Il paradiso sulle colline umbre
Sono a disposizione biciclette, ping pong, bocce, un’area giochi per bambini. Nelle vicinanze è disponibile un centro ippico.
Potrete passeggiare per un parco grandissimo di circa 100 ettari di campagna e di paesaggio umbro, delimitato da piccoli corsi d’acqua e in cui la natura suggerisce piacevoli passeggiate sempre tra gli ulivi, con l’erbetta accuratamente tagliata che vi solletica i piedi.
Due adorabili signori inglesi Colin e Priscilla che noi chiamavamo Shilla, ci hanno aiutato tantissimo, rendendo il nostro soggiorno indimenticabile, era stupendo vedere la loro felicità vedendo noi felici, ci hanno indicato tutti i posti da visitare partendo da Pian della Bandina, qui c’è da precisare che noi eravamo in auto ma comunque c’è la possibilità del noleggio auto.
Il primo giorno 14 agosto nel mattino abbiamo fatto un giro a Città della Pieve per comprarci i generi alimentari e non solo, il discorso gastronomia merita un capitolo a parte! Città della Pieve era già tutta imbandierata per il palio che si sarebbe tenuto la domenica successiva, abbiamo visitato l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, dove è custodita l’Adorazione dei magi di Pietro Vannucci detto il Perugino, abbiamo curiosato in tutte le botteghe e in tutti negozietti dove è difficile non resistere.
Nel pomeriggio siamo andati a Castiglione del Lago sul Trasimeno, dove abbiamo visitato il Palazzo ducale dei Della Corgna, un esempio di possente struttura muraria con quattro torri e un alto maschio, sicuramente uno dei più grandi esempi di arte militare in Umbria.Da qui abbiamo proseguito per un giro lungo tutti i paesini del lago Trasimeno: da Tuoro a Passignano,da Magione a Panicale.
Alla sera siamo tornati alla “nostra “casa vacanze e dopo una cena a base di prosciutto di Norcia e torta al testo siamo andati sul terrazzo a contemplare lo spettacolo stellare poi siamo crollati a letto.
Il 15 agosto siamo andati ad Assisi e a Deruta la temperatura era un tantino elevata,( 36°) noi abituati a Pian della Bandina ci siamo quasi sciolti. Abbiamo parcheggiato nel parcheggio più basso ad Assisi perché era mezzogiorno ed erano tutti occupati, siamo saliti alla Basilica Inferiore, abbiamo visitato la tomba di San Francesco e poi siamo saliti alla Superiore. Dopo una breve ma intensa pausa gelato siamo risaliti verso la Cattedrale di Santa Chiara, poi siamo ridiscesi e abbiamo dovuto fare una pausa granita doverosa perché ormai eravamo a un passo dalla disidratazione. Abbiamo poi preso l’auto e siamo andati a S. Maria degli Angeli, dove abbiamo letteralmente scoperto la Porziuncola la prima Chiesa fondata da San Francesco e dove lui ha tagliato i capelli a Santa Chiara. E’ un luogo estremamente magico e al di là della religione è molto importante dal punto di vista storico. Siamo poi stati a Deruta citta’ delle ceramiche, dove mamma non ha resistito ed ha comprato ben due piatti decorati a mano.
Il 16 agosto siamo andati a Perugia prima, poi a Gubbio e poi a Città di Castello .
Perugia è una città molto giovane ed è divertente fare i “ turisti” anche se pure qui il caldo era opprimente . Vi consiglio di parcheggiare nel parcheggio partigiani che è molto comodo per girare la città,siamo stati in Piazza IV Novembre nucleo storico della città in cui è possibile vedere la Cattedrale di San Lorenzo. Da’ lì ci siamo spostati a vedere il Palazzo dei Priori che era il segno della potenza dei signori di Perugia e credetemi la rappresenta veramente, sopratutto a vegliare e dominare c’è il grifo simbolo di Perugia e il leone simbolo del papato,oggi è sede del comune. Abbiamo girato per le vie più piccole lasciandoci trasportare da un’immagine, uno sfondo ecc… e così abbiamo visto l’università vecchia verso Piazza Matteotti, poi il Palazzo del Capitano e la Chiesa del Gesù. Assolutamente da non perdere è la Rocca Paolina in cui dovrete passare se non intendete scarpinare per passare dalla parte bassa all’alta infatti all’interno della rocca ci sono delle comodissime scale mobili che sono sollievo per le gambe e per gli occhi visto che vi permettono di vedere una città sotterranea nella città di Perugia. Da Perugia siamo stati poi a Gubbio paese in cui Francesco trovò rifugio e incontrò il lupo, visto il caldo terribile è stato un piacere trovare refrigerio nelle chiese come la Cattedrale dei santi Mariano e Giacomo e il palazzo dei consoli, oggi sede del museo civico. Una curiosità che riguarda Gubbio è che viene definita Città dei Matti , infatti un usanza tradizionale è il conferire la “patente “ di matto a chi compie tre giri di corsa intorno alla cinquecentesca “ Fontana dei Matti”, situata in largo Bargello.
