Il ritorno a Barcellona
MERCOLEDI’ 11 GIUGNO:
Arriviamo a Barcellona partendo da Lisbona con la Vueling, altra compagnia Low Cost spagnola che funziona a dovere.. Prendiamo un Taxi in aeroporto e con 19.20 Euro arriviamo in Hotel, siamo nella centralissima Roda de Universitad a due passi da Plaza Catalunya, affacciati sulla finestra che da sulla Piazza Università si...
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MERCOLEDI’ 11 GIUGNO: Arriviamo a Barcellona partendo da Lisbona con la Vueling, altra compagnia Low Cost spagnola che funziona a dovere.. Prendiamo un Taxi in aeroporto e con 19.20 Euro arriviamo in Hotel, siamo nella centralissima Roda de Universitad a due passi da Plaza Catalunya, affacciati sulla finestra che da sulla Piazza Università si può ammirare la vita di Barcellona che non si spegne mai, è una città viva 24 ore su 24, gente che cammina alle 3 di notte come se fosse mezzogiorno, ma non lavora nessuno a Barcellona? Tutti turisti? Ogni 10 veicoli che passano, almeno 4 sono taxi e sono quasi sempre liberi (LIBRE con luce verde) e soprattutto costano poco, come in tutta la Spagna e Portogallo d’altronde. Solo da noi in Italia i Taxi costano tantissimo e ti fregano sul prezzo, noi siamo capaci di essere più cari del Black Cab londinesi… Sfruttiamo il primo pomeriggio a disposizione per gettarci sulla Rambla sempre nuova e viva con decine di mimi che ti sanno sempre stupire… Tappa immancabile alla Bouqueria, anche qui un mondo bellissimo, il modo di esporre la frutta degli spagnoli mi fa impazzire, riescono a mettere tutta la frutta divisa per categoria e prezzo e quando hai scelto hai la certezza che tutte le mele (x esempio) sono della stessa qualità, peso e dimensione, mica come in Italia dove ti mettono quelle buone sopra la cesta e poi quelle sfatte sotto per fregarti … Non parliamo poi della frutta già sbucciata, tagliata a pronta da mangiare col cucchiaino, per finire poi ci sono i “granizados” che sono le granite di qualunque frutto. Alla Bouqueria potrete trovare anche verdure, pesce, frutta secca e “caramelleria” varia… Tagliamo per la piazza del municipio, ci infiliamo in Calle Layetana per andare alla Cattedrale che troviamo ancora coi lavori in corso (già nel 2005 aveva la facciata in rifacimento), scalinata piena di gente e piazza antistante con gente di ogni tipo che balla. Sulla scalinata notiamo un tizio TOTALMENTE NUDO seduto in mezzo agli altri, e la cosa strana è che la gente gli stava vicino e gli parlava come se fosse uno qualunque. Entriamo nel TABACOS di fronte la cattedrale e compriamo tutto il tabacco per pipa della marca che ci interessa, praticamente gli svuotiamo lo scaffale visto che nella nostra Italia costa il doppio Prendiamo un caffè allo Starbucks tanto per riposarci un poco, passiamo dal vicino mercato di Santa Caterina (tipo bouqueria) che è chiuso, compriamo qualcosa da mangiare e facciamo rientro in Hotel. GIOVEDI’ 12 GIUGNO: Scendiamo dall’Hotel Condestable (qui la colazione non era compresa nel prezzo) e mangiamo in uno dei tanti bar li vicino. Prendiamo il Bus Turistico (quello blu e arancione BARCELONA TOURS) e con 21Euro possiamo fare tutti i giri che vogliamo, scendendo e risalendo dove vogliamo, nel viaggio precedente abbiamo preso la concorrenza (BUS TURISTIC) che faceva una linea rossa e una blu, stavolta abbiamo preso questo perché fa una sintesi delle due linee in un giro unico. Casa Battlò e la vicina Pedrera stanno su Paseo de Gracia, risaliamo sul bus per scendere al Camp Nou, stavolta non facciamo il