Il Sinai e l’ acquario di Isacco
Periodo: 1 Maggio – 8 Maggio 2005.
Villaggio: Amphoras Eden Village di Sharm el Sheikh Spesa per 2 adulti ed una bambina di 6 anni: 1.300 euro circa. Dopo aver in maniera accurata preparato questa vacanza attraverso la lettura dei vari forum su Sharm el Sheikh, la ricerca e il confronto di tutti i cataloghi del Mar Rosso (in particolar modo puntando sulla qualità ed il prezzo) e l’esperienza precedentemente vissuta da alcuni di noi, la scelta è caduta sull’Amphoras Eden Village di Sharm el Sheikh e sottolineo che tale decisione ha trovato d’accordo tutti, confermando al ritorno del nostro viaggio tutto il bene che si dice su questo T.O.
Eravamo un gruppo di 12 persone, 10 adulti e 2 bambine. Una settimana prima di partire sono stato avvisato dall’ agenzia di viaggio che la partenza programmata per le 17,20 era anticipata alle ore 7,05 dell’ 1/5/2005 e questo è stato un vero colpo di fortuna, in quanto con l’anticipo abbiamo guadagnato un’ altra giornata di mare.
Il 1 Maggio 2005 partenza da Roma alle ore 4,30 destinazione Fiumicino, dopo aver lasciato una parte del gruppo a sbrigare le varie pratiche in aeroporto, mi sono recato presso il Parking Go adiacente lo scalo romano dove ho potuto lasciare la mia auto alla modica cifra di 36 euro per tutta la settimana evitando taxi, bus o richieste imbarazzanti ( visto l’ ora insolita) a parenti ed amici in un parcheggio all’ aperto e custodito con servizio navetta che mi ha riportato verso l’ aeroporto (le chiavi dell’ auto sono rimaste in mio possesso) e che al rientro ha preso tutto il gruppo (comprensivo di bagagli e regalie varie) riportandoci alle nostre auto.
Alle ore 7,30 è partito l’aereo della Blue Panorama verso Sharm el Sheikh, servizio a bordo ottimo con colazione abbondante e bevande varie offerte più volte , l’ arrivo a Sharm è avvenuto alle ore 12 (ora egiziana, un ora in più rispetto all’ Italia).
Normale fila per il controllo dei documenti e per il visto (nonostante i molti aerei arrivati in contemporanea e la famosa lentezza degli egiziani) e ritiro bagagli molto veloce (vi sconsiglio di prendere il carrello, in quanto si deve pagare la tangente alle persone che stazionano all’ interno dello scalo e che sono lì al solo scopo di racimolare qualche mancia, visto tra l’ altro che la distanza che divide l’uscita dai pullman che portano al villaggio è molto breve).
Alle ore 12,45 dopo circa 10 km., siamo arrivati al villaggio, ed in brevissimo tempo abbiamo sbrigato le pratiche per la consegna delle stanze, 4264 il numero della stanza che mi è stato assegnato, secondo piano con balcone e affaccio su una delle quattro piscine presenti nel villaggio.
La stanza l’ ho trovata molto grande luminosa grazie alle due vetrate presenti su i due lati della stessa, pulita e mantenuta tale per tutta la settimana dall’ omino addetto alle pulizie (hanno quasi tutti un nome tradotto in italiano o in mancanza ci si chiama “amico”), che per effetto della mancia (in Egitto è prassi normale, dappertutto) di 3 euro ci ha fornito per l’intera settimana teli e materiale di consumo vario in quantità maggiori rispetto a quelli standard.
Alle ore 13,30 ho avuto, insieme al gruppo, il primo approccio con la cucina del villaggio che ritengo sia buona, varia (unico inconveniente la pasta un po’ scotta, ma giova ricordare che siamo italiani e che alla pasta noi riserviamo un trattamento speciale ed un giudizio molto attento), ottima la carne (magrissima e ben cucinata), i dolci (tanti e a tutte le ore), la colazione (cornetti vari, biscotti, yogurt e dolci), il pane di tutti i tipi e la fortuna di usufruire durante i pasti delle bevande previste nell’ all inclusive (Coca Cola, Aranciata, Sprite e succhi) attraverso le bottiglie sigillate e non dai dispenser (durante la settimana questi macchinari hanno avuto dei problemi tecnici) e questo ci ha consentito di risparmiare il continuo via vai per riempire i bicchieri dai dispenser ai tavoli.