Dopo la ormai irrinunciabile pausa gelato siamo ripartiti verso Città di Castello , dopo un breve viaggio suggellato da paesaggi molto rilassanti, siamo arrivati a Città di Castello abbiamo visitato subito il Duomo poi da Corso Cavour abbiamo raggiunto Via Sant’ Antonio, dove abbiamo visitato il museo tessile della terra umbra del 1908. Indimenticabili a Città di Castello sono i nomi delle vie come Via dei Lanari e l’ineguagliabile Via Dei Rantoli. Dopo aver visto solo dall’esterno il Monastero delle clarisse murate , siamo ripartiti verso Pian della Bandina.
Dopo le camminate il caldo e anche il caos turistico un bagno in piscina al tramonto umbro vi rimette in pace col mondo e alla sera due chiacchiere con Colin, Shilla e alcuni ospiti vi fanno sentire tra amici che si scambiano idee su cosa fare nei giorni seguenti.
Il 17 agosto infatti su consiglio di Colin e Shilla abbiamo visitato un pezzetto di Toscana che da qui è molto vicino: Montepulciano, Pienza .
A Montepulciano fervevano già i preparativi per il bràvio delle botti . Vi consiglio di parcheggiare in basso e poi prendere l’autobus per arrivare in piazza Grande e poi scendere verso il parcheggio a piedi senza molta fatica se volete fare a piedi sia andata che ritorno è un po’ faticoso ma sicuramente ne vale la pena. Se capitate qui la settimana prima dell’ultima domenica di agosto non stupitevi di vivere all’interno di un vero e proprio torneo medievale, tutti si preparano , i quartieri espongono le loro bandiere e le 8 contrade si allenano per il bràvio. E’ piacevolissimo passeggiare per Montepulciano, assaporare la sua atmosfera degustare ovviamente il famosissimo Vino Nobile di Montepulciano.
Pienza invece è la città ideale voluta da Pio II oggi dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Fu anche la città dei Piccolomini che la fecero divenire città simbolo del rinascimento italiano. Da visitare assolutamente il corso principale cioè Corso Rosellino dove c’ è la sede della Bottega Verde e qui per tutte le signore una tappa è d’obbligo, poi la Cattedrale dell’Assunta, l’imponente palazzo Piccolomini dalla cui loggia si gode un panorama stupendo e in ultimo una visitina meta fotografica dalle mura dove avrete la Val D’Orcia ai vostri piedi. Per il palato invece consiglio l’ineguagliabile pecorino, noi lo abbiamo preso prima di entrare in città in una delle numerose fattorie che si trovano sulla strada, ma comunque anche in città ci sono numerosi negozi che lo vendono.
Alla sera ci siamo fermati a mangiare in un ristorante a Pienza e siamo tornati a Pian Della Bandina con il buio ma la luna illuminava la strada come un immenso faro e attraverso i rami degli alberi rendeva tutto più magico.
Il 18 agosto siamo andati a visitare San Giminiano forse uno dei paesini più famosi di tutta la Toscana. E’ definita la” Città dalle belle torri “ con estrema ragione infatti ne possedeva ben 72 ora ne restano solo 14 , alcune è possibile visitarle anche se gli scalini da salire sono tanti!!!! Abbiamo attraversato le dolci colline toscane con la terra color sabbia, sterminati campi di grano ormai già raccolto, campi di girasoli gialli , verdi e neri a seconda se erano maturi da maturare o secchi. Anche qui il parcheggio si trova in basso e per arrivare alla città è necessario salire delle scale in questo caso non mobili, abbiamo percorso via San Giovanni per arrivare In Piazza del Duomo dove c’era un concerto di musica celtica, poi via San Matteo e siamo entrati nella Chiesa di San Bartolo del 1173, poi Piazza della Cisterna, dove abbiamo degustato il meritato gelato e dopo adeguato riposo siamo ripartiti per via Del Castello da cui si gode un ottimo punto panoramico per delle foto. Siamo scesi nuovamente per via San Giovanni e siamo tornati al parking.
