocchi di granito di Ales Stenar, monumento vichingo del II sec. A.C. Dalle case a graticcio di Ystad (più basse che quelle viste in Normandia) si passa a case in mattoni stuccati con delicati colori a Simrishamn, e case di legno con asce larghe in verticale e con altre più strette applicate sopra a Kristianstad, Karlsamn e karlskrona, sempre con pittoreschi colori e tetti sempre più spioventi (la mansarda deve essere molto sfruttata). Il bungalow dove passeremo la notte è molto carino; saltiamo la doccia, per cena wurstel, … chiudo il motore e, con la luce ancora alta, ci corichiamo. SMS da Stefy: SCUSA, NN TI HO SALUTATA, COME VA? BUON VIAGGIO! risp: SIAMO NEL SUD DELLA SVEZIA, 2400 KM. Da casa. BUONE FERIE ANCHE A TE. da Massimo: COME VA? DOVE SIETE? risp: DOMANI SI ARRIVA A STOCCOLMA. SALUTA NANO, RAVENNA, FIDENZA. Giorno 4 – 10 giugno 2003 *Sole KARLSKRONA – GRIMSTAD km 563 (E.86, di cui SEK.250 pernottamento) Dopo la pioggia di ieri, oggi il sole ci accompagna lungo la strada E22: siamo nel cuore della Svezia, direzione Stoccolma. La vista degli alberi sempreverdi, saliscendi e strada dritta con scorci d’acqua ai lati ci inebriano gli occhi. C’è capitato, per un errore di pulsanti, di fare benzina a spese di una signora svedese … abbiamo risolto dandole 10 euro, perché di corone non ne avevamo (o così o niente!). Pensavamo di avere già avuto molta grazia per oggi, invece, arrivati a Mariefred, troviamo il lago Malaren, incantevole, con il bel castello Gripsholms slott bagnato dalle sue acque. Il camping si trova dalla parte opposta del castello e noi ci permettiamo di cenare nella veranda del bungalow, con polpette tipo IKEA che qua sono meglio, purtroppo disturbati dalle zanzare, ma specchiandoci nel lago e godendoci la vista del grazioso paesino che piano piano s’illumina di luci tenui sotto un cielo sempre meno luminoso (molto romantico!). Mi addormento sorridendo, dopo aver giocato con Mascia nel letto a castello, pensando che se questo è l’inizio … Giorno 5 – 11 giugno 2003 *Pioggia GRIMSTAD – STOCCOLMA km 89 (E.17 + E.103 pernott. Sul traghetto) Visita di Stoccolma sotto la pioggia, anche se i colori dei caratteristici palazzi del Glama Stam, con il sole, avrebbero avuto tutt’altro effetto; ma accontentiamoci di averla vista e aver potuto girare tranquillamente in moto: questi nordici sono veramente disciplinati come si sente dire (greci e spagnoli e italiani dovrebbero prendere esempio!). Sarà una coincidenza, ma noi capitiamo sempre nelle capitali quando ci sono partite di calcio di squadre nazionali o coppe: agosto 2000 a Monaco (Real Madrid-Galatassaray), giugno 2001 ad Atene (Grecia-Inghilterra), 08 giugno 2003 a Copenaghen (Danimarca-Norvegia) e oggi a Stoccolma (Svezia-Polonia e Finlandia-Italia) mentre ci imbarchiamo proprio per la Finlandia. Il traghetto è già in porto … nel parcheggio, ad aspettare l’ora per l’imbarco, ci sono altri motociclisti, sia soli sia in coppia; Chiediamo ad alcuni dove siano diretti e la risposta è quasi scontata: WE ARE GOING TO NORDKAPP! Ci sono due coppie di tedeschi di una certa età che viaggiano insieme su due BMW 850 RT identiche, superaccessoriate; pensiamo che sia molto bello avere ancora uno spirito così, anche se gli anni sono