Il paradiso dei backpackers

Itinerario di venti giorni in Nuova Zelanda
Scritto da: kia ora
il paradiso dei backpackers
Partenza il: 06/02/2011
Ritorno il: 26/02/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Siamo appena tornati da un bellissimo viaggio in Nuova Zelanda. A caldo, una delle prime impressioni,è la grande organizzazione turistica di questo paese e in particolare l’attenzione (mai riscontrata prima in nessun altro paese del mondo) nei confronti del turista fai da te. Noi abbiamo quasi sempre dormito in ostello, in camera doppia, a volte con il bagno in camera, spendendo meno di 40€ in due di media. Gli ostelli sono puliti, ben tenuti,in genere danno le lenzuola e gli asciugamani (altrimenti si possono noleggiare per pochi euro), hanno una grande cucina equipaggiata di tutto punto a disposizione degli ospiti,e poi lavanderia, internet, wi-fi gratuito, alcuni anche la spa e sempre una grande disponibilità ad organizzare escursioni e a fornire supporto agli ospiti. Si trovano sempre in posizioni centrali, addirittura privilegiate (tipo vista ghiacciaio dal salotto dell’YHA di Mt.Cook, o vista baia dal Mousetrap di Paihia, ecc.). Di solito non è necessario prenotare, noi l’abbiamo fatto solo nei posti che ritenevamo più affollati, ma se non volete correre rischi, potete rivolgervi ad uno qualsiasi dei numerosi uffici I-site che troverete ovunque strada facendo: loro vi prenoteranno alloggio, escursioni, tutto quello che desiderate, con grande gentilezza e senza nessuna spesa aggiuntiva. Altra sorpresa della Nuova Zelanda è stata per noi il clima. Leggendo le relazioni di chi ci ha preceduto eravamo preparati al peggio, invece abbiamo avuto solo due mezze giornate di pioggia intensa in tre settimane. Per il resto, tempo estremamente variabile (tipo ti svegli con il cielo coperto, dopo un po’ piove, e dopo neanche mezz’ora il cielo è libero e perfettamente terso, e così via), ma anche molte giornate intere di cielo sereno e soleggiato. Siamo stati veramente fortunati! Noi abbiamo girato in macchina, una piccola Yaris modello vecchio che ha fatto egregiamente il suo dovere, anche se nelle numerose salite soffriva un po’. Il noleggio con Omega Car Rental per 17 giorni, full insurance, da Christchurch a Auckland compreso ferry con trasporto auto, ci è costato 616 euro, Abbiamo percorso 4800 km, e vi assicuro che sono tanti, forse troppi, dal momento che le strade, pur essendo ben tenute, sono quasi sempre in saliscendi e in curva! Un consiglio (inutile: non l’abbiamo ascoltato neanche noi) è di rinunciare a qualcosa per non vedere tutto di corsa. Con il senno di poi, avremmo tagliato la deviazione per Oamaru e Dunedin. Per il volo intercontinentale abbiamo scelto Emirates partendo da Venezia via Dubai-Singapore (scalo tecnico)-Melbourne-Auckland e ritorno Auckland-Brisbane (scalo tecnico)-Dubai-Venezia. Ci sono varie opzioni fra cui potete scegliere; partendo da Christchurch costava di più, così abbiamo preferito un volo interno con una compagnia low-cost, la Jet Star. Costo dei biglietti (sempre per due): Emirates 2585 euro, Jet Star 99 euro. Inoltre abbiamo stipulato un’assicurazione sanitaria con Columbus, costo 86 euro ( non sappiamo se è buona, per fortuna non ci è servita). E’ comunque opportuno avere una copertura sanitaria, in caso di necessità. Il noleggio auto, l’assicurazione, i voli e alcuni pernottamenti (3) li abbiamo organizzati da casa via internet. Sul posto abbiamo utilizzato spesso la carta di credito (viene accettata quasi ovunque), altrimenti si possono prelevare contanti nei vari sportelli bancomat (si chiamano ATM). Nel nostro itinerario abbiamo privilegiato la natura, lasciando perdere completamente le città, del resto tre settimane sono veramente poche se volete vedere le due isole, entrambe bellissime. La Nuova Zelanda è molto fotogenica: il paesaggio, sempre stupendo, che vi accompagnerà nelle lunghe tappe, la luce mutevole, le pecorelle al pascolo, vi costringeranno spesso a fermarvi nei vari lookout a fotografare. Velocemente riportiamo il nostro itinerario. 