Il paesaggio di ritorno è stato meraviglioso e abbiamo notato un paese che poi abbiamo capito essere Monteriggioni , alla sera dopo cena dopo un consulto con Colin e Shilla abbiamo deciso di visitarlo il giorno seguente. Il 19 agosto Avevamo già in programma San Galgano ma abbiamo aggiunto anche Monteriggioni Siamo partiti al mattino abbastanza presto e ci siamo diretti verso San Galgano.Abbiamo visitato l’abazia che è in stile gotico ed è stata costruita tra il 1218 e il 1288 dai monaci cistercensi che provenivano da Citeaux ( Francia) , dopo diverse vicissitudini tra cui anche la peste, i monaci si trasferirono a Siena e nel XVI secolo la copertura del tetto fu venduta da un abate, in seguito crollò il campanile e la chiesa fu sconsacrata, la struttura è priva del tetto quindi purtroppo è deteriorata ed è destinata a deteriorarsi ancora di più nel tempo, ma contiene al suo interno una magia veramente unica , è come trovarsi in un ambiente surreale. Da qui intraprendendo una stradina sterrata si arriva alla Cappella di San Galgano Montesiepi, il cui nucleo circolare fu realizzato sulla collina dove San Galgano si era ritirato in eremitaggio. Attorno a questo edificio nel XIV secolo fu addossata una cappella rettangolare al cui centro si trova il masso in cui San Galgano conficcò la sua spada prima di ritirarsi a vita eremitica. Secondo la leggenda profana questa è l’unica vera spada nella roccia da cui fu poi ispirato il mito di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola rotonda. Dopo questo incontro storico-medievale-leggendario, siamo scesi a Monteriggioni , girovagando un po’ per il paese La cinta muraria è di forma ellittica, ha una lunghezza di 570 metri, ha lo spessore di circa 2 metri. Le sue 15 torri di cui una è interna, si elevano per 15 metri al di sopra della cinta muraria. Le mura erano fornite sia di merlature quadrate sia delle “ bertesche “ cioè strutture di legno che sporgevano dal filo delle mura nei punti di maggiore impegno difensivo. Nel tardo pomeriggio siamo tornati verso il nostro “Buen ritiro” di Pian della Bandina, dove ci siamo goduti un bel bagno lungo lungo in piscina, una cena con i pici comprati a Città della Pieve e un po’ di pesce di lago e poi una serata di pace e tranquillità al canto dei grilli e a bordo piscina facendo progetti per i giorni successivi.
Il 20 agosto è stato interamente dedicato alla visita di una città a mio giudizio stupenda : Arezzo . E’ una città posta alla confluenza di quattro valli, è stata un grande centro etrusco e romano, e questo si vede ovunque nelle sue stradine . Abbiamo iniziato la visita con la Cattedrale, dove abbiamo ammirato le splendide vetrate , l’altare maggiore poi la Maddalena di Piero Della Francesca. Da lì siamo andati in Piazza Grande dove abbiamo visto delle case che risalgono al 200 e al 300, poi le logge del Vasari e poi il tribunale .Dopo l’irrinunciabile sosta gelato siamo andati a vedere la casa del Petrarca e quella Del Boccaccio poi la Chiesa di San Francesco con la sua unica navata coperta a capriate, uno dei massimi esempi di gotico ecclesiastico in Toscana. Nella cappella centrale è possibile vedere la raffigurazione della cappella della Vera Croce.