tanti e ci chiediamo se anche noi riusciremo a essere come loro, magari con una moto più confortevole e anti-acciacchi come la loro, chissà … Diamo un ultimo sguardo verso la parte di città che si affaccia sul porto, lasciando alle nostre spalle l’immagine dei palazzi che ci hanno conquistato col loro fascino e ci imbarchiamo. Il traghetto sembra una città, le cuccette sono sotto il ponte auto, sono un po’ rumorose e, sapere di dormire nel piano più in basso, mette un po’ di paura, soprattutto se si pensa al Titanic, aiuto! (del resto, abbiamo chiesto il posto più economico!). Comunque è tutto ok, ed è emozionante pensare che ci addormenteremo in Svezia e ci sveglieremo già in Finlandia … lo sbarco è previsto per le 07.35 a Turku. SMS X Lory: BUON COMPLEANNO DA STOCCOLMA! da Giusy: COME VA? BACI GIUSY E MANU! risp: TTT BENE SIAMO A TAMPERE IN FINLANDIA. INFORMA GLI ALTRI Giorno 6 – 12 giugno 2003 *Sole TURKU ABO – TAMPERE km 527 (E.93, di cui E.33 pernottamento) Perdiamo subito tutti, forse vanno direttamente a Helsinki; noi percorriamo la famosa “via del Re”, in mezzo ai boschi, campi, prati, fattorie e i primi laghetti. Freddo a parte, tanto che abbiamo deciso di mettere l’imbottitura nei giubbotti, la deviazione per Hanko è stata meritevole: è il paese più a sud della Finlandia, sul mare, con una bellissima spiaggia di sabbia e rocce lisce e ville di legno ottocentesche. A Tamissari abbiamo fotografato un bellissimo bimbo biondo biondo e pieno di lentiggini, che aveva appena pescato un pesciolino; proseguendo lungo la via del Re, abbiamo incontrato paesini molto carini e caratteristici, tutti con le casette di legno. Arrivando a Helsinki, ci troviamo inaspettatamente spaesati per il traffico, abituati finora alla calma di Copenaghen e Stoccolma; qui la gente sembra meno “nordica”, sarà per l’atmosfera resa più calda e movimentata dall’imperdibile mercatino del porto: colori vivaci, odori, tradizioni e razze che si mescolano … si vede che la Russia è molto vicina … Rimaniamo stupiti dalla vita che anima via “Esplanade”, paragonabile, in piccolo, alle “Ramblas”; nel complesso la città ci è sembrata grigia e caotica, senza però togliere niente alla chiesa luterana che domina Helsinki dall’alto, con la sua mole bianca e la grandiosità della sua semplicità, vista come oggi col cielo che più blu non ce n’è, è di un impatto unico! Sicuramente una città come questa, come le altre già viste, merita una visita di più giorni, per potersi dedicare anche a musei e altri monumenti e attrazioni di minor interesse, ma la nostra è una scelta: quando siamo in giro in moto, preferiamo “passeggiare” più vicini alla natura e scoprire paesini nascosti, piuttosto che subire troppo il caos delle grandi città. Puntiamo verso Tampere, dove ci fermiamo in un camping (pieno di moscerini); alle 23.00 decidiamo di dormire, ma è difficile con la luce che c‘è fuori e senza persiane alle finestre. SMS da Stefy: QUA 35° C. AIUTO! Giorno 7 – 13 giugno 2003 *Nuvoloso TAMPERE – ROVANIEMI km 901 (E.129, di cui E.68 pernottamento) Stamattina visita di Tampere, molto verde, ma anche molto industriale. A Jyvraskila, località nota per le fragole, non abbiamo neanche visto un cartello con scritto “m” (fragole appunto). Ci