Il sogno di San Settimio
Ritorno al paradiso perduto...
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San Settimio è la storia di un sogno. E’ uscire da un’autostrada opprimente, attraversare il nulla e varcare i cancelli del paradiso perduto. Solo un momento di sbandamento nel passaggio tra una dimensione e l’altra… e poi gioia. Alberi secolari a perdita d’occhio, ciuffi di lavanda, prati verdi che – la notte – si accendono di lucciole. San Settimio riporta a se stessi, a ciò che in molti saremmo se non fossimo stati travolti dalle nostre rispettive vite. Passare qualche giorno nella tenuta, con le sue piccole case di pietra, restituisce l’eleganza del cotone grezzo e della paglia annodata, del lino e del legno. Un passato ricco di storie e di storia, generosamente, si concede a chi desidera accoglierlo nel suo cuore. A tavola, l’olio si accomoda sulla fetta di pane appena cucinato e sprigiona aromi dimenticati, sepolti nelle nostre più profonde memorie; il vino fresco canta nei calici e il tartufo selvatico solletica il palato. A San Settimio tutto è possibile, perché – misteriosamente – spirito e corpo tornano a coincidere in modo glorioso.