Da Arezzo siamo poi passati (e ve lo consiglio visto che è a pochi km) al Ponte di Buriano. Un ponte che attraversa l’Arno e che è stato costruito alcuni anni prima del 1000. Ad oggi è ancora percorso dalle automobili! Poi da qui a casa a Pian della Bandina e dopo cena a nanna, domani sarà un giorno mooolto duro soprattutto per papà! Il 21 agosto ma come siamo in Umbria in un paradiso di quiete e tranquillità a pochi km dalla Valdichiana in Toscana e non vogliamo andare a vedere l’ outlet village Valdichiana? Ma certo che no e così siamo partiti all’avventura. Dopo poco circa 30 km siamo arrivati e abbiamo girato tutto il giorno, mangiato lì, provato e riprovato vestiti, comprato, consumato fino all’esaurimento la pazienza di papà oltre che la carta di credito. Alla sera stanchi ma quasi tutti felici (papà doveva puntualizzare le cose assolutamente inutili comprate e …Tanto pago io), siamo tornati a Pian della Bandina abbiamo fatto vedere a Colin e Shilla gli acquisti e loro si sono molto complimentati con noi sostenendo che era tutto molto “cheep” cioè economico, in effetti, le stesse cose prese nei negozi griffati costano il triplo. Dopo una cena che secondo papà doveva essere a base di pane e acqua per poter continuare le vacanze siamo crollati a letto.
Il 22 agosto dopo le camminate immense dei giorni scorsi abbiamo deciso di prenderci una mattinata di riposo così dopo una buona colazione e un bagnetto in piscina , un pranzo a base di chianina abbiamo deciso di visitare Cortona e le celle. Dapprima siamo stati in queste ultime , “Le Celle” è il primo convento costruito da San Francesco di Assisi (1211) ed è stato da lui abitato anche dopo aver ricevuto le stimmate. Qui probabilmente detterà nella primavera del 1226, pochi mesi prima di morire, il suo Testamento, uno dei suoi scritti più preziosi dove ripercorre in sintesi tutta la sua esperienza spirituale. Ancora oggi si possono visitare la sua celletta e l’oratorio dei suoi primi compagni. L’abitazione dei frati qui alle celle è stata iniziata da San Francesco stesso nel 1211 è un posto isolato , in mezzo al bosco, vicino a un corso d’acqua. La natura attorno è stupenda e favorisce il desiderio di silenzio e di contemplazione. Il magnifico panorama che si può ammirare da qui è ottimo. Dopo una piacevole e serena pausa di riflessione in questo santuario siamo andati a visitare la piccola città di Cortona resa famosa dal film “Sotto il sole della Toscana “ con Raoul Bova. Abbiamo attraversato parte delle sue mura che costituiscono un elemento interessante del paesaggio oltre che un monumento di spiccata importanza archeologica.
L’aspetto medievale degli edifici e i vicoli conferiscono alla città un’atmosfera molto coinvolgente. La Basilica di Santa Margherita e il Santuario Francescano delle Celle invitano il turista a scoprire Cortona dall’alto, offrendo un itinerario di arte e di fede a pochi passi dal centro storico.
Abbiamo poi proseguito in Ruga Piana, attuale via Nazionale, unica via pianeggiante della città, da cui poi s’incontra piazza della Repubblica, dominata dal medievale Palazzo Comunale, Palazzo Casali, un tempo residenza della nobile famiglia cortonese ora sede del Museo dell’Accademia Etrusca. Le sale ospitano un’interessante raccolta di reperti archeologici etruschi e romani. Sempre proseguendo si sale verso Piazza Signorelli dove c’è il famoso teatro Signorelli. Lì sulla piazza vi consiglio una visitina alla gelateria Snoopy, dove fanno un gelato buonissimo! Assolutamente da non perdere è via Jannelli con le case costruite nel 1200 circa e ancora abitate oggi .
Un appuntamento prestigioso da non perdere è CortonAntiquaria, una delle più interessanti mostre mercato dell’antiquariato nazionale. L’evento si svolge ogni anno nelle settecentesche sale di Palazzo Vagnotti e Palazzo Casali, dall’ultimo sabato di agosto alla seconda domenica di settembre. Come sempre alla sera siamo tornati stremati a Città della Pieve e ci siamo fermati a mangiare in una delle numerose taverne che erano strapiene perché il giorno dopo è il mitico giorno del Palio dei Terzieri. Dopo una bella mangiata siamo andati a dormire in silenzio a Pian della Bandina.