fermiamo a Kuopio per il pranzo e non possiamo che mangiare il “karakukkolo” (pesce cotto in enormi padelloni in quintali di burro), un po’ pesante ma buono … una coca per digerire e si riparte. Sostiamo a Kaajani, dove non troviamo niente d’interessante; sarà il brutto tempo che rende tutto più grigio, ma queste ultime tre città non ci hanno colpito molto, anche se sono piene di costruzioni innovative (opere dell’architetto A.AAlto), ci aspettavamo qualcosa di più caratteristico. A questo punto, ci viene la pazza idea di evitare la città di porto Oulu, per puntare diretti verso Rovaniemi percorrendo la statale panoramica n°78, trasformando così una giornata calma, in un tappone da 900 km; a ogni moto incontrata il pensiero era uno solo: saranno di ritorno da Capo Nord?! Le improvvisate a volte vengono bene: ci troviamo a correre su una striscia sottile di asfalto fiancheggiata per kilometri e kilometri da abeti, qualche volta interrotta da un laghetto; ogni tanto, sui numerosi saliscendi riusciamo a spaziare con lo sguardo sull’intera foresta; siamo completamente immersi nella natura, che strana sensazione si prova, col sole che non vuole scendere, pur essendo tardo pomeriggio, e la strada che sembra non avere una fine … Alla vista del cartello “Rovaniemi”, ci siamo fermati a bordo strada e Mirko ha baciato la BMW, come se fosse una persona; la fatica è subito ripagata, perché abbiamo trovato una casetta con sauna e qui caro diario, ci dispiace, ma ti abbandoniamo. Giorno 8 – 14 giugno 2003 *Nuvoloso \ pioggia \*neve* ROVANIEMI – CAPO NORD km 771 (E.96, di cui NOK.300 pernottamento) L’IMPRESA… Ecco uno di quei giorni che nella vita non si dimenticano (tipo 28\05\03: “I Campioni dell’Europa siamo noi” forza Milan, che batte Juve!). Le borse si alleggeriscono e noi siamo sempre più tipo “omino Michelin”! Colazione abbondante, giro per Rovaniemi (troppo moderna), quindi via verso Napapjiri e Santa Claus village! Si entra in un mondo surreale, vedere Babbo Natale dal vivo, parlare con lui, fa sentire una forte emozione, si torna bambini e si crede che proprio quell’omone lì, con la sua barba bianca, in una notte magica siederà sulla sua slitta trainata da renne per portare i doni a tutti! Anche noi abbiamo la nostra slitta che ci aspetta (senza renne, ma con molti cavalli), sembra anche “lui” impaziente di arrivare alla meta di oggi: Capo Nord 71°10’21’’. Ci mettiamo in marcia e, dopo circa 30 km da Santa Claus, abbiamo visto la prima renna, deve essere scappata a babbo Natale! Passato Inari, prendiamo la n° 92 verso il confine con la Norvegia; la strada è tutta dritta, infinita, con continui saliscendi tanto incredibili, che ti sembra di essere sulle montagne russe … con la ruota dietro stai ancora salendo, mentre con quella davanti stai già scendendo, è molto impressionante al primo impatto! Man mano che saliamo verso nord, gli incontri con gli altri motociclisti sembrano più calorosi; saluti col braccio tutto aperto come volerci trasmettere tutta la gioia e l’emozione di chi è già stato, e incoraggiamento per noi, come voler dire: dai, che gliel’avete quasi fatta, sarà bellissimo! L’emozione sale! L’ultimo tratto di strada prima del tunnel sottomarino di Mageroy è spettacolare: l’acqua è azzurrissima anche senza sole e vediamo anche molte renne coricate in riva al Porsangerfjord, indescrivibile! Usciti dal lungo tunnel (cui si preferiva un traghetto, ma non è stato possibile), mancano ancora 45 km alla “vetta dell’Europa”; proseguiamo per inerzia, perché siamo molto infreddoliti per il brutto tempo, fino a S dove ci sistemiamo in una hytte molto carina, facciamo uno spuntino e un tè e soprattutto ci riscaldiamo, aspettando la Mezzanotte! Sono le 19.00 e siamo a -13 km dalla rupe … CAPO NORD… … alle 23.30 partiamo alla conquista di Capo Nord e del Sole di Mezzanotte, anche se un po’ sfiduciati perché il cielo è tutto coperto, ma accontentiamoci di esserci. I 13 km sembrano infiniti. Ci accompagna, inaspettatamente, una bufera di neve che rende tutto più difficile e avventuroso; la strada ha continui saliscendi, molte curve e per finire non hanno neppure il guard-rail: non è permesso sbagliare, o si va giù! La visibilità è limitata, sembra di fare una scalata verso il cielo senza vedere mai la fine; ci assale un groviglio di emozioni, pensieri e paura per la strada, poi tanta felicità per l’arrivo a CAPO NORD … è incredibile, lo ricorderemo per molto tempo. Paghiamo prezzo ridotto per il maltempo; nel parcheggio non si vede niente, ci sono molti pullman, molta gente, anzi troppa, qualche moto. Scendiamo e ci incamminiamo guardandoci come a voler dire –ma dove stiamo andando?- e quasi correndo arriviamo sotto la mitica palla di ferro: ce l’abbiamo fatta! NORD KAPP 71°10’21’’, OLTRE SOLO SOLE, OCEANO ARTICO, POLO NORD Fortunatamente, a mezzanotte il cielo si apre un pochino ed esce una luce tutta particolare, con un fascino unico. Lo scenario è emozionante ugualmente, anche se non si vede il sole bello tondo, fantastico! Inizia così il rito delle foto, con la speranza di catturare più istanti possibili di questo bellissimo evento. Anche a Capo Nord i toscani si riconoscono da lontano, ce n’è un pullman intero, Maremma impestata! Giorno 9 – 15 giugno 2009 *Nuvoloso \ freddissimo CAPO NORD – ALTA km 308 (E.160, di cui NOK.350 pernottamento) … E NON SOLO CAPO NORD… Verso l’una torniamo al campeggio, non nevica più, il paesaggio è meraviglioso, sembra lunare, illuminato da una luce irreale. Ci sono renne ovunque, che dormono, che mangiano, che vagano, ma che ore sono, non si capisce più niente; siamo svegli da venti ore e sarebbe meglio dormire, ma questa luce ti scombussola ed è una fatica enorme riuscire a chiudere gli occhi, soprattutto dopo esserci accorti che, proprio a due passi dalle le hytte, c’è un branco di renne che se ne sta lì tranquillamente appollaiate … le emozioni si susseguono una più forte dell’altra, va bhè, buonanotte, o buongiorno, adesso sforziamoci di dormire. Alle 10.00 ritorno alla rupe, per fortuna senza pullman, ma con molti motociclisti; facciamo amicizia con due ragazzi, di Milano lui (Mauro) e di Montalcino lei (Lucia) che hanno portato fin qua le sciarpe di Milan e Fiorentina e un’immancabile bottiglia di Brunello; Mirko ne approfitta per fare una foto sotto la palla con la sciarpa rossonera, gridando “i campioni dell’Europa siamo noi”. Ci sono poi due sposini di Como, Andrea e Luisa, in viaggio di nozze con una moto Guzzi del 