Il Paradiso in mar rosso

Egitto, Mar Rosso -Hamata- Grand Azur villaggio e dintorni
Scritto da: evaav
il paradiso in mar rosso
Partenza il: 07/03/2010
Ritorno il: 14/03/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Il mio viaggio verso l’inizio dei tempi è stato un dono del mar rosso, di Hamata, mare dai colori antichi, selvaggio, affascinante ed insicuro,albori del turismo, deserto che si spinge fino alle rive con il mare, con l’infinito, e sulla spiaggia il terzo millennio si annulla con l’antico.Mi fermai per ore a sentire il fluire delle onde, o il linguaggio del vento nelle palme…..ecco, io sono stata La Fortunata che ha potuto ascoltare questo antico ritmo del Pianeta, quasi dimenticato dall’essere chiamato Uomo. Una settiamna dove il confine col Sudan è veramente a due passi, una settimana per ritrovare il nostro corpo che ridiventa un tutt’uno con quel mare di cristallo ed i suoi pesci, con i colori dei coralli che possiedono la magia delle mille sfumature di colore che non si potranno descrivere, quei pesci che si avvicinano curiosi, quel sole caldo nel quale ti fondi, e quelle albe e tramonti che emozionano il cuore fino a farti uscire lacrime profonde e di gioia, linguaggi antichi come quella terra. Io Fortunata ho avuto un altro dono, una conchiglia profumata, tessuta di perline colorate, io Europea in viaggio in quella terra,che mi sono spogliata dell’europa per vestirmi di profumi e sensazioni, io che mi sono vergognata della mia ricchezza di fronte ad un gesto di una donna beduina, bellissima e tatuata, che in un giorno di sole dsurante la mia passeggiata, dopo averla incontrata e dopo esserci sorrise, mi ha dato in regalo, senza volere nulla in cambio, quel dono del mare, che io ora tengo sul comodino come il più prezioso dei tesori; un gesto che mi ha emozionato, sorpreso, al quale non ho creduto all’inizio; per giorni, pensando da Turista, ho cercato quella donna sulla spiaggia per offrirle in cambio del denaro. Ma Lei non è più ritornata, lei ha mantenuto la promessa del regalo. Io ritornerò ancora in quei luoghi puri, per sentirmi di nuovo alll’inizio del mio essere donna, per fondermi con quel luogo. Sì, ho trovato finalmente il mio Nido primordiale. Eva Polignano


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