Il quinto viaggio in Thailandia

Da Phuket a Koh Lipe, lungo l'Andaman route, passando per Ko Phi Phi e Ko Ngai (con breve scalo ad Abu Dhabi)
Scritto da: Syria
il quinto viaggio in thailandia
Partenza il: 26/12/2012
Ritorno il: 07/01/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Eccomi qua a raccontare il nostro quinto viaggio nel Paese del sorriso, il quarto con la nostra piccola bimba globe-trotter di 4 anni! Questa volta decidiamo di visitare le isole del Mar delle Andamane, potendo viaggiare in dicembre, periodo più favorevole, almeno statisticamente, dal punto di vista meteorologico per questa parte dell Thailandia. Troviamo un’ottima opportunità di volo con Etihad da Milano a Kuala Lumpur via Abu Dhabi e partiamo il 26 dicembre. Lo scalo negli Emirati è lungo, 6 ore e mezza, cosi già prima della partenza, e poi ancora in volo, ci informiamo sulla possibilià di immigrare ad Abu Dhabi e fare in taxi un giro della città by night (arriviamo alle 2o ora locale). Il volo di 5 ore e mezza è in perfetto orario, cosi dopo una veloce coda all’immigrazione cerchiamo un taxi, e ci accordiamo per un giro di 3 ore in città per l’equivalente di 80Euro, cifra che non sappiamo se buona o alta. Andiamo subito alla grande moschea, davvero molto bella e suggestiva dove entriamo per la visita (le donne devono indossare una tunica lunga nera con copricapo) nelle sale interne e nel maestoso cortile. Illuminata è un bellissimo spettacolo. Andremo poi al Marina mall, un grandissimo centro commerciale per finire con emirates palace, un hotel lussuoso simbolo della città.

In perfetto orario rientreremo in aeroporti pronti per la seconda parte del viaggio, 7 ore, fino a Kuala Lumpur.

Avevamo già visitato Kuala Lumpur lo scorso agosto per cui ci imbarchiamo dopo poche ore su un volo Malaysia Airlines per Phuket. Qui abbiamo prenotato una notte al Baan Suwantawe, un hotel in Phuket Town a 15 minuti in taxi dal Rassada Pier dove il giorno successivo abbiamo alle 9 già prenotato la speed boat (Satun Pakbara Speedboat) per Ko Phi Phi. All’aeroporto di Phuket è importante, se si ha bisogno di taxi, ricorrere ai taxi prepagati ad un desk all’uscita dell’aeroporto diffidando dai procacciatori di clienti all’interno dell’aeroporto che hanno prezzi decisamente più alti di quelli fissi del desk.

L’albergo è carino, vicino ci sono centri commerciali e ristoranti, ma siamo stanchissimi per cui dopo un bagno in piscina obbligati dalla bimba, ma che alla fine si rivela ristoratore, crolliamo a dormire.

Prenotiamo un taxi alla reception che per 250 baht il giorno successivo ci porterà al porto. Per la partenza per le tanto sognate Phi Phi island.. Finalmente inizia la vacanza!

L’arrivo a Phi Phi dopo circa 1 ora è bellissimo, a poco a poco iniziamo a vedere i contorni di Ko Phi Phi Don e Ko Phi Phi Lay, ed arrivando al molo in tonsay bay notiamo subito da lontano quello che sarà il nostro hotel per 3 notti: il Phi Phi Hotel, l’unico hotel a 3 piani che svetta sull’isola.

Arrivati in hotel, a 1 minuto dal molo, dopo un veloce check in e per fortuna la consegna delle chiavi della camera sebbene fossero solo le 10 del mattino, ci dirigiamo alla spiaggia, in Lo da lum bay… una mezza, piccola delusione: la spiaggia è dorata e superaffollata ed a stento troviamo 2 sdraio.

Passeremo qui la fine della mattinata e il pomeriggio, sebbene dopo le 14 la balneazione è impossibile per la marea bassissima in tutta la baia. Nel frattempo ci informiamo per le escursioni a Maya bay e dintorni, e dopo aver visto che i prezzi sono identici da tutti i venditori prenotiamo l’escursione per il giorno successivo in long tail privata.

Decidiamo con il barcaiolo per la partenza alle 8 del mattino successivo sperando di anticipare cosi le folle di persone in arrivo con le gite giornaliere da Krabi e Phuket… si rivela infatti una buona idea anche se le spiagge saranno comunque già affollate.

L’escursione include una sosta a Maya Bay, a Monkey Beach, in altre belle baie smeraldo per lo snorkelling ( che non faremo essendoci un affollamento di barche al limite dell’ inverosimile!) ed infine a Bamboo Island, che si rivela essere una delle migliori soste.