1971, straordineri! Il freddo si fa sentire. prima di andarcene compriamo il certificato di visita a Capo Nord; nel primo pomeriggio l’estremo nord e cominciamo la rotta verso sud attraverso la Norvegia: ci fermiamo ad Alta, perché il freddo ha vinto. SMS X Gianna: NOOOOORD KAPP CONQUISTATO.IMPRESA COMPIUTA.FOTO CON SCIARPA MILAN SOTTO PALLA.SALUTA LUCA.IL BACIO SOLO A TE! X max: NOOOOORD KAPP!ABBIAMO PRESO LA NEVE, FREDDO, MA NO NEBBIA. X gen.Mascia: NORD KAPP 5°C.IMPRESA COMPIUTA.SALUTA TUTTI. X gen.Mirko: PAESE DI BABBO NATALE, BUNGALOW CON SAUNA! X gen.Mirko: NOI TUTTO BENE.CALCIOMERCATO?FAMMI SAPERE. X Roby lavoro: CAPO NORD, SOLE DI MEZZANOTTE, OCEANO ARTICO, NEVE.MIRKO RIPETE CONTINUAMENTE:IMPRESA!CIAO SALUTA TUTTE! da Gianna: MA AVETE FATTO PRESTISSIMO.LA VOGLIO PROPRIO VEDERE QUELLA FOTO.UN BACIONE DA ME E UNO SPECIALE DA PARTE DI LUCA X MIRKO.BUON PROSEGUIMENTO CENTAURI. da Max: BEATI VOI,QUA FA UN CALDO INSOPPORTABILE.NEL WEEK-END SONO STATO A CASA INCAZZATO NERO:LA STEFY HA PRESO UN CANE SENZA MIO CONSENSO! X Bea: NORD KAPP,IMPRESA COMPIUTA.ORA LOFOTEN.GIA’ VISTE COPENAGHEN,STOCCOLMA,HELSINKI,CI ATTENDE OSLO. X Mirko: NAKATA COMPRATO.VENDUTO SICURO GATTUSO. Giorno 10 – 16 giugno 2003 *Acqua, tanta acqua … ALTA – HARSTAD km 761 (E.110, di cui NOK.320 pernottamento) … peccato, perché il paesaggio è molto bello, fra fiordi e passi montani; il sole si è fatto vedere comunque un pochino. Abbiamo visitato Tromso, (dove si produce birra) considerata la “Parigi del nord” e nella serata ci siamo sistemati ad Harstad, centro delle isole Vesteralen. Le isole Lofoten si avvicinano! Giorno 11 – 17 giugno 2003 *Pioggia \ sole HARSTAD – HAMNOY km 330 (E.90, di cui NOK.250 pernottamento) La giornata, a prima vista, non promette bene e partiamo sotto a una pioggerella; attraversiamo le isole Vesteralen, facendo sosta a Harstad, Sortland, Melbu, gustando la bellissima natura che ci circonda e, contraddizione (purtroppo) il buon salamino di alce. Sbarcati a Fiskebol, siamo finalmente alle Lofoten, “i caraibi del nord”: ogni angolo toglie il fiato, sembra impossibile essere qui e lo è ancora di più poter chiudere tanta meraviglia in una pellicola. Giorno 12 – 18 giugno 2003 *Sole HAMNOY – MO I RANA km 368 (E.130, di cui NOK.340 pernottamento) Mattinata ancora alle Lofoten e imbarco a Moskenes per Bodo (in extremis!). Sul traghetto Mirko è stato male per quattro ore e non ha nemmeno mangiato; alle 16.00, sbarcando, ci accorgiamo che sul traghetto c’era una moto italiana, ma la perdiamo subito di vista, perché noi siamo gli ultimi della fila per scendere. Percorriamo due bellissime vallate, saliamo in quota passando da boschi di abeti e pini, ad altri di betulle nane, al deserto della tundra solo con neve ai lati della strada e con questa scenografia arriviamo al Circolo Polare Artico (Stodi: Polarsirkelen 66°33’), il cerchio comincia a chiudersi. Arrivati a Mo I Rana, ci fermiamo nel primo campeggio e, casualmente, ritroviamo il GS con targa italiana che era sul traghetto; è una coppia di Dolo (VE) che ci ha invitato a bere un caffè dopocena: un caffè vero, buono, fatto con la loro moka portata da casa! Fra una chiacchiera e l’altra e il sole che entra dalla finestra, abbiamo fatto l’una (di notte!)