6/2 Partenza da Venezia (se viaggiate con Emirates e il vostro piano voli prevede una notte di stop a Dubai, assieme alla carta d’imbarco riceverete un voucher per l’hotel- non male direi) 7/2 Viaggio 8/2 Arrivo a Auckland nel pomeriggio- visitiamo la Sky Tower (andateci al tramonto) e passiamo la notte al Surf’n Snow (la peggiore sistemazione: pur avendo un’ottima posizione, la camera è senza finestre e si soffoca) 9/2 volo Auckland-Christchurch, arriviamo in mattinata e prendiamo possesso della nostra auto. Lunga tappa fino a Mt.Cook (splendidi panorami sui laghi) 10/2 Meraviglioso trek a Mt.Cook- belvedere al Tasman Glacier e Hooker Valley. Assolutamente da non perdere! Raggiungiamo in serata Oamaru e andiamo a vedere i pinguini. Copritevi bene perché si gela! Ostello Empire Hotel, buono ed economico. 11/2 Lunga tappa con sosta a Moeraki (non indispensabile), Dunedin ( se non potete passarci almeno un giorno è solo una perdita di tempo, la strada per l’Otago Peninsula è lunga e tortuosa) e arrivo in serata a Te Anau. Consigliamo il campeggio Lakeview- hanno nuovissime cabin con adiacente cucina e lounge-room vista lago (39 euro) 12/2 Milford sound (costo crociera 88 euro). Il tempo ha tenuto fino alla fine della crociera, una pioggia intensa (è inevitabile qui) ci ha accompagnato al ritorno. La strada per arrivarci non è particolarmente lunga(150 km se non sbaglio) ma prendetevi un bel margine di tempo perché è a tratti impervia, c’è un tunnel a senso unico alternato da attraversare, e soprattutto richiede molte soste fotografiche. In serata arriviamo a Queenstown, dove condividiamo un appartamento con un’altra coppia nell’YHA lungo il lago (52 euro) 13/2 Lunga tappa di trasferimento a Fox Glacier, passando per Arrowtown (carina). Diluvia nel pomeriggio e tutta la notte.Dormiamo all’Ivory Towers (doppia con bagno e magnifica vista sul bosco di felci 50 euro) 14/2 Ghiacciai Fox e Franz Josef, con il sole! Percorriamo i pochi sentieri possibili senza guida. Purtroppo, non ci lasciano avvicinare: non essendo paganti, le guide che accompagnano i numerosi gruppi di escursionisti, ci costingono, contrariati, a tornare sui nostri passi. Giungiamo in serata a Punaikiki ( varie soste lungo la West Coast e, ovviamente, alle Pancake Rocks. Nell’ostello di Punaikiki (40 euro), essendo San Valentino, ci fanno trovare fiori freschi in camera e un cioccolatino a forma di cuore sul cuscino! 15/2 Lunga tappa fino a Kaikoura- prenotiamo la crociera per avvistare le balene per la mattina seguente. Facciamo la costal walk nel tardo pomeriggio. Bellissima.Ostello Lazy Shag (doppia con bagno 38 euro, la migliore sistemazione qualità-prezzo) 16/2 Giornata splendida, mare calmo, vediamo 5 balene e alcuni albatros. Per strada, a nord di Kaikoura facciamo sosta all’Oahu Point, dove c’è una nutrita e vivace colonia di foche (ci sono anche nella punta della penisola lungo la costal walk). Arriviamo in serata a Marahau, porta di accesso per l’Abel Tasman Park. La nostra prenotazione è stata ignorata per un disguido, ma troviamo posto comunque in un campeggio un po’ spartano ma funzionale, McDonald Farm, cabin a 34 euro. 17/2 La fortuna continua ad assisterci. Raggiungiamo Onetahuti Beach con il water taxi che viene a riprenderci alle 16 a Torrent Bay. Percorriamo le 3 ore e mezza di trek lungo la costa, intervallate da bagni. Da non perdere! Costo 89 euro. Arriviamo in serata a Picton (Bayview 37 euro, ottimo!). Fate la Queen Charlotte Drive per Picton- splendidi panorami sui fiordi. 18/2 Traghettiamo verso Wellington. Il fiordo è così bello che sembra di essere in crociera. Strada fino a National Park, dove pernottiamo nella consigliatissima Ski Haus (due notti 75 euro). La signora che la gestisce è simpatica ed efficiente, prenotiamo con lei il bus navetta per il Tongariro Crossing. La strada migliore (paesaggisticamente) per arrivare a National Park è quella che costeggia il fiume Wanganui, noi per motivi di tempo abbiamo fatto l’altra, comunque bellissima. 