Il 23 agosto Anche oggi sveglia un po’ tarda ma siamo in vacanza poi oggi c’è il Palio e tutti qua sono in fermento, ogni balcone , finestra persino persona ha la bandiera del suo terziere e con estremo orgoglio la mostra a tutti. La festa comincia nel pomeriggio con la sfilata del corteo storico che è semplicemente stupendo, ora è necessario spiegare cosa sono i terzieri e perché si sfidano. Nel 1250 i Terzieri vengono nominati per la prima volta nell’atto di sottomissione a Perugia quando, dopo un brevissimo intervallo di autonomia e libertà dovuto alla protezione dell’imperatore Federico II di Svevia, l’antica Castel del Pieve veniva soggiogata dalla città del Grifo. L’impianto urbanistico definitivo risale all’epoca comunale ed è giunto all’incirca immutato fino ai giorni nostri; esso è caratteristizzato da una sagoma della città che ricorda per certi versi quella di un’aquila che avanza minacciosa verso Roma. I Terzieri hanno origine dalla suddivisione della città medioevale in tre porzioni di terreno, le parti dell’aquila si identificano con i Terzieri, che a loro volta si riferiscono a tre classi sociali: alla testa corrisponde il Terziere Castello o Classe dei cavalieri (Aristocrazia), alla pancia il Terziere Borgo Dentro (Borghesia), all’ala-coda il Terziere Casalino o Classe dei Pedoni (Contadini). Oggi i cavalieri del Palio dei Terzieri rievocano l’antica caccia del Toro, sfidandosi nell’arte del tiro con l’arco, colpendo sagome rappresentanti la razza dei tori chianini fissate su pedane mobili. Ogni anno, il corteo storico è capitanato dal gruppo allestito dall’ amministrazione comunale, seguito dal Maestro di scena, dal Portagonfalone, dagli Armati del Comune e dai Giudici di campo. Un corteo di oltre 800 personaggi: vessiliferi, armati, notabili, dame e cavalieri, popolani e mangiafuoco percorre le vie principali del centro, intrattenendo gli spettatori con giochi di prestigio ed abilità. Al termine della tradizionale sfilata, si dà inizio alla parte più bella per i turisti : la battaglia della farina in cui i ragazzi dei tre terzieri si tirano pacchi di farina imbiancando tutto e coinvolgendo tutti in una meravigliosa festa da cui si esce tutti bianchi e felici dopo avanza il maestoso carro allegorico, che ispirato all’Antichità Classica, marcia tra le vie cittadine guidato da compagnie di musicisti che eseguono melodie rinascimentali. Abbiamo partecipato oltre che al corteo anche alla “caccia al toro” che è stata vinta dal terziere Borgo dentro, poi dopo aver mangiato nelle taverne, festeggiato, siamo tornati nella quiete di Pian della Bandina a ritrovare la pace delle orecchie e la gioia nel cuore. Il 24 agosto siamo stati a Siena una città stupenda che non vive solo del palio ma 365 giorni l’anno, per visitarla consiglio di fermarsi al parking il duomo e poi iniziare tenendo presente che la città è ancora oggi divisa in Terzi: di Città, di San Martino e Camollia.
Io suggerisco tre semplici itinerari, uno per ciascun terzo, come e dove scoprire le più importanti opere dell’arte e della storia di Siena. Nel Terzo di Città nacque Siena. La leggenda narra che nel 700 a.C. I figli di Remo – Aschio e Senio scapparono da Roma e dallo zio Romolo.
Arrivarono nel punto più alto del colle e insieme ad alcuni pastori costruirono un castello intorno al quale sorse la città di Siena. Qui si trovano alcuni musei importanti come Il Duomo con la sua cripta e il complesso museale di Santa Maria della Scala. Assolutamente da non perdere è il pavimento del Duomo che è una “Bibbia per immagini” con 56 riquadri di marmo a intarsi e graffiti eseguiti fra il 1369 e il 1547 su disegno di grandi artisti come Matteo di Giovanni e Domenico Beccafumi. A sinistra la “Libreria Piccolomini” e all’interno delle navate le opere dei più grandi scultori italiani: Nicola Pisano, Donatello, Michelangelo e Bernini; per visitarlo bene dovete informarvi all’ufficio turistico in quanto nel periodo del palio viene coperto con tavole di legno per proteggerlo dagli zoccoli dei cavalli che vi entrano per essere benedetti.