Telefonata da Michela (che non è a conoscenza del viaggio): ciao, c’è la Mascia … vi vorrei invitare alla mia tesi di laurea … e alla festa … Risposta: la Mascia sta facendo la doccia … siamo in Norvegia … per il giorno della tesi non ci saremo … M: … dai va a cagare, non è vero! Giuro! Forse al telefono senti bene come a casa, ma siamo molto lontani. In bocca al lupo, ci vediamo sicuramente alla festa. Grazie Ciao ciao! SMS X genitori: MO I RANA. OGGI SOLE TUTTO BENE. X Giusy: COME VA A CASA GIOTTOLI CON IL CANE? da Giusy: NON E’ ANCORA VOLATO DALLA FINESTRA, SEMBRA CHE MASSI LO ABBIA ACCETTATO. ALTRA NOVITA’, E’ UN MASCHIETTO! da Eleonora: CIAO CUGINACCIO! da Mara. CIAO MASCIA, COME VA? DOVE SIETE? da Max: COME VA? DOVE SIETE? Giorno 13 – 19 giugno 2003 *Pioggia MO I RANA – TRONDHEIM km 615 (E.100, di cui NOK.300 pernottamento) Questa è stata una lunga tappa di trasferimento, tutta ininterrottamente sotto la pioggia, ma in compagnia di Thomas e Laura con cui abbiamo visitato anche Trondheim, molto carina con i coloratissimi ex magazzini del pesce sul canale. Abbiamo pranzato al tavolo con un buffissimo personaggio austriaco di ritorno da capo Nord, munito di un motorino vecchissimo, un “PUNCH 50 cc”. Giorno 14 – 20 giugno 2003 *Sole TRONDHEIM – JUVASSYTTA (m. 1817) km 462 (E.130, di cui NOK.300 pernottamento) Ci svegliamo col sole! Oggi ci aspettano strade e vallate molto affascinanti, specie da fare in moto; mi accorgo che, con il sole, i colori, soprattutto il verde, sono stupendi. Attraversiamo il parco di???? per arrivare ai piedi del Trollveggen, parete a strapiombo più alta del nord Europa (scatta acquisto “troll”, immancabile) e arrampicarci sulla Trollstigveien, strada “dei Trolls” scavata nella roccia, che si dice sia stata costruita proprio da questi piccoli folletti, fatta a zig-zag, con tornanti strettissimi e cartelli di pericolo: attenzione, possibile presenza di Trolls! In cima ci si trova davanti ad una distesa infinita di mucchietti di sassi impilati a raffigurare i Trolls; scendiamo nell’altro versante, dove si apre davanti a noi una vallata immensa, verdissima, per poi arrivare alla visuale mozzafiato del Geirangerfjord con la sua acqua cristallina. Risaliamo in quota percorrendo la Ornevegen, strada “delle aquile”, una striscia di asfalto stretta fra le rocce che più si sale, più si ricoprono di neve, fino ad avere veri e propri muretti bianchi che bordano la carreggiata. C’è una deviazione (a pagamento) che conduce a un punto panoramico da cui si vede tutto il percorso fatto: il meraviglioso fiordo sulla destra, e una linea grigia sottile che scorre come un serpente, attraverso un deserto di roccia ricoperta di neve; fa impressione da quassù … … Siamo nella zona delle venti vette più alte della Norvegia e del passo più alto di Scandinavia, che è stato la meta di oggi: è tardi, sono le 20.00, la sbarra è chiusa e non c’è nessuno cui poter pagare il pedaggio e chiedere informazioni … ma c’è un passaggio pedonale in cui la moto può passare … decidiamo di salire! La strada non è asfaltata, perché con le intemperie dell’inverno si disintegrerebbe, ma è comunque ben tenuta; l’aria si fa più frizzante e il vento è tagliente, ma non ci ferma niente: ecco un’altra conquista, giocassimo a Risiko la Norvegia ormai sarebbe nostra. Dormiamo in una camera ai piedi della montagna e possiamo ritenerci molto appagati dell’intera giornata. Giorno 15 – 21 giugno 2003 *Sole \ pioggia JUVASSHYTTA – BERGEN km 374 (E.65, di cui NOK.271 pernottamento) Imbocchiamo