19/2 Tongariro Alpine Crossing: 19 km di trek assolutamente da non perdere! Se arrivate qui con il bel tempo e avete un minimo di allenamento, fatelo! Non è assolutamente difficile, anche se richiede il suo tempo. Noi lo abbiamo percorso in 7 ore, pause escluse, salendo anche sulla vetta del Tongariro (facoltativa) 20/2 Bella strada lungo il lago Taupo, sosta alle Huka Falls (semplici rapide) e alle Araratia Rapids (andateci solo negli orari in cui la diga viene aperta, altrimenti non vedrete niente più che un ruscello). Wai-O-Tapu merita una visita e infiniti scatti. Non visitiamo la Waimangu Valley per motivi di tempo, forse ne valeva la pena. Arriviamo in serata a Roturoa. 21/2 Visitiamo Roturoa, nel parco Kuirau ci sono pozze, fumarole e vasche termali in cui immergersi (gratis). Andiamo nel villaggio termale maori di Whakarewarewa. Interessante anche lo spettacolo con la haka. Strada per Coromandel Peninsula. Bellissimi panorami sulla Bay of Plenty. Arriviamo a Hahey (campeggio 38 euro in cabin), nei pressi di Cathedral Cove. Andiamo alla Hot Water Beach, ma la marea è già salita e possiamo solo affondare i piedi nel bagnasciuga bollente. Per fare il bagno caldo nelle buche bisogna venire 2 ore prima e 2 ore dopo la bassa marea. Per il giorno dopo dovremmo aspettare fino alle 5 di sera e non c’è tempo…la spiaggia è comunque splendida. 22/2 Cathedral Cove: un incanto! C’è un sentierino nelle foresta per arrivarci, ma quando ci siamo andati noi era “chiuso” a causa di una frana che lo ha parzialmente distrutto nel tratto finale. Noi siamo passati ma più tardi è arrivato un guardiano che bloccava gli escursionisti. Appena in tempo…Andiamo in auto fino al Shakespeare’s Lookout, sulla baia di Whitianga. Atmosfera magica, mille cicale che friniscono, ma dobbiamo proseguire. Passiamo per Coromandel Town (assaggiate le cozze affumicate alla Smoking company). La baia è meravigliosa. Arriviamo in serata a Orewa, a nord di Auckland. Dopo tanti giorni in quasi assoluta solitudine per strada, l’impatto con il traffico caotico di Auckland è allucinante (1 ora e mezza per attraversarla sulla Motorway 1) 23/2 Cielo nuvoloso, arriviamo in mattinata a Paihia (Mousetrap, consigliatissimo). Il tempo non ci invita a fare la crociera nella Bay of Islands. Molti vanno a nuotare con i delfini, dicono che è una bella esperienza, ma noi siamo stanchi e un po’ delusi. Paihia è turistica, ma in mezz’ora si esaurisce il giro. Andiamo a Waitangi ( andateci se non avete niente di meglio da fare) 24/2 Proseguiamo il giro della punta settentrionale. Sosta a Rewene, un paesino di 4 case di legno affacciate sul fiordo, che troviamo delizioso, poi Omapere, sulla spiaggia.E’ l’ultima possibilità per fare il bagno, di là c’è l’oceano, ma il vento è troppo forte anche qui. Bel panorama. Andiamo verso sud nella Waipoua Forest per vedere i kauri. La passeggiata nella foresta è imperdibile, la vista di questi giganti ci ha molto gratificato dalla delusione di Paihia. Arriviamo in serata alla Kaihu Farm, un posto carino e tranquillo (ci sono i maialini al pascolo in giardino) da cui un sentierino ad anello nel bosco (20 minuti) conduce ad un torrente dove di notte si possono vedere i glow-worms. Non avendoli visti prima, è stata una bella esperienza. 25/2 Triste ritorno a Auckland e partenza in serata per il rientro 26/2 Arrivo a Venezia alle 14. Tre settimane sono passate in fretta, in molti luoghi avremmo desiderato fermarci di più. Rimpiangiamo i bagni termali che non abbiamo fatto. L’ideale sarebbe trovarsi nel posto giusto di sera, ma non è sempre possibile, oltretutto a volte eravamo veramente stanchi per muoverci. Costo totale del viaggio, sempre in due, 5370 euro. Buon viaggio a tutti e KIA ORA!
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