Nel pomeriggio abbiamo fatto la conoscenza con la spiaggia, due collinette e le varie calette presenti (tre) e dopo aver studiato insieme al gruppo la logistica, abbiamo puntato su quella dove era presente il pontile per accedere facilmente in mare, Qui abbiamo conosciuto il capo bagnino Mimmo (in italiano) il quale con una mancia di 10 euro ci ha garantito per l’ intera settimana due ombrelloni, 10 lettini e 10 teli mare posizionandoci in prima fila (evitando così la trafila giornaliera di alzarsi presto e prendere i teli mare con la tesserina).
Sia ben chiaro ci sono ombrelloni e lettini distribuiti tra spiaggia e le varie piscine sufficienti per tutti, ma questa piccola regalia ci ha consentito di non andare presto in spiaggia (evitando levatacce) per conquistare le migliori posizioni e accaparrarsi tutti i giorni la caletta migliore presente nel villaggio.
Accesso in mare molto facilitato in quanto la barriera corallina è ad una distanza di circa 50 metri dalla spiaggia e il pontile con due scalette consente anche ai non esperti l’entrata oltre la barriera in mezzo ad una miriade di pesci dai colori più strani (i più curiosi, perché ti vengono fin vicino alla maschera, sono quelli a strisce bianche e nere chiamati pesci sergente) e dalle varie dimensioni con un’acqua che ha una profondità di circa 15 metri.
Da segnalare una cosa importante, due pomeriggi per effetto del gran caldo erano presenti molte meduse, ma non abbiate paura, in quanto le meduse presenti nel Mar Rosso sono prive di tentacoli e si possono toccare e tenere in mano senza alcun problema in quanto non orticanti come nei nostri mari.
La temperatura durante la settimana è oscillata tra i 32 gradi ed i 38 gradi con la presenza nei primi quattro giorni di un leggero vento (per fortuna) che ci ha consentito di prendere il sole senza soffrire e gli ultimi due giorni secchi che ci hanno spinto di più in acqua per alleviare la calura, naturalmente cielo sereno e di un azzurro intenso, le nuvole in Egitto non esistono (è provato).
La mattina del 3 Maggio (martedì) abbiamo fatto l’escursione alla riserva naturale di Ras Mohammed in bus (è prevista anche in barca con tre immersioni, ma per via terra si vede di più il paesaggio) al prezzo di 25 euro.
Abbiamo visto le mangrovie, piante che amano il mare e che sono tra le poche piante terrestri capaci di tollerare persino l’ elevata salinità presente nel Mar Rosso, abbiamo fatto due bagni in posti diversi con relativo snorkeling accompagnato da una guida egiziana (Micol) che ci ha consentito di conoscere una barriera corallina (con un fondale di circa 25 metri) molto rigogliosa con varietà di flora e fauna marina (finalmente sono riuscito a far vedere a mia figlia di sei anni il famoso pesce Nemo il pesce pagliaccio vicino a degli anemoni, che tra l’altro non ha gli stessi colori del famoso film).
Ras Mohammed è situata nella punta estrema del Sinai posta tra il golfo di Suez e il golfo di Aqaba e nel giorno della nostra escursione tirava un vento molto forte così molti del gruppo hanno indossato la mezza muta (per mia figlia ne ho affittato una a 5 euro), io invece ho fatto il bagno solo con il costume, è stato un po’ problematico entrare ma una volta dentro la temperatura dell’acqua era discreta.
Giova ricordare che la strada che porta dal villaggio a Ras Mohammed attraversa alcuni territori tutt’ ora recintati da filo spinato in cui sono presenti ancora moltissime mine anti uomo posizionate lì dagli israeliani nella “guerra dei sei giorni” del 1967 che portò all’ occupazione di quelle truppe della penisola del Sinai.
Tale bonifica và molto a rilento in quanto i costi sono molto alti (le mine sono di fabbricazione italiana, esattamente costruite a Brescia), segnalo inoltre che lungo le strade sono presenti molti posti di blocco con presidio di uomini dell’ esercito e della polizia (nessun tipo di problema). Il pomeriggio del 4 Maggio (mercoledì) abbiamo fatto la cammellata nel deserto al prezzo di 28 euro.
Dopo la gita e prima di ritornare al villaggio abbiamo bevuto dell’ ottimo tè nella tenda beduina nel bel mezzo del deserto, questa bevanda che ci è stata offerta è composta tra l’ altro da un erba che viene utilizzata dai beduini per curare il mal di pancia.
Per finire ci è stato offerto un formaggio spalmato su un pane cotto sulla pietra, il sapore del formaggio mi ha un pò ricordato i sapori della Sardegna. La stessa escursione fatta lo scorso anno a Marsa Alam è stata più coinvolgente (forse per la novità) sia per la durata che per il paesaggio dove si è svolta la passeggiata.