la strada panoramica n° 55, anch’essa capace di regalare immagini meravigliose della natura e grandi emozioni. Attraversiamo la regione del nord-Hordaland, chiusa tra montagne coperte da ghiacciai e il mare, il quale insinuandosi tra isole e promontori, arriva a lambire le pendici dei monti: ciò rende il tutto semplicemente fiabesco. La nostra meta di oggi è Bergen, col suo famoso mercato del pesce, gli ex magazzini del porto molto caratteristici, ora ristrutturati, e i suoi 200 giorni di pioggia l’anno … noi capitiamo proprio in uno di questi! L’acqua ci disturba un po’, ma riusciamo comunque a fare un giretto e belle foto ai magazzini e alle tipiche viuzze (che colori devono avere sotto il sole!); assaggiamo, golosi, diversi tipi di pesce fino a comprare un ottimo salmone già cotto al forno, che sarà la nostra cena. Usciamo dalla città e troviamo un campeggio per la notte: la cabina è molto small, ma noi sappiamo adattarci. Il viaggio continua … da domani in avanti speriamo di vedere solo il sole, o faremo le radici ! Giorno 16 – 22 giugno 2003 *Sole \ nuvole BERGEN – STAVANGER km 426 (E.120, di cui NOK.300 pernottamento) Il percorso di oggi ha costeggiato l’Hardangerfjord, che ci ha regalato un notevole panorama; abbiamo fatto sosta alla Stendfossen per il passaggio dietro l’acqua della cascata: è molto rumoroso, ma si prova una bella sensazione stare dietro ad una cascata. Abbiamo traghettato e continuato l’itinerario seguendo il perimetro di altri due fiordi: l’Eidefjord e il Sorfjord; dopo Odda, lungo la “bordedal” ci facciamo bagnare dagli spruzzi della Latefoss e dell’Espelandfoss, sulla strada per Haugesund (villaggio mitico per la storia norvegese, infatti, qui è la tomba del primo re di Norvegia). Facciamo sosta ad Avaldsnes, sull’isola di Karmoy, per vedere “l’Ago della Vergine Maria”, una pietra runica alta 6,5 m inclinata verso la chiesa di S.Olav: secondo la tradizione popolare, quando la punta della pietra toccherà la parete della chiesa, sarà il giorno del Giudizio Universale. Arriviamo a Stavanger per la sera, sull’isola di Mosteroy, paesaggio da favola, pieno di pecore, contornato da numerose isolette coperte di verde e mare; tutto questo lo gustiamo ahimè, solo dopo aver preso un traghetto e attraversato ben due tunnel sottomarini di 8 km: per chi non avesse ancora capito, non mi piace per niente sapere di avere il mare sopra la testa! Giorno 17 – 23 giugno 2003 *Pioggia STAVANGER – PREKESTOLEN – STAVANGER km 142 (E.50, di cui NOK.300 pernottamento) Pensavamo di aver finalmente trovato il sole, invece stanotte la pioggia è caduta ininterrottamente ed ha continuato per tutto il giorno. Abbiamo comunque fatto la salita al Prekestolen “il Pulpito”, una roccia piatta conficcata a picco sul Lysefjord con uno strapiombo di 604 m. Il sentiero non è stato facile: 3,8 km a piedi, con gli stivali da moto, andata più altrettanti al ritorno e, per fortuna, ogni tanto la pioggia si fermava; nonostante il brutto tempo abbiamo incontrato molte persone, anche i ragazzi di Dolo (un po’ sconsolati); il panorama è da brivido, c’è un vento che ti sposta, non ci sono protezioni e con un passo di troppo si cadrebbe giù dritti nel fiordo, aiutooo! Un particolare di oggi … abbiamo rischiato di rimanere senza benzina, proprio qui a Stavanger, città del petrolio. Giorno 18 – 23 giugno 2003 *Pioggia \ sole STAVANGER – ARENDAL km 559 (E.70, di cui NOK.350 pernottamento) Piove ancora, ma basta! Vediamo Stavanger sotto la pioggia; il centro è pieno di pub, ristoranti, negozi: questa è una città molto ricca poiché le attività principali sono legate al petrolio, e si vede. Finalmente, verso mezzogiorno, smette di piovere e spunta il sole che ci accompagna fino a sera nei vari paesini: Faresund, Lysta fyr, Lindesnes (faro) e punto più a sud di Norvegia, Grimstad, Kristiansand, Arendal la “Venezia del nord”. Nel campeggio ci sono le pentole così, da bravi italiani, ci facciamo un bel piatto di spaghetti con sugo di sgombero. Giorno 19 – 24 giugno 2003 *Sole ARENDAL – OSLO km 527 (E.38 + E.44 pernottamento) Direzione Oslo! Prima della capitale abbiamo fatto due deviazioni molto belle sul mare: Risor, paese delle barche di legno e Kragero, entrambi molto turistici, pieni di gente, ma tranquilli, di quei posti che ti fanno pensare “qui ci abiterei”. Dopo aver percorso la valle del Telemark, importante fiume per il trasporto dei tronchi in acqua, troviamo la famosa chiesa di Heddal, la più grande tutta in legno, dove due tedeschi ci regalano il biglietto d’ingresso. Trascorsa una giornata intera col sole arriviamo a Oslo e, ovviamente comincia a piovigginare; facciamo un giro di due ore tenendo la moto sott’occhio, perché ci hanno detto che ci sono molti malavitosi e molti tossici (è vero!). Ci portiamo fuori città, a sud di Oslo, per trovare un posto tranquillo dove dormire; lo troviamo tardi, ma ne è valsa la pena, è un vero paradiso con la luce del quasi tramonto ed anche la hytte è carina: abbiamo dormito nel sottotetto tutto di legno, dopo aver trattato il prezzo (da 750 NOK, perché da 6 posti, siamo scesi a 350, facendo capire che abbiamo finito le ferie e soprattutto i soldi!). Giorno 20 – 25 giugno 2003 *Sole OSLO – HANNOVER km 1004 (E.104, di cui E.23 pernottamento) Anche se abbiamo speso meno per dormire, il risparmio se n’è andato, perché qualcuno si è accorto di aver perso gli occhiali … nuovi! Perdiamo un po’ di tempo a cercarli, ma niente, non si trovano. Con grande malinconia, cominciamo il lungo rientro verso casa; per farlo sembrare più indolore, ci fermiamo a Goteborg per pranzare e ne approfittiamo anche per fare un giretto a piedi per la città. Sul traghetto da Rodbyhavn a Puttgarden abbiamo scritto un messaggio chiaro: IL CERCHIO SI E’ CHIUSO! Il caldo si fa già sentire; nella serata siamo a Hannover, dopo 1004 km, nel F1 in cui abbiamo dormito la prima sera. Contiamo di arrivare a casa domani, per evitare il traffico di sabato, ma ci aspetta un altro tappone di 1300 km e non siamo più stanchi, quindi buona notte! Giorno 21 – 27 giugno 2003 *Sole HANNOVER – FORLI’ km 1250 (E.126,15) L’ambiente è un tantino cambiato, iniziamo a sentire caldo anche noi; in particolare lungo il primo tratto del Brennero sembrava ci mancasse il respiro per la calura che ci avvolgeva, tanto che gli occhi stavano aperti a fatica: è stata l’occasione buona per un pit-stop e soprattutto per un buon caffè all’italiana. L’afa ci ha accompagnati fino a casa; pensiamo che nei prossimi giorni sentiremo molto la mancanza del clima del nord. Sta arrivando l’estate!

RIASSUNTO DELLE SPESE 21 giorni, dal 07 giugno al 27 giugno 2003 Km totali 12.282 Litri benzina 624,33 1 E. = 7,75 NOK (corona norvegese) 1 E. = 8,9 SEK (corona svedese) Traghetto E. 103 Gomme moto E. 275 Tagliando moto E. 249 Rullini E. 80 Sviluppo diapositive E.48 Telefono E.33,50 Pagamenti contante E.417 con carta di credito E.1329 x (pernottamenti,pedaggi, traghetti, cibo, ingressi, souvenirs, altro) TOTALE SPESE E.2534.5



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