Nel Terzo di Camollia si può leggere la frase“Cor Magic Tibi Sena Pandit” (Siena ti apre il cuore più delle sue porte) è scritta sull’arco delle mura e , segna l’inizio del nostro itinerario, in cui vedere il Santuario di Santa Caterina.
L’ultimo terzo è Il Terzo di San Martino e Piazza del Campo.
Il Terzo di San Martino si è formato lungo la Francigena, la via che portava i pellegrini a Roma.
Il nome del borgo non è quindi casuale: San Martino era infatti il protettore dei pellegrini e dei viandanti. Qui potete visitare la mitica Piazza del Campo, dove si tiene il palio, La torre del Mangia e il Museo civico.
Noi dopo le foto di rito ci siamo fermati a mangiare un gelatone in piazza che è sempre assolutamente piena e terribilmente calda, sarà che la vediamo solo in estate ma sono pochi gli stoici turisti che resistono al sole delle 13 al centro della piazza anche se il panorama è spettacolare! Dopo aver girato in lungo e in largo siamo tornati al parcheggio abbiamo ripreso l’auto e siamo tornati a Pian della Bandina dove la “nostra “ piscina era pronta a ospitarci!! Poi cena e stanchi morti a dormire.
Il 25 agosto siamo stati alla Cascata delle Marmore e a Narni Di buon ora siamo partiti verso la cascata delle Marmore che si raggiunge Imboccando da Terni la strada statale Valnerina, si giunge dopo soli 7 km alla Cascata delle Marmore, sicuramente una tappa fondamentale per chiunque decida di visitare le bellezze naturali dell’Umbria. La Cascata delle Marmore è un’opera artificiale di sistemazione idraulica dovuta ai Romani; il fiume Velino, infatti, si allargava negli anni precedenti il 290 a.C. In una vasta zona di acque stagnanti, paludose e malsane. Allo scopo di far defluire queste acque, il console Curio Dentato fece scavare un canale che le convogliasse verso la rupe di Marmore, e da lì le facesse precipitare, con un balzo complessivo di 165 metri, nel sottostante alveo del fiume Nera. Lo spettacolare salto della Cascata delle Marmore ha ispirato poeti ed artisti di ogni periodo storico: Virgilio nell’ “Eneide”, Cicerone e G. Byron . Da circa 50 anni le acque della cascata sono utilizzate per alimentare la centrale idroelettrica di Galleto. Di conseguenza la cascata si può ammirare solo in alcuni orari, è bene che vi informiate prima di partire perché variano a seconda del mese. Fu proprio grazie alla ricchezza di queste acque ed alla loro energia, che fu possibile il sorgere, a Terni, di industrie siderurgiche, elettrochimiche ed elettriche. Dopo esserci immersi in questa natura spettacolare siamo ripartiti verso una città magica nei suoi sotterranei: Narni infatti per chi ama l’arte e la storia , Narni sotterranea offre un importante varietà di ambienti da visitare nell’ambito di un percorso guidato nei sotterranei della città. Durante questa visita si possono ammirare i locali sotterranei dell’antico complesso conventuale di San Domenico con annessa una chiesa ipogea affrescata nel XIII e XV secolo, una cisterna romana ed una cella ricca di graffiti realizzati dai reclusi del tribunale dell’inquisizione.
E’ stata una visita che ci ha fatto scoprire un mondo che non conoscevamo di torture e privazioni tenuto per secoli nascosto e segreto . Meno male che alla sera siamo tornati nel nostro tranquillo alloggio a goderci un tramonto una cena e una cena mozzafiato, almeno abbiamo dormito sonni sereni! Il 26 agosto ultimo giorno relax completo nella casa Vacanze Pian della Bandina, pulizia del nostro alloggio anche se la pulizia finale è compresa nel prezzo e grigliata finale alla sera con altri ospiti che terminavano le vacanze.
Sono state vacanze indimenticabili abbiamo visto tantissimi posti e conosciuto molti nuovi amici. Consiglio veramente a chiunque voglia trascorrere un periodo di pace e assoluta tranquillità questa casa vacanze che pur offrendo quasi gli stessi servizi di un agriturismo costa molto meno. Se volete staccare la spina anche solo per una settimana per esempio per le vacanze di Natale ne vale davvero la pena, il servizio è eccellente il panorama impagabile e la serenità che potete assaporare qui sarà sicuramente il souvenir di cui non riuscirete più a fare a meno.