Tour dello stadio perché già lo abbiamo visitato ma scendiamo nella BOTIGA del Barça per vedere se possiamo fare qualcosa. La volta precedente c’erano gli sconti (era luglio), stavolta a prezzo pieno non si può comprare nulla, tutto troppo caro, il bello è che hanno una decina di guardie private che girano in continuazione dentro il negozio per paura dei ladri, ma i primi ladri qui sono loro Visita immancabile al POBLE ESPANOL, costa 8 euro l’ingresso ma ne vale assolutamente la pena, è la ricostruzione di una cittadina fatta nel 1920 e che riprende la somma di tutti i villaggi medioevali della Spagna di una volta. Quando siamo li il sole picchia forte ed è ora di pranzo così ci sediamo a mangiare in un ristorante su Placa Mayor, paella, carne e crema catalana da incanto. Riprendiamo il giro del villaggio e quando usciamo risaliamo sul bus per l’ultima tappa al MNAC con veduta su Piazza di Spagna ed il resto di Barcellona. Rientriamo in Hotel per una piccola siesta ma siamo di nuovo fuori per lo shopping al mitico EL CORTE INGLES di P.Ca Catalunya, puntatina sulla Ramblas e rientriamo in Hotel per poi andare a mangiare i famosi TAPAS in un localino su Ronda Università, qui si paga a stecchino, quando avete finito da mangiare gli portate gli stecchini e vi fanno pagare in base a quelli. Vi immaginate una cosa di queste da noi in Italia? Gli stecchini comincerebbero a sparire nelle borse o sotto i tavoli Abbiamo mangiano una tapas con fettina di salmone affumicato che avvolgeva delle mini anguilline di cui vanno ghiotti gli spagnoli. Compriamo il gelato in un locale accanto, qui lo vendono a BOLA, ovvero a palle, il gelato di tre palle costa + di quello con due palle e così via Prima di rientrare in Hotel ci informiamo in un’agenzia per il viaggio a MontSerrat dell’indomani, costa 40 euro a testa, ci prendono alle 9 proprio sotto l’hotel e ci riportano qui alle 14.30, paghiamo qualcosa di + rispetto a fare la gita con treno + cremagliera o treno + teleferica ma ci guadagniamo in salute… VENERDI’ 13 GIUGNO: Giusto il tempo di mangiare e alle 8.30 facciamo i biglietti sotto l’hotel per Montserrat, inganniamo l’attesa leggendo uno dei tanti giornalini metropolitani che danno in giro per Barcellona, sono almeno 6 testate diverse e distribuiscono giornali che vivono di pubblicità e qualche annuncio, nel mezzo ci mettono qualche notizia e info meteo Alle 9 in punto la nostra guida catalana, un ragazzo di nome Jordie, ci indica su quale pullman dobbiamo salire e ci mettiamo subito in viaggio per l’interno della Catalunya uscendo da Barcellona per l’Avinguda Diagonal. L’agenzia a cui ci siamo rivolti è JULIA TOURS in Ronda Universitat N.5. La guida è stata bravissima, ha parlato in Italiano, Inglese e Francese e non ha smesso un attimo di spiegarci quello che stavamo vedendo lungo il percorso per MontSerrat. Il Monastero si trova ad 800 metri anche se la vetta + alta di MSerrat è alta 1200 metri, salendo per questa montagna si possono vedere paesaggi incantevoli e mozzafiato, abbiamo visto già da lontano la montagna dalle mille punte affusolate sulla quale saremmo saliti. Passaggio da Aeri de Montserrat che è la fermata di treno da dove parta la teleferica e poi da Monistrol De MontSerrat da dove parte la cremagliera che ferma proprio di fronte il monastero, ma per fortuna ce la siamo fatta tutta col Pullman. Arriviamo la parcheggio, qui i pullman pagano 20 euro, le auto 10 e le moto 5 per sostare… La zona ha un vasto Self Service, un piccolo market, due negozi grandi negozi di