Invece la cosa che più mi ha colpito è stata la presenza di molti bambini figli dei beduini proprietari dei cammelli i quali si sono posizionati sotto gli stessi e ci hanno guidato ed accompagnato durante la passeggiata.
Preparatevi perché vi chiederanno caramelle, portachiavi, penne, insomma un po’ di tutto, a me è capitato che mi chiedessero anche il braccialetto dell’ Eden Village riservato ai clienti dell’ all inclusive (gli avrei regalato tutto).
Bambini splendidi con dei grandi occhioni che fanno tanta tenerezza e che stante comunque una situazione di oggettiva difficoltà hanno orgoglio e dignità da apprezzare, al termine della passeggiata offrono dei braccialetti a pochissimi euro.
Giovedì 5 Maggio ho disdetto, causa un leggero malore di mia moglie, l’escursione al Monastero di Santa Caterina e Dahab che proponevano al prezzo di 50 euro (un prezzo un po’ alto in verità), e questo è stato un peccato visto il resoconto fatto dagli altri.
Ci sono sparse fuori dal villaggio (Naama Bay e Old Sharm) altre agenzie che organizzano escursioni a prezzi anche ridotti, ma noi un po’ per la logistica ed un po’ per l’organizzazione abbiamo preferito le escursioni proposteci nel villaggio.
Altra considerazione, ritengo queste e le altre escursioni prospettateci (riserva naturale dell’ isola di Tiran, il canyon colorato, la jeep safari e le stelle di Om-Arak) molto interessanti e suggestive, ma nell’ organizzarle và considerato il tempo di permanenza in Egitto (sette o quindici giorni) ed i soldi a disposizione. Visto l’inconveniente ho dedicato la giornata allo snorkeling nel mare antistante il villaggio e devo dire che ho trovato una barriera molto buona con una varietà di pesci incredibile coloratissimi dai più piccoli ai molto grandi (pesci pappagallo, pesci trombetta, pesci istrice ed altri ancora di cui ignoro il nome) fino ad arrivare a dei pesci simili a delle cravatte come spessore trasparenti lunghi circa 60 cm. E con dei grandi occhi ( di cui ,anche in questo caso, non sono riuscito a sapere il nome).
Il villaggio è sito nella baia di Ras Um El Sid la barriera corallina è ancora molto buona per chi come me ama fare snorkeling, a differenza di Naama Bay (circa 7 km. Di distanza) che come riferitomi da alcune persone che alloggiavano in quella località la barriera è praticamente sparita per via delle massicce costruzioni di hotel e villaggi vari.
Le uscite serali attraverso taxi “non ufficiali” al prezzo di 4 – 10 euro secondo le distanze (sul prezzo si tratta) sono state tre (abbiamo utilizzato anche un pulmino per 12 persone, al modico prezzo di 1 euro a persona).
La prima uscita a Naama Bay, località a pochi chilometri da Sharm el Sheikh caotica con negozi confusionari dove c’è di tutto e di più, personalmente per alloggiarvi la sconsiglio sia per il caos, sia per la confusione e soprattutto per chi ama fare snorkeling, perché come già ricordavo la barriera corallina è di fatto ormai quasi sparita, insomma il tutto sembra molto artificiale (tentativo mal riuscito di creare una copia di Rimini).
La seconda uscita è stata presso un nuovo centro commerciale chiamato “Alf Leila Wa Leila Fantasia” a due chilometri dal villaggio costruito come una fortezza al cui interno sono presenti teatri, cinema, bar, spazio spettacoli e ristoranti, mentre all’esterno ci sono una miriade di negozi con varia mercanzia, un bel viale pieno di luci e bar, il tutto rispetto a Naama Bay e per essere in Egitto molto ordinato e soprattutto prezzi migliori per lo shopping.
La terza ed ultima uscita serale a Old Sharm (la parte vecchia dove è nata la cittadina), che è sicuramente meno artificiale di Naama Bay e dove è presente la gente del luogo, insomma la vera vita quotidiana degli egiziani, presenti fuori dei bar a fumare la “sciscia” (il tradizionale narghilè) o bere un caffè e discutere tra loro, o donne con il velo intente a fare la spesa presso le caratteristiche macellerie o presso i negozi di ortofrutta, abbiamo visto anche un locale in cui si vendevano pennuti (galline, tacchini) che si trovata tra un negozio di borse e di chincaglierie varie (incredibile).
Vi consiglio un vecchio bar al centro della cittadina chiamato “Brazilian Coffee Storee” dove fanno un caffè (Illy) tostato lì per lì, veramente buono, un luogo molto caratteristico.