Il giorno successivo purtroppo piove tutta la mattina e tra una goccia e l’altra al pomeriggio troviamo il coraggio di andare in logtail a Long beach, spiaggia molto carina, con alcuni resort belli e tranquilli.

Questa spiaggia potrebbe essere una buona scelta per essere un po’ lontani dal caos del centro di Phi Phi Don e su una spiaggia balneabile anche con la bassa marea. Le serate in Phi Phi Don sono abbastanza tranquille, sebbene ci sia molta gente si sta decisamente meglio rispetto al giorno, quando l’isola è letteralmente presa d’assalto dai turisti delle gite in giornata.

Dopo 3 giorni a Phi Phi ci imbarchiamo nuovamente sulla nostra barca, la satun pakbara speedboat, diretti alla seconda tappa, Koh Ngai, o Ko Hai come la chiamano i locali.

Il motoscafo farà una sosta a Lanta (30 minuti da phi phi) in cui è necessario cambiare barca, e poi il successivi viaggio è nuovamente di 30 minuti circa.

Il bello del Satun Pakbara speed boat è che, a differenza delle altre linee di trasporti lungo la “ Andaman route”, il motoscafo arriva fino alla spiaggia e non fa sbarcare turisti e bagagli in alto mare sulle longtail, cosa che con mare mosso potrebbe essere un po’ indaginoso.

Arriviamo davanti al Ko Hai Villa, e da qui con le valigie pesanti lungo la spiaggia dobbiamo raggiungere il nostro resort, il Fantasy.

Abbiamo scelto una beach room, che si rivela un’ottima scelta per la posizione fronte mare. Qui trascorreremo il capodanno e i giorni successivi stando davvero tranquilli, regna una pace ed una quiete che a Phi Phi è impensabile.

Anche in questo caso la spiaggia è soggetta alle maree per cui al pomeriggio e al mattino presto la balneazione è più difficoltosa.

Pernottereno in questo resort 3 giorni.

Sull’isola non c’è nulla a parte i resort ed i loro ristoranti; ogni tanto noi andavamo al ristorante con barbecue sulla spiaggia del ko hai camping, per cambiare rispetto al ristorante del fantasy.

Dopo 3 notti in questa isola dove ci dedichiamo al relax assoluto ripartiamo per l’ultima tappa del nostro viaggio: Koh Lipe.

Il motoscafo impiega 3 ore per questa tratta, con scali a Koh mok, ko kradan e Ko boulon. La giornata del viaggio non è delle migliore, piove in continuazione e la barca è davvero molto piena di persone e bagagli.

Per fortuna a metà viaggio smette di piovere e ko lipe ci accoglie con il sole.

Anche in questo caso il motoscafo arriva fino alla spiaggia, mentre di norma i turisti vengono sbarcati su una chiatta al largo e da qui le longtail per 50 baht conducono i turisti al resort scelto.

Pernotteremo al Mali resort, un nuovo resort nella parte finale di Pattaya beach. Non potevamo fare una scelta più azzeccata, il resort è molto curato e carino, gestito da 3 americani che accolgono i turisti con una stretta di mano sotto un gazebo che funge da bar e reception al centro di un giardino all’inglese che rasenta la pefezione in quanto a cura dei particolari.

Noi pernotteremo un una garden wing, carina, pulita ma troppo piccola: con il materasso per la bimba la valigia non potva quasi stare aperta!

Nei giorni successivi con un barcaiolo abbiamo fatto il giro dell’isola soffermandoci nelle superbe spiagge quali sunset e sunrise oltre ad una tappa che non può mancare alla splendida e selvaggia Ko Adang.

Lipe è bellissima, ma come tutti dicono davvero troppo sfruttata turisticamente. Ha una via centrale unica su cui si trovano ristoranti, centri massaggi e supermercatini, non ci sono banche né cambi, che tuttavia possono essere effettuati da alcune agenzie presenti nella via.

Dopo 3 giorni è arrivato il momento di salutare la Thailandia, per rientrare in Malesia, a Langkawi con un viaggio di un’ora in motoscafo. Da qui taxi e minivan conducono per pochi ringitt i turisti in aeroporto, noi torneremo a kuala lumpur dove ci aspetta il nostro volo etihad, operato da Virgin Australia, per Abu Dhabi e Milano…

Anche questa volta lasciamo una piccola parte del nostro cuore nella bellissima Thailandia e con una lacrimuccia ci ripromettiamo che magari tra non molto, per la sesta volta, chissà, torneremo in questo angolo di paradiso.



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