Souvenir, una caffetteria, un ufficio postale ed una banca, molto organizzati per il turismo del monastero. Saliamo con Jordi che ci spiega che l’attrazione locale oltre al monastero è la MORENETA, ovvero la madonna “negra” a cui tutte le giovani coppie chiedono la grazia per la loro vita matrimoniale, infine due volte a settimana si esibiscono i bambini del coro gregoriano e per fortuna quello era il giorno giusto. La messa è detta da tanti monaci seduti a semicerchio tipo parlamento, dentro è vietato riprendere, fare foto e tenere i cellulari accesi, ma poiché è assolutamente privo di ogni vigilanza la gente se ne frega altamente e specialmente alle 13.00 quando ci sono i due canti gregoriani dei bambini, tutti filmano e fotografano. Alle 12.15 apre un varco laterale (alla destra) del monastero e ci si mette in fila per visitare la madonnina che sta in cima al centro dell’altare della chiesa. Pensavamo che quella fosse sono una piccola riproduzione e che invece la madonna vera e propria fosse vicino all’ingresso, ci mettiamo dunque in fila visto che il posto è fresco ed ombrato. Presto capiamo che la madonna è veramente quella li in alto, quasi un’ora di fila a passo d’uomo costeggiando tutte le cappelle laterali del monastero fino a salire la scala che porta in cima fino alla madonnina col suo bambino, è chiusa in una teca ed ha scoperta solo la mano che tutti i fedeli possono toccare per chiedere una grazia. Appena toccata ma Moreneta facciamo in tempo a scendere che già i bambini iniziano (alle 13.00) il primo canto, tradizione vuole che all’inizio del secondo canto (il + importante) tutti i catalani si alzano in piedi. MontSerrat non dovete perdervelo per nessun motivo, è un mondo a se, incantevole per i credenti ma anche per gli amanti della natura, per arrivarci passerete attraverso posti bellissimi, d’inverno certamente c’è la neve ed un freddo da morire ma avrà anche il suo fascino innevato anche se vi perdereste gli splendidi paesaggi che sono visibili solo col bel tempo… Dallo spiazzo antistante al monastero, guardando a sinistra dopo la stazione di cremagliera, parte un altro trenino verso una terrazza a 1200 metri d’altezza, a guardare la pendenza di quella salita verso la terrazza vengono i brividi, credo che sia una pendenza del 70% e fa impressione vedere i due trenini incrociarsi a metà percorso e riprendere a binario unico. Vista l’altezza e visto che non c’era un’attrazione particolare ma una semplice terrazza belvedere abbiamo desistito Tornati sul pullman abbiamo incominciato la discesa per Barcellona da una strada diversa, Jordie (che è anche il nome del patrono di Catalogna) ci ha fatto vedere il “Cammello di MontSerrat” che è uno strano gioco di forme delle rocce che sembrano disegnare davvero un cammello, ci vuole però un po di immaginazione Scendiamo proprio davanti l’hotel (fantastico!), salutiamo il bravo Jordie e andiamo a mangiare, piccolo riposo in Hotel e facciamo in po’ di shopping in zona con carico di ultimi souvenir. Dopo cena facciamo ultima uscita con Taxi per assistere di nuovo allo spettacolo musicale della fontana di Piazza di Spagna, un gioco di acqua, colore, musica e luci che non si può spiegare a parole. Rientriamo in Hotel e scopriamo che l’Italia ha pareggiato 1-1 con la Romania andando ad un passo dall’eliminazione, poi sappiamo tutti come è andata con Francia e Spagna. Prepariamo mestamente le valige in hotel cercando di dosare il peso in modo giusto, domani mattina si ritorna a Palermo ma abbiamo la mente già al prossimo viaggio!