Un capitolo a parte merita Isacco (in italiano, in egiziano è un po’ più difficile) un accompagnatore egiziano volontario conosciuto all’ Amphoras e divenuto nostro amico nel corso della settimana che lavorava presso il centro di bellezza presente all’ interno del villaggio, una persona veramente speciale che ci ha accompagnato nelle nostre uscite serali e che ci veniva a trovare la mattina in spiaggia il quale ci ha fornito preziosissimi consigli oltre ad averci consentito attraverso la sue estenuanti trattative ottimi acquisti a prezzi veramente stracciati, l’unica cosa che siamo riusciti ad offrigli è stato un carcathè (mentre noi abbiamo bevuto birra egiziana) in un bar di Sharm, insomma un amico vero a cui interessava soltanto migliorare e perfezionare il suo italiano.
Durante l’ intera settimana le escursioni erano intervallate alle uscite serali, agli spettacoli proposti dall’ animazione ai bagni di sole e soprattutto allo snorkeling.
Che bella sensazione fare il bagno come se si fosse in un grande acquario con tanti pesci colorati intorno che ti guardano incuriositi, è una cosa che hanno solo qui il loro particolare mondo alla rovescia molte zone desertiche e poca vegetazione salvo lungo le sponde del Nilo, e un altro mondo appena sotto il pelo dell’ acqua un mega acquario con tanto di piantine, coralli e pesci tropicali dove la natura ha posizionato tutto al posto giusto.
E’ un’ acquario fantastico quello del Mar Rosso presente in Egitto, alle Maldive in Australia e in altre piccole parti del mondo (finché l’uomo non distruggerà tutto questo), è l’acquario di Isacco che mi diceva che tutte le mattine alle prime luci dell’ alba prima di andare a lavorare fa il bagno davanti la baia dove vive vicino a Sharm fuori del villaggio e dove ancora non ci sono costruzioni, hotel e villaggi e la natura è ancora intatta.
Purtroppo tutto questo paradiso è durato soltanto sette giorni e già dal venerdì sera le facce dei componenti il nostro gruppo erano tristi per via dell’ imminente ritorno, che è avvenuto domenica 8 Maggio nel pieno rispetto degli orari (in un primo momento ci è stato ventilato uno spostamento alle 23, eventualità per cui tutti noi abbiamo fatto il tifo, ma che poi non si è avverata).
Siamo partiti da Sharm el Sheikh con un aereo della compagnia Eurofly alle ore 11,25 (ora egiziana) con arrivo a Roma Fiumicino alle ore 14,05 (ora italiana), massima puntualità ma servizio pessimo (un mini panino con una fetta di prosciutto cotto e formaggio, una bevanda e punto).
Giudizio finale ed eventuali differenze con Marsa Alam (Blue Reef): ottimo giudizio sull’organizzazione del T.O. Eden Viaggi, villaggio di Sharm molto più grande e dispersivo rispetto a Marsa Alam, luoghi da vedere intorno a Sharm numerosi, quasi nulli a Marsa Alam (pieno deserto e cittadina più vicina a circa 100 km., ma comunque luogo molto suggestivo e rispetto a Sharm ancora incontaminato) questo ha comportato una vita più di villaggio a Marsa Alam ed una vita rivolta più all’ esterno a Sharm el Sheikh.
Animazione migliore quella di Marsa Alam, ma comunque buona anche a Sharm, ottimo il mini club diretto da Valentina, buono il cibo come del resto anche a Marsa Alam, molto il verde.
Alla fine della vacanza ho preso quasi due chili, non solo per il cibo abbondante, ma per completare l’ opera durante la giornata gli animatori del villaggio passavano in spiaggia o in piscina anche la pizza (alle 12) e le crepe al cioccolato, i dolcetti ed il tè (alle 18). Sono due anni che vado in Egitto Marsa Alam prima e Sharm el Sheikh dopo ed il Mar Rosso continua sempre più ad entrarmi nelle vene, sono luoghi fantastici, pieni di mistero, per chi ama il deserto e il mare come me (sono un frequentatore abituale della Sardegna) rispetto ai luoghi fin qui visti è il massimo.
Alle ore 7,30 del 9 Maggio 2005 la sveglia posta sul mio comodino mi ricorda che il lavoro e la vita quotidiana deve riprendere, mi affaccio dalla finestra e c’è anche qualche nuvola, penso alla pubblicità della Costa crociere unita alla colazione che mi aspetta e mi prende un groppo alla gola, chiudo gli occhi e mi chiedo quando si riparte per il Mar Rosso? A presto Egitto.
EAGLE B/A